Un Parere...
[size=18]SE VI TROVASTE NELLA SITUAZIONE IN CUI UNA PERSONA SECONDO VOI NON VI PORTA RISPETTO, COME VI COMPORTERESTE?
LA RISPOSTA "LA MANDO A..." CREDO SIA SCONTATA, MA POI? SE SI RIAVVICINASSE IN QUALCHE MODO... MA MAI TORNANDO SUI SUOI PASSI, SENZA ACCENNARE A QUELLA CHE SECONDO VOI E' STATA UNA SUA MANCANZA E RIGUARDO LA QUALE VI BASTEREBBE SAPERE CHE LE SPIACE AVERVI IN QUALCHE MODO FERITO?
SI LO SO, DIPENDE DAL RAPPORTO, DIPENDE DA TANTE COSE... MA COS'E' PIU FORTE, IL RISPETTO PER SE STESSI E LA PRETESA DELLO STESSO DA PARTE DEGLI ALTRI O COS'ALTRO?
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LA RISPOSTA "LA MANDO A..." CREDO SIA SCONTATA, MA POI? SE SI RIAVVICINASSE IN QUALCHE MODO... MA MAI TORNANDO SUI SUOI PASSI, SENZA ACCENNARE A QUELLA CHE SECONDO VOI E' STATA UNA SUA MANCANZA E RIGUARDO LA QUALE VI BASTEREBBE SAPERE CHE LE SPIACE AVERVI IN QUALCHE MODO FERITO?
SI LO SO, DIPENDE DAL RAPPORTO, DIPENDE DA TANTE COSE... MA COS'E' PIU FORTE, IL RISPETTO PER SE STESSI E LA PRETESA DELLO STESSO DA PARTE DEGLI ALTRI O COS'ALTRO?
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Commenti
Andrea[/size]
Non è un problema di voler o non voler perdonare quella persona, ma ci sarebbe comunque sempre un piccolo puntino nero per entrambi.
Enrico
Il rispetto per me stessa vale più di tutto, come rispetto gli altri così dovrebbe esser per me.
Sbagliare è umano e può capitare a tutti, ammettere l'errore non sempre è facile. Quindi dò una seconda possibilità ma non ammetto il ripetersi della situazione.
Se si ripete per me non esiste più, allora si che lo mando a quel paese!
Se per circostanze diverse sono costretto a frequentarlo (es. colleghi di lavoro) i rapporti scendono allo strettamente necessario evitando ogni aspetto privato e confidenziale.
Secondo: siamo certi che anche noi non abbiamo mai mancato di rispetto ad altri?
Chi non ha peccati scagli la prima pietra.
Fatte queste pemesse andrei ad indagare perche' "l'amico" mi ha mancato di rispetto, quale era il suo stato d'animo in quel periodo, era in un momento critico della sua vita?
Aveva dei problemi? (attualmente e' difficile non averne).
A volte crediamo di conoscere a fondo le persone, che sono nostri amici(se hai bisogno chiedi pure), poi invece ci rendiamo conto che sono solo dei conoscenti, magari il nostro sentimento e' a senso unico ed e' in quel caso che ci rimaniamo piu' male.
Anche perche' se ci manca di rispetto una persona che potrebbe essere solo conoscente non ci poniamo nemmeno la riflessione: se ritorna come mi comporto, e' cancellato e' basta.
Al contrario se il "reo" e' un amico gli do' una chance, sicuramente all'inizio il rapporto sara' articolato su tutta una serie di esami, prove che mi dovranno convincere della sua sincerita', lui il primo passo la gia' fatto, ora tocca a me.
Chiedo scusa per la mia risposta lunga e forse un po' "moralista", ma come diceva la mia professoressa di italiano, quando hai un tuo pensiero esternalo, magari con un italiano poco corretto (a che servo io se no')), ma parla.
Primo: cosa intendiamo per rispetto?
Secondo: siamo certi che anche noi non abbiamo mai mancato di rispetto ad altri?
Chi non ha peccati scagli la prima pietra.
Fatte queste pemesse andrei ad indagare perche' "l'amico" mi ha mancato di rispetto, quale era il suo stato d'animo in quel periodo, era in un momento critico della sua vita?
Aveva dei problemi? (attualmente e' difficile non averne).
A volte crediamo di conoscere a fondo le persone, che sono nostri amici(se hai bisogno chiedi pure), poi invece ci rendiamo conto che sono solo dei conoscenti, magari il nostro sentimento e' a senso unico ed e' in quel caso che ci rimaniamo piu' male.
Anche perche' se ci manca di rispetto una persona che potrebbe essere solo conoscente non ci poniamo nemmeno la riflessione: se ritorna come mi comporto, e' cancellato e' basta.
Al contrario se il "reo" e' un amico gli do' una chance, sicuramente all'inizio il rapporto sara' articolato su tutta una serie di esami, prove che mi dovranno convincere della sua sincerita', lui il primo passo la gia' fatto, ora tocca a me.
Chiedo scusa per la mia risposta lunga e forse un po' "moralista", ma come diceva la mia professoressa di italiano, quando hai un tuo pensiero esternalo, magari con un italiano poco corretto (a che servo io se no')), ma parla.[/quote]Bella riflessione Francesco ma secondo me in certe situazioni bisogna trovarsi...a volte nemmeno noi sappiamo a come reagiremo,quindi adesso esterniamo i nostri pensieri...ma poi magari ci comporteremmo diversamente
Primo: cosa intendiamo per rispetto?
Secondo: siamo certi che anche noi non abbiamo mai mancato di rispetto ad altri?
Chi non ha peccati scagli la prima pietra.
Fatte queste pemesse andrei ad indagare perche' "l'amico" mi ha mancato di rispetto, quale era il suo stato d'animo in quel periodo, era in un momento critico della sua vita?
Aveva dei problemi? (attualmente e' difficile non averne).
A volte crediamo di conoscere a fondo le persone, che sono nostri amici(se hai bisogno chiedi pure), poi invece ci rendiamo conto che sono solo dei conoscenti, magari il nostro sentimento e' a senso unico ed e' in quel caso che ci rimaniamo piu' male.
Anche perche' se ci manca di rispetto una persona che potrebbe essere solo conoscente non ci poniamo nemmeno la riflessione: se ritorna come mi comporto, e' cancellato e' basta.
Al contrario se il "reo" e' un amico gli do' una chance, sicuramente all'inizio il rapporto sara' articolato su tutta una serie di esami, prove che mi dovranno convincere della sua sincerita', lui il primo passo la gia' fatto, ora tocca a me.
Chiedo scusa per la mia risposta lunga e forse un po' "moralista", ma come diceva la mia professoressa di italiano, quando hai un tuo pensiero esternalo, magari con un italiano poco corretto (a che servo io se no')), ma parla.[/quote]
Forse ho capito male la domanda di Mario, ma non si parlava di giudicare o perdonare l'amico...quando si creano determinate situazioni secondo me vanno sempre chiarite...al limite se l'amico non lo fa ci posso provare io, ma comunque la cosa va affrontata, in caso contrario dubito che il rapporto possa essere quello di prima.
Enrico