Super prova- CI Mizar

Ill Mizar GTX, uno dei quattro modelli dell’attuale gamma CI, si distingue, oltre nell'adottare una configurazione particolarmente adatta alla famiglia media, per una linea che disegna un insieme armonico ed equilibrato, con i punti distintivi rappresentati dalle forme dinamiche, armoniose ed equilibrate della mansarda e il riuscito specchio di coda, caratterizzato dallo sviluppo verticale dei profili laterali, che inglobano i gruppi ottici. Un risultato stilistico, quindi, eccellente, dovuto alla sinergia con lo studio
torinese Inovodesign (lo stesso che ha contribuito a creare le forme moderne e aggressive del nuovo commerciale Fiat) e che, grazie a questi elementi stilistici, dissimula in modo elegante e leggero le dimensioni comunque importanti.

Merito anche della presenza di una buona finestratura e della bella porta Seitz vetrata - elementi che insieme a una grafica azzeccata alleggeriscono ulteriormente l’impatto visivo delle fiancate - e dell’adozione del telaio con passo da 4035 millimetri e carreggiata posteriore allargata. Soprattutto, quest’ultimo elemento concorre in modo determinante a creare una generale impressione di equilibrio, eliminando quell’antiestetico “effetto trespolo” che si genera con sbalzi laterali pronunciati.

Di ottimo livello anche la costruzione, che si avvale di pareti in alluminio liscio e tetto in vetroresina antigrandine, con la mansarda in pregevole monoscocca. Una delle caratteristiche salienti di questo allestimento è la presenza di un gavone posteriore trasversale a volume variabile. La sua realizzazione non lascia nulla al caso e configura un vano versatile e pienamente sfruttabile, grazie alla presenza di fondo in alluminio mandorlato, ganci di fissaggio su guide, illuminazione automatica e riscaldamento. La sua destinazione è quella di essere uno spazio versatile dove riporre i bagagli più ingombranti ed eventualmente qualche bicicletta. Questo sia per le dimensioni globali sia per le inevitabili limitazioni imposte dal carico utile che, come normale in mezzi di queste misure e in configurazione a 35 quintali, non è abbondante.



L' arredo ha linee moderne e accattivanti, impreziosite dai profili e dalle maniglie metalliche dei pensili, che alla bellezza e alla modernità non sacrifica nulla in fatto di spazi ed ergonomia. Lo studio degli interni, al di là degli aspetti estetici, è stato finalizzato a ottimizzare le volumetrie e a ottenere il massimo compromesso tra spazio abitabile e comfort notturno. La collocazione e l’agibilità delle zone notte, in questo mansardato, appaiono, infatti, decisamente curati. La mansarda, complice anche la scelta di non limitare il suo ingombro esterno, riesce ad avere un’abitabilità notevole. L’allestimento, poi, è ottimale: sono presenti due gruppi di spot alogeni su ambo i lati, la rete è a doghe ed è rialzabile (favorendo così il passaggio da e per la cabina guida) e l’aerazione è garantita dalla contemporanea presenza di due finestre e un oblò.

Note di merito anche per i letti a castello posteriori, che a dimensioni ottimali associano una corretta ambientazione - con buon accesso e volumi attigui il più possibile smussati – atta a ridurre l’effetto “chiuso” che è un noto limite imposto dalla tipologia. A ogni giaciglio è associata una plafoniera e una finestra, più un oblò ad appannaggio di quello superiore.

Gli spazi di stivaggio, oltre alla disponibilità del gavone posteriore (di buona volumetria anche a letto inferiore allestito) possono avvalersi di pensili capienti. L’armadio appendiabiti è forse l’aspetto più sacrificato. Non per la volumetria globale, ma per la forma irregolare associata a una larghezza limitata, carenze solo in parte mitigate dalla disponibilità di una profondità fuori della norma: per essere ben sfruttato, va quindi utilizzato in modo meno canonico e più “creativo”.



L’abitabilità diurna è un altro punto forte di questo veicolo. Merito della configurazione del soggiorno con dinette doppia e singola affiancate, dove quest’ultima appare perfetta per costituire l’angolo pranzo e gioco per i più piccoli, lasciando alla principale il compito di accogliere, con spazio e libertà di manovra, le attività degli adulti. Entrambe possono trasformarsi in letti costituendo un buon matrimoniale e un lettino di misura ridotta. La cucina, a sviluppo lineare, si distingue per la concezione e la disponibilità di spazi di stivaggio.

È disponibile, infatti, un grande pensile a tutta larghezza diviso internamente, mentre il mobile ha a disposizione, oltre a una tradizionale dispensa, due ampi cassetti scorrevoli dal movimento molto fluido dotati di chiusura di sicurezza centralizzata con chiave. Il piano di lavoro (non grandissimo) conta su un gruppo cottura a quattro fuochi. Particolare, e intelligente, il sistema di copertura del lavello inox a incasso: un ripiano incernierato su un lato che, ruotando, oltre a rendere fruibile il lavello stesso, va a realizzare un ulteriore piano d’appoggio laterale, molto utile anche se non adatto per oggetti pesanti. Le dotazioni sono particolarmente complete e annoverano anche la cappa aspirante, mentre nel mobile basso attiguo sono inseriti in colonna il forno a gas e il frigorifero da 170 litri. Ben realizzato anche il bagno, sviluppato su una volumetria più che buona. L’arredo, in ossequio alle mode e alle tendenze, è completamente in legno e appare un po’ delicato nel caso in cui dell’equipaggio facciano parte anche bambini piccoli. La dotazione è completa, anche per quanto riguarda la presenza di pratici ripostigli; solo il lavabo, come spesso accade, è un po’ piccolo. Una nota di merito va al box doccia: interamente in termoformato, ha dimensioni adeguate, un efficace sistema di separazione con persianina scorrevole e il piano incassato nel pavimento che determina un’altezza utile interna a prova di stature sopra alla media.



Le dotazioni del Mizar GTX sono molto complete, e lasciano poco spazio ai desideri. Dalla corrente stagione, poi, la meccanica è fornita di serie anche del climatizzatore, oltre che da ABS e doppio airbag. Nell’impiantistica è da rimarcare la presenza del sistema di riscaldamento Webasto Air Top 3500 a gasolio, distribuito internamente con un buon numero di bocchette ben posizionate.


I nostri test
Nel Mizar GTX, le ormai riconosciute doti del sempre più sorprendente Fiat Ducato sono esaltate da un progetto evidentemente molto attento anche agli aspetti stradali. Gli accorgimenti tecnici usati dal costruttore toscano, in primis la dotazione di serie delle sospensioni pneumatiche, sono in grado di fornire una guida precisa e un ottimo comportamento generale, sorprendente per un mezzo che, vale ricordarlo, a una lunghezza di oltre sette metri associa un’altezza di ben 322 centimetri.

Questo dato, soprattutto, potrebbe far preoccupare, sulla carta, per la stabilità di marcia nelle lunghe tratte autostradali. Niente di tutto questo: gli “schiaffi” nei sorpassi effettuati o subiti sono quasi inavvertibili e l’assetto dona a chi guida una confortante e rilassante sensazione di sicurezza e controllo. È evidente come, in questo comportamento, incida in modo determinate l’ottima aerodinamica della mansarda, sagomata non solo per offrire poca resistenza all’avanzamento, ma anche per limitare l’incidenza delle forze laterali.

Alla guida, si gode di una posizione ottimale con buona visibilità anteriore grazie al profilo sfuggente della mansarda. Quella sul lato destro è favorita dalla presenza della porta vetrata, mentre la finestra laterale sulla dinette è sfruttabile appieno solo da guidatori di alta statura. La motorizzazione da 3 litri e 157 cavalli che equipaggia di serie il GTX è addirittura ridondante: le prestazioni in accelerazione e ripresa sono paragonabili a quelle di un’autovettura e la velocità massima raggiungibile consente di procedere a un passo di crociera relativamente spedito con ampi margini utili per far fronte a qualsiasi evenienza.




Quello che ci è piaciuto di più
La linea è un esempio di design applicato al veicolo ricreazionale che unisce bellezza e praticità.
Ottimo, per un veicolo di questa
stazza, il comportamento stradale.
Notevoli anche le prestazioni fornite dall’esuberante 3 litri
Fiat. L’abitabilità diurna e notturna è ai massimi livelli.

Quello che ci è piaciuto di meno
L’armadio appendiabiti, stretto e profondo, di forma irregolare, è sfruttabile con difficoltà. La finestra in dinette, a causa del suo posizionamento, è sfruttabile
per la visibilità laterale (comunque con difficoltà) solo
da persone di alta statura.

Questa è una sintesi.
L'esame completo del veicolo, con i giudizi dettagliati e i dati strumentali rilevati nella prova su strada, è disponibile nella Super Prova di gennaio 2008

Commenti

  • modificato 13:05
    Hanno omesso le varie crepe :D :D ma questo e solo un piccolo dettaglio :wink:
  • modificato 13:05
    [quote]Prodigiojunior:
    Hanno omesso le varie crepe :D :D ma questo e solo un piccolo dettaglio :wink:[/quote]

    ....eh...eh...eh.... :wink:

    c 8) iao
  • modificato 13:05
    [quote]hotmistral:
    [quote]Prodigiojunior:
    Hanno omesso le varie crepe :D :D ma questo e solo un piccolo dettaglio :wink:[/quote]

    ....eh...eh...eh.... :wink:

    c 8) iao[/quote]

    i buchi in mansarda ... le pareti che si staccano ... i tappini corpi viti che saltano via ovunque ... le righe ... le stuccature ... i mobili che si sgretolano etc...etc... :cry:

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