Un camper molto evoluto
di Giovanni Del Zanna
Il concorso di idee CamperAbile, indetto da Pleinair (www.pleinair.it), ha rappresentato un'importante occasione per sviluppare nuove idee e proposte da parte dei progettisti e, di conseguenza, uno stimolo a produrre nuovi camper attenti ai bisogni degli utenti con disabilità. È quindi grazie all'impegno di Pleinair che possiamo riproporre su Mobilità, ad iniziare da questo numero, alcuni dei progetti presentati.
Il concorso di idee CamperAbile ha rappresentato un'occasione che per me, camperista appassionato e architetto dedito all'accessibilità, risultava irrinunciabile. Così, assieme agli altri progettisti dell'HBgroup e all'amico Roberto Vitali, abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa, ed è nato... "Menevò"!
Il camper è un mezzo, uno strumento per muoversi, per viaggiare e conoscere luoghi, paesaggi e città, persone e culture, in Italia e in Europa. Lo stile con cui viaggiare non può che essere quello dell'"Abitar Viaggiando", che con entusiasmo viene promosso dalle pagine di PleinAir: muoversi, viaggiare abitando in una casa di dimensioni ridotte, ma in grado di rispondere alle funzioni essenziali dell'abitare, nel rispetto dell'ambiente e dei luoghi che si visitano.
In questo modo chi pensa che viaggiare possa diventare un problema, specie quando l'autonomia dipende dall'accessibilità delle strutture, grazie al CamperAbile - funzionale e accessibile - scopre che è possibile superare mille problemi e viaggiare in libertà.
L'utenza ampliata
Pensiamo, infatti, che l'abitar viaggiando possa diventare, con pochi accorgimenti, una soluzione per tutti, e in particolar modo proprio per le persone che hanno più bisogni: riuscendo a rendere accessibile una "casa mobile" posso avere un alloggio accessibile e funzionale in ogni città, al mare o in montagna, dappertutto.
Così ciascuno di noi, reso finalmente libero di viaggiare e spostarsi, può salutare tutti, prendere il proprio camper, ed esclamare: "Menevò"!
Menevò non è un camper speciale per persone disabili, ma un camper accessibile per persone con differenti abilità ed esigenze, progettato secondo la logica dell'utenza ampliata.
L'utenza ampliata è un concetto per gestire la complessità del mondo reale. Non è circoscrivibile ad un numero prefissato di individui o ad un gruppo di persone con caratteristiche immutabili, ma è piuttosto un "insieme aperto", una dimensione in evoluzione, in divenire, che considera situazioni contingenti all'interno di un processo di confronto con l'utenza. Progettare per l'utenza ampliata significa creare prodotti flessibili che possono essere utilizzati - senza successive modifiche - dal maggior numero possibile di persone.
Il progetto per l'utenza non muove dall'idea di eliminare o superare qualcosa, ma rappresenta un cambiamento più radicale nel riconsiderare il modo di progettare: ha il senso del limite sia rispetto alla soluzione (ogni soluzione può presentare delle difficoltà per uno specifico utente) sia rispetto alla situazione (la complessità dell'uomo non è riconducibile a schemi immutabili: ci saranno sempre situazioni particolari che richiedono soluzioni personalizzate).
Menevò SUPER
Il Menevò Midi
(Clicca sull'immagine
per ingrandire)
Il Menevò Super
(Clicca sull'immagine
per ingrandire)
Il modello pensato per assicurare il massimo comfort e autonomia d'uso per l'abitar viaggiando. Destinato a una persona, anche con disabilità, che può viaggiare da solo o con un compagno; ma anche per una coppia con figlio in cui uno dei genitori abbia esigenze di accessibilità.
Per questo modello tutte le funzioni (dalla guida alla gestione della "casa") devono essere possibili con il massimo dell'autonomia.
Menevò MIDI
Una soluzione più semplice, con minime modifiche, per permettere anche in spazi contenuti un livello essenziale di accessibilità. Pensato per una famiglia con un bimbo disabile o una persona anziana con un accompagnatore. La persona disabile che viaggia assieme ad altri, può agire in autonomia all'interno dell'abitacolo, pur delegando ad altri le funzioni più complesse (guida e gestione del camper).
Punti base del progetto Menevò.
L'immagine del veicolo e dell'allestimento deve essere coerente e di assoluta normalità. Bisogna pensare a soluzioni di serie, con costi adeguati ai normali prezzi di mercato. Si è pensato a un veicolo di dimensioni contenute per consentire una facile manovrabilità.
La definizione degli spazi interni è proposta al minimo essenziale per le manovre della carrozzina (di dimensioni non extralarge...) e pur non essendo comparabili a quelli di norma, sono funzionali, senza comportare un sovradimensionamento del mezzo.
Per questo si è fatto riferimento ad un utente adulto con carrozzina manuale: la larghezza minima dei percorsi è di 70 cm e per la rotazione è previsto uno spazio del diametro di 120 cm. Il cambio di direzione è sempre garantito in testa e in coda al mezzo.
Il progetto prevede anche soluzioni semplici e di costo contenuto per chi ha problemi sensoriali e cioè la possibilità di riconoscimento e di utilizzo dei dispositivi in sicurezza d'uso, colori e contrasti cromatici per migliorare la percezione e il livello di attenzione, differenti finiture per elementi e complementi di arredo, arredi senza spigoli vivi, attenzione agli elementi aggettanti (cioè quelli che sporgono), utilizzo di segnalatori di pericolo non solo visivi e acustici ma anche vibratili.
Lo schema
Vediamo ora alcuni particolari che possiamo notare nei due disegni riportati in questo articolo.
Nel bagno il pavimento (nei disegni, il numero 1), che serve anche come piatto doccia, è costituito da pedana in legno (cabotino) con sottostante vasca di raccoglimento dell'acqua. La pavimentazione dei bagni è in piano con gli spazi circostanti, per consentire l'utilizzo - in caso di necessità - della superficie dei bagni come spazi di manovra. Per l'uso del bagno è previsto che la carrozzina, dopo il trasferimento, resti fuori.
La zona notte (nei disegni, il numero 2) distinta e separabile dal resto con una serranda verticale o con una tenda per garantire al posto-letto accessibile - sempre pronto - la giusta privacy. Anche per le necessità di effettuare più volte durante la giornata - da sdraiati sul letto - alcune attività che richiedono intimità (come cateterismi o medicazioni).
Gli arredi ( numero 3) sono di "immediata accessibilità", limitando le soluzioni "trasformabili", che richiedono manovre complicate in uno spazio esiguo come quello del camper. Il letto accessibile è fisso.
Per la divisione degli spazi (numero 4) sono previste chiusure scorrevoli a doghe verticali di facile utilizzo e non ingombranti. Per il bagno è possibile aumentare lo spazio interno sfruttando due guide incassate a pavimento.
Per garantire spazi agevoli (numero 5) di percorrenza e manovra alcuni mobili hanno una rientranza nella parte in basso.
Lo spazio studio/relax (numero 6) è pensato come postazione orientata nel senso di marcia per permette alla persona che viaggia di restare in carrozzina.
Una pedana elevatrice (numero 7) garantisce l'accessibilità a Menevò. La pedana montata sul lato del veicolo e azionabile con telecomando permette l'accesso diretto al marciapiede.
Un cartello a "bandiera" (numero 8) - da aprire verso il lato del camper - serve a garantire lo spazio di accesso al veicolo e di manovra della pedana elevatrice.
Sono previsti dei piani di lavoro estraibili o ribaltabili (numero 9) per aumentare gli spazi e le superfici di appoggio. Inoltre il piano di cottura (numero 10) è mobile per facilitare l'avvicinamento durante la preparazione dei cibi. I tavoli (numero 11) non presentano gambe e traversa; bracci di sostegno pieghevoli permettono di trasformare la dinette in letto.
È infine previsto un unico punto di scarico (numero 12) , per acque nere e grigie, con chiusure comandate da elettrovalvole. Un getto d'acqua pulita ad ombrello, attorno allo scarico, facilita la pulizia del pozzetto. Si prevede l'utilizzo di un trituratore.
Il concorso di idee CamperAbile, indetto da Pleinair (www.pleinair.it), ha rappresentato un'importante occasione per sviluppare nuove idee e proposte da parte dei progettisti e, di conseguenza, uno stimolo a produrre nuovi camper attenti ai bisogni degli utenti con disabilità. È quindi grazie all'impegno di Pleinair che possiamo riproporre su Mobilità, ad iniziare da questo numero, alcuni dei progetti presentati.
Il concorso di idee CamperAbile ha rappresentato un'occasione che per me, camperista appassionato e architetto dedito all'accessibilità, risultava irrinunciabile. Così, assieme agli altri progettisti dell'HBgroup e all'amico Roberto Vitali, abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa, ed è nato... "Menevò"!
Il camper è un mezzo, uno strumento per muoversi, per viaggiare e conoscere luoghi, paesaggi e città, persone e culture, in Italia e in Europa. Lo stile con cui viaggiare non può che essere quello dell'"Abitar Viaggiando", che con entusiasmo viene promosso dalle pagine di PleinAir: muoversi, viaggiare abitando in una casa di dimensioni ridotte, ma in grado di rispondere alle funzioni essenziali dell'abitare, nel rispetto dell'ambiente e dei luoghi che si visitano.
In questo modo chi pensa che viaggiare possa diventare un problema, specie quando l'autonomia dipende dall'accessibilità delle strutture, grazie al CamperAbile - funzionale e accessibile - scopre che è possibile superare mille problemi e viaggiare in libertà.
L'utenza ampliata
Pensiamo, infatti, che l'abitar viaggiando possa diventare, con pochi accorgimenti, una soluzione per tutti, e in particolar modo proprio per le persone che hanno più bisogni: riuscendo a rendere accessibile una "casa mobile" posso avere un alloggio accessibile e funzionale in ogni città, al mare o in montagna, dappertutto.
Così ciascuno di noi, reso finalmente libero di viaggiare e spostarsi, può salutare tutti, prendere il proprio camper, ed esclamare: "Menevò"!
Menevò non è un camper speciale per persone disabili, ma un camper accessibile per persone con differenti abilità ed esigenze, progettato secondo la logica dell'utenza ampliata.
L'utenza ampliata è un concetto per gestire la complessità del mondo reale. Non è circoscrivibile ad un numero prefissato di individui o ad un gruppo di persone con caratteristiche immutabili, ma è piuttosto un "insieme aperto", una dimensione in evoluzione, in divenire, che considera situazioni contingenti all'interno di un processo di confronto con l'utenza. Progettare per l'utenza ampliata significa creare prodotti flessibili che possono essere utilizzati - senza successive modifiche - dal maggior numero possibile di persone.
Il progetto per l'utenza non muove dall'idea di eliminare o superare qualcosa, ma rappresenta un cambiamento più radicale nel riconsiderare il modo di progettare: ha il senso del limite sia rispetto alla soluzione (ogni soluzione può presentare delle difficoltà per uno specifico utente) sia rispetto alla situazione (la complessità dell'uomo non è riconducibile a schemi immutabili: ci saranno sempre situazioni particolari che richiedono soluzioni personalizzate).
Menevò SUPER
Il Menevò Midi
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Il Menevò Super
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Il modello pensato per assicurare il massimo comfort e autonomia d'uso per l'abitar viaggiando. Destinato a una persona, anche con disabilità, che può viaggiare da solo o con un compagno; ma anche per una coppia con figlio in cui uno dei genitori abbia esigenze di accessibilità.
Per questo modello tutte le funzioni (dalla guida alla gestione della "casa") devono essere possibili con il massimo dell'autonomia.
Menevò MIDI
Una soluzione più semplice, con minime modifiche, per permettere anche in spazi contenuti un livello essenziale di accessibilità. Pensato per una famiglia con un bimbo disabile o una persona anziana con un accompagnatore. La persona disabile che viaggia assieme ad altri, può agire in autonomia all'interno dell'abitacolo, pur delegando ad altri le funzioni più complesse (guida e gestione del camper).
Punti base del progetto Menevò.
L'immagine del veicolo e dell'allestimento deve essere coerente e di assoluta normalità. Bisogna pensare a soluzioni di serie, con costi adeguati ai normali prezzi di mercato. Si è pensato a un veicolo di dimensioni contenute per consentire una facile manovrabilità.
La definizione degli spazi interni è proposta al minimo essenziale per le manovre della carrozzina (di dimensioni non extralarge...) e pur non essendo comparabili a quelli di norma, sono funzionali, senza comportare un sovradimensionamento del mezzo.
Per questo si è fatto riferimento ad un utente adulto con carrozzina manuale: la larghezza minima dei percorsi è di 70 cm e per la rotazione è previsto uno spazio del diametro di 120 cm. Il cambio di direzione è sempre garantito in testa e in coda al mezzo.
Il progetto prevede anche soluzioni semplici e di costo contenuto per chi ha problemi sensoriali e cioè la possibilità di riconoscimento e di utilizzo dei dispositivi in sicurezza d'uso, colori e contrasti cromatici per migliorare la percezione e il livello di attenzione, differenti finiture per elementi e complementi di arredo, arredi senza spigoli vivi, attenzione agli elementi aggettanti (cioè quelli che sporgono), utilizzo di segnalatori di pericolo non solo visivi e acustici ma anche vibratili.
Lo schema
Vediamo ora alcuni particolari che possiamo notare nei due disegni riportati in questo articolo.
Nel bagno il pavimento (nei disegni, il numero 1), che serve anche come piatto doccia, è costituito da pedana in legno (cabotino) con sottostante vasca di raccoglimento dell'acqua. La pavimentazione dei bagni è in piano con gli spazi circostanti, per consentire l'utilizzo - in caso di necessità - della superficie dei bagni come spazi di manovra. Per l'uso del bagno è previsto che la carrozzina, dopo il trasferimento, resti fuori.
La zona notte (nei disegni, il numero 2) distinta e separabile dal resto con una serranda verticale o con una tenda per garantire al posto-letto accessibile - sempre pronto - la giusta privacy. Anche per le necessità di effettuare più volte durante la giornata - da sdraiati sul letto - alcune attività che richiedono intimità (come cateterismi o medicazioni).
Gli arredi ( numero 3) sono di "immediata accessibilità", limitando le soluzioni "trasformabili", che richiedono manovre complicate in uno spazio esiguo come quello del camper. Il letto accessibile è fisso.
Per la divisione degli spazi (numero 4) sono previste chiusure scorrevoli a doghe verticali di facile utilizzo e non ingombranti. Per il bagno è possibile aumentare lo spazio interno sfruttando due guide incassate a pavimento.
Per garantire spazi agevoli (numero 5) di percorrenza e manovra alcuni mobili hanno una rientranza nella parte in basso.
Lo spazio studio/relax (numero 6) è pensato come postazione orientata nel senso di marcia per permette alla persona che viaggia di restare in carrozzina.
Una pedana elevatrice (numero 7) garantisce l'accessibilità a Menevò. La pedana montata sul lato del veicolo e azionabile con telecomando permette l'accesso diretto al marciapiede.
Un cartello a "bandiera" (numero 8) - da aprire verso il lato del camper - serve a garantire lo spazio di accesso al veicolo e di manovra della pedana elevatrice.
Sono previsti dei piani di lavoro estraibili o ribaltabili (numero 9) per aumentare gli spazi e le superfici di appoggio. Inoltre il piano di cottura (numero 10) è mobile per facilitare l'avvicinamento durante la preparazione dei cibi. I tavoli (numero 11) non presentano gambe e traversa; bracci di sostegno pieghevoli permettono di trasformare la dinette in letto.
È infine previsto un unico punto di scarico (numero 12) , per acque nere e grigie, con chiusure comandate da elettrovalvole. Un getto d'acqua pulita ad ombrello, attorno allo scarico, facilita la pulizia del pozzetto. Si prevede l'utilizzo di un trituratore.