perchè bevo latte crudo

modificato 17:26 in Camper Bar
La situazione inerente il latte crudo è piuttosto grave: insistenti passaggi sulle Reti e
Testate nazionali stanno procurando forte discredito verso questo interessante alimento e
contro gli stessi allevatori produttori.
Sostanzialmente la tesi enunciata cerca di dimostrare che l’assunzione di latte crudo,
senza la preventiva pastorizzazione, sia assolutamente pericoloso per la salute; si possono
contrarre malattie anche gravi, tra le quali la sindrome emolitico-uremica procurata dalla
presenza di Escherichia Coli O 157 nel latte. Con la pastorizzazione, cioè con il
riscaldamento del latte crudo a circa 78°C, o oltre, (processo industriale) si inattivano gli
eventuali microrganismi patogeni presenti, garantendo la sicurezza dell’alimento.
Attualmente da più parti si propone e si vorrebbe imposto l’obbligo di previa
bollitura del latte crudo. Apparentemente tutto logico e qual è il problema?
La questione è che il latte crudo è proposto da anni da consumarsi, appunto, crudo,
perché, così come risulta da numerosi studi, solo in queste condizioni si può beneficiare di
alcune interessanti proprietà nutrizionali e nutraceutiche; la pastorizzazione o la bollitura
inattivano particolarmente alcuni enzimi e peptidi bioattivi, tra cui l’Acido Linoleico
Coniugato (CLA), alcuni tipi di proteine, tra cui la Lattoferrina, alcune vitamine ed
infine i batteri lattici ( detti ”fermenti lattici”). Tutti questi microelementi sono presenti
nel latte crudo, ma sono sensibili e si inattivano oltre i 50°C; pertanto la pastorizzazione o
la bollitura, oltre i 70°C sono sotto questo aspetto deleterie.
Alcune recenti ricerche indicano che il CLA promuove la riduzione di grasso
corporeo e lo sviluppo della massa magra. E’ stato inoltre dimostrato come dosi medioalte
di CLA siano in grado di diminuire la concentrazione serica del colesterolo a livello
epatico. Più recentemente la ricerca scientifica ha procurato interessanti dati su altre
possibili benefiche proprietà del CLA, riguardanti soprattutto la funzione immunitaria, il
sistema cardiovascolare, la salute della ossa e il tasso glicemico. Al contrario è importante
sottolineare che il processo produttivo industriale di pastorizzazione, servendosi di un
eccessivo riscaldamento, potrebbe dare origine a particolari isomeri trans degli acidi grassi
(isomeri generalmente non presenti in natura e che il nostro organismo fatica a
metabolizzare), i quali sono spesso considerati tra i fattori favorenti l'insorgenza
dell'arteriosclerosi.
La lattoferrina (ed altri peptidi, tra cui immunoglobuline, β-lattoglobuline, α-
lattalbumine e lisozima) è oggetto di molti studi, che indagano le sue proprietà di veicolare
il ferro dall’intestino al sangue e da qui alle cellule, promuovendone l’assorbimento, e le
sue attività antimicrobica, antivirale, antinfiammatoria e prebiotica. Sono oltre duemila gli
studi pubblicati sulle diverse funzioni biologiche della lattoferrina. Da questi si evince che
questa proteina, oltre all’azione di trasportare ferro, è un naturale antiossidante e un
potente attivatore di cellule natural-killer e gioca un ruolo importante nella difesa contro i
tumori. L’effetto batteriostatico della lattoferrina è stato osservato in diversi animali, così
come studi realizzati dall’INRA/INA PG, in Francia, hanno dimostrato che, nei soggetti a cui
è stata somministrata lattoferina bovina, vi è un aumento di immunoglobuline IgA e IgG
nel fluido intestinale. Il modo più naturale di somministrare la lattoferrina è attraverso
l’allattamento. Alcuni studi dimostrano che la somministrazione orale di lattoferrina bovina
inibisce la carcinogenesi nel colon, nella vescica, nella lingua, nell’esofago e nei polmoni,
mentre altri riportano che questa glicoproteina potrebbe essere utilizzata per il trattamento
del virus dell’epatite C, come agente preventivo del cancro al fegato (fonte IL LATTE n° 3
2006).
Per quanto riguarda i batteri lattici (Lactococcus lactis, Lactobacillus bulgaricus,
Lactobacillus casei, Lactobacillus helveticus e Streptococcus thermophilus), il nome deriva
dalla capacità che hanno di ottenere, per mezzo di un processo enzimatico di
fermentazione, acido lattico dai carboidrati. Sono definiti probiotici (il cui nome si
contrappone a quello di antibiotici), cioè microrganismi in grado di modificare
positivamente l'equilibrio della flora batterica intestinale. Gli antibiotici agiscono contro
batteri cattivi mentre i probiotici arricchiscono la flora batterica di batteri buoni. Si trovano
comunemente nel latte crudo e nel formaggio (sono importanti per la maturazione del
formaggio), ma certe specie sono anche rintracciabili in grande numero nella flora
intestinale dei bambini (Lactobacillus bifidus) e degli adulti; riordinano la flora batterica
intestinale, ostacolando lo sviluppo di molti microrganismi dannosi, inclusi i batteri
patogeni, prevengono le infezioni intestinali (in presenza di una flora batterica sana i germi
non riescono ne a moltiplicarsi, ne a diffondersi) e ricostruiscono una adeguata flora
batterica dopo cure con assunzioni di antibiotici. Inoltre aiutano la scomposizione degli
alimenti, prevenendo problematiche, tipiche di un processo digestivo non corretto,
rafforzano le difese immunitarie, producendo immunoglobine, situazione che giustifica il
ruolo primario che viene attribuito ai fermenti lattici nella prevenzione delle allergie;
producono alcune Vitamine, e ciò è possibile solo se questi Lattobacilli sono presenti
nell'intestino. Producono un fattore di crescita che favorisce lo sviluppo dei bambini e
infine prevengono assai bene l'avvelenamento da cibi e le infezioni locali o sistemiche
provocate dall'entrata dei germi nell’organismo attraverso l’intestino (es. dissenteria, tifo,
colera). In presenza di una sana flora batterica intestinale questi microrganismi patogeni
non sono infatti in grado di moltiplcarsi e diffondere.
“L' idea di bere latte per supplire alla perdita di Lattobacilli tra i consumatori dei
Paesi Occidentali, potrebbe apparire plausibile; ma il Latte pastorizzato prodotto oggi non
ha più nessun valore in questo senso.” (Anagen.net Alimentazione).
Latte crudo ai bambini
Riporto, come esempio e conferma di quanto sopra esposto, il testo integrale di una
lettera pervenutami e che ritengo molto istruttiva al riguardo.
“Sono una ragazza di 27 anni, residente a (località indicata nella lettera, ma omessa
per motivi di privacy) e madre di due bambini, A. e G., rispettivamente di 17 e di 6 mesi di
età. Entrambi sono nati prematuri e sono stati ricoverati per breve tempo per problemi
respiratoti nel reparto di terapia intensiva neonatale presso l’Ospedale Civile di Brescia.
Il primo figlio è stato allattato con latte artificiale già dai primi giorni di vita e ogni
pasto era seguito da getti di vomito; così a 4 mesi dalla nascita sono stata costretta a
tenerlo nel seggiolone per almeno un’ora dopo ogni pasto in modo da evitare un’eccessiva
quantità di latte vomitato. A 6 mesi di età ho iniziato con la somministrazione del latte
fresco pastorizzato, con il quale ho trovato un certo miglioramento. Tuttavia i pasti erano
inesorabilmente seguiti da rigurgiti e anche vomito, nonostante non superassi i 150 cc. di
latte per ogni pasto. Il problema è stato risolto definitivamente a metà dicembre del 2006,
quando a Ospitaletto è stato installato il distributore automatico di latte crudo dell’azienda
Noli e presso il quale un giorno ho prelevato del latte crudo per mio figlio. Da quel giorno
e solo con quel latte mangia volentieri anche 200 cc per volta e lo digerisce
completamente senza alcun rigurgito!
Con il mio secondo figlio ho purtroppo dovuto affrontare ancor più problemi; infatti
ho cambiato ben 5 tipi di latte artificiale, ma comunque ha avuto problemi di crescita, di
vomito e di digestione, con, di conseguenza, dolori di pancia. Pochi giorni prima di
compiere 5 mesi di età ho provato a dare anche a lui il latte crudo, sia pure diluito con
acqua. Anche questa volta ho risolto il problema!
Ho fatto presente il mio caso al pediatra, il quale mi ha sostenuto pienamente,
consigliandomi semmai di mischiare nel biberon, oltre al latte, 30cc. di acqua e solo per il
bimbo più piccolo. Grazie!” (Lettera firmata)
Per quanto riguarda gli allarmismi sul latte crudo, è bene considerare che il latte
venduto presso ogni distributore automatico della Lombardia (e delle altre Regioni Italiane)
è sottoposto ogni 15 giorni e mensilmente a controlli da parte dell’ Autorità Sanitaria
(Servizio Veterinario), analizzandolo alla ricerca di eventuali patogeni. Per quanto riguarda
il 2008 il risultato di queste analisi è stato per l’Escherichia Coli O 157, la totale assenza in
tutti i 1.423 campioni. Non risultano infatti, allo stato attuale, reali e comprovati
collegamenti tra casi di infezione ed il consumo di latte crudo acquistato presso i
distributori automatici.
Inoltre, in Lombardia ci sono attualmente 405 punti vendita di latte crudo, mentre
in tutta Italia ce ne sono circa 1.000 (non 2.000 come si trova scritto nella campagna
allarmistica). A questo proposito, si noti che con la vendita di 100 litri di latte al giorno per
distributore (media per difetto) moltiplicati per i mille punti vendita, e considerando che il
latte crudo è venduto ad un prezzo medio di € 1,00 al litro, contro un prezzo del latte
pastorizzato fresco di € 1,55 (fonte Clal.it), i numerosissimi consumatori sparsi in tutta
Italia ottengono un risparmio di circa 18 milioni di euro all’anno, che, con la crisi che c’è,
non sono pochi.
Il risparmio invece degli imballaggi è stimabile in circa 30 milioni di bottiglie, pari a
30.000 quintali di spazzatura.
Il successo del prodotto è sempre maggiore e questo spaventa alcuni settori della
trasformazione, sottraendo fatturato. Forse allora tutte queste possono essere le vere
motivazioni che muovono cinicamente questa campagna denigratoria: sono soldi che non
vanno all’Industria del latte, né alla Grande Distribuzione.
Brescia, 06/12/08
dott. Fausto Cavalli
Bevilatte srl
agenzia di servizi per
l'agricoltura
www.bevilatte.it info@bevilatte.it
Bibliografia:
• Solomon R.,Chase Le., Ben-Ghedalia D., Bauman DE --The effect of nonstructural
carbhydrate and addition of full fat extruded soybeans on the concentration of
conjugadet linoleic acid in the milk fat of dairy cows. J Dairy Sci 2000 Jun; 83
(6)322-9;
• Mc Carty MF--Toward pratical prevention of type 2 diabetes.Med. Hypotheses 2000
May; 54 (5): 786-93
• Azain MJ,Hausman DB,Sisk MB,Flatt WB,Jewell DE--Dietary conjugated linoleic acid
reduces rat adipose tissue cell size rather than cell number. J.Nutr. 2000 Jun; 130
(6): 1548-54;
• Dhiman TR, Satter LD, Patrizia MW, Galli MP, Albright K, Tolosa MX.--Conjugated
linoleic acid (CLA) content of milk from cows offered diets rich in linoic and linoleic
aciid. J Dairy Sci 2000 May; 83 (5): 1140-6;
• Stangl GI--Conjugated linoleic acids exhibit a strong fat to lean partitioning
effect,reduce serum VLDL lipids and redistribute tissue lipeds in food-restricted
rats.J.Nutr. 2000 May; 130 (5): 1140-6;
• Stangl GI, Muller H, Kirchgessner M-- Conjugated linoleic acid effects on circuleting
hormones, metabolites and lipoproteins and its proportion in fasting serum and
erytocyte membranes of swine. Eur.J.Nutr. 1999 Dec; 38 (6): 271-7;
• Edward N. Baker Università di Auckland (Nuova Zelanda), sesta Conferenza
Internazionale.



In pratica appena i colossi e le multinazionali hanno inizato a conteggiare una perdita di 18 miliardi di euro l'anno dovuta ai cittadini che vogliono mangiare sano pagando il giusto (il latte al distributore costa anche 60 centesimi in meno rispetto a quello pastorizzato che si acquista in negozio) hanno inziato conun terrorismo mediatico a seminare paura e falsi allarmi tra gli utilizzatori.
Aspetto che il ministro pe rle politiche agricole Zaia, che reputo persona retta e capace, prenda posizone contro queste aziende lobbizzate che vogliono sempre incamerare soldi ed introiti a discapito dei cittadini.

Commenti

  • modificato 17:26
    se volete anche prendere posizione, qui lo potete fare:

    http://www.consorziotutelalattecrudo.it/
  • modificato 17:26
    weeeeeeeeeeeee ma mi fai un riassunto :D :D :D :D :cool: :cool: :cool:
  • modificato 17:26
    ultime 8 righe!

    ciao
  • modificato 17:26
    [quote]zetros:
    ultime 8 righe!

    ciao[/quote]

    ok
  • modificato 17:26
    :-)
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 17:26
    Ho visto il blog di Beppe Grillo collegandomi al link , ho firmato e commentato la proposta...

    Grazie Zetros per avermelo permesso.....Ciao.....
  • modificato 17:26
    Quando ero piccola andavo direttamente dal contadino all'ora della mungitura nella stalla e non c'erano tutte le attenzioni igeniche di oggi sia per l'ambiente che per la salute delle mucche.
    Una volta arrivata a casa il latte veniva bollito ed era pronto per essere consumato.
    Oggi vi è molta più attenzione al benessere del bestiame, controlli costanti sulla salute e sull'ambiente in cui vivono, e sulle attrezzature per la mungitura e il trasporto del latte stesso.
    Una cosa è certa il sapore del latte intero confezionato e quello preso dal distributore è molto diverso anche la densità .
    I miei figli ricordano i periodi passati all'alpeggio con le mucche e il latte appena munto, e spero di poter far vivere quest'esperienza anche al mio nipotino per ora si accontenta di bere il latte del distributore.
  • modificato 17:26
    dopo aver sentito la notizia al telegiornale del ragazzino che si è sentito male dopo aver bevuto il latte crudo,sinceramente mi son messo a ridere perchè penso che sia una delle solite bufale all'italiana,come dici te zetros,le multinazionali perdono miliardi di euro,e a loro non sta bene logicamente quindi perche non inventare una notizia di un bambino piccolo che sta male ???


    come tutte le associazioni che ci sono per aiutare i bimbi dell'africa,come mai spuntano fuori sempre nei periodi di pasqua o di natale ???


    non so se avete sentito striscia la notizia,di quel prete che si è intascato 30 mila euro destinati a una associazione di bambini dell'africa ???
    bè nel frattempo essendo passato circa un anno sono morti 5 bimbi di fame,il vescovo ha solo detto che provvederà a dare un'altra sistemazione a quel prete perchè cosi non venga troppo nota la notizia.

    ma alla fine dobbiamo essere buoni,amare il prossimo,PERDONARE,ma che vadano tutti a fare in culo

    scusate lo sfogo ma a sentire certe cose divento na iena
    :razz:
  • modificato 17:26
    quando ci sono di mezzo interessi e denaro non esiste più etica, educazione e rispetto per il prossimo.
    Tempo fa pèensavo a come far soldi facili e mi bastò osservare i vari sondaggi telefonici che lanciano da ogni canale tv e da ogni trasmissione...............
    significa che tutti quelli che telefonano passamo per la cara vecchia mamma sip (che licenzia i suoi figli tra l'altro ma strapaga Mourinho e Ibra tanto per dirne una) e lasciano l'obolo!!

    A proposito come si fa la donazione a Telethon????
    Ah si per telefono anche questa!!!!

    ciao
  • modificato 17:26
    Anche mia moglie molto + cittadina di me e veterinaria ha accettato con molto fervore questi distributori automatici di latte crudo.
    Io che abitavo nell' interland milanese ( campagna e 100 villette) sono sempre andato dal contadino vicino a prendere il latte con il contenitore in alluminio.
    Ma mia mamma non solo lo bolliva, ma aveva un piattino di metallo con dei cerchi incavati che permetteva di mantenere il bollore x molto tempo senza che il latte "salisse".
    Tutto questo per sterilizzarlo al meglio.
    Ora io non credo che ci sia molta differenza tra il latte che prendevo io e quello di oggi, visto che già allora usavano la mungitura automatica. Io credo che sia diventato "Commestibile" solo grazie allo spostamento di alcuni parametri sanitari.
    Per questo non sono molto favorevole al consumo da crudo, mentre penso che questi distributori siano un opportunità sia per gli allevatori sia per i consumatori che riescono a risparmiare qualche euro!!!!

    Ps. sono convinto che le multinazionali la fanno un po da padrone, ma è anche vero che portano anche belle cose, a volte basta saper selezionare

    Brianza
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 17:26
    Mio figlio quando era piccolo ha avuto l'escerichia coli, preso subito antibiotici e passata altrettanto subito. Sono certo del batterio perchè sono state fatte le analisi. Peccato che non dipendesse dal latte crudo ma dai pannolini (già perchè il batterio è presente anche nelle feci umane!)... perchè non bandire i pannolini? ve lo immaginate?
    Detto questo, di questi distributori ce n'è uno vicino casa mia. Il latte arriva da ben 15 km di distanza :D e, pensate un pò, ho una vicina di casa che per professione fa analisi degli alimenti che lo prende regolarmente per i propri 3 figli. Le conclusioni le lascio a voi.
    A proposito, non c'entra con il latte ma riguarda il presso di altri alimenti: il prezzo del grano è crollato, quello dei combustibili pure... vi risulta che pane e pasta sia diminuitI? :???: :???: :???:

    p.s.: sembra che da tutti i campioni esaminati di latte crudo non sia mai stata trovata l'escerichia coli... :-P 8-O

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