però sti siciliani eh..........bravi bravi bravi
e molti poi pagano come al solito.
Allora le bellissima terra di sicilia si "adorna" di altri 500 statali che assume a fare di dirigenti.
Dirigenti poi di che cosa non si sa perchè avranno la bellezza di 8 sottoposti e mezzo da gestire.
Bravi, bravi fate proprio bene a metterla nel c.u..l.o a tutti quei polentoni che continuano a pagare e sonnecchiare!!!
Solo ai Beni Culturali sono 770, il triplo dell’intero parco dirigenziale lombardo
E la Sicilia si concede 500 dirigenti in più
La Regione autonoma sta per approvare un’infornata di assunzioni. Risultato: un capo ogni 8,4 sottoposti
Il presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo (a destra) stringe la mano al suo predecessore Salvatore Cuffaro nel giorno del suo insediamento a Palazzo d'Orlean (Ansa)
Ancora poche ore e la regione Sicilia batterà un record planetario: su 3.450 dipendenti, ai Beni Culturali, ci saranno 770 dirigenti. Il triplo dell'intero parco dirigenziale della regione Lombardia. Il tutto grazie a un'infornata di assunzioni e promozioni che vedrà l'ente isolano regalarsi, a dispetto della Corte dei Conti che aveva denunciato come abnorme la presenza di un «colonnello » ogni 8,4 «soldati semplici», altri 500 nuovi dirigenti in un colpo solo.
Certo, non è solo la Sicilia a essere di manica larga. Spiegava l’anno scorso uno studio dell’Università di Milano, che dai dati 2006 risultava una media nazionale di un dirigente ogni 15 dipendenti ma che questa media era composta da realtà assai differenti: da un minimo di un dirigente ogni 31 sottoposti in Puglia a uno ogni 7,7 nel Lazio. Numeri aggiornati meno di un mese fa, sulla base dei dati della Ragioneria Generale dello Stato, dal Sole 24 ore: un dirigente ogni 25 dipendenti scarsi nelle Marche, ogni 22 in Emilia Romagna, ogni 17 circa in Lombardia e nel Veneto, ogni 18 in Liguria, ogni 16 in Piemonte... Fino agli eccessi: uno ogni 8,3 in Molise e ancora ogni 7,7 nel Lazio. Vogliamo rileggere l’atto di accusa lanciato nel 2008 dalla Corte dei Conti alla Sicilia? «I dipendenti a carico del bilancio regionale raggiungono la notevole cifra di 21.104 unità (erano 20.781 nel 2006), di cui 2.320 dirigenti (erano 2.150 nel 2005, anno a cui risale l’ultimo rilevamento nazionale pubblicato in tabella), con un rapporto di un dirigente ogni 8,4 dipendenti.
Il confronto con altre realtà regionali è improponibile sol che si consideri che in Sicilia vi è un dipendente ogni 239 abitanti, in Lombardia uno ogni 2.500 lombardi ». Conosciamo l’obiezione: la Sicilia gode di uno statuto speciale quindi ha tutta una serie di competenze che le regioni a statuto ordinario non hanno. Giusto. La stessa tabella del Sole riporta però il dato, per fare un esempio, del Friuli Venezia Giulia. Anche quella è una regione autonoma. Ma ha un dirigente ogni 28 dipendenti. Prova provata che l’autonomia forse c’entra con le competenze, e non c’è dubbio che le regioni a statuto ordinario ne hanno di meno, ma non c’entra un fico secco con la gerarchia interna. Che nell’isola non è solo speciale ma specialissima. Basti dire che non solo la Sicilia ha tanti «regionali» quanto Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Friuli e Liguria messe insieme. Ma che oltre alle figure di dirigenti prima e di seconda fascia, la Regione ha inventato quella di terza fascia.
Il risultato lo spiega Marcello Minio dei Cobas/ Codir, che insieme con altri due sindacati autonomi (Sadirs e Siad) ha denunciato l’infornata in arrivo di assunzioni e promozioni: su 18.508 dipendenti regionali (ai quali vanno aggiunti quelli a carico dell’Ars, l’assemblea regionale più altri ancora) ci sono oggi un dirigente di prima fascia, 199 di seconda e 2.146 di terza per un totale di 2.346. Vale a dire che c’è un colonnello ogni 7,8 «marmittoni». Ma questo solo se si contano i 4.571 precari. Tolti quelli, il rapporto sarebbe ancora più assurdo: un dirigente ogni 5,9 dipendenti. Cosa farebbe, davanti a un panorama così, il «buon padre di famiglia » tante volte invocato da Silvio Berlusconi? Cercherebbe di dare un «drizzone», per usare una parola sbandierata qualche mese fa dal Cavaliere. Macché.
La manovra intitolata «Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2009» che è firmata dal presidente Raffaele Lombardo e dall’assessore al Bilancio Michele Cimino e arriva domani in aula dopo avere ottenuto qualche giorno fa il via libera in Commissione Bilancio, allarga la manica ulteriormente. Avvia infatti la sistemazione come dirigenti di seconda fascia (un paradosso: quelli di terza fascia furono inventati con l’impegno che si trattava di un provvedimento non rinnovabile, quindi non se ne possono fare altri) di 55 precari un tempo a busta paga di due aziende parastatali (Italter e Sirap) sciolte perché improduttive e rimasti per anni a carico prima dello Stato e poi della Regione. Più un’altra cinquantina di dipendenti di altre amministrazioni da tempo distaccati all’Assessorato regionale al Bilancio. Più altre 250 persone dichiarate idonee anni fa al concorso per storici dell’arte, architetti, fisici, archeologi e archivisti. Più altri 150 vincitori di questo concorso già inquadrati ai beni Culturali con contratti da funzionari direttivi. Per un totale, appunto, di circa 500 nuovi dirigenti. Che porteranno a un nuovo rapporto interno: un colonnello ogni 6,6 dipendenti. Tolti i soliti precari, che hanno anzianità di precariato a volte intorno ai venti anni, uno ogni 4,9. Numeri da brivido. Che diventeranno ancora più incredibili, come dicevamo, al dipartimento dei Beni culturali: un dirigente ogni dipendenti e mezzo.
«Un vero e proprio assalto alla diligenza», denuncia il comunicato dei tre sindacati autonomi, «che trasformerebbe la Regione Siciliana in una macchina clientelare al servizio d’una classe politica capace di varare soltanto norme per i propri accoliti». Ma passeranno anche in aula queste scelte, che il governo regionale motiva con la necessità di chiudere col passato, sanare quanto va sanato e chiudere i contenziosi aperti? E’ probabile. Anche perché una parte non secondaria dei promossi sarebbe vicina alla sinistra. Che avrebbe grosse difficoltà a mettersi di traverso. Si vedrà... Certo è che la scelta, accusa il presidente della commissione Antimafia siciliana Calogero Speziale, arriva in un momento in cui la Regione non trova la copertura finanziaria per la legge varata solo sei mesi fa per combattere la piovra mafiosa. «Non c’è un euro», come scrive Emanuele Lauria su Repubblica, a sostegno degli sgravi contributivi e fiscali alle imprese che denunciano il racket. E non ci sono risorse per diffondere la cultura nelle scuole e alimentare il fondo di rotazione per i beni confiscati alla mafia». E meno male che quella legge era stata salutata come «una svolta epocale»...
Gian Antonio Stella
Allora le bellissima terra di sicilia si "adorna" di altri 500 statali che assume a fare di dirigenti.
Dirigenti poi di che cosa non si sa perchè avranno la bellezza di 8 sottoposti e mezzo da gestire.
Bravi, bravi fate proprio bene a metterla nel c.u..l.o a tutti quei polentoni che continuano a pagare e sonnecchiare!!!
Solo ai Beni Culturali sono 770, il triplo dell’intero parco dirigenziale lombardo
E la Sicilia si concede 500 dirigenti in più
La Regione autonoma sta per approvare un’infornata di assunzioni. Risultato: un capo ogni 8,4 sottoposti
Il presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo (a destra) stringe la mano al suo predecessore Salvatore Cuffaro nel giorno del suo insediamento a Palazzo d'Orlean (Ansa)
Ancora poche ore e la regione Sicilia batterà un record planetario: su 3.450 dipendenti, ai Beni Culturali, ci saranno 770 dirigenti. Il triplo dell'intero parco dirigenziale della regione Lombardia. Il tutto grazie a un'infornata di assunzioni e promozioni che vedrà l'ente isolano regalarsi, a dispetto della Corte dei Conti che aveva denunciato come abnorme la presenza di un «colonnello » ogni 8,4 «soldati semplici», altri 500 nuovi dirigenti in un colpo solo.
Certo, non è solo la Sicilia a essere di manica larga. Spiegava l’anno scorso uno studio dell’Università di Milano, che dai dati 2006 risultava una media nazionale di un dirigente ogni 15 dipendenti ma che questa media era composta da realtà assai differenti: da un minimo di un dirigente ogni 31 sottoposti in Puglia a uno ogni 7,7 nel Lazio. Numeri aggiornati meno di un mese fa, sulla base dei dati della Ragioneria Generale dello Stato, dal Sole 24 ore: un dirigente ogni 25 dipendenti scarsi nelle Marche, ogni 22 in Emilia Romagna, ogni 17 circa in Lombardia e nel Veneto, ogni 18 in Liguria, ogni 16 in Piemonte... Fino agli eccessi: uno ogni 8,3 in Molise e ancora ogni 7,7 nel Lazio. Vogliamo rileggere l’atto di accusa lanciato nel 2008 dalla Corte dei Conti alla Sicilia? «I dipendenti a carico del bilancio regionale raggiungono la notevole cifra di 21.104 unità (erano 20.781 nel 2006), di cui 2.320 dirigenti (erano 2.150 nel 2005, anno a cui risale l’ultimo rilevamento nazionale pubblicato in tabella), con un rapporto di un dirigente ogni 8,4 dipendenti.
Il confronto con altre realtà regionali è improponibile sol che si consideri che in Sicilia vi è un dipendente ogni 239 abitanti, in Lombardia uno ogni 2.500 lombardi ». Conosciamo l’obiezione: la Sicilia gode di uno statuto speciale quindi ha tutta una serie di competenze che le regioni a statuto ordinario non hanno. Giusto. La stessa tabella del Sole riporta però il dato, per fare un esempio, del Friuli Venezia Giulia. Anche quella è una regione autonoma. Ma ha un dirigente ogni 28 dipendenti. Prova provata che l’autonomia forse c’entra con le competenze, e non c’è dubbio che le regioni a statuto ordinario ne hanno di meno, ma non c’entra un fico secco con la gerarchia interna. Che nell’isola non è solo speciale ma specialissima. Basti dire che non solo la Sicilia ha tanti «regionali» quanto Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Friuli e Liguria messe insieme. Ma che oltre alle figure di dirigenti prima e di seconda fascia, la Regione ha inventato quella di terza fascia.
Il risultato lo spiega Marcello Minio dei Cobas/ Codir, che insieme con altri due sindacati autonomi (Sadirs e Siad) ha denunciato l’infornata in arrivo di assunzioni e promozioni: su 18.508 dipendenti regionali (ai quali vanno aggiunti quelli a carico dell’Ars, l’assemblea regionale più altri ancora) ci sono oggi un dirigente di prima fascia, 199 di seconda e 2.146 di terza per un totale di 2.346. Vale a dire che c’è un colonnello ogni 7,8 «marmittoni». Ma questo solo se si contano i 4.571 precari. Tolti quelli, il rapporto sarebbe ancora più assurdo: un dirigente ogni 5,9 dipendenti. Cosa farebbe, davanti a un panorama così, il «buon padre di famiglia » tante volte invocato da Silvio Berlusconi? Cercherebbe di dare un «drizzone», per usare una parola sbandierata qualche mese fa dal Cavaliere. Macché.
La manovra intitolata «Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2009» che è firmata dal presidente Raffaele Lombardo e dall’assessore al Bilancio Michele Cimino e arriva domani in aula dopo avere ottenuto qualche giorno fa il via libera in Commissione Bilancio, allarga la manica ulteriormente. Avvia infatti la sistemazione come dirigenti di seconda fascia (un paradosso: quelli di terza fascia furono inventati con l’impegno che si trattava di un provvedimento non rinnovabile, quindi non se ne possono fare altri) di 55 precari un tempo a busta paga di due aziende parastatali (Italter e Sirap) sciolte perché improduttive e rimasti per anni a carico prima dello Stato e poi della Regione. Più un’altra cinquantina di dipendenti di altre amministrazioni da tempo distaccati all’Assessorato regionale al Bilancio. Più altre 250 persone dichiarate idonee anni fa al concorso per storici dell’arte, architetti, fisici, archeologi e archivisti. Più altri 150 vincitori di questo concorso già inquadrati ai beni Culturali con contratti da funzionari direttivi. Per un totale, appunto, di circa 500 nuovi dirigenti. Che porteranno a un nuovo rapporto interno: un colonnello ogni 6,6 dipendenti. Tolti i soliti precari, che hanno anzianità di precariato a volte intorno ai venti anni, uno ogni 4,9. Numeri da brivido. Che diventeranno ancora più incredibili, come dicevamo, al dipartimento dei Beni culturali: un dirigente ogni dipendenti e mezzo.
«Un vero e proprio assalto alla diligenza», denuncia il comunicato dei tre sindacati autonomi, «che trasformerebbe la Regione Siciliana in una macchina clientelare al servizio d’una classe politica capace di varare soltanto norme per i propri accoliti». Ma passeranno anche in aula queste scelte, che il governo regionale motiva con la necessità di chiudere col passato, sanare quanto va sanato e chiudere i contenziosi aperti? E’ probabile. Anche perché una parte non secondaria dei promossi sarebbe vicina alla sinistra. Che avrebbe grosse difficoltà a mettersi di traverso. Si vedrà... Certo è che la scelta, accusa il presidente della commissione Antimafia siciliana Calogero Speziale, arriva in un momento in cui la Regione non trova la copertura finanziaria per la legge varata solo sei mesi fa per combattere la piovra mafiosa. «Non c’è un euro», come scrive Emanuele Lauria su Repubblica, a sostegno degli sgravi contributivi e fiscali alle imprese che denunciano il racket. E non ci sono risorse per diffondere la cultura nelle scuole e alimentare il fondo di rotazione per i beni confiscati alla mafia». E meno male che quella legge era stata salutata come «una svolta epocale»...
Gian Antonio Stella
Commenti
La coalizione di Governo però non può dichiararsi "estranea":D:bad:
ROBA DA SCELLERATI E BASTA!!!
Senza contare che in Calabria Hanno + guardie forestali di tutta Italia, compreso le isole!!!
ROBA DA SCELLERATI E BASTA!!![/quote]
Che "applomb" Armando:)
a me invece viene un nervoso da bile
Ora comincio a pretendere provvedimenti seri contro i posti fasulli ed inutili dell'amministrazione pubblica, perché autonomia o no "PAGHIAMO NOI":bad:
2 volte poi...primo con i nostri soldi e secondo con l'inefficenza
CHE SCHIFO!!!!!!!:evil::evil::evil:
La coalizione di Governo però non può dichiararsi "estranea":D:bad:[/quote]
concordo ed a mezzo mail ho manifestato la mia delusione e dissenso sia alla lega che al pdl tramite il loro rispettivi siti.
Tanto non leggeranno
Mi dispiace che alla fine ci si faccia un idea sbagliata dei
siciliani, ma non tutti votiamo a destra.
Con questo non me ne voglia nessuno
[quote]ziogas:
CHE SCHIFO!!!!!!!:evil::evil::evil:
La coalizione di Governo però non può dichiararsi "estranea":D:bad:[/quote]
[quote]
concordo ed a mezzo mail ho manifestato la mia delusione e dissenso sia alla lega che al pdl tramite il loro rispettivi siti.
Tanto non leggeranno[/quote]
Hai fatto BENISSIMO...no, no, leggono leggono....anzi adesso scrivo immediatamente pure io:bad:
alla fine i veri penalizzati siamo proprio noi siciliani, loro diranno che creano posti di lavoro, ma in realtà fanno il gioco delle tre carte e i veri disoccupati restano sempre a mani vuote.
Mi dispiace che alla fine ci si faccia un idea sbagliata dei
siciliani, ma non tutti votiamo a destra.
Con questo non me ne voglia nessuno
[/quote]
NOn ha importanza dove voti perchè con la sx che abbiamo avuto siamo finiti all'era dei cavernicoli se è per questo.
Sappiamo anche che molti siciliani si dissociano da tale atteggiamento e come altri lo condannano e credo che tu sei tra questi.
Che dire...dopo aver salvato dal fallimento il comune di Catania, ora regaliamo altri soldi ad altri incompetenti che tra qualche anno ridurrano a disastro quel nulla (inteso come poco) che ancora di buono c'è.
Da parte mia guarda sono fortemente intenzionato a non venirci nemmeno in ferie in Sicilia anche se si stava delineando la possibilità.
Non riuscirei ad esser sereno e godermi le bellezze dell'isola sapendo che me la sta mettendo in quel posto, senza crema addirittura.
Non riuscirei ad esser sereno e godermi le bellezze dell'isola sapendo che me la sta mettendo in quel posto, senza crema addirittura.
[/quote]
Vaselina Gigi
Giovanni
Sappiamo anche che molti siciliani si dissociano da tale atteggiamento e come altri lo condannano e credo che tu sei tra questi.
Che dire...dopo aver salvato dal fallimento il comune di Catania, ora regaliamo altri soldi ad altri incompetenti che tra qualche anno ridurrano a disastro quel nulla (inteso come poco) che ancora di buono c'è.
Da parte mia guarda sono fortemente intenzionato a non venirci nemmeno in ferie in Sicilia anche se si stava delineando la possibilità.
Non riuscirei ad esser sereno e godermi le bellezze dell'isola sapendo che me la sta mettendo in quel posto, senza crema addirittura.
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non posso biasimarti hai perfettamente ragione ma penalizzi ancora una volta chi come me vive onestamente e non può far nulla per cambiare lo stato delle cosa inquanto siamo una minoranza e malgrado ci si ribelli il nostro grido e fievole e non viene ascoltato da nessuno, la gente quì crede ancora alle false promesse che i politici gli fanno per accaparrarsi voti e le facce che si suseguono al potere sono sempre le stesse.
e per questo che sono dibattuto nel pensiero e nella decisione.
Per te e quelli come te dovremmo aver rispetto e venirci tutti in ferie a portare quel che possiamo, ma per il resto guarda.....................
:|:|:|:|:|:|:|
Pierluigi, vieni in sicilia che ti aspetto a te e tutti gi altri amici di C.L. vedrai che togliendo i medici personali e gli amici di cosa nostra, i profumi i colori i sapori....... di questa terra martoriata.... merita di essere visitata e ammirata