ALLA SCOPERTA DEI FOSSILI

modificato 06:33 in Viaggi
PER CHI NON LO HA MAI VISTO A POCHI KM DA VERONA ESISTE IL PIU GRANDE MUSEO DEI FOSSILI.


IL MUSEO DEI FOSSILI DI BOLCA


A nord di Verona, immerso nel Parco Naturale Regionale della Lessinia, le cui cime son alte tra i 1200 e i 1800 metri, si trova il Museo dei Fossili di Bolca.

Immaginare che, circa 50.000.000 di anni fa, su queste montagne si trovava un mare caldo e tropicale (il mar Tetide) che si estendeva dalle coste dell'attuale Africa del Nord fino all'Indonesia....sembra impossibile.
Eppure proprio tra i Monti Lessini si trova il giacimento di pesci fossili del Terziario più importante del mondo: sul fondo di questo antico mare, probabilmente in conseguenza dell'emersione dell'Asia Minore, ci furono dei cambiamenti climatici che provocarono l'avvelenamento delle acque e la moria degli organismi acquatici della zona.
Fu così che grazie ad un processo di diagenesi e di fossilizzazione, possiamo oggi ammirare le meravigliose faune fossili di Bolca.
Tra i reperti troviamo anche vegetali (alghe rosse, foglie e piante simili a quelle tropicali dei giorni nostri), crostacei, vermi, insetti rettili e, addirittura, penne d'uccello.
Il museo, istituito nel 1969, prevede, oltre ai classici allestimenti museali, un itinerario guidato all'esterno attraverso la cosiddetta "passeggiata paleontologica" per la valle della Pesciara, il giacimento più famoso e ricco della zona.

Ma la Lessinia è la meta ideale anche per approfondire gli interessi etnografici e botanici: dai reperti paleontologici e archeologici dei Musei di S.Anna d'Alfaedo e di Camposilvano al Museo Etnografico dei Cimbri a Giazza al Museo Botanico di Molina,la curiosità dei più esigenti non può che esere soddisfatta.

Quasi tutti gli itinerari si snodano anche all'aria aperta.
Basti pensare al Museo Etnografico "La Lessinia, l'uomo e l'ambiente" di Bosco Chiesanuova, dove i visitatori sono guidati alla scoperta dell'ecologia umana del passato attraverso una serie di visite a cielo aperto tra la vita delle contrade in pietra (evento raro in ambiente alpino) con i loro bàiti (dove si produceva il latte), le giassàre (dove si tagliava il ghiaccio), la raccolta del carbone (la principale fonte di reddito della regione fino all'ottocento, tanto da definire i Monti Lessini "La Montagna del Carbon"), l'alpeggio, la cerealicoltura e tante altre attività tipiche della gente del luogo.
Pregevole ed interessante l'approfondimento "Alla ricerca della religiosità popolare": in un percorso che si snoda tra chiese ed antiche steli si possono ammirare reperti come le statuette votive dei cimbri, le campane delle chiesette di montagna, ma anche i campanacci per l'alpeggio e i timbri per il burro intarsiati con disegni religiosi.

Un'ultima curiosità: percorrendo la strada sterrata dell’alta Lessinia troviamo i cippi in pietra che segnavano l’antico confine tra l’Impero Asburgico e la Repubblica Veneta.


Informazioni:

Il sito dei Musei della Lessinia è ricchissimo di informazioni dettagliate e utili sui possibili percorsi culturali e naturali della zona: ha anche una sezione dedicata ai musei della Comunità Montana.
In particolare, le pagine "Museo dei Fossili e luoghi di scavo", forniscono approfondimenti sul Museo di Bolca.

Come arrivare-Da Verona:USCITA VERONA EST,poi si percorre la statale 11 per Vicenza per circa 15 km e si svolta poi a sinistra in direzione Tregnago. Dopo altri 18 km, a Badia Calavena, si svolta a destra per Bolca. Il sito fossilifero si trova circa 2 km a NE del paese di Bolca (dove esiste un bellissimo museo di paleontologia, tel.045/6565088), ai lati della Val Cherpa, ed in particolare in due diverse località: Monte Postale e Pesciara.

image

image

image

image

Lascia un Commento

GrassettoCorsivoCancellatoElenco ordinatoElenco non ordinato
Emoji
Immagine
Allineamento a sinistraAllineamento al centroAllineamento a destraPassa alla visualizzazione HTMLPassa alla visualizzazione pagina interaAccendere/spegnere le luci
Spostare immagine/file