Il segreto

modificato 01:59 in Camper Bar
Il segreto di un candidato politico
è di sembrare stupido come chi lo ascolta,
cosi che gli ascoltatori
possano sentirsi intelligenti come lui!



F. Barnes



Avrei potuto metterlo nel post delle frasi del giorno, ma questo merita un approfondimento a mio giudizio.
Soprattutto alla luce delle new entry in codesto sito.


:):):):)

buonissima giornata a tutti

Commenti

  • modificato 01:59
    IO penso che questo era valido una volta quando l'analfabetismo aveva percentuali molto alte adesso invece gli elettori sono molto più acculturati e molto più attenti anche ai dibattiti politici (ovviamente a chi piace seguirli).
    In politica c'è di tutto, porci e cani, ma prendi per esempio Flavia Vento, una bella topina troppo oca , ha tentato di entrare ma gli è andata male.
    Ricordo in una trasmissione che le jene andarono ad intervistare alcuni politici dove chiesero alcuni verbi, a me fecero veramente cascare le panche.
    Vero anche che il politico saccente non piace, il politico deve essere modesto ma non sembrare stupito altrimenti perde la fiducia.
    Ciao
  • modificato 01:59
    Concordo anch'io che adesso se uno vuole ha la possibilità di interessarsi e di informarsi correttamente. Certo serve tempo e fatica nell'andare a leggersi direttamente i documenti originali senza farsi fare le traduzioni dai giornali o dalle tv. Allora riesci a farti una tua idea e riesci a dare una tua valutazione al politico, cominciando magari da quelli del nostro paese che sono più vicino a noi. C'è da dire anche che il sistema elettorale attuale non premia il politico ma il partito, il quale decide poi chi è al primo, al secondo, al terzo, al quarto fino all'ultimo posto della lista. Quindi non è il cittadino che sceglie il politico, ma sceglie il simbolo e ti capita quello che il simbolo ha deciso.
    Una domanda io mi sono sempre posto: se la politica è mettersi al servizio del cittadino e curare i suoi interessi per puro senso civico, perchè ci tengono tanto a tenersi stretto il posto? Perchè nonostante le parole che comunque si sentono dire indipendentemente da quello che fanno non se ne tornano al loro lavoro dopo un paio di mandati lasciando il posto ad altri volontari?
  • modificato 01:59
    Bene ed inizio a condividere molta parte dei vostri discorsi.

    Ora mi chiedo se le masse ora sono molto più evolute culturalmente, perchè accettiamo/accettano che a governarci vi siano persone non perfettamente corrette??

    parlo di condannati in via definitiva che risiedono in parlamento, parlo di ex magistrati che si comperati la decima mega-casa ora grazie al loro stipendio di politici senza minimamente fare gli interessi dei cittadini ma di certo han fatto i propri, parlo di caste che si tutelano e si coprono quando commettono errori........... etc etc

    Se esprimere il voto è segno della cultura raggiunta, esprimerlo per darlo a chi non mi rappresenta o non ne è degno o peggio ancora lo diamo al meno peggio che senso ha??
    Che livello culturale abbiamo raggiunto così????
  • modificato 01:59
    Bella questa discussione... mi sto accendendo (scusate). Io porto la mia piccola esperienza personale. Ho provato nel mio paese a diffondere la mentalità di cambiare classe politica. Avevamo amministratori che erano al potere da 30 anni, oppure facevano ereditare il potere ai figli per passarlo come rinnovamento. Vi posso garantire che questo non è stato possibile perchè i poteri forti che ci sono in ogni comune alias studi tecnici, grosse aziende e noi con la nostra fortuna anche onorevoli, fanno in modo da pilotare l'opinione della gente utilizzando i mezzi a loro disposizione che sono sempre maggiori di quelli che vogliono fare le cose per bene. Mi hanno detto, anche se non ho mai verificato, che se tu hai 100.000 euro e vuoi metterti in politica hai buone possibilità di diventare un parlamentare. Allora se nel paesino da 6000 abitanti ci sono queste cose (sono trent'anni che tra gli assessori ci sono sempre tecnici provenienti dallo stesso studio di architettura) figurati ai piani più alti. Quest'anno c'è stata una mezza rivoluzione, finalmente e il buon 70% è stato spazzato via, ma il restante 30% ha messo i suoi alter ego.
    Se guardiamo poi ai piani altri il nostro sistema bipolare punta a stroncare sul nascere qualsiasi iniziativa volta a cambiare le regole del gioco considerata subito un voto perso ancora prima che cominci la propria campagna. Quante volte abbiamo sentito parlare di moralità politica in entrambi gli schieramenti, salvo poi votare tutti a favore sugli aumenti dei benefit, salvo poi fare i conti per far cadere il governo non prima di metà legislatura per mantenere salvi i diritti acquisiti, salvo poi continuare imperterriti con i pianisti, mangiare di lusso a prezzi da terzo mondo, ecc. ecc. ? Io spesso, da una parte e dall'altra. E la risposta a tutto ciò è sempre stata che comunque la riduzione di questi benefit, il contenimento del costo della politica non risolverebbe i mali dell'italia.
    Concludo, sono stato lungo perdonatemi, col dire che forse solo il voto di protesta di massa (annullo delle schede non assenteismo) potrebbe far capire che si è toccato il fondo. E forse dovremmo tornare a scandalizzarci di fronte ad una raccomandazione.
  • modificato October 2009
    Vero, poi ci sono le masse, però c'è anche chi da il voto ad un partito perchè così gli è stato insegnato.
    Vi racconto un fatto simpatico, una leggenda metropolitana, avverto però che non voglio per niente entrare nella politica, prendetela come cronaca ma giusto per far capire chi è anche l'elettore.
    Mia suocera (povera donna) un giorno mi disse che si doveva votare Berlusconi perchè le sue amiche (età media 80 anni) le avevano detto che se perdeva le elezioni avrebbe spento rete 4 e canale 5 e non avrebbe potuto più vedere le telenovelas.
    Mi sono cascati anche quei pochi capelli rimasti:D:D


    Per quanto riguarda il "parlamento pulito" concordo, chi ha pendenze non deve entrare in politica, ma mi fermo qui, è stata la goccia che mi ha fatto cancellare da COL.
  • modificato 01:59
    Ehi Antonio, se è per questo pure la vecchia DC i vecchietti la votavano perchè erano convinti di fare un favore a Cristo visto che si chiamava Democrazia Cristiana.

    Invece il voto di protesta mi incuriosisce proprio perchè da parecchio tempo io vorrei metterlo in atto, ma vorrei invece capire se è possibile "gestire" talune situazioni che hanno dell'inverosimile.

    Provo a spiegarmi meglio:
    prendiamo il ponte sullo stretto, opera che ritengo non necessaria in quanto con le navi si riesce lo stesso ad arrivare in Sicilia; allora perchè lo si fa???
    perchè ogni uomo afflitto da manie di onnipotenza deve avere come nei tempi antichi il suo personale monumento???
    E' per questo allora che nei nostri comuni sorgono fontane da milioni di euro e manca la casa ospizio per gli anziani??
    Che senso ha fare un ponte per risparmiare 15 minuti di tragitto quando per arrivare a quel ponte impiego dieci giorni causa autostrada mai finita e costata finora dieci volte l'ipotizzato e preventivato???
    E soprattutto che senso ha sperperare milioni di euro quando mancano ad esempio scuole, ospedali funzionanti, i cittadini di Viareggio ho visto ieri sera non hanno ancora risposte........
    consegnamo le case in abruzzo e manca l'allaccio dell'acqua o peggio ancora scoprono che i mutui congelati ripartiranno a distanza con gli interessi calcolati sul periodo anche congelato.
    Forse bisogna costruire per far lavorare qualcuno, per divider la solita torta etc etc.

    Non sto andando fuori argomento, anzi arrivo al nocciolo, alla domanda:
    Come possiamo fare noi cittadini per metterci di traverso a queste scelte scellerate??
    Come si fa a far capire che per molte persone certe importanti spese andrebbero almeno referendariate, ma senza spender tanti soldi di referendum, con mezzi semplici come il telefono o altro???


    PS: il ponte è solo il primo esempio che mi è venuto perchè fresco di notizia
  • modificato 01:59
    Quanto ti condivido.
    Pensa che al mio ex paese hanno speso 3 milioni di euro per rifare il lungolago e poi hanno aumentato le rette dell'asilo perchè non avevano soldi. Tieni conto che il lungolago da noi si rifà ogni dieci anni circa.
    E' un processo culturale lungo che bisogna cominciare ad attuare. Fintanto che noi non ci scandalizziamo davanti all'assunzione del vigile del paese perchè cugino del sindaco, non potremo mai pensare di cambiare il paese.
    Troppo spesso i reati di favoreggiamento, concussione, corruzione sono considerati ormai sviste, peccatucci, normalità, a partire dai nostri quartieri.
    Però siamo pronti a fare cortei contro la libertà di stampa e non siamo in grado, i politici per primi, a fare cortei contro la cosiddetta casta che si autoalimenta. Nemmeno a livello locale. Ma quanti di noi conoscono ed hanno analizzato il pat del nostro paese? Quanti di noi hanno verificato le connessioni tra nuove aree edificabili, proprietari e amministratori? E quanti poi sono disposti a sottoscrivere un esposto per denunciare questo quando si scopre? Pochi perchè vivi e lascia vivere è il motto preponderante. Oggi il favore lo fanno a lui domani potrei averne bisogno io, magari per far fare un esame in ospedale in tempi brevi, magari per un posto di lavoro per uno dei miei figli, ecc. ecc.
    Sempre nel mio ex paese hanno pagato un tecnico esterno 100.000 euro per un master plan che dopo non verrà fatto completamente. Altri 100.000 per stabilire un regolamento sulle strutture esterne dei negozi, bar e ristoranti in centro storico. E mi fermo qua.
    Nessuno si è scandalizzato di questo spreco.
    Grillo aveva provato a creare un voto di protesta, ma in alcuni passaggi, a mio avviso, ha esagerato e ha prevalso la figura di comico rispetto a quella del politico. Ma alcuni concetti da lui espressi sono condivisibilissimi. Però la protesta deve partire dal basso, cominciare a mettersi in gioco nel proprio paese, creando opinione. E' l'unica via... sempre secondo il mio umile punto di vista.
  • modificato 01:59
    Argomento molto interessante ma molto complicato.
    Da un lato mi verrebbe da dire che chi governa è lo specchio di chi lo vota, quindi abbiamo ben poco da lamentarci alla fine li nel bene o nel male ce li mettiamo noi.
    Dall'altro forse i cittadini (di destra e di sinistra badate bene) sottovalutano l'unico strumento che hanno a disposizione cioè il voto.
    Pretendere che la classe politica sia non solo eticamente e moralmente sana ma soprattutto capace dovrebbe essere una conditio sine qua non per tutti. Invece siamo un po' troppo superficiali.
    Molte statistiche dicono che una larga parte dell'elettorato decide proprio a ridosso delle elezioni e con pochissime informazioni.
    Del resto non dimentichiamolo siamo il Paese dove si leggono meno quotidiani d'Europa, e il giornale più letto è un quotidiano sportivo, (non me ne vogliano gli sportivi ....) ma è un dato su cui riflettere.
    Saluti
    Valter

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