STORIE DI DONNE
leggete questo articolo....un po' triste per le Donne!
http://www.articolo21.info/6051/editoriale/era-in-minigonna-quindi-ha-provocato-il-resto.html
:(:nc:
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Non ha alcuna base religiosa ma solo culturale e viene praticata indipendentemente dalla religione in molte società tribali:
- dell’Africa,
- del Sud della Penisola Araba
- e del Sud-est Asiatico.
L’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha distinto le mutilazioni in quattro tipi differenti:
1- la Circoncisione (o infibulazione) “as sunnah” si limita alla scrittura della punta del clitoride con fuoriuscita di sette gocce di sangue simboliche.
2- La Escissione al uasat comporta l’asportazione del clitoride ed il taglio totale o parziale delle piccole labbra.
3- La Infibulazione o circoncisione “faraonica” (o sudanese) prevede l’asportazione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra con cauterizzazione, cui segue la cucitura della vulva, lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell’urina e del sangue mestruale.
4- Nel quarto tipo sono inclusi una serie di interventi di varia natura sui genitali femminili.
Mentre la prima è puramente simbolica e non comporta quasi nessuna conseguenza, le altre (soprattutto la terza) ledono gravemente:
- sia la vita sessuale
- sia la salute delle donne.
I rapporti sessuali, attraverso questa pratica, vengono impossibilitati fino alla defibulazione (cioè alla scucitura della vulva), che in queste culture viene effettuata direttamente dallo sposo prima della consumazione del matrimonio.
Dopo ogni parto viene effettuata una nuova infibulazione per ripristinare la situazione prematrimoniale.
La pratica dell’infibulazione faraonica ha lo scopo di conservare e di indicare la verginità al futuro sposo e di rendere la donna una specie di oggetto sessuale incapace di provare piacere nel sesso con il coniuge.
Le conseguenze per la donna sono tragiche, in quanto perde gran parte del piacere sessuale a causa della rimozione del clitoride e i rapporti diventano dolorosi e abbastanza difficoltosi. L’operazione viene eseguita spesso da chirurghi improvvisati, in condizioni di scarsa igiene e con strumenti inadeguati, con rischi seri di emorragie e infezioni (talvolta anche con esito fatale). Come conseguenza dell’operazione, possono insorgere cistiti, ritenzione urinaria e infezioni vaginali.
Queste pratiche sono eseguite in età differenti a seconda della tradizione:
- nel sud della Nigeria si praticano sulle neonate,
- in Uganda sulle adolescenti,
- in Somalia sulle bambine.
Le donne non infibulate vengono ritenute impure, scartate dalla società e a volte uccise.
Ogni anno vengono escisse o infibulate “2 milioni di bambine”.
In tutto il mondo sono 100 milioni le donne che hanno subito questa orribile pratica
Occorre che la Comunità internazionale (tramite la sede universale dell’ONU, ma anche se occorre autonomamente ed unilateralmente Stati Uniti ed UE) faccia sentire la propria condanna contro quei Paesi che riconoscono ed accettano queste pratiche (anche minacciando sanzioni o ritorsioni economiche contro gli stati inermi sul tema ed incentivando, di contro, la cooperazione con quegli stati che prendono coscienza del problema).
Nel rispetto di ogni cultura e tradizione, va affermato che esistono alcuni diritti umani “inviolabili ed inderogabili” che non ammettono compromessi! La vita umana e la dignità della persona sono valori universali, prescindenti da ogni religione o cultura, che non possono essere barattati in nome di nessuna tradizione o ideologia!
PIÙ DI MILLE LE IMMIGRATE NEL NOSTRO PAESE CHE LE HANNO GIÀ SUBITE!
Secondo quanto denunciato da una ricerca del luglio 2009 sul tema delle “mutilazioni genitali femminili” commissionata dal Ministero per le Pari Opportunità e presentata oggi dal vice Presidente del Senato, Emma Bonino:
- PIÙ DI 1.000 SONO LE BAMBINE O LE ADOLESCENTI (IMMIGRATE DA PAESI AFRICANI) CHE HANNO GIÀ SUBITO MUTILAZIONI GENITALI
- CIRCA 35 MILA SONO LE DONNE AFRICANE IMMIGRATE CHE HANNO GIÀ SUBITO QUESTA BARBARA PRATICA (prima di venire in Italia o una volta giunte qui)
- circa 110 mila sono le donne provenienti dai 26 Paesi africani in cui le mutilazioni genitali costituiscono una pratica culturale e tribale diffusa
- e circa 4.600 sono le loro figlie, ragazzine con meno di 17 anni a rischio di subire tale intervento!
Secondo uno studio commissionato dal Ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, all’istituto Piepoli, inoltre, L’80% DELLE VITTIME di m.g.f. È CONCENTRATA IN QUATTRO REGIONI (LOMBARDIA, VENETO, EMILIA ROMAGNA E LAZIO), più precisamente:
- in Lombardia si concentra il 35% delle donne mutilate
- in Veneto il 14%
- in Emilia Romagna il 13%
- nel Lazio il 10%
- in Piemonte l’8%
- e in Toscana il 5%.
IL 4,2% DI QUESTE DONNE È RAPPRESENTATO DA BAMBINE E ADOLESCENTI CON MENO DI 17 ANNI!
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CONAKRY - Un appello apparso su Facebook e colto da Le Monde rivela il degrado culturale e civile della Guinea. Un prezzo altissimo che, in una regione cosi' arretrata, e' pagato principalmente dalle donne. Una lettera d'aiuto e' stata recapitata alla redazone di Le Monde e a numerose altre associazioni europee di volontariato al fine di far emergere la tragedia delle donne di Guinea, violentate in pieno giorno, penetrate nelle parti intime da fucili e uccise in un modo efferatissimo mentre si trovavano a protestare per le candidatura alla Presidenza della Repubblica di questa regione africana.
Era il 28 Settembre quando a Conakry, la capitale della Guinea, la popolazione protestava contro la dittatura militare per un pacifico ritorno alla vita costituzionale. La violenza e stata compiuta dall'esercito sotto gli occhi dell'esercito stesso e di quanti assistevano alla manifestazione. Secondo i volontari della societa' civile, la repressione sarebbe un chiaro segnale della volonta' del CNDD, il Consiglio nazionale di Democrazia e Sviluppo, di voler terrorizzare e sottomettere con la violenza quanti manifestano per un cambiamento politico.
Le donne stuprate ed umiliate non hanno voluto nemmeno recarsi presso gli ospedali perche' rischiano di essere fucilate, cosi' quelle poche donne che potevano permetterselo, sono andate a medicare in Senegal le ferite della repressione.
I volontari, fanno presente che dal 23 Dicembre 2008, il Forum delle Forze Vive della Guinea ha intrapreso tutte le pratiche pacifiche possibili alle quali e' stato risposto con diffidenza e con disprezzo. Questa e' la regione per cui hanno adesso intenzione di chiedere aiuto all'Europa. In questa regione africana le liberta' fondamentali sono state abolite ed anche i media rispondono ad un preciso programma dittatoriale. A questo punto il Forum delle Forze Vive della Guinea si e' proposto di mostrare all'opinione pubblica la posta in gioco delle prossime elezioni ed in particolare della candidatura di Cellou Dalein Diallo, candidato alle presidenziali e leader dell'Unione delle forze democratiche di Guinea.
Doveva essere una manifestazione pacifica ma, dapprima il saccheggio delle abitazioni dei leader politici del Forum di resistenza e poi la violenza sulle donne presenti alla manifestazione, hanno trasformato la manifesazione in un atto di guerriglia vera e propria.
Secondo i volontari della resistenza il massacro sarebbe avvenuto ad opera del capitano Moussa Dadis Camara, capo della giunta, il Generale Sekòuba Konatè, Ministro della difesa ed il Comandante Moussa Keita Segretario permanente della giunta. Questi personaggi, detentori del potere politico e militare, hanno tutta l'intenzione di ostacolare quanti vogliono la costituzione e mantenere la guerra civile. I volontari della resistenza non hanno chinato il capo ed anzi hanno cominciato una vera e propria battaglia mediatica chiedendo l'aiuto dei paesi stranieri e della stampa estera.
Ricordando non soltanto l'ultimo brutale evento, ma tutti i morti e i feriti che l'esercito della Guinea ha causato negli ultimi 10 anni, Amnesty International ha formulato all'inizio di Ottobre una petizione al fine di ottenere una commissione internazionale d'inchiesta sulle brutalita' del governo della Guinea.
16/10/2009 - dazebao.org
approvo! :(
leggete questo articolo....un po' triste per le Donne!
http://www.articolo21.info/6051/editoriale/era-in-minigonna-quindi-ha-provocato-il-resto.html
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Non entro volutamente nella vicenda giudiziaria e nelle decisioni dei magistrati dei quali possimo farci un'idea sulla base del loro operato non dimenticando mai che il codice lo applicano, non lo scrivono...
Purtroppo per quel che riguarda il caso di quella povera ragazza che ha subito ci sono anche altro tipo di risvolti (più o meno noti alla cronaca nazionale) ma di una ignobilità pazzesca.
se avete voglia leggete gli articoli che linko qui sotto
e che riguardano il primo cittadino di Montalto di Castro. Ometto l'appartenzenza politica perchè non è importante .... ma lo è il gesto....
cosa ha fatto? aveva stanziato ventimila euro (di soldi pubblici) per la difesa degli otto delinquenti....
[url=http://www.tusciaweb.it/notizie/2007/luglio/20_28montaltostupro.htm][u]leggete qui[/u][/url][url=http://www.tusciaweb.it/notizie/2007/luglio/20_23dossiercarai.htm][u]poi leggete qui[/u][/url] e infine [url=http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/10/24/AMdLAh2C-sindaco_montalto_violentatori.shtml][u]leggete qui[/u][/url]
da padre... non so come potrei comportarmi... quindi preferisco tacere!
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
Mercoledì 23 Settembre dalle ore 18
PRESIDIO Piazza Nettuno, Bologna
Sono tante le testimonianze dei soprusi e delle torture subiti dalle persone detenute nei centri di concentramento libici, ma per le donne, oltre alle torture, il trattamento prevede violenze sessuali e stupri di gruppo!
L’Italia, finanziando la polizia e le carceri libiche e respingendo donne e uomini verso la Libia, è complice di queste atroci violenze. Dalla frontiera meridionale libica ogni anno entrano migliaia di migranti e rifugiati sprovvisti di documenti, alcuni dei quali poi continuano il viaggio verso l’Italia.
Anchese uomini e donne africani che arrivano via mare rappresentano una minima parte dei migranti senza documenti presenti in Italia, il governo italiano ha concentrato attenzione e risorse sugli sbarchi, poiché essi rappresentano il simbolo della prospettiva emergenziale costruita da anni sul tema dell’immigrazione: sul regime di paura alimentato dalla menzogna dell’”invasione” si gioca la propaganda razzista e criminalizzante del governo, ormai istituzionalizzata nel pacchetto sicurezza.
In base agli accordi tra il governo italiano e il governo libico e alle nuove politiche migratorie inaugurate dall’Italia, le donne e gli uomini provenienti dalla Libia, anche se quasi mai di nazionalità libica, vengono “respinti” senza avere la possibilità di arrivare in Italia e di presentare richiesta di diritto d’asilo, di cui la maggior parte di loro è a tutti gli effetti titolare. Da quando sono cominciati i respingimenti in mare sono stati finora oltre 1.200 le persone che le autorità italiane hanno riconsegnato alla Libia.
Durante la detenzione nelle carceri libiche, uominie donne subiscono violenze inaudite e vere e proprie torture, “Abusi,vessazioni, maltrattamenti, arresti arbitrari, detenzioni senza processo in condizioni degradanti, torture, violenze fisiche e sessuali, rimpatri di rifugiati e deportazioni in pieno deserto.
Crimini che l’Unione europea finge di non vedere…” queste le amare conclusioni di un rapporto curato da Fortress Europe nel 2007. Le donne in particolare subiscono, oltre alle violenze fisiche e psicologiche, stupri ripetuti e collettivi. In seguito alle violenze sessuali, molte di loro rimangono incinte e sono costrette a ricorrere ad aborti clandestini, che spesso le uccidono. E non è che le cose in “patria” vadano meglio: nei CPT (oggi CIE) viene applicato lo stesso progetto repressivo e violento. Ne è una prova laprotesta al CIE di via Corelli a Milano, soffocata dalla violenza delle Forze dell’Ordine.
*I processi si svolgeranno il 21 e il 23 settembre evedono implicato anche l’ispettore capo di servizio al centro, accusato da una partecipante alla protesta di tentata violenza sessuale.
*Paradossalmente tutto questo viene fatto al fine di garantire la “sicurezza“ dei cittadini e delle cittadine italiane e anche in nome della violenza contro le donne. La ministra Carfagna ha sostenuto, nell’incontro con Gheddafi dello scorso giugno, di voler aiutare le donne africane, e ha presieduto in questi giorni un G8 contro la violenza alle donne escludendo i centri antiviolenza.
*Di fatto però l’Italia finanzia attivamente le violenze contro donne e uomini migranti con importanti stanziamenti finanziari e di mezzi alla Libia.
* Del corpo delle donne viene sempre fatto un uso strumentale, viene data risonanza mediatica solo agli stupri di stranieri su donne italiane, quando le violenze commesse da uomini migranti costituisce solo una minima parte delle violenze agite sulle donne nel nostro paese. La maggior parte della violenza avviene all’interno della famiglia cosiddetta “normale”, promossa e protetta e al centro di tutte le politiche sociali. Vogliamo che sulla violenza alle donne non venga fatta nessuna strumentalizzazione per avallare leggi razziali! Vogliamo la libertà di migrazione per tutte/i, sia per le persone che emigrano per necessità, in fuga da guerre, dittature e persecuzioni, sia perle/i migranti economici, e per tutte/i coloro che desiderano migrare. Vogliamo che vengano interrotti immediatamente i respingimenti, che vengano garantiti il diritto all’esistenza, alla libertà, all’autodeterminazione delle e dei migranti, no al reato di clandestinità, no al pacchetto sicurezza. Vogliamo che le donne che arrivano nel nostro paese non debbano subire ogni tipo di violenza senza potersi ribellare proprio perché una legge della nostra repubblica le rende ricattabili.
*Non possiamo più far finta di non vedere e di non sapere, non possiamo non riconoscere il legame tra violenza contro le donne, sessismo, razzismo,lesbo/trans/omofobia, che porta alla normalizzazione di vecchi e nuovi fascismi, auspichiamo che le voci di dissenso producano nuove forme di resistenza.
[quote]CIUPPI:
leggete questo articolo....un po' triste per le Donne!
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:(:nc:[/quote]
Non entro volutamente nella vicenda giudiziaria e nelle decisioni dei magistrati dei quali possimo farci un'idea sulla base del loro operato non dimenticando mai che il codice lo applicano, non lo scrivono...
Purtroppo per quel che riguarda il caso di quella povera ragazza che ha subito ci sono anche altro tipo di risvolti (più o meno noti alla cronaca nazionale) ma di una ignobilità pazzesca.
se avete voglia leggete gli articoli che linko qui sotto
e che riguardano il primo cittadino di Montalto di Castro. Ometto l'appartenzenza politica perchè non è importante .... ma lo è il gesto....
cosa ha fatto? aveva stanziato ventimila euro (di soldi pubblici) per la difesa degli otto delinquenti....
[url=http://www.tusciaweb.it/notizie/2007/luglio/20_28montaltostupro.htm][u]leggete qui[/u][/url][url=http://www.tusciaweb.it/notizie/2007/luglio/20_23dossiercarai.htm][u]poi leggete qui[/u][/url] e infine [url=http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/10/24/AMdLAh2C-sindaco_montalto_violentatori.shtml][u]leggete qui[/u][/url]
da padre... non so come potrei comportarmi... quindi preferisco tacere![/quote]
E' vero lo applicano e non lo scrivono, però l'applicazione è molto ma molto interpretativa...
purtroppo (o per fortuna, dipende dalle scuole di pensiero e dalle proprie convinzioni personali) il "libero convincimento" del Giudice un istituto sancito costituzionalmente e non è possibile modificarne l'essenza stessa senza andare a ritoccare/riscrivere/modificare la carta costituzionale... ma non credo io debba/possa insegnarti nulla sulla materia...
resta il fatto che tutto quel che è stato scritto qua è qualcosa di incredibile...
non è possibile ammettere pratiche come l'infibulazione in Italia... no.. proprio non è possibile....
:bad:
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
“I mariti possono stuprare le mogli”. Questo stabilisce una legge appena votata dal Parlamento afgano, in dispregio della tutela della dignità e del rispetto dei più elementari diritti delle donne!
La notizia della nuova legge sul diritto di famiglia (che ratifica di fatto l’orientamento degli islamici sciiti circa i rapporti di famiglia) è stata divulgata dai giornali inglesi “The Guardian” e “The Indipendent”.
Secondo fonti delle Nazioni Unite, la nuova legge:
6- LEGALIZZA LO STUPRO DEL MARITO nei confronti della moglie
7- OBBLIGA LE DONNE A “CONCEDERSI” AL MARITO senza opporre resistenza
8- VIETA LORO DI USCIRE DI CASA, di cercare lavoro o anche di andare dal dottore SENZA IL PERMESSO DEL CONSORTE
9- AFFIDA LA CUSTODIA DEI FIGLI ESCLUSIVAMENTE AI PADRI ED AI NONNI
10- ed ASSICURA AGLI UOMINI MAGGIORI DIRITTI SULL’EREDITÀ.
PUOI LEGGERE IL RESTO DELL’ARTICOLO SU:
http://spaziolibero.blogattivo.com/g-s-b1/AFGHANISTAN-UNA-DEMOCRAZIA-MAI-NATA-b1-p142.htm