La Natività Ricordare La Natività è uno degli eventi centrali della cristianità e viene celebrata il 25 dicembre nel giorno di Natale.
Questo evento è narrato dagli evangelisti Luca e Matteo: «In quei giorni uscì un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirino era governatore della Siria. Tutti andavano a dare il loro nome, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì nella Giudea, alla città di Davide, che si chiamava Betlemme, perché egli era della casa e della famiglia di Davide, per dare il suo nome con Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano là, giunse per lei il tempo di partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto all'albergo.» (Luca 2,1-7)
Quanto alle prime visite, nei versetti successivi Luca racconta che nel bel mezzo della notte i pastori furono visitati da un angelo che disse loro: «"Non temete, perché, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà per tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato a voi un salvatore, che è il Messia, il Signore. Questo vi sia di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia".» (Luca 2,10-12)
E d'un tratto si unì all'angelo uno stuolo numeroso dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama» (Luca 2,14) I pastori si diressero quindi a Betlemme e trovarono il bambino come aveva detto l'angelo.
È solo il Vangelo di Matteo, invece, a raccontare dei Re Magi che visitarono Gesù nella mangiatoia e gli regalarono oro, incenso e mirra. Essi arrivarono alla mangiatoia seguendo una misteriosa stella che apparve in cielo e che indicò loro dove doveva nascere il Messia.
Tradizione vuole che nelle case si prepari una ricostruzione della natività di Gesù chiamata presepio. Il termine presepe, o più correttamente presepio, deriva dal latino presepio, cioè greppia, mangiatoia. Nel significato comune il presepio indica la scena della nascita di Cristo. La Natività
Presepio in Legno Rimini
La Storia del Presepio
Il presepio come lo vediamo realizzare ancor oggi ha origine dal desiderio di San Francesco di far rivivere la nascita di Betlemme, con personaggi reali: pastori, contadini, frati e nobili che furono tutti coinvolti nella rievocazione che ebbe luogo a Greccio, la notte di Natale del 1223.
Il più antico presepio a noi pervenuto è quello che Arnolfo di Cambio scolpi nel legno nel 1280 e del quale oggi si conservano le statue residue nella cripta della Cappella Sistina di S. Maria Maggiore in Roma.
Da allora e fino alla metà del 1400 gli artisti scolpirono statue di legno o modellarono la terracotta, usando poi fondali pitturati per creare l’ambiente naturale che faceva da sfondo alla natività.
Dal secolo XIV gli artisti riprodussero la Natività in affreschi, pitture, sculture, ceramiche, argenti, avori e vetrate che arricchivano le chiese e le abitazioni dei nobili. Tra gli artisti ricordiamo in particolare Giotto, Piero della Francesca, il Perugino, Rembrandt, Rubens e tanti altri.
La diffusione a livello popolare invece si realizza pienamente nel '800 quando ogni famiglia in occasione del Natale costruisce il proprio presepio riproducendo la Natività con statuine in gesso o terracotta, carta pesta e altro.
Oggi dopo l'affievolirsi della tradizione negli anni '60 e '70, causata anche dall'introduzione dell'albero di Natale, il presepio è tornato nelle case grazie all'impegno di religiosi e privati.
Naturalmente l’elemento principale del presepio è Sacra Famiglia: Gesù Bambino, posto nella mangiatoia la notte di Natale, Maria, vestita d’azzurro, e San Giuseppe solitamente simile per abbigliamento e fisionomia ai pastori, che è appoggiato ad un bastone con l'impugnatura ricurva. Un altro aspetto della nascita di Cristo, presente sia nella tradizione evangelica che in quella popolare, è l'annuncio dato dall'Angelo della nascita di Gesù ai pastori.
Alcuni racconti tradizionali riferiscono che i pastori osservarono un'enorme stella nel cielo sopra Betlemme e che la seguirono fino al luogo della nascita. Non mancano i suonatori che per festeggiare l'evento suonano zampogne o zufoli.
Nella stalla si trovano due animali: un asino, dietro la mangiatoia ospitante Gesù, che è, secondo alcuni, quello che avrebbe accompagnato Maria e Giuseppe nel loro viaggio, e un il bue che avrebbe indicato con i suoi muggiti, l’esistenza della stalla alla Sacra Famiglia.
Le statuine che rappresentano i Tre Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sono aggiunte tradizionalmente la notte precedente l'Epifania Sono rappresentati con abiti ricchi e reggono i tre doni.
Talvolta sono presenti dei soldati romani che fanno la guardia alla fortezza di re Erode, inserita in un angolo del presepio Alcune tradizioni prevedono che, mimetizzati tra la folla, si trovino dei demoni (solitamente pastori bassi e caratterizzati da un'enorme bruttezza) rattristati dalla nascita del Bambino.
Ci sono poi i fabbri che lavorano nelle loro botteghe, le lavandaie che lavano i panni presso il ruscello diventato, soprattutto negli ultimi anni, un elemento essenziale e gli allevatori che mungono i loro animali.
Alcune tradizioni regionali prevedono anche altre figure caratteristiche: Benino, pastorello del presepio napoletano che dorme ignaro di tutto quello che sta accadendo.
Il Dormiglione personaggio del presepio bolognese corrispondente al napoletano Benino. Meraviglia, figura femminile della tradizione bolognese che, in segno di stupore per l’evento agita le braccia. Zu Innaru (Zio Gennaio), personaggio della tradizione siciliana, rappresenta un vecchietto che si riscalda di fronte ad un fuoco acceso e con il quale secondo alcuni riscalda anche il Bambinello.
Gran parte delle ambientazioni utilizzate nel presepio derivano dai Vangeli apocrifi e da lontane tradizioni in quanto i vangeli canonici parlano molto vagamente della natività. Ad esempio a stalla o la grotta in cui Maria avrebbe dato alla luce il Messia non viene citata nei Vangeli canonici, sebbene Luca citi i pastori e la mangiatoia.
I Re Magi, invece, derivano dal Vangelo dell'infanzia armeno: il numero e il nome di questi sapienti orientali sarebbero tre sacerdoti persiani: Melkon, Gaspar e Balthasar. Secondo la tradizione, Melchiorre viene rappresentato come anziano, con la barba lunga e portante incenso, a ricordo della divinità di Gesù, e proverrebbe dall'Asia.
Gaspare, più giovane, trasporta il simbolo della regalità, ossia l'oro, e rappresenta l'Europa; infine Baldassarre è il mago dell'Africa, naturalmente di colore scuro, recante la mirra.
Altri aspetti derivano da tradizioni molto più recenti. Il presepio napoletano, per esempio, aggiunge alla scena molti personaggi popolari, osterie, commercianti e case tipiche dei borghi agricoli, tutti elementi palesemente anacronistici.
I Tre Remagi
Adorazione
Rimini:
Mostra I Presepi dal mondo Museo della Città dal 1 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008 Inaugurazione: sabato 1 dicembre ore 16.30 Orario Festivo : domenica e festivi dalle ore 16 alle ore – 19 Orario Feriale : da martedì a sabato ore 8.30 - 12.30 / 17 - 19; lunedì chiuso; lunedì 24 e 31 aperto; INGRESSO LIBERO Prenotazioni visite guidate per scuole e gruppi tel. 0541.26040 / 340.2477625
Anche le città di Rimini ha una sua tradizione legata al presepio, infatti già da cinque anni viene curata dalla Caritas Diocesana – Centro Betania Migrante, una mostra molto particolare denominata “Presepi dal Mondo”.
Tale esposizione raccoglie diverse decine di presepi, in parte allestiti dagli immigrati residenti in città, con Presepi dal Mondo a Rimini materiali fatti giungere appositamente dai loro paesi di origine, in parte acquistati in patria e prestati per l’occasione.
Si possono così ammirare nel Museo della Città, in via Tonini, bellissime rappresentazioni della Natività in cui i vari personaggi hanno tratti somatici molto forti e diversi, pelle scura oppure occhi a mandorla e lineamenti orientali ma tutti lo stesso sguardo dolce e sereno.
Le rappresentazioni sono state realizzate con i più disparati materiali, materiali poveri come la terracotta, la cartapesta, il vetro, il legno e la scagliola, ma anche estramamente originali come il pane, il guscio d’uovo e di noce, le foglie di banano. Non mancano presepi di cristallo, d’argente o d’avorio. Un bellissimo messaggio di pace e fratellanza scaturisce da tutti questi piccoli presepi raccolti nel museo e sulle spiagge delle varie località.
Infatti legati alla tradizione balneare di Rimini sono il presepio di sabbia realizzato in spiaggia al Bagno n° 26 e quello di Cesenatico allestito sulle barche. Un presepio in perfetto stile con la tradizione marinara della città.
| Galleria fotografica Presepi dal Mondo a Rimini |
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Presepi dal Mondo a Rimini
Cos'è la Natività
La Natività Ricordare La Natività è uno degli eventi centrali della cristianità e viene celebrata il 25 dicembre nel giorno di Natale.
Questo evento è narrato dagli evangelisti Luca e Matteo:
«In quei giorni uscì un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutta la terra.
Questo primo censimento fu fatto quando Quirino era governatore della Siria. Tutti andavano a dare il loro nome, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì nella Giudea, alla città di Davide, che si chiamava Betlemme, perché egli era della casa e della famiglia di Davide, per dare il suo nome con Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano là, giunse per lei il tempo di partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito.
Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto all'albergo.» (Luca 2,1-7)
Quanto alle prime visite, nei versetti successivi Luca racconta che nel bel mezzo della notte i pastori furono visitati da un angelo che disse loro:
«"Non temete, perché, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà per tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato a voi un salvatore, che è il Messia, il Signore. Questo vi sia di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia".» (Luca 2,10-12)
E d'un tratto si unì all'angelo uno stuolo numeroso dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama» (Luca 2,14) I pastori si diressero quindi a Betlemme e trovarono il bambino come aveva detto l'angelo.
È solo il Vangelo di Matteo, invece, a raccontare dei Re Magi che visitarono Gesù nella mangiatoia e gli regalarono oro, incenso e mirra. Essi arrivarono alla mangiatoia seguendo una misteriosa stella che apparve in cielo e che indicò loro dove doveva nascere il Messia.
Tradizione vuole che nelle case si prepari una ricostruzione della natività di Gesù chiamata presepio.
Il termine presepe, o più correttamente presepio, deriva dal latino presepio, cioè greppia, mangiatoia.
Nel significato comune il presepio indica la scena della nascita di Cristo.
La Natività
Presepio in Legno Rimini
La Storia del Presepio
Il presepio come lo vediamo realizzare ancor oggi ha origine dal desiderio di San Francesco di far rivivere la nascita di Betlemme, con personaggi reali: pastori, contadini, frati e nobili che furono tutti coinvolti nella rievocazione che ebbe luogo a Greccio, la notte di Natale del 1223.
Il più antico presepio a noi pervenuto è quello che Arnolfo di Cambio scolpi nel legno nel 1280 e del quale oggi si conservano le statue residue nella cripta della Cappella Sistina di S. Maria Maggiore in Roma.
Da allora e fino alla metà del 1400 gli artisti scolpirono statue di legno o modellarono la terracotta, usando poi fondali pitturati per creare l’ambiente naturale che faceva da sfondo alla natività.
Dal secolo XIV gli artisti riprodussero la Natività in affreschi, pitture, sculture, ceramiche, argenti, avori e vetrate che arricchivano le chiese e le abitazioni dei nobili. Tra gli artisti ricordiamo in particolare Giotto, Piero della Francesca, il Perugino, Rembrandt, Rubens e tanti altri.
La diffusione a livello popolare invece si realizza pienamente nel '800 quando ogni famiglia in occasione del Natale costruisce il proprio presepio riproducendo la Natività con statuine in gesso o terracotta, carta pesta e altro.
Oggi dopo l'affievolirsi della tradizione negli anni '60 e '70, causata anche dall'introduzione dell'albero di Natale, il presepio è tornato nelle case grazie all'impegno di religiosi e privati.
Naturalmente l’elemento principale del presepio è Sacra Famiglia: Gesù Bambino, posto nella mangiatoia la notte di Natale, Maria, vestita d’azzurro, e San Giuseppe solitamente simile per abbigliamento e fisionomia ai pastori, che è appoggiato ad un bastone con l'impugnatura ricurva. Un altro aspetto della nascita di Cristo, presente sia nella tradizione evangelica che in quella popolare, è l'annuncio dato dall'Angelo della nascita di Gesù ai pastori.
Alcuni racconti tradizionali riferiscono che i pastori osservarono un'enorme stella nel cielo sopra Betlemme e che la seguirono fino al luogo della nascita. Non mancano i suonatori che per festeggiare l'evento suonano zampogne o zufoli.
Nella stalla si trovano due animali: un asino, dietro la mangiatoia ospitante Gesù, che è, secondo alcuni, quello che avrebbe accompagnato Maria e Giuseppe nel loro viaggio, e un il bue che avrebbe indicato con i suoi muggiti, l’esistenza della stalla alla Sacra Famiglia.
Le statuine che rappresentano i Tre Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sono aggiunte tradizionalmente la notte precedente l'Epifania Sono rappresentati con abiti ricchi e reggono i tre doni.
Talvolta sono presenti dei soldati romani che fanno la guardia alla fortezza di re Erode, inserita in un angolo del presepio Alcune tradizioni prevedono che, mimetizzati tra la folla, si trovino dei demoni (solitamente pastori bassi e caratterizzati da un'enorme bruttezza) rattristati dalla nascita del Bambino.
Ci sono poi i fabbri che lavorano nelle loro botteghe, le lavandaie che lavano i panni presso il ruscello diventato, soprattutto negli ultimi anni, un elemento essenziale e gli allevatori che mungono i loro animali.
Alcune tradizioni regionali prevedono anche altre figure caratteristiche: Benino, pastorello del presepio napoletano che dorme ignaro di tutto quello che sta accadendo.
Il Dormiglione personaggio del presepio bolognese corrispondente al napoletano Benino. Meraviglia, figura femminile della tradizione bolognese che, in segno di stupore per l’evento agita le braccia. Zu Innaru (Zio Gennaio), personaggio della tradizione siciliana, rappresenta un vecchietto che si riscalda di fronte ad un fuoco acceso e con il quale secondo alcuni riscalda anche il Bambinello.
Gran parte delle ambientazioni utilizzate nel presepio derivano dai Vangeli apocrifi e da lontane tradizioni in quanto i vangeli canonici parlano molto vagamente della natività. Ad esempio a stalla o la grotta in cui Maria avrebbe dato alla luce il Messia non viene citata nei Vangeli canonici, sebbene Luca citi i pastori e la mangiatoia.
I Re Magi, invece, derivano dal Vangelo dell'infanzia armeno: il numero e il nome di questi sapienti orientali sarebbero tre sacerdoti persiani: Melkon, Gaspar e Balthasar. Secondo la tradizione, Melchiorre viene rappresentato come anziano, con la barba lunga e portante incenso, a ricordo della divinità di Gesù, e proverrebbe dall'Asia.
Gaspare, più giovane, trasporta il simbolo della regalità, ossia l'oro, e rappresenta l'Europa; infine Baldassarre è il mago dell'Africa, naturalmente di colore scuro, recante la mirra.
Altri aspetti derivano da tradizioni molto più recenti. Il presepio napoletano, per esempio, aggiunge alla scena molti personaggi popolari, osterie, commercianti e case tipiche dei borghi agricoli, tutti elementi palesemente anacronistici.
I Tre Remagi
Adorazione
Rimini:
Mostra I Presepi dal mondo
Museo della Città dal 1 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008
Inaugurazione: sabato 1 dicembre ore 16.30
Orario Festivo : domenica e festivi dalle ore 16 alle ore – 19
Orario Feriale : da martedì a sabato ore 8.30 - 12.30 / 17 - 19;
lunedì chiuso; lunedì 24 e 31 aperto;
INGRESSO LIBERO
Prenotazioni visite guidate per scuole e gruppi tel. 0541.26040 / 340.2477625
Anche le città di Rimini ha una sua tradizione legata al presepio, infatti già da cinque anni viene curata dalla Caritas Diocesana – Centro Betania Migrante, una mostra molto particolare denominata “Presepi dal Mondo”.
Tale esposizione raccoglie diverse decine di presepi, in parte allestiti dagli immigrati residenti in città, con
Presepi dal Mondo a Rimini
materiali fatti giungere appositamente dai loro paesi di origine, in parte acquistati in patria e prestati per l’occasione.
Si possono così ammirare nel Museo della Città, in via Tonini, bellissime rappresentazioni della Natività in cui i vari personaggi hanno tratti somatici molto forti e diversi, pelle scura oppure occhi a mandorla e lineamenti orientali ma tutti lo stesso sguardo dolce e sereno.
Le rappresentazioni sono state realizzate con i più disparati materiali, materiali poveri come la terracotta, la cartapesta, il vetro, il legno e la scagliola, ma anche estramamente originali come il pane, il guscio d’uovo e di noce, le foglie di banano. Non mancano presepi di cristallo, d’argente o d’avorio.
Un bellissimo messaggio di pace e fratellanza scaturisce da tutti questi piccoli presepi raccolti nel museo e sulle spiagge delle varie località.
Infatti legati alla tradizione balneare di Rimini sono il presepio di sabbia realizzato in spiaggia al Bagno n° 26 e quello di Cesenatico allestito sulle barche. Un presepio in perfetto stile con la tradizione marinara della città.
| Galleria fotografica Presepi dal Mondo a Rimini |