VITTIME DIMENTICATE - NO POLITICA
“Il terrore nazista ha impressionato per tre motivi.
1°- perché ha toccato direttamente gli europei.
2°- perché, in seguito alla sconfitta del nazismo e al processo di Norimberga ai suoi dirigenti, i suoi crimini sono stati ufficialmente designati e stigmatizzati come tali.
3°- la rivelazione del genocidio degli ebrei ha sconvolto le coscienze per il suo carattere apparentemente irrazionale, razzista
Rif.:SalvoSA:
Come si fa a ricordare, onorare, questi milioni di disgraziati senza ricorrere alla Storia e alla politica che ha determinato tutto questo?
Sarebbe come voler onorare un cadavere senza chiedersi come sia morto.
Hai perfettamente ragione, ma io non guardo mai in un’unica direzione e in cuor mio piango per tutte le vittime, e cerco di non dimenticarmi di nessuna qualsiasi sia il colore dell’ideologia che le ha stroncate, pertanto ricordo che i fatti parlano chiaro e mostrano che i crimini commessi dai regimi comunisti riguardano circa 100 milioni di persone, contro i circa 25 milioni di vittime del nazismo, ma per loro non mi risulta sia stato ancora istituito un giorno della memoria.
Come non rimanere di sasso davanti ai dati forniti in “ Il libro nero del comunismo (Le Livre noir du communisme: Crimes, terreur, répressio”, 1998, a cura dello storico del comunismo Stéphane Courtois) è una raccolta di saggi sugli stati comunisti e su crimini e abusi compiuti dai regimi di tali stati . (ad essi vanno aggiunti tutti quelli non trattati o avvenuti negli ultimi anni), I saggi sono scritti da diversi accademici e ricercatori del CNRS francese.nel riepilogo del numero di morti: URSS venti milioni, Cina sessantacinque milioni, Vietnam un milione, Corea del Nord due milioni, Cambogia due milioni, Europa dell'est un milione, America latina centocinquantamila, Africa un milione e settecentomila, Afghanistan un milione e cinquecentomila, movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere diecimila. Per un totale di poco inferiore ai novantacinque milioni di morti. Successivamente vi vengono indicate le principali fasi della repressione che in Unione Sovietica sono: fucilazione di decine di migliaia di persone imprigionate senza essere state sottoposte a giudizio e massacro di centinaia di migliaia di operai e di contadini insorti fra il 1918 e il 1922; deportazione ed eliminazione dei cosacchi del Don nel 1920; carestia russa del 1921-1923, che ha provocato la morte di 5 milioni di persone; assassinio di decine di migliaia di persone nei campi di concentramento fra il 1918 e il 1930; deportazione di 2 milioni di kulaki (o presunti tali) nel 1930-1932; sterminio di 6 milioni di ucraini nel 1932-1933 per carestia indotta e non soccorsa (Holodomor); eliminazione di quasi 690 mila persone durante la grandi purghe del 1937-1938; deportazione di centinaia di migliaia di polacchi, ucraini, baltici, moldavi, bessarabi, tedeschi, tatari, ceceni e ingusci negli anni fra il 1939 e il 1945.
Questa semplice constatazione deve quantomeno indurre a riflettere sulla somiglianza fra il regime che a partire dal 1945 venne considerato il più criminale del secolo e un sistema comunista che ha conservato fino al 1991 piena legittimità internazionale, e che a tutt’oggi è al potere in alcuni paesi Cina, Corea del Nord, Cuba, Vietnam, Russia dove continuano persecuzione, incarceramenti, repressioni, crudeltà, morte, e continua ad avere sostenitori in tutto il mondo.
Ma se avete voglia d’indignarvi ancora e di dedicare una prece o solo un pensiero a tutte le vittime della crudeltà umana scorrete questa pagina
http://it.wikipedia.org/wiki/Stime_delle_vittime_delle_persecuzioni_per_stato
1°- perché ha toccato direttamente gli europei.
2°- perché, in seguito alla sconfitta del nazismo e al processo di Norimberga ai suoi dirigenti, i suoi crimini sono stati ufficialmente designati e stigmatizzati come tali.
3°- la rivelazione del genocidio degli ebrei ha sconvolto le coscienze per il suo carattere apparentemente irrazionale, razzista
Rif.:SalvoSA:
Come si fa a ricordare, onorare, questi milioni di disgraziati senza ricorrere alla Storia e alla politica che ha determinato tutto questo?
Sarebbe come voler onorare un cadavere senza chiedersi come sia morto.
Hai perfettamente ragione, ma io non guardo mai in un’unica direzione e in cuor mio piango per tutte le vittime, e cerco di non dimenticarmi di nessuna qualsiasi sia il colore dell’ideologia che le ha stroncate, pertanto ricordo che i fatti parlano chiaro e mostrano che i crimini commessi dai regimi comunisti riguardano circa 100 milioni di persone, contro i circa 25 milioni di vittime del nazismo, ma per loro non mi risulta sia stato ancora istituito un giorno della memoria.
Come non rimanere di sasso davanti ai dati forniti in “ Il libro nero del comunismo (Le Livre noir du communisme: Crimes, terreur, répressio”, 1998, a cura dello storico del comunismo Stéphane Courtois) è una raccolta di saggi sugli stati comunisti e su crimini e abusi compiuti dai regimi di tali stati . (ad essi vanno aggiunti tutti quelli non trattati o avvenuti negli ultimi anni), I saggi sono scritti da diversi accademici e ricercatori del CNRS francese.nel riepilogo del numero di morti: URSS venti milioni, Cina sessantacinque milioni, Vietnam un milione, Corea del Nord due milioni, Cambogia due milioni, Europa dell'est un milione, America latina centocinquantamila, Africa un milione e settecentomila, Afghanistan un milione e cinquecentomila, movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere diecimila. Per un totale di poco inferiore ai novantacinque milioni di morti. Successivamente vi vengono indicate le principali fasi della repressione che in Unione Sovietica sono: fucilazione di decine di migliaia di persone imprigionate senza essere state sottoposte a giudizio e massacro di centinaia di migliaia di operai e di contadini insorti fra il 1918 e il 1922; deportazione ed eliminazione dei cosacchi del Don nel 1920; carestia russa del 1921-1923, che ha provocato la morte di 5 milioni di persone; assassinio di decine di migliaia di persone nei campi di concentramento fra il 1918 e il 1930; deportazione di 2 milioni di kulaki (o presunti tali) nel 1930-1932; sterminio di 6 milioni di ucraini nel 1932-1933 per carestia indotta e non soccorsa (Holodomor); eliminazione di quasi 690 mila persone durante la grandi purghe del 1937-1938; deportazione di centinaia di migliaia di polacchi, ucraini, baltici, moldavi, bessarabi, tedeschi, tatari, ceceni e ingusci negli anni fra il 1939 e il 1945.
Questa semplice constatazione deve quantomeno indurre a riflettere sulla somiglianza fra il regime che a partire dal 1945 venne considerato il più criminale del secolo e un sistema comunista che ha conservato fino al 1991 piena legittimità internazionale, e che a tutt’oggi è al potere in alcuni paesi Cina, Corea del Nord, Cuba, Vietnam, Russia dove continuano persecuzione, incarceramenti, repressioni, crudeltà, morte, e continua ad avere sostenitori in tutto il mondo.
Ma se avete voglia d’indignarvi ancora e di dedicare una prece o solo un pensiero a tutte le vittime della crudeltà umana scorrete questa pagina
http://it.wikipedia.org/wiki/Stime_delle_vittime_delle_persecuzioni_per_stato
Commenti
E se vogliamo ricordare le vittime dimenticate mettiamoci pure gli indiani d'America, il genocidio degli Armeni, i cinesi ammazzati da Chiang Kai-Shek, i cinesi sterminati dai giapponesi, gli abissini gasati dagli italiani, le stragi ad opera dei boeri in Sudafrica, il genocidio jugoslavo ad opera dei serbi.... potrei continuare ancora....
Non lo dico io, lo dice la storia....
Un genocidio anche se legalizzato resta e resterà solo la prepotenza di pochi verso i più deboli e non ha importanza se a sventolare sono bandiere rosse o nere, verdi o bianche a strisce o con lune, stelle o falci
un genocidio non merita mai di essere giustificato
e io cercherò sempre d'insegnare questo ai miei figli e nipoti
Salvo non ti arrampicare sugli specchi, anche il nazismo ci fu un tempo in cui fu ritenuto legale.
Un genocidio anche se legalizzato resta e resterà solo la prepotenza di pochi verso i più deboli e non ha importanza se a sventolare sono bandiere rosse o nere, verdi o bianche a strisce o con lune, stelle o falci
un genocidio non merita mai di essere giustificato
e io cercherò sempre d'insegnare questo ai miei figli e nipoti
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Salvo non ti arrampicare sugli specchi, anche il nazismo ci fu un tempo in cui fu ritenuto legale.
Un genocidio anche se legalizzato resta e resterà solo la prepotenza di pochi verso i più deboli e non ha importanza se a sventolare sono bandiere rosse o nere, verdi o bianche a strisce o con lune, stelle o falci
un genocidio non merita mai di essere giustificato
e io cercherò sempre d'insegnare questo ai miei figli e nipoti
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Senti chiariamo una cosa: io non sono, nè lo sono mai stato, un comunista. Sono una persona liberaMENTE e LIBERALmente di sinistra.
Se poi per te questo mio "essere di sinistra" significa essere comunista non posso farci niente.
Quindi io sono l'ultima persona adatta a difendere il comunismo, però ho una presunzione, quella di conoscere abbastanza la storia e in base ad essa mi arrogo il diritto di giudicare ed esprimere delle opinioni. Non ho nessuna necessità di "arrampicarmi sugli specchi", perchè non devo giustificare alcunchè!
Nel merito, hai intitolato il topic "Vittime dimenticate - No politica".
E invece hai postato una lunga serie di supposte nefandezze, alcune fondate e altre no, del comunismo.
Più politico di così si muore.
Io, col mio post, in stretta osservanza al topic "vittimedimenticatenopolitica" ho ritenuto opportuno integrare, con ulteriori vittime dimenticate, quanto in apparenza volevi intendere.
Tutto qui.