Storie di leadership quotidiana

modificato 10:19 in Camper Bar
Un'anziana donna africana aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all'estremità di un palo che lei portava sulle spalle. Il vaso di sinistra aveva una crepa, mentre l'altro era perfetto, ed era sempre pieno d'acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello al villaggio, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto.

Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d'acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati.
Ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.
Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino:

"Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l'acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso il villaggio".
La vecchia sorrise: "Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla parte sinistra del sentiero, ma non dalla parte dell'altro vaso?
È perché io ho sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi.
Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare il villaggio. Se tu non fossi stato come sei, non avremmo avuto quelle bellezze".

Commenti

  • modificato 10:19
    Dov’ é finito

    Dové finito il calore dei gesti

    il saluto per il saluto

    e non per il conto

    che deve tornare


    Dove sono finite le strette di mano

    calde, forti e sincere

    e il piacere

    delle belle atmosfere


    Relazioniamo ormai

    solo coi tasti delle tastiere

    specchiandoci

    in egocentrici monitor

    senza parere


    Stefano Cosulich
  • modificato 10:19
    Quando due bufali combattono fra loro,
    chi certamente perderà sarà la terra che calpestano.


    proverbio kenyano
  • modificato 10:19
    Zetros allora le dovrò imparare per aprile ???
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 10:19
    [quote]Brianzagolf:
    Zetros allora le dovrò imparare per aprile ???
    [/quote]

    si, poi ti interrogo...
    eh eh eh
    ammazza però, che pessimismo cosmico che c'è in giro...
    fino in kenia bisogna andare a pescare i testi?
    allora beccatevi questa, più nostrana...


    Ognuno sta solo sul cuor della terra
    trafitto da un raggio di sole:
    ed è subito sera.
    (S. Quasinodo)
  • modificato 10:19
    se non reggete più il mangiar pesante... evitate!
    poi oltre a star male voi.. guardate i risultati... fate star male tutti... vepossino...... :evil:
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 10:19
    Spesso le persone rinunciano a programmare il tempo libero perchè pensano che per ottenere risultati congrui sul lavoro debbano impegnare ogni minuto della loro giornata. Invece è di importanza vitale per tutti noi dare equilibrio alla nostra esistenza, fare posto a cose diverse dal lavoro.Questo non ha come unico risultato una vita più felice e più soddisfacente. Quasi inevitabilmente, rende le persone anche più ricche di energia, più concentrate sul loro obiettivo e più produttive sul lavoro. A tal proposito Stephen Covey nel suo libro “Le sette regole per avere successo” utilizza la metafora del boscaiolo. Supponiamo che in un bosco ti imbatti in un uomo intento febbrilmente a segare un albero.

    “Che cosa sta facendo?” chiedi. “Non vedi, sto segando questo albero” è la secca risposta. “Ma mi sembrate sfinito!” esclami. “Da quanto ci lavora?” “Più di cinque ore e non ne posso proprio più! E’ un lavoro massacrante” risponde quello. “Perchè non smette per qualche minuto e dà una bella affilata a quella sega?” suggerisci. Sono sicuro che funzionerebbe molto più alla svelta.”

    L’uomo risponde con tono irritato “Non ho tempo di affilare la sega, sono troppo occupato a segare!”. L’attività di segare l’albero senza interruzione è poco efficiente. Il processo del taglio rende spuntita la lama. Quindi la soluzione migliore è di afflilare la sega periodicamente.

    Sembra che anche Abramo Lincoln fosse dello stesso parere e abbia detto “ Se avessi a disposizione otto ore per abbattere un albero, ne passerei sei ad affilare l’ascia”.

    “Affilare la sega” permette di accrescere la maggior risorsa di cui disponiamo:noi stessi. Significa sostanzialmente esprimere tutte e quattro le dimensioni della nostra natura, regolarmente e costantemente in modo saggio e equilibrato.

    La dimensione fisica: richiede che noi badiamo in modo efficace al nostro corpo: mangiando il cibo giusto, concedendoci il riposo e il relax che servono e tenendoci regolarmente in esercizio.

    La dimensione spirituale: è il nostro nucleo, il nostro centro, l’impegno verso il nostro sistema di valori. E’un territorio della nostra vita molto privato e di suprema importanza. Esso attinge alle fonti che ci ispirano e ci elevano e ci lega alle verità eterne della intera umanità. Per qualcuno è l’immeggersi nella grande letteratura o nella grande musica per altri leggere e meditare sulle sacre scritture. C’è chi trova la spiritualità nella comunione con la natura.

    La dimensione mentale: il nostro sviluppo e la nostra disciplina di studio derivano per la maggior parte dalla istruzione formale ricevuta. Ma non appena abbandonano la scuola, molti lasciano che la loro mente si atrofizzi.Non si dedicano più seriamente alla lettura, non approfondiscono nessun nuovo argomento, non scrivono. Invece, il processo educativo, il continuo apprendimento e affinamento, la costante espansione della mente, è un rinnovamento mentale d’importanza vitale.

    La dimensione sociale/emozionale: sono legate fra loro perché la vita emotiva si sviluppa principalmente in seguito alle nostre relazioni con gli altri e in esse si manifesta. Rinnovare la dimensione sociale/emozionale non richiede tempo nello stesso senso in cui lo richiede il rinnovamento delle altre dimensioni. Possiamo farlo nelle normali interazioni quotidiane con gli altri, ma richiede decisamente esercizio.

    Ti suggerisco alcuni passi per comiciare a riequilibrare la tua vita.

    1) Cambia il tuo atteggiamento. Devi smettere di pensare al tempo dedicato alla tua famiglia, all’attività fisica o al tempo libero come a del tempo sprecato.

    2)Trova il tempo da dedicare a te stesso. La maggior parte di noi è decisamente troppo impegnata nel lavoro. Forse è il momento di rivedere le priorità. Prendi la decisione di dedicare tanta energia alla pianificazione del tuo tempo libero quanto ne dedichi alla pianificazione delle tue giornate lavorative.

    3) Agisci. Fai qualcosa. Fai attività che non sono correlate con il lavoro. Attività che ti permettono di affilare la lama e tornare avolgere le tue attività in maniera più produttiva.

    Ecco alcune idee:

    Leggi qualcosa di istruttivo e formativo

    Ascolta la tua musica preferita

    Scrivi un diario

    Partecipa ad un seminario

    Impara una nuova attività

    Inizia a frequentare una palestra

    Imposta nuovi obiettivi o aggiorna i vecchi

    Fai esercizio fisico

    Svolgi quei piccoli compiti che fino ad oggi hai tralasciato

    Leggi questo blog.

    Per quanto mi riguarda, le principali attività che mi danno benessere e mi permettono di “affilare la sega” sono la lettura di un bel libro istruttivo, immergermi nella natura, fare jogging ed infine scrivere su questo blog. Tu invece quale attività svolgi per ricaricare le pile?


    A presto…




    PS: stasera non ho mangiato proprio
    image
  • modificato 10:19
    ci vuole una settimana per leggere tutto ciò
    :P

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