Passione di Cristo a Cirella
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Commenti
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
La rappresentazione, organizzata in stretta collaborazione con la parrocchia S. Maria dei Fiori, è il frutto di un duro lavoro a cui si sono sottoposti una cinquantina di attori dilettanti, che hanno sacrificato interi pomeriggi e lunghe serate per la buona riuscita del lavoro. Si tratta di un nutrito gruppo di volontari composto da bambini, ragazzi, giovani e meno giovani, molti dei quali avevano già partecipato alla rappresentazione realizzata l’anno scorso sempre nella zona dei Ruderi. In campo ci saranno, dunque, attori improvvisati di tutte le età, che vestiranno i panni dei protagonisti della Passione di Cristo: Gesù e i dodici apostoli, la folla (tra cui un nutrito gruppo di bambini), soldati romani armati di tutto punto, i sommi sacerdoti, Pilato e la sua corte, Barabba, il Cireneo, le pie donne, Giuseppe d’Arimatea, i due ladroni, ecc. Si partirà dallo stupendo scenario di Cirella Vecchia, che ospiterà la scena di Gesù al tempio, per passare alla murata in pietra viva che si snoda dai Ruderi al convento, lungo la quale si svolgeranno quattro scene: la cena di Gesù presso la casa di Simone il Lebbroso, la preparazione della Pasqua, l’ultima cena ed il rinnegamento di Pietro; un uliveto nelle vicinanze ed il Convento dei Minimi ospiteranno, invece, altre due scene importantissime, quelle del Getsemani e di Gesù dinanzi al sinedrio; il corteo entrerà, quindi, nel Teatro dei Ruderi, dove avrà luogo l’incontro tra Gesù e Ponzio Pilato, per dirigersi, infine, verso la zona della crocifissione, ovvero su di una collinetta alle spalle del teatro. Il momento centrale dell’intera vicenda terrena di Gesù resta, comunque, la crocifissione, che si cercherà di rendere in tutto il suo realismo e nell’intera sua drammaticità: in un incantevole scenario posto tra il Teatro dei Ruderi ed il Monastero dei Minimi verranno issate le tre mastodontiche croci che accoglieranno Gesù e i due ladroni, in una sacra rappresentazione che si prospetta molto toccante dal punto di vista umano e carica di significati simbolici per quanto riguarda l’aspetto etico e religioso. L’intera manifestazione è stata organizzata, dunque, grazie all’opera volontaria di questo bel gruppo, che opera in raccordo e sinergia con il nuovo parroco di Cirella don Antonello Pandolfi; e siccome la rappresentazione richiederà una serie abbastanza numerosa di costumi d’epoca e di scenografie elaborate e complesse, si è resa necessaria una raccolta di contribuzioni volontarie che ogni associato, chi più chi meno, sta conducendo da qualche tempo con discreto successo. Ma la cosa che più tocca, nel cuore dell’inverno, è vedere tutta questa bella gente riunita assieme, nelle ore più disparate (spesso anche di notte), provando e riprovando le scene della via crucis nella consapevolezza di non essere veri attori, ma comunque appassionati ad una vicenda, quella della morte di Gesù di Nazareth, che tanta eco ha avuto e continua ad avere nella storia dell’umanità. Un lavoro non facile, certo, soprattutto per la complessità del percorso e della macchina organizzativa messa in moto, ma comunque carico di un grande significato etico e civile e mosso da uno spirito di solidarietà e collaborazione che non sempre si riesce a ritrovare nelle nostre piccole comunità, troppo spesso arroccate in minuscoli interessi individuali e in scontri pretestuosi e sovraccarichi di orgoglio, che spesso fanno perdere di vista il contatto umano e la crescita sociale e culturale del nostro territorio.
Il Coordinatore Francesco Errico