Non so se sia vera, i giornali non ne han parlato

modificato 15:59 in Camper Bar
NESSUN TELEGIORNALE HA DIFFUSO QUESTA NOTIZIA
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.
d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero
D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet.
La prossima settimana il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.
Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza
al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della"Casta".
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino
dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare il blog.
Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi,
anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a
comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con
proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.
L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il
termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i
provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per
l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.
Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di
ricerca da tutti i link scomodi per la Casta! In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.
Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una media
company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di
risarcimento. Il nome di questa media company, guarda caso, è
Mediaset.
Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia
che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa del
Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d'interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una
commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di normalizzare con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata
con buoni spesa!
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet,
in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina ed alla Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia
sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto
Informatico.
Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di
svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

documentazione diffusa dal:
Coordinamento Provinciale Veronese degli Enti Locali per la Pace
e i Diritti Umani c/o Provincia di Verona - Gruppi Consiliari via S.Maria Antica 1
37121 Verona

Consigliere/i: Allegri, Caldana, Campagnari, Rizzi.....Coord.
tecnico: Andreoli,Ferrari,Velardita Giuliano Brusaferro


Io ricevo e pubblico per Vs valutazione e/o conoscenza

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