La conferma dell'idiozia
Orami siamo ad un passo dal baratro
Zaia sostituisce Mameli col "Va pensiero"
I ministri ex An: "Oltraggio alla nazione"
Cambio di programma all'inaugurazione di una scuola. La smentita del governatore: "Polemica inesistente". Ma i testimoni insistono: "Cantata l'aria di Verdi". Gava conferma. Cota: "Questione chiarita"
Zaia sostituisce Mameli col "Va pensiero" I ministri ex An: "Oltraggio alla nazione"
TREVISO - Niente inno di Mameli nella città baluardo della Lega. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, arrivato all'inaugurazione di una nuova scuola primaria di Fanzolo di Vedelago (Treviso), ha preteso di sostituire l'esecuzione dell'inno nazionale con Va pensiero. Un cambio di programma che, riporta oggi La Tribuna 1, avrebbe fatto infuriare la direttrice dell'ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, che si sarebbe riservata di denunciare l'accaduto all'assessore regionale, Elena Donazzan. "Un fatto grave" commenta il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Ancora più duro il suo collega alle Politiche comunitarie Andrea Ronchi che parla di "oltraggio alla nazione". Ma il governatore del Piemonte difende il collega leghista: "Vicenda già chiarita".:bad:
Zaia sostituisce Mameli col "Va pensiero"
I ministri ex An: "Oltraggio alla nazione"
Cambio di programma all'inaugurazione di una scuola. La smentita del governatore: "Polemica inesistente". Ma i testimoni insistono: "Cantata l'aria di Verdi". Gava conferma. Cota: "Questione chiarita"
Zaia sostituisce Mameli col "Va pensiero" I ministri ex An: "Oltraggio alla nazione"
TREVISO - Niente inno di Mameli nella città baluardo della Lega. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, arrivato all'inaugurazione di una nuova scuola primaria di Fanzolo di Vedelago (Treviso), ha preteso di sostituire l'esecuzione dell'inno nazionale con Va pensiero. Un cambio di programma che, riporta oggi La Tribuna 1, avrebbe fatto infuriare la direttrice dell'ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, che si sarebbe riservata di denunciare l'accaduto all'assessore regionale, Elena Donazzan. "Un fatto grave" commenta il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Ancora più duro il suo collega alle Politiche comunitarie Andrea Ronchi che parla di "oltraggio alla nazione". Ma il governatore del Piemonte difende il collega leghista: "Vicenda già chiarita".:bad:
Commenti
Che problema c'è?
In un piccolo Comune del padovano hanno messo anche l'esame del dialetto veneto per un concorso da Vigile Urbano O_O
"Fora la patente ostrega!", altrimenti la multa non sarà valida se all'automobilista non glielo dici in lingua indigena.
Chissà come si regoleranno con un ladino di passaggio.
Purtroppo finchè la gente di destra non si renderà conto a chi sta dando, immeritatamente, voce e potere ci sarà ben poco da fare.
Io spero solo che costoro si spingano anche più in là con le loro idiozie.
:P
Ohibò! :nerd:
Che problema c'è?
In un piccolo Comune del padovano hanno messo anche l'esame del dialetto veneto per un concorso da Vigile Urbano O_O
"Fora la patente ostrega!", altrimenti la multa non sarà valida se all'automobilista non glielo dici in lingua indigena.
Chissà come si regoleranno con un ladino di passaggio.
Purtroppo finchè la gente di destra non si renderà conto a chi sta dando, immeritatamente, voce e potere ci sarà ben poco da fare.
Io spero solo che costoro si spingano anche più in là con le loro idiozie.
:P[/quote]
Forse ma dico forse non abbiamo le stesse idee politiche, ho detto forse perchè ci sono cose che veramente mi infastidiscono sia a dx sia a sx.
Però io non posso che quotare la tua frase finale, lasciamoli fare loro hanno un programma nel programma, fanno bel viso per non tornare nell' angolino della politica ma a mio parere sono come questi !!!! i VISITORS ve li ricordate ???
:|:|
CHE GUEVARA
:evil::evil::evil:
Forse qualcuno non ricorda che qualche anno fà il governo di centro sinistra aveva già mormorato di cambiare l'inno di mameli con altro, perciò non scandaliziamoci, quando siedono su quella seggiola sono tutti uguali, pensano solo a loro stessi
:evil::evil::evil:[/quote]
Interessante.... e qual'era la proposta?
Che io ricordi ciclicamente si è sempre riproposta la polemica sulla bruttezza-bellezza dell'inno di Mameli con dotte disquisizioni di fior di musicisti e alla fine si conveniva che, bello o brutto che fosse, era pur sempre "l'Inno degli italiani", quel pappazumpa che ci rappresenta dentro e fuori dal Paese.
E mi fanno tenerezza quei Ministri tutto di un pezzo, come La Rissa, che lo ascoltano con la mano sul cuore e l'aria ispirata, mentre lo sguardo è rivolto lontano, là, oltre l'orizzonte :boss: mentre suoi colleghi ministeriali fanno suonare a Varese musiche come "La gatta" oppure arie del Nabucco.
Questo si che lo trovo ridicolo, gente che ti fulminerebbe con lo sguardo se solo ti vedessero sorridere irrispettosamente verso chi, con trasporto e afflato, partecipa compìto e commosso alla esecuzione dell'inno, poi la stessa gente che si è commossa fa finta di non vedere sentire quello che fanno e suonano i loro sodali. Ma si sa, peggio del ridicolo c'è solo il tragico!
Guardate il Tg4, Ialia1 e Rai2, e vedrete che farete considerazioni di altro genere !!!
Giovanni
.
Ohibò! :nerd:
Che problema c'è?
In un piccolo Comune del padovano hanno messo anche l'esame del dialetto veneto per un concorso da Vigile Urbano O_O
"Fora la patente ostrega!", altrimenti la multa non sarà valida se all'automobilista non glielo dici in lingua indigena.
Chissà come si regoleranno con un ladino di passaggio.
Purtroppo finchè la gente di destra non si renderà conto a chi sta dando, immeritatamente, voce e potere ci sarà ben poco da fare.
Io spero solo che costoro si spingano anche più in là con le loro idiozie.
:P[/quote]
La proposta nasce dal fatto che molti patenatati sono anziani e non parlano italiano e tanto meno lo capiscono e per questo si cercava persona che oltre all'italiano sapesse anche il dialetto per poter far fronte a tale possibile problema; del resto credo che al sud sia ancor più reale la situazione in quanto di italiano proprio alcuni non ne sanno una sillaba e per questo dovrebbero essere assunti agenti che parlino sia l'italiano che il dialetto locale.
Questa è la dimostrazione che la medesima notizia può avere molteplici spiegazioni e direi di aspettare un momento e conoscere bene i fatti prima di dare dell'idiota alle persone!
Poi, se dopo tanto tempo di astinenza, si torna a scrivere sempre e solo di questo, pazienza, forse l'effetto del raduno post comunista............
:D:D:D:D:D
L'Inno di Mameli non è affatto l'Inno Nazionale, quindi di cosa stiamo parlando?
Ognuno può suonare quello che gli pare, la Gatta, Il Va Pensiero o Fin che la barca va......
Se l'onorevole Zaia (che aveva fato buone cose quando era ministro) vuole giocare ai soldadini deve ricordarsi che ha giurato fedeltà allo stato Italiano, non quello Padano.
Questa è la differenza, tanta differenza, se poi un giorno nasce lo stato padano saremo lieti di ascoltare il oro inno.
Ecco perchè è una idiozia!
meriti un giallo.................
Anche Zucchero propose di cambiarlo.......
Le proposte sono solo proposte, poi vanno votate!!!
Se la maggioranza la vota la proposta passa e diventa regola.....
Vedremo.......secondo me ci riescono :):):):):):):)
Il senatur sembra che non ci sia piu'........ :):):):):
"mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono;dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione . Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.
Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo,per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore."
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 l'inno di Mameli e molti altri vecchi canti assieme a quelli nuovi dei partigiani risuonarono per tutta Italia (anche al Nord, dove erano trasmessi dalla radio) dando coraggio agli italiani. Il Consiglio dei ministri nel 12 ottobre 1946 acconsentì all'uso dell'inno di Mameli come inno nazionale, limitandosi così a non opporsi a quanto decretato dal popolo. Mameli e il suo inno erano già accoratamente repubblicani,proprio per questo all'inizio erano stati banditi dal regno sabaudo,
DA WIKIPEDIA
Sempre wikipedia dice su "Va' pensiero":
La Lega Nord lo ha adottato come "Inno della Padania", con la giustificazione che il librettista Temistocle Solera apparteneva alla cosiddetta "corrente neoguelfa", assertrice di un blando federalismo (sistema alla base del programma politico leghista)
È vero che ai tempi di Verdi il dramma degli ebrei esiliati fu interpretato come una chiara allusione alla condizione di Milano, in mano degli Austriaci, ma ciò non toglie che non contiene nessun riferimento specifico all'Italia o alla sua storia – è il canto di un popolo diverso e perdipiù sconfitto –, perciò ci si chiede quanto possa essere plausibile l'idea di farne l'inno nazionale.
l'inno di mameli non sara' ufficialmente l'inno nazionale ma e' anche giusto che si dica:
"mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono;dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione . Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.
Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo,per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore."
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 l'inno di Mameli e molti altri vecchi canti assieme a quelli nuovi dei partigiani risuonarono per tutta Italia (anche al Nord, dove erano trasmessi dalla radio) dando coraggio agli italiani. Il Consiglio dei ministri nel 12 ottobre 1946 acconsentì all'uso dell'inno di Mameli come inno nazionale, limitandosi così a non opporsi a quanto decretato dal popolo. Mameli e il suo inno erano già accoratamente repubblicani,proprio per questo all'inizio erano stati banditi dal regno sabaudo,
DA WIKIPEDIA
Sempre wikipedia dice su "Va' pensiero":
La Lega Nord lo ha adottato come "Inno della Padania", con la giustificazione che il librettista Temistocle Solera apparteneva alla cosiddetta "corrente neoguelfa", assertrice di un blando federalismo (sistema alla base del programma politico leghista)
È vero che ai tempi di Verdi il dramma degli ebrei esiliati fu interpretato come una chiara allusione alla condizione di Milano, in mano degli Austriaci, ma ciò non toglie che non contiene nessun riferimento specifico all'Italia o alla sua storia – è il canto di un popolo diverso e perdipiù sconfitto –, perciò ci si chiede quanto possa essere plausibile l'idea di farne l'inno nazionale.[/quote]
Conncordo al 100%, il pezzo Verdiano non ha nulla a che vedere con l'Italia, ma comunque quando la Padania diventerà stato (se lo diventerà) sarà libera di scegliere l'inno che vuole, adesso invece rimane l'Inno di mameli perchè è l'inno italiano, punto e basta, e la padania rimane quella pianura grigia e nebbiosa qual'è non uno stato (o forse uno stato pietoso).;)
Diciamo che come inno nazionale, il nostro fa abbastanza pena......
Anche Zucchero propose di cambiarlo.......
Le proposte sono solo proposte, poi vanno votate!!!
Se la maggioranza la vota la proposta passa e diventa regola.....
Vedremo.......secondo me ci riescono :):):):):):):)
Il senatur sembra che non ci sia piu'........ :):):):):[/quote]
c'è ...c'è.... più di prima non ti preoccupare......:):):)
l'inno di mameli non sara' ufficialmente l'inno nazionale ma e' anche giusto che si dica:
"mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono;dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione . Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.
Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo,per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore."
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 l'inno di Mameli e molti altri vecchi canti assieme a quelli nuovi dei partigiani risuonarono per tutta Italia (anche al Nord, dove erano trasmessi dalla radio) dando coraggio agli italiani. Il Consiglio dei ministri nel 12 ottobre 1946 acconsentì all'uso dell'inno di Mameli come inno nazionale, limitandosi così a non opporsi a quanto decretato dal popolo. Mameli e il suo inno erano già accoratamente repubblicani,proprio per questo all'inizio erano stati banditi dal regno sabaudo,
DA WIKIPEDIA
Sempre wikipedia dice su "Va' pensiero":
La Lega Nord lo ha adottato come "Inno della Padania", con la giustificazione che il librettista Temistocle Solera apparteneva alla cosiddetta "corrente neoguelfa", assertrice di un blando federalismo (sistema alla base del programma politico leghista)
È vero che ai tempi di Verdi il dramma degli ebrei esiliati fu interpretato come una chiara allusione alla condizione di Milano, in mano degli Austriaci, ma ciò non toglie che non contiene nessun riferimento specifico all'Italia o alla sua storia – è il canto di un popolo diverso e perdipiù sconfitto –, perciò ci si chiede quanto possa essere plausibile l'idea di farne l'inno nazionale.[/quote]
guarda che nessuno vuole farne l'inno nazionale a meno che tu non intenda l'inno nazionale padano, in questo caso le parole ben si applicano al popolo padano reso schiavo da Roma e in cerca della sua patria....
[quote]CIUPPI:
l'inno di mameli non sara' ufficialmente l'inno nazionale ma e' anche giusto che si dica:
"mancavano pochi mesi al celebre 1848, che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono;dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione . Durante le Cinque giornate di Milano, gli insorti lo intonavano a squarciagola: il canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.
Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo,per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore."
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 l'inno di Mameli e molti altri vecchi canti assieme a quelli nuovi dei partigiani risuonarono per tutta Italia (anche al Nord, dove erano trasmessi dalla radio) dando coraggio agli italiani. Il Consiglio dei ministri nel 12 ottobre 1946 acconsentì all'uso dell'inno di Mameli come inno nazionale, limitandosi così a non opporsi a quanto decretato dal popolo. Mameli e il suo inno erano già accoratamente repubblicani,proprio per questo all'inizio erano stati banditi dal regno sabaudo,
DA WIKIPEDIA
Sempre wikipedia dice su "Va' pensiero":
La Lega Nord lo ha adottato come "Inno della Padania", con la giustificazione che il librettista Temistocle Solera apparteneva alla cosiddetta "corrente neoguelfa", assertrice di un blando federalismo (sistema alla base del programma politico leghista)
È vero che ai tempi di Verdi il dramma degli ebrei esiliati fu interpretato come una chiara allusione alla condizione di Milano, in mano degli Austriaci, ma ciò non toglie che non contiene nessun riferimento specifico all'Italia o alla sua storia – è il canto di un popolo diverso e perdipiù sconfitto –, perciò ci si chiede quanto possa essere plausibile l'idea di farne l'inno nazionale.[/quote]
Conncordo al 100%, il pezzo Verdiano non ha nulla a che vedere con l'Italia, ma comunque quando la Padania diventerà stato (se lo diventerà) sarà libera di scegliere l'inno che vuole, adesso invece rimane l'Inno di mameli perchè è l'inno italiano, punto e basta, e la padania rimane quella pianura grigia e nebbiosa qual'è non uno stato (o forse uno stato pietoso).;)[/quote]
Si vede proprio che tu non la conosci la Padania, ma è meglio così.
Intanto guarda a cosa sta succedendo in Belgio e poi trema......