La Festa della Cipolla di Cannara compie trent'anni!!!

Traguardo importante che dimostra l'importanza e la solidità di questa manifestazione che è una vera e propria festa per tutto il paese, che mette al centro il prodotto tipico per eccellenza del territorio cannarese. Settembre 1981- settembre 2010, trenta candeline, un compleanno importante per una manifestazione che nel corso del tempo ha acquisito una valenza indiscussa configurandosi non come semplice sagra ma come festa, ovvero momento in cui la cipolla diventa regina e protagonista assoluta e indiscussa. Nasce nel 1981 all'interno della manifestazione del Settembre Cannarese con lo scopo di valorizzare e diffondere un prodotto umile, ma essenziale in cucina, che nella nostra terra, argillosa ed irrigua, da secoli e secoli viene coltivato e raccolto. E' una vera e propria festa del gusto e dei sapori. Un appuntamento irrinunciabile, per gourmet ed intenditori della buona cucina, con un prodotto semplice e speciale al tempo stesso, che la fantasia e la capacità dei cuochi cannaresi riesce ogni anno ad esaltare e trasformare in un'infinita varietà di piatti e ricette dal gusto unico. La Festa della Cipolla si svolge all'interno del centro storico che, per l'occasione, si trasforma in un unico, immenso, pregiatissimo, ristorante all'aperto. Sei gli stand gastronomici, tutti gestiti da associazioni locali, che occupano altrettante piazze del paese, ma anche un punto ristoro ed un pub. Inoltre, per l'occasione, le vie e le altre piazze del centro storico pullulano di opportunità di svago ed intrattenimento, con spettacoli musicali, teatrali e di danza ed esposizioni di arte varia. Per chi vuole fare acquisti, poi, mercatini di ogni tipo fanno da corollario alle tipiche bancarelle dei cipollari dove si possono acquistare le cipolle di Cannara confezionate nelle caratteristiche trecce. Ogni anno il successo di questa manifestazione è andato aumentando e il motivo di questa crescita costante sta nella varietà dei menù offerti, nell'alto livello qualitativo dei piatti proposti e nella straordinaria versatilità della cipolla. La Festa della Cipolla è anche un grande momento di aggregazione sociale e di attaccamento alle proprie radici: tutti i cittadini di Cannara sono impegnati a vario titolo e con diversi compiti a far sì che la manifestazione riesca al meglio. La regina della festa resta ovviamente la Cipolla e negli stand gastronomici è possibile gustarla in pietanze che vanno dall'antipasto al dolce. Cibo povero per eccellenza, le cipolle non a caso si sono indissolubilmente legate al nome della nostra cittadina. Le terre di Cannara, infatti, sono quello che rimane di antiche paludi (Cannara deriva appunto da "canne") e, insieme al clima di questa zona, offrono il binomio ideale per la coltivazione della cipolla: terreno sabbioso e umidità. La cipolla di Cannara possiede proprietà e qualità assolutamente uniche e speciali, tali da renderla un vero e proprio gioiello dell'agricoltura umbra e da meritare l'attenzione di Slow Food oltre che la ribalta di importanti manifestazioni nazionali come il Salone del Gusto di Torino. Riconoscimenti ben meritati, dovuti all'incredibile dolcezza ed alla tenerezza della sua polpa, che hanno ammaliato anche grandi chef di fama nazionale e che la rendono assai prelibata e ben digeribile. Tre sono i tipi di cipolla coltivati a Cannara: la rossa, la dorata e la piatta. Tutte accomunate dalla medesima morbidezza e delicatezza, ma ognuna con qualità e caratteristiche diverse che ne consentono un uso assai variegato. Il segreto di tanta ricchezza va ricercato, come viene menzionato sopra, nella particolare conformazione del territorio cannarese, che offre condizioni ambientali ideali per questa coltivazione: terreni sabbiosi ed argillosi e, soprattutto, tanta acqua. A questo si aggiunge la perizia e la cura con cui i coltivatori cannaresi ne seguono l'intero processo produttivo, dalla semina fino alla raccolta. Si seminano a febbraio, si zappetta regolarmente il terreno e si innaffiano ogni sette, otto giorni. Alla fine di luglio si raccolgono e si stendono in un campo ad asciugare. Con sette, otto cipolle si fa una treccia, con 25 o 30 teste si fa un mazzocco. E poi, trecce e mazzocchi (mazzi) si portano alle fiere: la Festa della Cipolla ma anche le fiere di Spoleto, Foligno, Assisi e Perugia. Ogni singola fase viene, ancora oggi, svolta prevalentemente a mano, garantendo al bulbo un trattamento ed un rispetto veramente ottimali. Il risultato è che la cipolla di Cannara è un prodotto assolutamente eccellente.


http://www.festadellacipolla.com/programma.html

sosta camper: http://www.camperlife.it/index.php?page=aree-di-sosta&op=dati

Commenti

  • modificato 12:12
    sarebbe ottimo andarci dato che mi piace la cipolla in tutte le salse
  • modificato 12:12
    Ma poi uno dorme in camper e l'altro fuori con l'alitume che gira....
    bando le monate deve essere una gustosissima gita e poi un salutino a San Francesco fa sempre piacere

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