TOSCANA: LARI (PI)
Lari oggi è un piccolo comune fra le colline Pisane, il cui nome deriva dall’etrusco “lar” (padre ed era anche il nome delle divinità protrettrice delle strade campestri), per i romani “lar(es)” (focolare), i Lari erano gli spiriti degli avi defunti che vegliavano sulla famiglia, sulle proprietà, sulle attività.
Vari sono i ritrovamenti sia d’epoca etrusca che romana del territorio, fortificato dai Longobardi nel medioevo, fu molto importante durante le guerre fra Pisa e Firenze, nel 1406 dopo la sottomissione dei pisani da parte dei fiorentini, divenne sede del Vicario di giustizia fiorentino, che amministrava un vasto territorio, comprendente 26 comunità, fra cui Pontedera, Palaia, Peccioli, Livorno, Rosignano Marittimo, Vada, fino a Riparbella.
Oltrepassata Porta Fiorentina dopo una leggera salita ecco le mura fortemente scarpate che rivestono l’antica rupe, una lunga scalinata che con i suoi 95 scalini porta all’ingresso della rocca.
Varcato il cancello, il cortile su cui spicca la facciata del Palazzo Pretorio con i 92 stemmi dei vari vicari che si sono alternati alla guida di Lari, il pozzo posto sull’antica cisterna che raccoglieva l’acqua delle grondaie del castello
e, la cappella dedicata allo Sposalizio della Vergine e ai Santi Giuseppe e Filippo Neri, esternamente su ogni lato vi sono cinque cellette che permettevano ai detenuti si assistere attraverso una fessura alla Messa senza disturbare i fedeli, il carcere venne chiuso all’inizio del 1900 per poi essere nuovamente utilizzato durante il regime fascista per la reclusione dei dissidenti e dei partigiani, fino a quando durante la seconda guerra mondiale fu più volte bombardata.
Dalle mura si gode una vista su tutta la Valdarno e la Valdera fino alla costa livornese e alle balze di Volterra.
Fu Pietro Leopoldo che abolì la pena di morte, e a trasformare in salone d’ingresso al castello
quello che fino ad allora era denominato salone dei tormenti perché qui ai condannati venivano inflitte pubblicamente le condanne a pene corporali, in varie sale sono conservati alcune mappe antiche, documenti dei processi, alcuni reperti archeologici rinvenuti nel territorio, la sala dell’inquisizione
dove gli indagati venivano interrogati davanti ad un giudice e se non confessavano venivano torturati, percorrendo un tunnel e scendendo alcune scale si giunge nelle segrete,
celle scavate nella roccia, buie e fredde erano dette l’ Inferno.
La piazza sotto la torre dell’orologio,
dove si trova la Loggia del Mercato
fatta costruire da Cosimo De’ Medici per offrire ai cittadini una spazio coperto ove effettuare il commercio, poco oltre la chiesa di S. Maria Assunta
oltre la piazzetta il Municipio e il Teatro, il palazzo della Cancelleria della Comunità di Lari, un tempo sede del municipio fu trasformato nel 1898 in caserma, ed ancora oggi è la sede dai Carabinieri.
A Lari per la Giornata Touring
http://www.touringclub.it/eventi/dettaglio/5935/A-Lari-per-la-Giornata-Touring
Camper: Parcheggio poco fuori Porta Fiorentina
Vari sono i ritrovamenti sia d’epoca etrusca che romana del territorio, fortificato dai Longobardi nel medioevo, fu molto importante durante le guerre fra Pisa e Firenze, nel 1406 dopo la sottomissione dei pisani da parte dei fiorentini, divenne sede del Vicario di giustizia fiorentino, che amministrava un vasto territorio, comprendente 26 comunità, fra cui Pontedera, Palaia, Peccioli, Livorno, Rosignano Marittimo, Vada, fino a Riparbella.
Oltrepassata Porta Fiorentina dopo una leggera salita ecco le mura fortemente scarpate che rivestono l’antica rupe, una lunga scalinata che con i suoi 95 scalini porta all’ingresso della rocca.
Varcato il cancello, il cortile su cui spicca la facciata del Palazzo Pretorio con i 92 stemmi dei vari vicari che si sono alternati alla guida di Lari, il pozzo posto sull’antica cisterna che raccoglieva l’acqua delle grondaie del castello
e, la cappella dedicata allo Sposalizio della Vergine e ai Santi Giuseppe e Filippo Neri, esternamente su ogni lato vi sono cinque cellette che permettevano ai detenuti si assistere attraverso una fessura alla Messa senza disturbare i fedeli, il carcere venne chiuso all’inizio del 1900 per poi essere nuovamente utilizzato durante il regime fascista per la reclusione dei dissidenti e dei partigiani, fino a quando durante la seconda guerra mondiale fu più volte bombardata.
Dalle mura si gode una vista su tutta la Valdarno e la Valdera fino alla costa livornese e alle balze di Volterra.
Fu Pietro Leopoldo che abolì la pena di morte, e a trasformare in salone d’ingresso al castello
quello che fino ad allora era denominato salone dei tormenti perché qui ai condannati venivano inflitte pubblicamente le condanne a pene corporali, in varie sale sono conservati alcune mappe antiche, documenti dei processi, alcuni reperti archeologici rinvenuti nel territorio, la sala dell’inquisizione
dove gli indagati venivano interrogati davanti ad un giudice e se non confessavano venivano torturati, percorrendo un tunnel e scendendo alcune scale si giunge nelle segrete,
celle scavate nella roccia, buie e fredde erano dette l’ Inferno.
La piazza sotto la torre dell’orologio,
dove si trova la Loggia del Mercato
fatta costruire da Cosimo De’ Medici per offrire ai cittadini una spazio coperto ove effettuare il commercio, poco oltre la chiesa di S. Maria Assunta
oltre la piazzetta il Municipio e il Teatro, il palazzo della Cancelleria della Comunità di Lari, un tempo sede del municipio fu trasformato nel 1898 in caserma, ed ancora oggi è la sede dai Carabinieri.
A Lari per la Giornata Touring
http://www.touringclub.it/eventi/dettaglio/5935/A-Lari-per-la-Giornata-Touring
Camper: Parcheggio poco fuori Porta Fiorentina