Non mi pare che 1000 Euro al mese di salario più vitto ed alloggio o 100 Euro a notte siano così disprezzabili specialmente quando c'è crisi. Ti assicuro che nessuno di quelli che esercitano queste professioni vivono in una putrida baracca ed hanno forse più dignità di tanti italiani.
Tanto per darti un metro di paragone, sappi che un operaio specializzato nostrano che lavora in una fabbrica del torinese arriva a malapena a 1300 Euro mensili. Non mi pare quindi che quanto percepito dagli stranieri sia così misero.
Forse dove abiti c'è una situazione particolarmente felice.
Comunque Tiopentone la nostra cultura e civiltà ci impone anche di non essere razzisti e soprattutto tolleranti verso chi cerca di guadagnarsi da vivere in modo onesto.
non in tutti i campi, nel settore ristoranti lavorano in cucina per 600-700 euro al mese rovinando il mercato ai cuochi italiani, visti anche i prodotti semilavorati che si trovano oggi,
Un operaio specializzato delle "tue parti" percepisce 1300 euro finchè conserva il suo posto di lavoro....quando perde il suo posto di lavoro, come oggi succede tutti i giorni, accetterebbe di buon grado anche le 1000 date allo straniero se questo non ci fosse. Non si tratta di razzismo, ben vengano africani,asiatici ed euroorientali quando tutti possiamo vivere bene e con dignità!! E la tolleranza va bene quando ce la possiamo permettere : è intollerabile invece sentire di tanti padri di famiglia "nostrani" darsi fuoco in quanto impossibilitati a garantire la sussistenza della propria famiglia!
D'accordo Tio, ma allora spiegami come mai nella mia zona non ci siano italiane a fare le badanti, l'assistenza ospedaliera notturna o le pulizie. E poi spiegami anche perché il mestiere di cavatore, che è ben retribuito, sia stato abbandonato dagli italiani.
Strumentalizzare il suicidio di qualche padre di famiglia per scagliarsi contro l'immigrazione mi pare molto poco onesto.
Tu probabilmente sei molto giovane e non hai vissuto l'epoca della grande emigrazione dal sud verso il nord dell'Italia. Io l'ho vissuta e ti posso dire che anche allora c'erano dei piemontesi che facevano gli stessi discorsi che stai facendo tu ed accusavano i lavoratori del sud di portare via il lavoro a quelli del nord. Niente di più falso. Le persone venute dal sud, all'epoca, si accontentavano di fare i lavori che i piemontesi non volevano più fare. Non sono religioso, ma apprezzo molto un insegnamento che dice "tratta il tuo prossimo come fossi te stesso".
Con tutto questo non voglio dire che l'immigrazione non vada controllata e gestita e che bisogni avere un occhio di riguardo per gli stranieri.
Roberto
Io parlo per le mie esperienze e per la realtà che conosco. Non ho la presunzione di disquisire su cose di cui non sono a conoscenza.
vero, io sono stato da ragazzo un emigrante, e parlo del 1980, allora si andava in germania, ma credimi le autorità tedesche ci controllavano e se non avevi lavoro o non accettavi quello che ti offrivano loro o se commettevi un reato non restavi in germania nemmeno un giorno di piu, gli svizzeri avevano addirittura il divieto di uscire la sera per gli immigrati,
pienamente d'accordo su tutto quello che scrive roussillon! ha raccontato benissimo su cosa succede in piemonte, una badante straniera prende 1000/1200 euro al mese, per 24 ore al giorno con vitto e alloggio, un' italiana la stessa cifra per 8 ore una signora extracomunitaria per le pulizie ne prende 7 un'italiana 10...un cuoco italiano non prende meno di 1800 euro al mese al contrario un italiano...con questo non voglio dire che siano giusti gli stipendi degli extracomunitari ma in un periodo di crisi la gente sceglie chi chiede meno e allora forse qualche legge va cambiata o vanno fatti dei controlli maggiori sul lavoro in nero ...poi su certe cose bisogna essere sinceri, non va solo detto bisogna lapidare in piazza...avete mai visto un italiano lapidato in piazza? o forse in Italia non abbiamo delinquenti che vengono rilasciati e dopo poco combinano guai ancora piu' grossi?...che forse ci sia bisogno di una riforma della giustizia...anche se non proprio una riforma come la chiede il berlu? penso bisogna essere sinceri e ricordare alcune cose come quella che, fino poco tempo fa in veneto non c'erano italiani che accettassero lavori nelle concerie e gli unici disponibili erano gli extracomunitari..ora che si fa,dopo anni che questi hanno lavorato onestamente ..li buttiamo fuori xche' gli italiani hanno cambiato idea? oppure ci si dimentica che arrivavano in basilicata(e arrivano ancora oggi) pullman pieni di gente dell'est o dall'africa che serviva per fare le stagioni nei campi, per raccogliere fragole,pomodori etc e per alloggio gli venivano date, e sottolineo ancora oggi, le case di campagna della riforma fondiaria mussolini, case senza arredamento ne' acqua e corrente lontane dai paesi? e questa gente deve fare quello che gli italiani non vogliono piu' fare o accettare paghe insignificanti e, il produttore, che riceve pochi centesimi per un kilo di zucchine per colpa della grande distrubuzione o della globalizzazione, preferisce assumere queste persone perche' costano meno,si stima in circa 6 mila migranti che lavorano in nero, senza diritti e senza alcuna forma di assistenza,...ora ditemi la colpa di chi e' nostra o degli extracomunitari? gente che nel loro paese guadagnano anche 40 euro al mese per confezionare le magliette di marca che noi in occidente indossiamo! o vogliamo parlare dei manifesti elettorali di storace dove pubblicizza " asili e servizi prima agli italiani" e vengono fatti attaccare dagli immigrati, in questi giorni gira in internet foto e video...storace forse non ha trovato italiani x attaccarli? questa e' coerenza? da un quotidano affaritaliani, riporto questa indagine su puglia e basilicata: " Nove immigrati su dieci lavorano in nero. L'orario di lavoro parte alle 4.30 del mattino per una media di otto/dieci ore nei campi. Il salario orario lordo è compreso dai 3 ai 5 euro (da cui però va sottratta una quota - anche consistente - che il caporale, il luogotenente del padrone schiavista, tiene per sé). Ci si ammala per via delle durissime condizioni di vita e lavoro cui si è costretti (le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche). Il 71% è sprovvisto di tessera sanitaria (secondo un recente rapporto di Medici senza frontiere). Si tratta in maggioranza di uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa, e il 90% non ha alcun contratto di lavoro, mentre il 65% degli immigrati vive in strutture abbandonate, che il 62% non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, che il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino." Tiopentone sei sempre dell'idea che in basilicata (tra l'altro regione con la piu' alta percentuale d'italia di emigrazione e disoccupazione) i lucani sono disposti a far qualsiasi tipo di lavoro?..io non tanto e posso dirti che la lucania la conosco molto bene, entra un po' all'interno, non nelle zone di mare e la realta' e' questa.. se non peggio. la colpa non e' di queste persone ma della classe politica che non riesce a fare giuste leggi, che non fa fare giusti controlli...in ogni paese ci sono persone per bene e persone delinquenti, e quando c'e' un periodo di crisi gli immigrati vengono subito additati...lo e' stato in america(sacco e vanzetti insegnano), lo e' stato in italia del nord negli anni 60 contro gli immigrati del sud italia....e la colpa, signori, e' anche nostra che pur di risparmiare chiudiamo gli occhi sulle irregolarita'...vicino casa mia c'e' una pizzeria/ristorante il sabato sera con meno di 40 euro si mangia in 4 e anche portate di pesce, c'e' sempre tutto esaurito, bisogna prenotare..il personale e' fatto solo di extracomunitari, gli stessi che quando servono o vai alla cassa non vedi di che nazionalita' siano ma che appena esci dal locale e instauri una discussione con gli amici dici:" devono andar via, tornare a casa loro! ci rubano il lavoro!" ma...non e' mandando via loro si crea lavoro o si aiutano i connazionali piu' sfortunati..almeno io la penso cosi'!
[quote author=Roussillon link=topic=97919.msg187067#msg187067 date=1368816262] D'accordo Tio, ma allora spiegami come mai nella mia zona non ci siano italiane a fare le badanti, l'assistenza ospedaliera notturna o le pulizie. E poi spiegami anche perché il mestiere di cavatore, che è ben retribuito, sia stato abbandonato dagli italiani.
Strumentalizzare il suicidio di qualche padre di famiglia per scagliarsi contro l'immigrazione mi pare molto poco onesto.
Allora Roberto, non ho motivo di dubitare che dalle tue parti le italiane non farebbero le badanti, le pulizie o l'assistenza agli infermi negli ospedali ma ti posso garantire invece che dalle mie parti, ora e non prima, lo farebbero eccome...sono i tempi che sono cambiati e la necessità di portare il pane a casa rende meno schizzinosi!! Ma con quello che percepiscono le rumene un italiano non campa. Ti sarai sicuramente reso conto che le signore rumene non si fanno problemi a lasciare mariti e figli in Romania e sistemarsi con vitto e alloggio nella casa del "badato" per sei mesi e prendere 600,00 euro al mese e di queste ne mandano 400 in Romania. Lo stipendio medio da loro è intorno ai 40-50 euro mensili...puoi immaginare che con quello che mandano c'è da vivere bene alcuni anni. Negli anni '90 dalle mie parti ci fù un notevole afflusso di Albanesi che lavoravano in agricoltura ed edilizia, integrandosi nel tessuto sociale e guadagnando discretamente; ora sono rimasti in pochi, sono dovuti andar via perchè con l'arrivo dei rumeni, che potevano accontentarsi anche della metà del salario di un albanese, non trovavano lavoro. Ora però i tempi sono cambiati determinando la crescita esponenziale di "italiani bisognosi" che farebbero di buon grado il lavoro svolto da un rumeno, con un salario almeno da albanese! Ma per farlo i rumeni devono andare via.
Non volevo assolutamente strumentalizzare il suicidio di poveri sventurati ma non credi che con una briciola di lavoro in più potrebbe esserci qualche morto di meno?
Tu probabilmente sei molto giovane e non hai vissuto l'epoca della grande emigrazione dal sud verso il nord dell'Italia. Io l'ho vissuta e ti posso dire che anche allora c'erano dei piemontesi che facevano gli stessi discorsi che stai facendo tu ed accusavano i lavoratori del sud di portare via il lavoro a quelli del nord. Niente di più falso. Le persone venute dal sud, all'epoca, si accontentavano di fare i lavori che i piemontesi non volevano più fare. Non sono religioso, ma apprezzo molto un insegnamento che dice "tratta il tuo prossimo come fossi te stesso".
Non sono poi tanto giovane, ho quasi 54 anni ed ho consapevolezza di quello che ha significato l'emigrazione delle nostre braccia verso il nord : di certo i nostri uomini non hanno tolto il lavoro a nessuno anzi hanno fatto in modo che il nord diventasse sempre più ricco! Non sono nemmeno io religioso e non credendo alla" moltiplicazione del pane dei pesci" posso sì dividere il mio pane con il prossimo...ma devo prima averlo il pane!! Con tutto questo non voglio dire che l'immigrazione non vada controllata e gestita e che bisogni avere un occhio di riguardo per gli stranieri.
Roberto
Io parlo per le mie esperienze e per la realtà che conosco. Non ho la presunzione di disquisire su cose di cui non sono a conoscenza. [/quote]
Credimi, non sono razzista ma non credo nemmeno che "la libertà degli altri estenda la mia all'infinito".
[quote author=CIUPPI link=topic=97919.msg187199#msg187199 date=1368890214] pienamente d'accordo su tutto quello che scrive roussillon! ha raccontato benissimo su cosa succede in piemonte, una badante straniera prende 1000/1200 euro al mese, per 24 ore al giorno con vitto e alloggio, un' italiana la stessa cifra per 8 ore una signora extracomunitaria per le pulizie ne prende 7 un'italiana 10...un cuoco italiano non prende meno di 1800 euro al mese al contrario un italiano...con questo non voglio dire che siano giusti gli stipendi degli extracomunitari ma in un periodo di crisi la gente sceglie chi chiede meno e allora forse qualche legge va cambiata o vanno fatti dei controlli maggiori sul lavoro in nero ...poi su certe cose bisogna essere sinceri, non va solo detto bisogna lapidare in piazza...avete mai visto un italiano lapidato in piazza? o forse in Italia non abbiamo delinquenti che vengono rilasciati e dopo poco combinano guai ancora piu' grossi?...che forse ci sia bisogno di una riforma della giustizia...anche se non proprio una riforma come la chiede il berlu? penso bisogna essere sinceri e ricordare alcune cose come quella che, fino poco tempo fa in veneto non c'erano italiani che accettassero lavori nelle concerie e gli unici disponibili erano gli extracomunitari..ora che si fa,dopo anni che questi hanno lavorato onestamente ..li buttiamo fuori xche' gli italiani hanno cambiato idea? oppure ci si dimentica che arrivavano in basilicata(e arrivano ancora oggi) pullman pieni di gente dell'est o dall'africa che serviva per fare le stagioni nei campi, per raccogliere fragole,pomodori etc e per alloggio gli venivano date, e sottolineo ancora oggi, le case di campagna della riforma fondiaria mussolini, case senza arredamento ne' acqua e corrente lontane dai paesi? e questa gente deve fare quello che gli italiani non vogliono piu' fare o accettare paghe insignificanti e, il produttore, che riceve pochi centesimi per un kilo di zucchine per colpa della grande distrubuzione o della globalizzazione, preferisce assumere queste persone perche' costano meno,si stima in circa 6 mila migranti che lavorano in nero, senza diritti e senza alcuna forma di assistenza,...ora ditemi la colpa di chi e' nostra o degli extracomunitari? gente che nel loro paese guadagnano anche 40 euro al mese per confezionare le magliette di marca che noi in occidente indossiamo! o vogliamo parlare dei manifesti elettorali di storace dove pubblicizza " asili e servizi prima agli italiani" e vengono fatti attaccare dagli immigrati, in questi giorni gira in internet foto e video...storace forse non ha trovato italiani x attaccarli? questa e' coerenza? da un quotidano affaritaliani, riporto questa indagine su puglia e basilicata: " Nove immigrati su dieci lavorano in nero. L'orario di lavoro parte alle 4.30 del mattino per una media di otto/dieci ore nei campi. Il salario orario lordo è compreso dai 3 ai 5 euro (da cui però va sottratta una quota - anche consistente - che il caporale, il luogotenente del padrone schiavista, tiene per sé). Ci si ammala per via delle durissime condizioni di vita e lavoro cui si è costretti (le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche). Il 71% è sprovvisto di tessera sanitaria (secondo un recente rapporto di Medici senza frontiere). Si tratta in maggioranza di uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa, e il 90% non ha alcun contratto di lavoro, mentre il 65% degli immigrati vive in strutture abbandonate, che il 62% non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, che il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino." Tiopentone sei sempre dell'idea che in basilicata (tra l'altro regione con la piu' alta percentuale d'italia di emigrazione e disoccupazione) i lucani sono disposti a far qualsiasi tipo di lavoro?..io non tanto e posso dirti che la lucania la conosco molto bene, entra un po' all'interno, non nelle zone di mare e la realta' e' questa.. se non peggio. la colpa non e' di queste persone ma della classe politica che non riesce a fare giuste leggi, che non fa fare giusti controlli...in ogni paese ci sono persone per bene e persone delinquenti, e quando c'e' un periodo di crisi gli immigrati vengono subito additati...lo e' stato in america(sacco e vanzetti insegnano), lo e' stato in italia del nord negli anni 60 contro gli immigrati del sud italia....e la colpa, signori, e' anche nostra che pur di risparmiare chiudiamo gli occhi sulle irregolarita'...vicino casa mia c'e' una pizzeria/ristorante il sabato sera con meno di 40 euro si mangia in 4 e anche portate di pesce, c'e' sempre tutto esaurito, bisogna prenotare..il personale e' fatto solo di extracomunitari, gli stessi che quando servono o vai alla cassa non vedi di che nazionalita' siano ma che appena esci dal locale e instauri una discussione con gli amici dici:" devono andar via, tornare a casa loro! ci rubano il lavoro!" ma...non e' mandando via loro si crea lavoro o si aiutano i connazionali piu' sfortunati..almeno io la penso cosi'! [/quote]
Il problema sta proprio in quello che tu dici Ciuppi; ci sono state battaglie politiche,sociali e sindacali ai fini della tutela del lavoratore per garantire un equo salario ed un orario di lavoro dignitoso ed ora dobbiamo accettare questa " concorrenza sleale"? Sleale sì, perche loro, soprattutto i rumeni, con la miseria percepita nel loro paese vivono bene...in Italia invece non si campa! Per quanto poi riguarda la delinquenza italiana hai ragione, ne abbiamo già tanta di nostra: pensi che abbiamo bisogno di importarne ancora dell'altra? Ma gli ascolti i telegiornali? Bambini uccisi da pirati della strada ubriachi, ragazze violentate, vecchiette uccise per essere rapinate, furti negli appartamenti: alcuni di questi delinquenti sono italiani ma l'80% sono stranieri. La lapidazione in piazza non fa parte della nostra cultura ma da loro(islamici) è una forma legale di giustizia: scambio culturale si ma solo con chi può insegnarci qualcosa credo. Dici che una volta nelle concerie venete non c'erano italiani che volessero lavorare e quindi si impiegavano operai extracomunitari? Certo, hai ragione, ma ora c'è la fame e stai sicuro che anche un italiano veneto lo farebbe : e tutti noi abbiamo il sacrosanto dovere di permetterlo. E se per consentirlo bisogna mandare via gli stranieri, ebbene si, bisogna farlo!! Bisogna prima garantire la sopravvivenza del nostro popolo e dopo possiamo essere magnanimi verso gli altri. Certo,hai ragione, la colpa è di una certa classe politica che ha permesso che le orde ci invadessero, ben vengano gli stranieri ma prima devono dimostrare di avere un posto di lavoro che gli permetta di vivere dignitosamente sulla nostra terra. Non credo proprio che oggi sia possibile.
la mia semplice opinione è che gli immigrati sono stati strumentalizzati dai sindacati, lobbi industriali e politica ai fini di smantellare 50 anni di lotte operaie per il raggiungimento dei requisiti di sicurezza sul lavoro e dignità professionale, nonchè di stipendi pseudodignitosi....
Poi una picconata in testa a Milano te la puoi prendere da chiunque, basti vedere il grado di stress la sera o la mattina in tangenziale....il fatto che il piccone fosse in mano ad uno straniero è del tutto irrilevante, basta leggere la cronaca di tutti i giorni ed anche i nostri non si fanno mancare proprio nulla.
Vogliamo parlare del poliziotto che ha ucciso il figlio di sette anni e poi si è suicidato ? Questa non è violenza gratuita ? O era anche lui un immigrato ? Andate a vedere nelle fonderie ( quelle rimaste ) quanti italiani ci lavorano o ci andrebbero a lavorare !
Attenzione io non difendo gli immigrati, assolutamente, anzi....però.....
[quote author=TIOPENTONE link=topic=97919.msg187246#msg187246 date=1368920845] [quote author=CIUPPI link=topic=97919.msg187199#msg187199 date=1368890214] pienamente d'accordo su tutto quello che scrive roussillon! ha raccontato benissimo su cosa succede in piemonte, una badante straniera prende 1000/1200 euro al mese, per 24 ore al giorno con vitto e alloggio, un' italiana la stessa cifra per 8 ore una signora extracomunitaria per le pulizie ne prende 7 un'italiana 10...un cuoco italiano non prende meno di 1800 euro al mese al contrario un italiano...con questo non voglio dire che siano giusti gli stipendi degli extracomunitari ma in un periodo di crisi la gente sceglie chi chiede meno e allora forse qualche legge va cambiata o vanno fatti dei controlli maggiori sul lavoro in nero ...poi su certe cose bisogna essere sinceri, non va solo detto bisogna lapidare in piazza...avete mai visto un italiano lapidato in piazza? o forse in Italia non abbiamo delinquenti che vengono rilasciati e dopo poco combinano guai ancora piu' grossi?...che forse ci sia bisogno di una riforma della giustizia...anche se non proprio una riforma come la chiede il berlu? penso bisogna essere sinceri e ricordare alcune cose come quella che, fino poco tempo fa in veneto non c'erano italiani che accettassero lavori nelle concerie e gli unici disponibili erano gli extracomunitari..ora che si fa,dopo anni che questi hanno lavorato onestamente ..li buttiamo fuori xche' gli italiani hanno cambiato idea? oppure ci si dimentica che arrivavano in basilicata(e arrivano ancora oggi) pullman pieni di gente dell'est o dall'africa che serviva per fare le stagioni nei campi, per raccogliere fragole,pomodori etc e per alloggio gli venivano date, e sottolineo ancora oggi, le case di campagna della riforma fondiaria mussolini, case senza arredamento ne' acqua e corrente lontane dai paesi? e questa gente deve fare quello che gli italiani non vogliono piu' fare o accettare paghe insignificanti e, il produttore, che riceve pochi centesimi per un kilo di zucchine per colpa della grande distrubuzione o della globalizzazione, preferisce assumere queste persone perche' costano meno,si stima in circa 6 mila migranti che lavorano in nero, senza diritti e senza alcuna forma di assistenza,...ora ditemi la colpa di chi e' nostra o degli extracomunitari? gente che nel loro paese guadagnano anche 40 euro al mese per confezionare le magliette di marca che noi in occidente indossiamo! o vogliamo parlare dei manifesti elettorali di storace dove pubblicizza " asili e servizi prima agli italiani" e vengono fatti attaccare dagli immigrati, in questi giorni gira in internet foto e video...storace forse non ha trovato italiani x attaccarli? questa e' coerenza? da un quotidano affaritaliani, riporto questa indagine su puglia e basilicata: " Nove immigrati su dieci lavorano in nero. L'orario di lavoro parte alle 4.30 del mattino per una media di otto/dieci ore nei campi. Il salario orario lordo è compreso dai 3 ai 5 euro (da cui però va sottratta una quota - anche consistente - che il caporale, il luogotenente del padrone schiavista, tiene per sé). Ci si ammala per via delle durissime condizioni di vita e lavoro cui si è costretti (le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche). Il 71% è sprovvisto di tessera sanitaria (secondo un recente rapporto di Medici senza frontiere). Si tratta in maggioranza di uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa, e il 90% non ha alcun contratto di lavoro, mentre il 65% degli immigrati vive in strutture abbandonate, che il 62% non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, che il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino." Tiopentone sei sempre dell'idea che in basilicata (tra l'altro regione con la piu' alta percentuale d'italia di emigrazione e disoccupazione) i lucani sono disposti a far qualsiasi tipo di lavoro?..io non tanto e posso dirti che la lucania la conosco molto bene, entra un po' all'interno, non nelle zone di mare e la realta' e' questa.. se non peggio. la colpa non e' di queste persone ma della classe politica che non riesce a fare giuste leggi, che non fa fare giusti controlli...in ogni paese ci sono persone per bene e persone delinquenti, e quando c'e' un periodo di crisi gli immigrati vengono subito additati...lo e' stato in america(sacco e vanzetti insegnano), lo e' stato in italia del nord negli anni 60 contro gli immigrati del sud italia....e la colpa, signori, e' anche nostra che pur di risparmiare chiudiamo gli occhi sulle irregolarita'...vicino casa mia c'e' una pizzeria/ristorante il sabato sera con meno di 40 euro si mangia in 4 e anche portate di pesce, c'e' sempre tutto esaurito, bisogna prenotare..il personale e' fatto solo di extracomunitari, gli stessi che quando servono o vai alla cassa non vedi di che nazionalita' siano ma che appena esci dal locale e instauri una discussione con gli amici dici:" devono andar via, tornare a casa loro! ci rubano il lavoro!" ma...non e' mandando via loro si crea lavoro o si aiutano i connazionali piu' sfortunati..almeno io la penso cosi'! [/quote]
Il problema sta proprio in quello che tu dici Ciuppi; ci sono state battaglie politiche,sociali e sindacali ai fini della tutela del lavoratore per garantire un equo salario ed un orario di lavoro dignitoso ed ora dobbiamo accettare questa " concorrenza sleale"? Sleale sì, perche loro, soprattutto i rumeni, con la miseria percepita nel loro paese vivono bene...in Italia invece non si campa! Per quanto poi riguarda la delinquenza italiana hai ragione, ne abbiamo già tanta di nostra: pensi che abbiamo bisogno di importarne ancora dell'altra? Ma gli ascolti i telegiornali? Bambini uccisi da pirati della strada ubriachi, ragazze violentate, vecchiette uccise per essere rapinate, furti negli appartamenti: alcuni di questi delinquenti sono italiani ma l'80% sono stranieri. La lapidazione in piazza non fa parte della nostra cultura ma da loro(islamici) è una forma legale di giustizia: scambio culturale si ma solo con chi può insegnarci qualcosa credo. Dici che una volta nelle concerie venete non c'erano italiani che volessero lavorare e quindi si impiegavano operai extracomunitari? Certo, hai ragione, ma ora c'è la fame e stai sicuro che anche un italiano veneto lo farebbe : e tutti noi abbiamo il sacrosanto dovere di permetterlo. E se per consentirlo bisogna mandare via gli stranieri, ebbene si, bisogna farlo!! Bisogna prima garantire la sopravvivenza del nostro popolo e dopo possiamo essere magnanimi verso gli altri. Certo,hai ragione, la colpa è di una certa classe politica che ha permesso che le orde ci invadessero, ben vengano gli stranieri ma prima devono dimostrare di avere un posto di lavoro che gli permetta di vivere dignitosamente sulla nostra terra. Non credo proprio che oggi sia possibile. [/quote]
Esatto, qualcuno continua a dire che non ci sono differenze tra le picconate di un italiano e quelle di uno straniero.
Invece ci sono eccome. L'italiano ha diritto a stare in itaglia e quindi, obtorto collo, non ci possiamo fare niente. Il clandestino invece non ha motivo di essere qui, fuori da ogni regola, e quindi le sue picconate sono "ingiustificabili".
Se si fossero applicate le regole, ci sarebbero alcuni morti in meno. Indipendente dalla pazzia della gente.
[quote author=TIOPENTONE link=topic=97919.msg187263#msg187263 date=1368966972] D'accordo Guido, anche noi italiani abbiamo pecche vergognose, la penso come te...senza dubbio...ma abbiamo già le nostre e ci bastano, o no? [/quote]
[quote author=TIOPENTONE link=topic=97919.msg187263#msg187263 date=1368966972] D'accordo Guido, anche noi italiani abbiamo pecche vergognose, la penso come te...senza dubbio...ma abbiamo già le nostre e ci bastano, o no? [/quote]
VERO, nulla di più vero, ma come detto dal saggio Roussillon, non puoi pensare di bloccare una cosa grande come il flusso migratorio, cosa della quale noi Italiani dovremmo essere gli ultimi al mondo a lamentarci, per ovvii motivi, ma regolamentarli questo sì, ed è quì che pecchiamo.
Stati come Americhe, Francia, Germania di immigrati ne hanno milioni più di noi, li hanno tenuti a bada, magari ghettizzandoli ma comunque li hanno tenuti a bada.
Questo è il mio ultimo intervento sull'argomento. Credo che si sia anche detto troppo, ma prima di abbandonare il campo, lasciatemi togliere qualche sassolino che non è dovuto a chi è intervenuto, ma al vizio tutto italiano di piangersi addosso.
Molte cose scritte possono essere condivisibili. Alcune proprio no, come il proclama alla Ku klux klan sulla fustigazione o lapidazione pubblica del picconatore di Milano. Un popolo che si professa civile non può mai permettersi di fare certe affermazioni. Prendo quindi le proposte come il risultato di un'esasperazione causata dalla crisi del momento.
Che ci piaccia o no l'Italia fa parte di una comunità internazionale e, come tale ha delle responsabilità, alle quali non si può esimere, che consistono nell'accogliere gli stranieri, i rifugiati e coloro che chiedono asilo politico. E' logico che a fronte di un afflusso di persone eterogenee, ci possano essere anche individui malati di mente, di indubbia reputazione o dediti al crimine. Il segreto per gestirli sta nel controllarli ed intervenire prima che succeda il peggio. In Italia non mi pare che si sia tenuto sotto controllo il flusso migratorio. Si è semplicemente lasciato che l'acqua andasse verso il basso.
Io auspico che, se ritenuto colpevole, il picconatore subisca una condanna esemplare, come tutti coloro che commettono dei crimini nel nostro Paese. Vorrei però ricordare che è tardi chiudere la stalla quando i buoi sono scappati e quindi, se proprio dobbiamo fustigare qualcuno, forse è meglio farlo con chi era a conoscenza dello stato mentale di quella persona e della sua indole e, nonostante ciò, gli ha permesso di girare liberamente, come è da fustigare chi ha dato gli arresti domiciliari in un residence sul mare a quel nomade ubriaco che ha falciato diverse persone con la sua vettura. Non parliamo poi di coloro che, per illuminismo eccessivo o per essere progressisti a tutti i costi, tendono ad annullare completamente le nostre tradizioni. Vedi, a titolo di esempio, quelli che, per non turbare la suscettibilità degli stranieri, vorrebbero togliere i crocefissi dalle scuole od impedire la celebrazione del Natale con i tradizionali presepi nelle aule scolastiche.
Durante il governo Berlusconi, Dio l'abbia in gloria >:(, giornalmente il telegiornale di Rai tre ci parlava di sbarchi, di come erano trattati i rifugiati e di altre cose altrettanto amene. Finito il governo, non si sente più parlare di rifugiati e, ad oggi, non ho ancora capito se a strumentalizzare fosse la destra per cercare di influenzare l'opinione pubblica che, se non si fossero presi certi provvedimenti, l'Italia sarebbe stata in pericolo o la sinistra per dimostrare l'incapacità di Berlusconi a gestire il fenomeno.
Tornando al problema lavoro, io non credo che l'allontanamento di qualche migliaia di stranieri possa risolvere la crisi occupazionale italiana, tanto più che il lavoro svolto da queste persone è di basso profilo qualitativo e quindi indigesto agli italiani o, almeno, a quegli italiani che vivono nella zona di Piemonte dove risiedo io. Al proposito voglio fare un altro esempio che ritengo molto significativo: mio nipote è agente generale per il Piemonte Valle d'Aosta e Liguria di un importante ditta telefonica e possiede inoltre alcuni negozi che si occupano di telefonia. Ebbene sta alienando un negozio dopo l'altro perché non riesce a trovare personale di giovane età che sia disposto a lavorare anche il sabato pomeriggio. E risaputo che per trattare questo genere di prodotti sia più indicata ina persona giovane.
Il problema occupazionale si risolve, a mio parere, con la creazione di occasioni di lavoro che possano servire al Paese in un prossimo futuro, come alcune opere infrastrutturali che serviranno a modernizzarlo ed a migliorare le comunicazioni. Un esempio banalissimo potrebbe essere la creazione di una via d'acqua navigabile che colleghi Venezia con Torino snellendo il traffico su gomma che costa moltissimo all'economia nazionale. Il mio è un esempio buttato lì e magari neanche tanto realizzabile, ma se ci si spreme un po' le meningi si può arrivare a trovare soluzioni che, oltre a creare occupazione e sviluppare tecnologia, creeranno un beneficio enorme per l'Italia.
Viceversa, se allontaniamo gli stranieri dai lavori in cui sono occupati, creiamo un'altra occasione di crisi, almeno dalle mie parti, poiché, non essendoci persone disposte a sostituirli, si creerebbe un buco nell'assistenza domiciliare degli anziani o nell'assistenza ospedaliera. Oggi una badante costa, tra salario, contributi e il vitto circa 1500 Euro mese. Se dovesse sparire questo servizio chi ha anziani in casa dovrebbe rivolgersi alle strutture pubbliche e private che, sempre dalle mie parti, costano circa 3000 Euro mese. Sappiamo tutti poi che una struttura di questo genere significa la morte civile dell'individuo, mentre invece, se assistito, a casa può ancora trascorrere una vecchiaia dignitosa.
L'alternativa per non dissanguarsi è di assistere direttamente gli infermi e gli anziani con tutta la fatica e le difficoltà che questo comporta. Non dimentichiamo però che chi ha degli anziani in casa ha comunque raggiunto una certa età per cui è molto probabile che si occupi già dei nipoti perché i figli lavorano. E' umanamente impossibile occuparsi contemporaneamente degli anziani e dei nipoti. E allora? Certo i nipoti si possono portare al nido d'infanzia od alla scuola materna, ma a prescindere dal costo che non tutti in questo momento di crisi possono affrontare, queste istituzioni fanno l'orario scolastico che, guarda caso non coincide con quello di lavoro. Questa è una delle conquiste sociali e sindacali di cui parla Tiopentone.
Parlando di conquiste sociali e sindacali, va precisato che, fatti salvi alcuni principi fondamentali, tutti gli altri accordi seguono il principio del rebus sic stantibus e cioè che se cambiano le condizioni che c'erano al momento della firma, cambiano anche gli accordi. E' impossibile pretendere la luna quando non ci sono i soldi.
Questo principio è molto utilizzato in Germania, Nazione che viene considerata all'avanguardia dal punto di vista politico, economico e sindacale.
Io non credo che faccia parte delle conquiste un assenteismo che raggiunge le due cifre percentuali o il dipendente che timbra il cartellino e poi si allontana dal posto di lavoro o i custodi che interrompono un concerto perché era andato oltre il loro orario di lavoro o colui che fa due lavori di cui uno in nero o l'insegnante che accetta un posto di ruolo a centinaia di chilometri dal suo luogo di residenza abituale e poi non si presenta alla scuola assegnata. Non parliamo poi dei comuni che, trincerandosi dietro il patto di stabilità, non pagano le imprese che hanno lavorato per loro, ma spendono 25.000 Euro ogni anno per la festa del paese con il pieno accordo dei cittadini i quali sono più interessati a mangiare e bere gratis ed al soggiorno marino che non al benessere delle ditte ed alle sue maestranze.
Mi sono dilungato e chiedo scusa, ma ogni tanto certe cose vanno dette. Non si può sempre e solamente accusare gli altri della situazione italiana. Forse un'attenta analisi del nostro comportamento ci farebbe capire che non sono sempre gli altri a sbagliare.
Non devi chiedere scusa, anzi dobbiamo tutti esserti grati per la tua analisi precisa ed espressa con eccelsa "signorilità". Nei miei interventi sono sicuramente stato eccessivamente duro, esprimendo credo la rabbia che molti di noi accumulano nell'ascoltare frequentemente fatti delittuosi e criminali senza riuscire a scindere la stessa in metaboliti meno "virulenti". La tua lucida disamina, saggia ed equilibrata, è una guida a comprendere le fondamenta del problema, la cui risoluzione dovrà necessariamente prevedere accordi internazionali ed implicazioni politico-sociali di livello elevato. La violenza non paga...nemmeno la nostra!! Grazie Roberto, buona serata.
Io resto sempre della mia opinione. Mi metto nei panni dei parenti stretti e se fossi in loro l'unico mio "sollievo" sarebbe vederlo sulla sedia elettrica o in piazza in mano alla folla. Per me non esistono più i discorsi perbenisti. I TG parlano solo di grandi eventi, mentre i TG regionali mostrano la realtà. Il TG della mia zona mostra sempre più spesso villette assaltate da EXTRACOMUNITARI che picchiano con una violenza inaudita chi gli capita tra le mani, siano essi giovani che vecchi. E dopo vogliamo parlare di razzismo?
Commenti
Tanto per darti un metro di paragone, sappi che un operaio specializzato nostrano che lavora in una fabbrica del torinese arriva a malapena a 1300 Euro mensili. Non mi pare quindi che quanto percepito dagli stranieri sia così misero.
Forse dove abiti c'è una situazione particolarmente felice.
Comunque Tiopentone la nostra cultura e civiltà ci impone anche di non essere razzisti e soprattutto tolleranti verso chi cerca di guadagnarsi da vivere in modo onesto.
Non si tratta di razzismo, ben vengano africani,asiatici ed euroorientali quando tutti possiamo vivere bene e con dignità!! E la tolleranza va bene quando ce la possiamo permettere : è intollerabile invece sentire di tanti padri di famiglia "nostrani" darsi fuoco in quanto impossibilitati a garantire la sussistenza della propria famiglia!
Strumentalizzare il suicidio di qualche padre di famiglia per scagliarsi contro l'immigrazione mi pare molto poco onesto.
Tu probabilmente sei molto giovane e non hai vissuto l'epoca della grande emigrazione dal sud verso il nord dell'Italia. Io l'ho vissuta e ti posso dire che anche allora c'erano dei piemontesi che facevano gli stessi discorsi che stai facendo tu ed accusavano i lavoratori del sud di portare via il lavoro a quelli del nord. Niente di più falso. Le persone venute dal sud, all'epoca, si accontentavano di fare i lavori che i piemontesi non volevano più fare. Non sono religioso, ma apprezzo molto un insegnamento che dice "tratta il tuo prossimo come fossi te stesso".
Con tutto questo non voglio dire che l'immigrazione non vada controllata e gestita e che bisogni avere un occhio di riguardo per gli stranieri.
Roberto
Io parlo per le mie esperienze e per la realtà che conosco. Non ho la presunzione di disquisire su cose di cui non sono a conoscenza.
penso bisogna essere sinceri e ricordare alcune cose come quella che, fino poco tempo fa in veneto non c'erano italiani che accettassero lavori nelle concerie e gli unici disponibili erano gli extracomunitari..ora che si fa,dopo anni che questi hanno lavorato onestamente ..li buttiamo fuori xche' gli italiani hanno cambiato idea? oppure ci si dimentica che arrivavano in basilicata(e arrivano ancora oggi) pullman pieni di gente dell'est o dall'africa che serviva per fare le stagioni nei campi, per raccogliere fragole,pomodori etc e per alloggio gli venivano date, e sottolineo ancora oggi, le case di campagna della riforma fondiaria mussolini, case senza arredamento ne' acqua e corrente lontane dai paesi? e questa gente deve fare quello che gli italiani non vogliono piu' fare o accettare paghe insignificanti e, il produttore, che riceve pochi centesimi per un kilo di zucchine per colpa della grande distrubuzione o della globalizzazione, preferisce assumere queste persone perche' costano meno,si stima in circa 6 mila migranti che lavorano in nero, senza diritti e senza alcuna forma di assistenza,...ora ditemi la colpa di chi e' nostra o degli extracomunitari? gente che nel loro paese guadagnano anche 40 euro al mese per confezionare le magliette di marca che noi in occidente indossiamo!
o vogliamo parlare dei manifesti elettorali di storace dove pubblicizza " asili e servizi prima agli italiani" e vengono fatti attaccare dagli immigrati, in questi giorni gira in internet foto e video...storace forse non ha trovato italiani x attaccarli? questa e' coerenza?
da un quotidano affaritaliani, riporto questa indagine su puglia e basilicata: " Nove immigrati su dieci lavorano in nero. L'orario di lavoro parte alle 4.30 del mattino per una media di otto/dieci ore nei campi. Il salario orario lordo è compreso dai 3 ai 5 euro (da cui però va sottratta una quota - anche consistente - che il caporale, il luogotenente del padrone schiavista, tiene per sé). Ci si ammala per via delle durissime condizioni di vita e lavoro cui si è costretti (le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche). Il 71% è sprovvisto di tessera sanitaria (secondo un recente rapporto di Medici senza frontiere). Si tratta in maggioranza di uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa, e il 90% non ha alcun contratto di lavoro, mentre il 65% degli immigrati vive in strutture abbandonate, che il 62% non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, che il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino."
Tiopentone sei sempre dell'idea che in basilicata (tra l'altro regione con la piu' alta percentuale d'italia di emigrazione e disoccupazione) i lucani sono disposti a far qualsiasi tipo di lavoro?..io non tanto e posso dirti che la lucania la conosco molto bene, entra un po' all'interno, non nelle zone di mare e la realta' e' questa.. se non peggio.
la colpa non e' di queste persone ma della classe politica che non riesce a fare giuste leggi, che non fa fare giusti controlli...in ogni paese ci sono persone per bene e persone delinquenti, e quando c'e' un periodo di crisi gli immigrati vengono subito additati...lo e' stato in america(sacco e vanzetti insegnano), lo e' stato in italia del nord negli anni 60 contro gli immigrati del sud italia....e la colpa, signori, e' anche nostra che pur di risparmiare chiudiamo gli occhi sulle irregolarita'...vicino casa mia c'e' una pizzeria/ristorante il sabato sera con meno di 40 euro si mangia in 4 e anche portate di pesce, c'e' sempre tutto esaurito, bisogna prenotare..il personale e' fatto solo di extracomunitari, gli stessi che quando servono o vai alla cassa non vedi di che nazionalita' siano ma che appena esci dal locale e instauri una discussione con gli amici dici:" devono andar via, tornare a casa loro! ci rubano il lavoro!" ma...non e' mandando via loro si crea lavoro o si aiutano i connazionali piu' sfortunati..almeno io la penso cosi'!
D'accordo Tio, ma allora spiegami come mai nella mia zona non ci siano italiane a fare le badanti, l'assistenza ospedaliera notturna o le pulizie. E poi spiegami anche perché il mestiere di cavatore, che è ben retribuito, sia stato abbandonato dagli italiani.
Strumentalizzare il suicidio di qualche padre di famiglia per scagliarsi contro l'immigrazione mi pare molto poco onesto.
Allora Roberto, non ho motivo di dubitare che dalle tue parti le italiane non farebbero le badanti, le pulizie o l'assistenza agli infermi negli ospedali ma ti posso garantire invece che dalle mie parti, ora e non prima, lo farebbero eccome...sono i tempi che sono cambiati e la necessità di portare il pane a casa rende meno schizzinosi!! Ma con quello che percepiscono le rumene un italiano non campa. Ti sarai sicuramente reso conto che le signore rumene non si fanno problemi a lasciare mariti e figli in Romania e sistemarsi con vitto e alloggio nella casa del "badato" per sei mesi e prendere 600,00 euro al mese e di queste ne mandano 400 in Romania. Lo stipendio medio da loro è intorno ai 40-50 euro mensili...puoi immaginare che con quello che mandano c'è da vivere bene alcuni anni. Negli anni '90 dalle mie parti ci fù un notevole afflusso di Albanesi che lavoravano in agricoltura ed edilizia, integrandosi nel tessuto sociale e guadagnando discretamente; ora sono rimasti in pochi, sono dovuti andar via perchè con l'arrivo dei rumeni, che potevano accontentarsi anche della metà del salario di un albanese, non trovavano lavoro. Ora però i tempi sono cambiati determinando la crescita esponenziale di "italiani bisognosi" che farebbero di buon grado il lavoro svolto da un rumeno, con un salario almeno da albanese! Ma per farlo i rumeni devono andare via.
Non volevo assolutamente strumentalizzare il suicidio di poveri sventurati ma non credi che con una briciola di lavoro in più potrebbe esserci qualche morto di meno?
Tu probabilmente sei molto giovane e non hai vissuto l'epoca della grande emigrazione dal sud verso il nord dell'Italia. Io l'ho vissuta e ti posso dire che anche allora c'erano dei piemontesi che facevano gli stessi discorsi che stai facendo tu ed accusavano i lavoratori del sud di portare via il lavoro a quelli del nord. Niente di più falso. Le persone venute dal sud, all'epoca, si accontentavano di fare i lavori che i piemontesi non volevano più fare. Non sono religioso, ma apprezzo molto un insegnamento che dice "tratta il tuo prossimo come fossi te stesso".
Non sono poi tanto giovane, ho quasi 54 anni ed ho consapevolezza di quello che ha significato l'emigrazione delle nostre braccia verso il nord : di certo i nostri uomini non hanno tolto il lavoro a nessuno anzi hanno fatto in modo che il nord diventasse sempre più ricco!
Non sono nemmeno io religioso e non credendo alla" moltiplicazione del pane dei pesci" posso sì dividere il mio pane con il prossimo...ma devo prima averlo il pane!! Con tutto questo non voglio dire che l'immigrazione non vada controllata e gestita e che bisogni avere un occhio di riguardo per gli stranieri.
Roberto
Io parlo per le mie esperienze e per la realtà che conosco. Non ho la presunzione di disquisire su cose di cui non sono a conoscenza.
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Credimi, non sono razzista ma non credo nemmeno che "la libertà degli altri estenda la mia all'infinito".
Pino
pienamente d'accordo su tutto quello che scrive roussillon! ha raccontato benissimo su cosa succede in piemonte, una badante straniera prende 1000/1200 euro al mese, per 24 ore al giorno con vitto e alloggio, un' italiana la stessa cifra per 8 ore una signora extracomunitaria per le pulizie ne prende 7 un'italiana 10...un cuoco italiano non prende meno di 1800 euro al mese al contrario un italiano...con questo non voglio dire che siano giusti gli stipendi degli extracomunitari ma in un periodo di crisi la gente sceglie chi chiede meno e allora forse qualche legge va cambiata o vanno fatti dei controlli maggiori sul lavoro in nero ...poi su certe cose bisogna essere sinceri, non va solo detto bisogna lapidare in piazza...avete mai visto un italiano lapidato in piazza? o forse in Italia non abbiamo delinquenti che vengono rilasciati e dopo poco combinano guai ancora piu' grossi?...che forse ci sia bisogno di una riforma della giustizia...anche se non proprio una riforma come la chiede il berlu?
penso bisogna essere sinceri e ricordare alcune cose come quella che, fino poco tempo fa in veneto non c'erano italiani che accettassero lavori nelle concerie e gli unici disponibili erano gli extracomunitari..ora che si fa,dopo anni che questi hanno lavorato onestamente ..li buttiamo fuori xche' gli italiani hanno cambiato idea? oppure ci si dimentica che arrivavano in basilicata(e arrivano ancora oggi) pullman pieni di gente dell'est o dall'africa che serviva per fare le stagioni nei campi, per raccogliere fragole,pomodori etc e per alloggio gli venivano date, e sottolineo ancora oggi, le case di campagna della riforma fondiaria mussolini, case senza arredamento ne' acqua e corrente lontane dai paesi? e questa gente deve fare quello che gli italiani non vogliono piu' fare o accettare paghe insignificanti e, il produttore, che riceve pochi centesimi per un kilo di zucchine per colpa della grande distrubuzione o della globalizzazione, preferisce assumere queste persone perche' costano meno,si stima in circa 6 mila migranti che lavorano in nero, senza diritti e senza alcuna forma di assistenza,...ora ditemi la colpa di chi e' nostra o degli extracomunitari? gente che nel loro paese guadagnano anche 40 euro al mese per confezionare le magliette di marca che noi in occidente indossiamo!
o vogliamo parlare dei manifesti elettorali di storace dove pubblicizza " asili e servizi prima agli italiani" e vengono fatti attaccare dagli immigrati, in questi giorni gira in internet foto e video...storace forse non ha trovato italiani x attaccarli? questa e' coerenza?
da un quotidano affaritaliani, riporto questa indagine su puglia e basilicata: " Nove immigrati su dieci lavorano in nero. L'orario di lavoro parte alle 4.30 del mattino per una media di otto/dieci ore nei campi. Il salario orario lordo è compreso dai 3 ai 5 euro (da cui però va sottratta una quota - anche consistente - che il caporale, il luogotenente del padrone schiavista, tiene per sé). Ci si ammala per via delle durissime condizioni di vita e lavoro cui si è costretti (le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche). Il 71% è sprovvisto di tessera sanitaria (secondo un recente rapporto di Medici senza frontiere). Si tratta in maggioranza di uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa, e il 90% non ha alcun contratto di lavoro, mentre il 65% degli immigrati vive in strutture abbandonate, che il 62% non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, che il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino."
Tiopentone sei sempre dell'idea che in basilicata (tra l'altro regione con la piu' alta percentuale d'italia di emigrazione e disoccupazione) i lucani sono disposti a far qualsiasi tipo di lavoro?..io non tanto e posso dirti che la lucania la conosco molto bene, entra un po' all'interno, non nelle zone di mare e la realta' e' questa.. se non peggio.
la colpa non e' di queste persone ma della classe politica che non riesce a fare giuste leggi, che non fa fare giusti controlli...in ogni paese ci sono persone per bene e persone delinquenti, e quando c'e' un periodo di crisi gli immigrati vengono subito additati...lo e' stato in america(sacco e vanzetti insegnano), lo e' stato in italia del nord negli anni 60 contro gli immigrati del sud italia....e la colpa, signori, e' anche nostra che pur di risparmiare chiudiamo gli occhi sulle irregolarita'...vicino casa mia c'e' una pizzeria/ristorante il sabato sera con meno di 40 euro si mangia in 4 e anche portate di pesce, c'e' sempre tutto esaurito, bisogna prenotare..il personale e' fatto solo di extracomunitari, gli stessi che quando servono o vai alla cassa non vedi di che nazionalita' siano ma che appena esci dal locale e instauri una discussione con gli amici dici:" devono andar via, tornare a casa loro! ci rubano il lavoro!" ma...non e' mandando via loro si crea lavoro o si aiutano i connazionali piu' sfortunati..almeno io la penso cosi'!
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Il problema sta proprio in quello che tu dici Ciuppi; ci sono state battaglie politiche,sociali e sindacali ai fini della tutela del lavoratore per garantire un equo salario ed un orario di lavoro dignitoso ed ora dobbiamo accettare questa " concorrenza sleale"? Sleale sì, perche loro, soprattutto i rumeni, con la miseria percepita nel loro paese vivono bene...in Italia invece non si campa!
Per quanto poi riguarda la delinquenza italiana hai ragione, ne abbiamo già tanta di nostra: pensi che abbiamo bisogno di importarne ancora dell'altra? Ma gli ascolti i telegiornali? Bambini uccisi da pirati della strada ubriachi, ragazze violentate, vecchiette uccise per essere rapinate, furti negli appartamenti: alcuni di questi delinquenti sono italiani ma l'80% sono stranieri.
La lapidazione in piazza non fa parte della nostra cultura ma da loro(islamici) è una forma legale di giustizia: scambio culturale si ma solo con chi può insegnarci qualcosa credo.
Dici che una volta nelle concerie venete non c'erano italiani che volessero lavorare e quindi si impiegavano operai extracomunitari? Certo, hai ragione, ma ora c'è la fame e stai sicuro che anche un italiano veneto lo farebbe : e tutti noi abbiamo il sacrosanto dovere di permetterlo. E se per consentirlo bisogna mandare via gli stranieri, ebbene si, bisogna farlo!!
Bisogna prima garantire la sopravvivenza del nostro popolo e dopo possiamo essere magnanimi verso gli altri. Certo,hai ragione, la colpa è di una certa classe politica che ha permesso che le orde ci invadessero, ben vengano gli stranieri ma prima devono dimostrare di avere un posto di lavoro che gli permetta di vivere dignitosamente sulla nostra terra. Non credo proprio che oggi sia possibile.
Poi una picconata in testa a Milano te la puoi prendere da chiunque, basti vedere il grado di stress la sera o la mattina in tangenziale....il fatto che il piccone fosse in mano ad uno straniero è del tutto irrilevante, basta leggere la cronaca di tutti i giorni ed anche i nostri non si fanno mancare proprio nulla.
Vogliamo parlare del poliziotto che ha ucciso il figlio di sette anni e poi si è suicidato ?
Questa non è violenza gratuita ? O era anche lui un immigrato ?
Andate a vedere nelle fonderie ( quelle rimaste ) quanti italiani ci lavorano o ci andrebbero a lavorare !
Attenzione io non difendo gli immigrati, assolutamente, anzi....però.....
Guido
[quote author=CIUPPI link=topic=97919.msg187199#msg187199 date=1368890214]
pienamente d'accordo su tutto quello che scrive roussillon! ha raccontato benissimo su cosa succede in piemonte, una badante straniera prende 1000/1200 euro al mese, per 24 ore al giorno con vitto e alloggio, un' italiana la stessa cifra per 8 ore una signora extracomunitaria per le pulizie ne prende 7 un'italiana 10...un cuoco italiano non prende meno di 1800 euro al mese al contrario un italiano...con questo non voglio dire che siano giusti gli stipendi degli extracomunitari ma in un periodo di crisi la gente sceglie chi chiede meno e allora forse qualche legge va cambiata o vanno fatti dei controlli maggiori sul lavoro in nero ...poi su certe cose bisogna essere sinceri, non va solo detto bisogna lapidare in piazza...avete mai visto un italiano lapidato in piazza? o forse in Italia non abbiamo delinquenti che vengono rilasciati e dopo poco combinano guai ancora piu' grossi?...che forse ci sia bisogno di una riforma della giustizia...anche se non proprio una riforma come la chiede il berlu?
penso bisogna essere sinceri e ricordare alcune cose come quella che, fino poco tempo fa in veneto non c'erano italiani che accettassero lavori nelle concerie e gli unici disponibili erano gli extracomunitari..ora che si fa,dopo anni che questi hanno lavorato onestamente ..li buttiamo fuori xche' gli italiani hanno cambiato idea? oppure ci si dimentica che arrivavano in basilicata(e arrivano ancora oggi) pullman pieni di gente dell'est o dall'africa che serviva per fare le stagioni nei campi, per raccogliere fragole,pomodori etc e per alloggio gli venivano date, e sottolineo ancora oggi, le case di campagna della riforma fondiaria mussolini, case senza arredamento ne' acqua e corrente lontane dai paesi? e questa gente deve fare quello che gli italiani non vogliono piu' fare o accettare paghe insignificanti e, il produttore, che riceve pochi centesimi per un kilo di zucchine per colpa della grande distrubuzione o della globalizzazione, preferisce assumere queste persone perche' costano meno,si stima in circa 6 mila migranti che lavorano in nero, senza diritti e senza alcuna forma di assistenza,...ora ditemi la colpa di chi e' nostra o degli extracomunitari? gente che nel loro paese guadagnano anche 40 euro al mese per confezionare le magliette di marca che noi in occidente indossiamo!
o vogliamo parlare dei manifesti elettorali di storace dove pubblicizza " asili e servizi prima agli italiani" e vengono fatti attaccare dagli immigrati, in questi giorni gira in internet foto e video...storace forse non ha trovato italiani x attaccarli? questa e' coerenza?
da un quotidano affaritaliani, riporto questa indagine su puglia e basilicata: " Nove immigrati su dieci lavorano in nero. L'orario di lavoro parte alle 4.30 del mattino per una media di otto/dieci ore nei campi. Il salario orario lordo è compreso dai 3 ai 5 euro (da cui però va sottratta una quota - anche consistente - che il caporale, il luogotenente del padrone schiavista, tiene per sé). Ci si ammala per via delle durissime condizioni di vita e lavoro cui si è costretti (le patologie riscontrate sono principalmente osteomuscolari, a queste si aggiungono malattie dermatologiche, respiratorie e gastroenteriche). Il 71% è sprovvisto di tessera sanitaria (secondo un recente rapporto di Medici senza frontiere). Si tratta in maggioranza di uomini giovani provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana, del Maghreb o dell’Est Europa, e il 90% non ha alcun contratto di lavoro, mentre il 65% degli immigrati vive in strutture abbandonate, che il 62% non dispone di servizi igienici nel luogo in cui vive, che il 64% non ha accesso all'acqua corrente e deve percorrere distanze considerevoli per raggiungere il punto d'acqua più vicino."
Tiopentone sei sempre dell'idea che in basilicata (tra l'altro regione con la piu' alta percentuale d'italia di emigrazione e disoccupazione) i lucani sono disposti a far qualsiasi tipo di lavoro?..io non tanto e posso dirti che la lucania la conosco molto bene, entra un po' all'interno, non nelle zone di mare e la realta' e' questa.. se non peggio.
la colpa non e' di queste persone ma della classe politica che non riesce a fare giuste leggi, che non fa fare giusti controlli...in ogni paese ci sono persone per bene e persone delinquenti, e quando c'e' un periodo di crisi gli immigrati vengono subito additati...lo e' stato in america(sacco e vanzetti insegnano), lo e' stato in italia del nord negli anni 60 contro gli immigrati del sud italia....e la colpa, signori, e' anche nostra che pur di risparmiare chiudiamo gli occhi sulle irregolarita'...vicino casa mia c'e' una pizzeria/ristorante il sabato sera con meno di 40 euro si mangia in 4 e anche portate di pesce, c'e' sempre tutto esaurito, bisogna prenotare..il personale e' fatto solo di extracomunitari, gli stessi che quando servono o vai alla cassa non vedi di che nazionalita' siano ma che appena esci dal locale e instauri una discussione con gli amici dici:" devono andar via, tornare a casa loro! ci rubano il lavoro!" ma...non e' mandando via loro si crea lavoro o si aiutano i connazionali piu' sfortunati..almeno io la penso cosi'!
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Il problema sta proprio in quello che tu dici Ciuppi; ci sono state battaglie politiche,sociali e sindacali ai fini della tutela del lavoratore per garantire un equo salario ed un orario di lavoro dignitoso ed ora dobbiamo accettare questa " concorrenza sleale"? Sleale sì, perche loro, soprattutto i rumeni, con la miseria percepita nel loro paese vivono bene...in Italia invece non si campa!
Per quanto poi riguarda la delinquenza italiana hai ragione, ne abbiamo già tanta di nostra: pensi che abbiamo bisogno di importarne ancora dell'altra? Ma gli ascolti i telegiornali? Bambini uccisi da pirati della strada ubriachi, ragazze violentate, vecchiette uccise per essere rapinate, furti negli appartamenti: alcuni di questi delinquenti sono italiani ma l'80% sono stranieri.
La lapidazione in piazza non fa parte della nostra cultura ma da loro(islamici) è una forma legale di giustizia: scambio culturale si ma solo con chi può insegnarci qualcosa credo.
Dici che una volta nelle concerie venete non c'erano italiani che volessero lavorare e quindi si impiegavano operai extracomunitari? Certo, hai ragione, ma ora c'è la fame e stai sicuro che anche un italiano veneto lo farebbe : e tutti noi abbiamo il sacrosanto dovere di permetterlo. E se per consentirlo bisogna mandare via gli stranieri, ebbene si, bisogna farlo!!
Bisogna prima garantire la sopravvivenza del nostro popolo e dopo possiamo essere magnanimi verso gli altri. Certo,hai ragione, la colpa è di una certa classe politica che ha permesso che le orde ci invadessero, ben vengano gli stranieri ma prima devono dimostrare di avere un posto di lavoro che gli permetta di vivere dignitosamente sulla nostra terra. Non credo proprio che oggi sia possibile.
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Invece ci sono eccome.
L'italiano ha diritto a stare in itaglia e quindi, obtorto collo, non ci possiamo fare niente.
Il clandestino invece non ha motivo di essere qui, fuori da ogni regola, e quindi le sue picconate sono "ingiustificabili".
Se si fossero applicate le regole, ci sarebbero alcuni morti in meno. Indipendente dalla pazzia della gente.
[quote author=TIOPENTONE link=topic=97919.msg187263#msg187263 date=1368966972]
D'accordo Guido, anche noi italiani abbiamo pecche vergognose, la penso come te...senza dubbio...ma abbiamo già le nostre e ci bastano, o no?
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D'accordo Guido, anche noi italiani abbiamo pecche vergognose, la penso come te...senza dubbio...ma abbiamo già le nostre e ci bastano, o no?
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VERO, nulla di più vero, ma come detto dal saggio Roussillon, non puoi pensare di bloccare una cosa grande come il flusso migratorio, cosa della quale noi Italiani dovremmo essere gli ultimi al mondo a lamentarci, per ovvii motivi, ma regolamentarli questo sì, ed è quì che pecchiamo.
Stati come Americhe, Francia, Germania di immigrati ne hanno milioni più di noi, li hanno tenuti a bada, magari ghettizzandoli ma comunque li hanno tenuti a bada.
Però quì abbiamo la Chiesa e ......
Molte cose scritte possono essere condivisibili. Alcune proprio no, come il proclama alla Ku klux klan sulla fustigazione o lapidazione pubblica del picconatore di Milano. Un popolo che si professa civile non può mai permettersi di fare certe affermazioni. Prendo quindi le proposte come il risultato di un'esasperazione causata dalla crisi del momento.
Che ci piaccia o no l'Italia fa parte di una comunità internazionale e, come tale ha delle responsabilità, alle quali non si può esimere, che consistono nell'accogliere gli stranieri, i rifugiati e coloro che chiedono asilo politico. E' logico che a fronte di un afflusso di persone eterogenee, ci possano essere anche individui malati di mente, di indubbia reputazione o dediti al crimine. Il segreto per gestirli sta nel controllarli ed intervenire prima che succeda il peggio. In Italia non mi pare che si sia tenuto sotto controllo il flusso migratorio. Si è semplicemente lasciato che l'acqua andasse verso il basso.
Io auspico che, se ritenuto colpevole, il picconatore subisca una condanna esemplare, come tutti coloro che commettono dei crimini nel nostro Paese. Vorrei però ricordare che è tardi chiudere la stalla quando i buoi sono scappati e quindi, se proprio dobbiamo fustigare qualcuno, forse è meglio farlo con chi era a conoscenza dello stato mentale di quella persona e della sua indole e, nonostante ciò, gli ha permesso di girare liberamente, come è da fustigare chi ha dato gli arresti domiciliari in un residence sul mare a quel nomade ubriaco che ha falciato diverse persone con la sua vettura. Non parliamo poi di coloro che, per illuminismo eccessivo o per essere progressisti a tutti i costi, tendono ad annullare completamente le nostre tradizioni. Vedi, a titolo di esempio, quelli che, per non turbare la suscettibilità degli stranieri, vorrebbero togliere i crocefissi dalle scuole od impedire la celebrazione del Natale con i tradizionali presepi nelle aule scolastiche.
Durante il governo Berlusconi, Dio l'abbia in gloria >:(, giornalmente il telegiornale di Rai tre ci parlava di sbarchi, di come erano trattati i rifugiati e di altre cose altrettanto amene. Finito il governo, non si sente più parlare di rifugiati e, ad oggi, non ho ancora capito se a strumentalizzare fosse la destra per cercare di influenzare l'opinione pubblica che, se non si fossero presi certi provvedimenti, l'Italia sarebbe stata in pericolo o la sinistra per dimostrare l'incapacità di Berlusconi a gestire il fenomeno.
Tornando al problema lavoro, io non credo che l'allontanamento di qualche migliaia di stranieri possa risolvere la crisi occupazionale italiana, tanto più che il lavoro svolto da queste persone è di basso profilo qualitativo e quindi indigesto agli italiani o, almeno, a quegli italiani che vivono nella zona di Piemonte dove risiedo io. Al proposito voglio fare un altro esempio che ritengo molto significativo: mio nipote è agente generale per il Piemonte Valle d'Aosta e Liguria di un importante ditta telefonica e possiede inoltre alcuni negozi che si occupano di telefonia. Ebbene sta alienando un negozio dopo l'altro perché non riesce a trovare personale di giovane età che sia disposto a lavorare anche il sabato pomeriggio. E risaputo che per trattare questo genere di prodotti sia più indicata ina persona giovane.
Il problema occupazionale si risolve, a mio parere, con la creazione di occasioni di lavoro che possano servire al Paese in un prossimo futuro, come alcune opere infrastrutturali che serviranno a modernizzarlo ed a migliorare le comunicazioni. Un esempio banalissimo potrebbe essere la creazione di una via d'acqua navigabile che colleghi Venezia con Torino snellendo il traffico su gomma che costa moltissimo all'economia nazionale. Il mio è un esempio buttato lì e magari neanche tanto realizzabile, ma se ci si spreme un po' le meningi si può arrivare a trovare soluzioni che, oltre a creare occupazione e sviluppare tecnologia, creeranno un beneficio enorme per l'Italia.
Viceversa, se allontaniamo gli stranieri dai lavori in cui sono occupati, creiamo un'altra occasione di crisi, almeno dalle mie parti, poiché, non essendoci persone disposte a sostituirli, si creerebbe un buco nell'assistenza domiciliare degli anziani o nell'assistenza ospedaliera. Oggi una badante costa, tra salario, contributi e il vitto circa 1500 Euro mese. Se dovesse sparire questo servizio chi ha anziani in casa dovrebbe rivolgersi alle strutture pubbliche e private che, sempre dalle mie parti, costano circa 3000 Euro mese. Sappiamo tutti poi che una struttura di questo genere significa la morte civile dell'individuo, mentre invece, se assistito, a casa può ancora trascorrere una vecchiaia dignitosa.
L'alternativa per non dissanguarsi è di assistere direttamente gli infermi e gli anziani con tutta la fatica e le difficoltà che questo comporta. Non dimentichiamo però che chi ha degli anziani in casa ha comunque raggiunto una certa età per cui è molto probabile che si occupi già dei nipoti perché i figli lavorano. E' umanamente impossibile occuparsi contemporaneamente degli anziani e dei nipoti. E allora? Certo i nipoti si possono portare al nido d'infanzia od alla scuola materna, ma a prescindere dal costo che non tutti in questo momento di crisi possono affrontare, queste istituzioni fanno l'orario scolastico che, guarda caso non coincide con quello di lavoro. Questa è una delle conquiste sociali e sindacali di cui parla Tiopentone.
Parlando di conquiste sociali e sindacali, va precisato che, fatti salvi alcuni principi fondamentali, tutti gli altri accordi seguono il principio del rebus sic stantibus e cioè che se cambiano le condizioni che c'erano al momento della firma, cambiano anche gli accordi. E' impossibile pretendere la luna quando non ci sono i soldi.
Questo principio è molto utilizzato in Germania, Nazione che viene considerata all'avanguardia dal punto di vista politico, economico e sindacale.
Io non credo che faccia parte delle conquiste un assenteismo che raggiunge le due cifre percentuali o il dipendente che timbra il cartellino e poi si allontana dal posto di lavoro o i custodi che interrompono un concerto perché era andato oltre il loro orario di lavoro o colui che fa due lavori di cui uno in nero o l'insegnante che accetta un posto di ruolo a centinaia di chilometri dal suo luogo di residenza abituale e poi non si presenta alla scuola assegnata. Non parliamo poi dei comuni che, trincerandosi dietro il patto di stabilità, non pagano le imprese che hanno lavorato per loro, ma spendono 25.000 Euro ogni anno per la festa del paese con il pieno accordo dei cittadini i quali sono più interessati a mangiare e bere gratis ed al soggiorno marino che non al benessere delle ditte ed alle sue maestranze.
Mi sono dilungato e chiedo scusa, ma ogni tanto certe cose vanno dette. Non si può sempre e solamente accusare gli altri della situazione italiana. Forse un'attenta analisi del nostro comportamento ci farebbe capire che non sono sempre gli altri a sbagliare.
La tua lucida disamina, saggia ed equilibrata, è una guida a comprendere le fondamenta del problema, la cui risoluzione dovrà necessariamente prevedere accordi internazionali ed implicazioni politico-sociali di livello elevato.
La violenza non paga...nemmeno la nostra!! Grazie Roberto, buona serata.
Mi metto nei panni dei parenti stretti e se fossi in loro l'unico mio "sollievo" sarebbe vederlo sulla sedia elettrica o in piazza in mano alla folla.
Per me non esistono più i discorsi perbenisti.
I TG parlano solo di grandi eventi, mentre i TG regionali mostrano la realtà.
Il TG della mia zona mostra sempre più spesso villette assaltate da EXTRACOMUNITARI che picchiano con una violenza inaudita chi gli capita tra le mani, siano essi giovani che vecchi.
E dopo vogliamo parlare di razzismo?