nn so se la notizia è vera...

modificato 15:09 in Camper Bar
pero' al tg hanno detto che il mio concittadino Francesco Nuti ha perso la sua battaglia contro la malattia che lo colpi' dopo un incidente domestico,in questo articolo pero' sembra che sia sempre vivo.nn so se voi sapete notizie certe vi pregherei di farmelo sapere grazie
Al Festival di Roma il documentario sull'artista malato che da anni non riesce a parlare
FULVIA CAPRARA

ROMA
Nessuno l'ha dimenticato, ma il pudore, spesso colpevole, verso la malattia e il dolore, hanno fatto calare sulla sua storia un silenzio attonito. Gli amici, i colleghi, il pubblico sanno che, dal dicembre 2006, Francesco Nuti sconta una punizione ingiusta, uno di quei castighi che nessuno merita e invece piombano, da un attimo all'altro, buttando all'aria le vite dei più sfortunati. La caduta in casa, l'emorragia cranica, il coma, l'operazione. E poi l'inizio di un'esistenza a metà. Una fatica immensa, divisa con la madre, con il fratello medico Giovanni, con pochi affetti, tra cui il regista Giovanni Veronesi che non ha mai smesso di stargli accanto, ma soprattutto con se stesso. Da quella notte l'autore non parla più: «Ho provato - confessa Giovanni - un sentimento nuovo e forte, il compito di ridare voce a mio fratello. Compito impossibile per il medico. Possibile solo se compreso sul piano generale e simbolico. Sì, perché mi sono accorto che al silenzio di Francesco corrisponde un silenzio più forte. Il silenzio del mondo del cinema e dell'editoria musicale, che forse non si è accorto davvero dell'autore che lui rappresenta, che sembra averlo dimenticato, rimosso, come dicono alcuni, con una rapidità intollerabile».

Tra due settimane, con il documentario di Mario Canale Francesco Nuti... e vengo da lontano, il Festival di Roma riaccende i riflettori sulla parabola dell'artista. Nel programma della rassegna c'è scritto che all'evento parteciperà anche lui, il protagonista, per la prima volta in pubblico dopo l'incidente, anche se chi lo assiste dice che la sua presenza non sarà certa fino all'ultimo minuto.

Quel giorno ad applaudirlo ci saranno tutti, magari in piedi, magari con le lacrime agli occhi, compresi i tanti che lo hanno dimenticato e pure quelli che, negli anni difficili, gli hanno sbattuto la porta in faccia. Nuti non è mai stato un personaggio facile, di quelli che semplicemente si fanno amare da tutti. Aveva i suoi fan, ma anche i suoi detrattori. C'era chi non gli aveva mai perdonato il grande salto dietro la macchina da presa, la tentazione, come scriveva l'ex critico della Stampa Stefano Reggiani nel suo Dizionario del post-divismo, di diventare «un improbabile malincomico internazionale».

E poi l'aria un po' sbruffona da ragazzo di provincia, il narcisismo dell'attore arrivato, e le donne, tante, tutte bellissime, prese, lasciate, cambiate al ritmo di un girotondo spensierato. Da Clarissa Burt ad Annamaria Malipiero, madre dell'unica figlia Ginevra, passando per le interpreti dei suoi film su cui fiorivano sempre, vere o false che fossero, voci di amori turbolenti.

Dall'inizio degli Anni Ottanta alla metà dei Novanta, Francesco Nuti, nato a Firenze nel ‘55, dal barbiere Renzo detto «il Casanova» e da mamma Anna che in questi ultimi anni se l'è curato come se fosse tornato bimbo, ha vissuto la sua stagione d'oro. Dai primi successi con i Giancattivi all'esordio nel cinema diretto da Maurizio Ponzi in Madonna che silenzio c'è stasera ai film da regista e interprete dove metteva in gioco tutto se stesso, con fortune alterne. Il documentario ricostruisce le cronache dal set, la nascita dei tormentoni e delle gag, la passione per la musica che lo portò sul palcoscenico di Sanremo con il brano Sarà per te. Roberto Benigni, che per lui è sempre stato una specie di fratello maggiore, diceva che era rimasto «monello», e che nei confronti della vita «era generosissimo, la sperperava, era uno scialo».

L'inizio della fine ha una data, 1994, e un nome preciso, Occhiopinocchio, il kolossal prodotto da Cecchi Gori e ispirato all'eroe di Collodi, incappato in una serie nera di difficoltà realizzative, tagliato, rimontato e alla fine stroncato dalla critica. Nuti non regge il colpo, s'infila nel tunnel della rabbia e dell'infelicità, inizia a bere, si confessa in pubblico, convoca disperate conferenze stampa in cui implora un lavoro. Cose proibite, soprattutto quest'ultima, dalle leggi dello show-business che impongono una maschera di benessere perenne. Se non ce la si fa a portarla, meglio eclissarsi piuttosto che far sapere che stai male. Nel documentario, spiegano gli autori Mario Canale e Anna Rosi Morri, «ci sono la sua permalosità e la sua generosità, poi le prime sconfitte e la difficoltà di accettarle, gli errori e le invidie, l'insicurezza e la sfortuna e alla fine il silenzio, che abbiamo voluto rompere, perché Francesco è vivo».

Commenti

  • modificato 15:09
    si l'ho sentito anch' io mi dispiace molto.
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 15:09
    è stato un bravo attore,purtroppo nn molto amato dai critici
  • modificato 15:09
    A me dispiace moltissimo per le disavventure capitategli...con quella sua espressione di perenne presa in giro è uno degli artisti Italiani che mi piace, mi piacciono i suoi film che fino a qualche anno fa (tanti anni fa!!!) riproponevano in tv, poi il mondo dello spettacolo gli ha girato le spalle e non lo ha aiutato mai!!!

    Si pavoneggiano alla grande quando si tratta di fare FINTA e soprattutto SPETTACOLARE beneficenza...in modo che tutti sappiano che tizio e caio dello spettacolo hanno fatto i grandi numeri di spettatori e di raccolta soldi (ma quanti sono poi i soldi veri??? se fossero tutti quelli che dicono, cisi potrebbe VERAMENTE sfamare gran parte del Mondo!!!) e poi non degnano di un pensiero un collega, un amico in difficoltà e che non riesce a riemergere!!!

    Un pensiero per Francesco...:(

    Un pensiero per i suoi...colleghi...:bad::bad::bad:
  • modificato 15:09
    Ciao, Francesco Nuti non è morto, anzi sta meglio e dice di voler tornare a fare l'attore molto presto... Ciao.
  • modificato 15:09
    ottima notizia, è stato (è tuttora) uno dei miei attori preferiti.
    Adoro la scuola comica toscana, come quella napoletana.
  • modificato 15:09
    bhè.. ascoltando le dichiarazioni del fratello ai tiggì che l'hanno intervistato in occasione del conferimento del premio che gli è stato assegnato oggi alla rassegna del cinema di roma Francesco Nuti ha grosse difficoltà. Da quel che riferisce il fratello stenta a parlare e ha difficoltà a muovere un braccio.
    porca eva... la casa è il posto dove è piùù facile farsi del male....

    auguri Fra...
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 15:09
    Francesco Nuti torna da lontano.
    E lo fa con una lunga intervista al settimanale Chi, rompendo un silenzio che durava da quattro anni: «Aspettatemi, tornerò»
    ecco il link dell'articolo del 03.11.2010 (modificato il 04.11.2010)

    http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/spettacoli/2010/3-novembre-2010/francesco-torna-lontano-1804086025285.shtml
  • modificato 15:09
    bene sn contenta che francesco si stia riprendendo se pur molto lentamente...ma da maledetto toscanaccio quel che è sn sicura che tornerà + simpatico e bravo di prima..vai Francesco..6 un grande

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