Alternative alla crisi.

modificato gennaio 2011 in Camper Bar
In un momento in cui soldi non ce ne sono, e il mio modesto parere è che il 2011 sarà peggiore e di molto rispetto al 2010, viste le attuali premesse, un popolo ragionevole dovrebbe guardarsi intorno e pensare a gestire meglio le proprie risorse economiche.

La vacanza è un momento familiare molto importante, può essere vissuta in tanti modi e per chi ama la vita all'aria aperta, sembra che ciò, specie in Italia, possa essere vissuta solo attraverso il mezzo camper, spesso, troppo spesso, visto come la soluzione al problema economico di vivere il tempo libero e invece, conti alla mano, oggi si traduce spesso in un volano di aumento delle spese per tutta una serie di motivi, molti dei quali ben conosciuti e trattati spesso nei forum, anche se con scarsissimo senso critico.

Un fatto è certo ed inconfutabie il camper oggi ha dei costi passivi veramente impegnativi correlati certamente anche al valore del bene in gioco, più vale e più questi costi salgono in modo vertiginoso.

Chi pensa o crede che il suo mezzo di tre anni con 50mila kilometri, pagato nel 2007 intorno ai 100mila euro possa valere ancora 60-65mila euro, vive nel mondo dei sogni e comunque è nella più assoluta incompetenza nel capire il settore e le sue propaggini. Viene da se che i soldi buttati dalla finestra sono un mucchio. A poco serve buttare il tutto sull'idea malsana che certi conti non vanno fatti quando si tratta di tempo libero, credo che oggi più di ieri vadano fatti e come.

I costruttori si affannano ancora a cercare la soluzione ai problemi del settore nel camper sempre più economico, non mollano l'osso, un osso ormai in cui la carne non vi è proprio per nulla.

Ma noi utenti finali non possiamo far altro che guardarci intorno e trovare soluzioni o compromessi che possano ancora darci quel modo di vivere sotto gli alberi in maniera rilassante, simpatica, particolare e io direi dinamica sino ad un livello che ai più sfugge, tutto a costi veramente alla portata di tantissimi, specie nella gestione finale.

Il rimorchio polivalente abitativo, sempre alla ribalta in altri paesi e in continua fase di sviluppo, rimane per il popolo italico un "mostro" osceno visto con una sorta di atteggiamento snob, forse perchè i più non sanno cosa sia in realtà.

Purtroppo uno dei migliori produttori al Mondo di questa sorta di "carretto abitativo" è nella lontana Australia, l'importazione in Italia non è ancora maturata ma sono certo che diversi nostri imprenditori potrebbero avere la possibilità di aprire una strada di collegamento o, perchè no, produrre in proprio oggetti simili:

http://www.outandaboutcaravanhire.com.au/

image

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Ovviamente questo è solo un semplice esempio.

Non è mia intenzione tentare dei paragoni tra un camper e la scelta di tirarsi dietro un modulo abitativo che ha ovviamente delle limitazioni rispetto ad un v.r. specie nella stagione invernale o nel tracciare "rotte" esclusivamente itineranti, ma siamo sicuri che il costo importante di un camper, rispetto ad altre scelte sia sempre giustificato da ciò ? La mia esperienza nel campo dice NO.

Gli eventuali limiti di gestire la vita all'aria aperta con altre soluzioni che non sia unicamente quella del camper, sono ben proporzionati alla cifra investita e rimpinguata ogni anno dall'avere questo oggetto.

Nel passato i meccanismi erano totalmente diversi, i costi minori, la possibilità di utlizzo praticamente libera da ogni tipo di restrizione legale e logistica, oggi non è più così a fronte di costi che si sono raddoppiati e, se includiamo anche il fattore svalutazione, triplicati.

Rimane ovviamente la libertà di scelta, fintanto che rimarrà la capacità di far quadrare tutti i bilanci che non solo quelli di chi produce i camper ma anche di chi poi li deve comprare e gestirseli.

Io credo che si debba fare uno sforzo e vedere in questo paese altre soluzioni già attive in altri luoghi, noi utenti dovremo capire meglio cosa vogliamo che un camper ci offra e sino a quale prezzo siamo disposti a cedere alle sue lusinghe.

Gli operatori dal canto loro devono però pensare anche ad altro, la guerra del camper più economico per acchiappare l'uomo occasionale della strada a fianco non va bene, non va assolutamente bene.

Bisogna rivedere i parametri di stimolo e ridare al camper la sua giusta collocazione che in moltissimi casi ha scalzato sistemi alternativi validi, più economici culturalmente di analoga importanza, Maculani.
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Commenti

  • modificato 08:39
    [quote]maculani:
    In un momento in cui soldi non ce ne sono, e il mio modesto parere è che il 2011 sarà peggiore e di molto rispetto al 2010, viste le attuali premesse, un popolo ragionevole dovrebbe guardarsi intorno e pensare a gestire meglio le proprie risorse economiche.

    La vacanza è un momento familiare molto importante, può essere vissuta in tanti modi e per chi ama la vita all'aria aperta, sembra che ciò, specie in Italia, possa essere vissuta solo attraverso il mezzo camper, spesso, troppo spesso, visto come la soluzione al problema economico di vivere il tempo libero e invece, conti alla mano, oggi si traduce spesso in un volano di aumento delle spese per tutta una serie di motivi, molti dei quali ben conosciuti e trattati spesso nei forum, anche se con scarsissimo senso critico.

    Un fatto è certo ed inconfutabie il camper oggi ha dei costi passivi veramente impegnativi correlati certamente anche al valore del bene in gioco, più vale e più questi costi salgono in modo vertiginoso.

    Chi pensa o crede che il suo mezzo di tre anni con 50mila kilometri, pagato nel 2007 intorno ai 100mila euro possa valere ancora 60-65mila euro, vive nel mondo dei sogni e comunque è nella più assoluta incompetenza nel capire il settore e le sue propaggini. Viene da se che i soldi buttati dalla finestra sono un mucchio. A poco serve buttare il tutto sull'idea malsana che certi conti non vanno fatti quando si tratta di tempo libero, credo che oggi più di ieri vadano fatti e come.

    I costruttori si affannano ancora a cercare la soluzione ai problemi del settore nel camper sempre più economico, non mollano l'osso, un osso ormai in cui la carne non vi è proprio per nulla.

    Ma noi utenti finali non possiamo far altro che guardarci intorno e trovare soluzioni o compromessi che possano ancora darci quel modo di vivere sotto gli alberi in maniera rilassante, simpatica, particolare e io direi dinamica sino ad un livello che ai più sfugge, tutto a costi veramente alla portata di tantissimi, specie nella gestione finale.

    Il rimorchio polivalente abitativo, sempre alla ribalta in altri paesi e in continua fase di sviluppo, rimane per il popolo italico un "mostro" osceno visto con una sorta di atteggiamento snob, forse perchè i più non sanno cosa sia in realtà.

    Purtroppo uno dei migliori produttori al Mondo di questa sorta di "carretto abitativo" è nella lontana Australia, l'importazione in Italia non è ancora maturata ma sono certo che diversi nostri imprenditori potrebbero avere la possibilità di aprire una strada di collegamento o, perchè no, produrre in proprio oggetti simili:

    http://www.outandaboutcaravanhire.com.au/

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    Ovviamente questo è solo un semplice esempio.

    Non è mia intenzione tentare dei paragoni tra un camper e la scelta di tirarsi dietro un modulo abitativo che ha ovviamente delle limitazioni rispetto ad un v.r. specie nella stagione invernale o nel tracciare "rotte" esclusivamente itineranti, ma siamo sicuri che il costo importante di un camper, rispetto ad altre scelte sia sempre giustificato da ciò ? La mia esperienza nel campo dice NO.

    Gli eventuali limiti di gestire la vita all'aria aperta con altre soluzioni che non sia unicamente quella del camper, sono ben proporzionati alla cifra investita e rimpinguata ogni anno dall'avere questo oggetto.

    Nel passato i meccanismi erano totalmente diversi, i costi minori, la possibilità di utlizzo praticamente libera da ogni tipo di restrizione legale e logistica, oggi non è più così a fronte di costi che si sono raddoppiati e, se includiamo anche il fattore svalutazione, triplicati.

    Rimane ovviamente la libertà di scelta, fintanto che rimarrà la capacità di far quadrare tutti i bilanci che non solo quelli di chi produce i camper ma anche di chi poi li deve comprare e gestirseli.

    Io credo che si debba fare uno sforzo e vedere in questo paese altre soluzioni già attive in altri luoghi, noi utenti dovremo capire meglio cosa vogliamo che un camper ci offra e sino a quale prezzo siamo disposti a cedere alle sue lusinghe.

    Gli operatori dal canto loro devono però pensare anche ad altro, la guerra del camper più economico per acchiappare l'uomo occasionale della strada a fianco non va bene, non va assolutamente bene.

    Bisogna rivedere i parametri di stimolo e ridare al camper la sua giusta collocazione che in moltissimi casi ha scalzato sistemi alternativi validi, più economici culturalmente di analoga importanza, Maculani.

    [/quote]

    Tu hai pienamente ragione, ma purtroppo in Italia, e dico Italia, perche ho notato che è un fenomeno titpico nostrano, i campeggi hanno una piega sbagliata. Vi è un infinità di campeggi con prezzi da capogiro che per una famiglia di 4 persone si aggirano ai 70 90 € al giorno per darti un parcheggio sterrato ed ad agosto oltre a non trovare mai posto sei anche trattao male. Il veicolo polivalente è una buona cosa ma da noi non puoi sostare sganciato dall'auto in nessun parcheggio pubblico se non in un Campeggio.
    Forse puo anche essere questo il fatto che da noi certe soluzioni non riescono ad attecchire.

    Bisognerebbe che ogni comune sia OBBLIGATO ad avere un parcheggio, area, campeggio dedicato ai VR, comunale, regolamentato con dei costi più popolari.

    Forse allora si vedranno soluzioni polivalenti anche più interessanti.
    Vediamo anche la costruzione di caravan in Italia è penalizzata al massimo.

    Ciao
    Marcello
  • modificato 08:39
    Scusa ma potresti spiegarmi cosa intendi con "Gli operatori dal canto loro devono però pensare anche ad altro, la guerra del camper più economico per acchiappare l'uomo occasionale della strada a fianco non va bene, non va assolutamente bene."
    Perchè non va bene?
    Cosa intendi?
  • modificato 08:39
    Il titolo è già una parte della risposta: Alternative......finchè non arriveranno soluzioni non credo proprio che le cose cambieranno molto.

    E vero che la vacanza con la propria famiglia è un momento importante, ma la congiuntura generale obbliga moltissimi a rinunciarvi, hotel,camper,carrello,tenda o quant'altro si voglia.

    Chi ormai ha fatto la "spesa" qualche anno fà ed è in dirittura di arrivo con le rate si sacrificherà e cercherà di manutere e conservare a lungo il veicolo, ma chi avrebbe voluto comprarlo non vi riuscirà più neanche con uno da 37/40 mila euro (si pensi che in provincia e nei paesi con circa il doppio si acquista la prima casa!) non per colpa ne del prodotto ne della vendita ma proprio perchè non vi è più capacità finanziaria ed anche avendo la fortuna di lavorare,in moltissimi settori del privato (ma anche nel pubblico le cose cominciano a cambiare)non si è sicuri quanto potra durare.

    Purtroppo il camper ritornerà ad essere quello che era tempo fà: un bene per una limitata fascia di popolazione che lo potrà ancora comprare, ma anche qui si aprono altri scenari: quanti potenziali clienti che potrebbero orientarsi su mezzi importanti non sceglieranno magari un natante? e gli altri sarebbero poi disposti ad inseguire strutture adatte, di alto livello o magari si stuferebbero molto presto del capriccio tornando ad hotel,appartamenti,resort o altro sicuramente più confortevoli (nel senso servizi) e con elevata privacy (sembra divenuto un imperativo che fa addirittura sicurezza come se si fosse dei ricercati dalla CIA).

    In conclusione e con rammarico, non è l'oggetto che ci aiuta a superare meglio la crisi, ma una radicale ripresa dallo stato di torpore in cui il ns. paese è scivolato ormai da anni: nessuno ha più voglia di fare, si tira a campare aspettando tempi che solo gli illusi credono che torneranno ancora (anni 80/90),uno stato che riprenda il suo ruolo di gestore oculato del bene pubblico e non di sfruttatore in primis dello stesso della serie finchè ve ne è "magnamo": noi siamo i "clienti" dell'azienda stato e non i suoi fornitori da spermere per mantenere alti gli utili.

    I veicoli devono tornare ad essere "giusti" nella qualità costruttiva, devono fare un deciso step up di tecnologia (sono arretrati in media di 12/15 anni nei materiali ed estremamente artigianali nella costruzione) e non si dovrebbe vendere "a prezzo" come ormai è uso fare anche negli immobili (non importa superficie o dove si trova ma sostanzialmente quanto costa) cercando poi di recuperare i margini su qualunque cosa coinvolga la filiera di produzione e vendita: a mio avviso ciò genera solo schiere di clienti inveleniti dalle rogne reali o potenziali (non gli si può rispondere "per quello che lo hai pagato"...),conce che chiudono perchè bisogna vendere almeno 150 esemplari/anno per raggiungere il punto di pareggio e costruttori che se va bene traghettano in avanti di qualche anno il luttoso evento d'impresa, altrimenti fanno il "calciomercato" delle compravendite come le figurine PANINI della mia infanzia: questo marchio c'è lo ho, questo mi manca ma se tu mi cedi quel ramo di azienda io ti chiudo la fabbrica laggiù e ti lascio tranquillo.......e via cosi.

    Chi ama questo stile di vacanza,e nonostante tutto vuole ancora crederci, non si abbatta: qualcosa cambierà ma siamo proprio noi a dare l'indirizzo al cambiamento, il nostro modo di valutare,ragionare ed infine spendere al meglio i ns. sempre più limitati e sudati risparmi, non ragioniamo a "fari bassi",una trattativa alla quale si va armati con il coltello a serramanico in tasca da puntare alla gola del venditore prima o poi si ritorce contro di noi: capire cosa si compra oltre al veicolo,sforzarsi di vedere oltre la faccia del'uomo che vende ed alla fine ma solo allora lasciare che una piccola parte emozionale entri nella decisione finale per il si o no.

    Il prezzo degli oggetti sicuramente lo fa il mercato ma non dimentichiamo mai che il mercato siamo noi a crearlo anche se poi altri (marketing vari,agenzie di vendita ecc.) lo deviano,lo dopano,lo intossicano di prodotti cosi/cosi.

    Opinioni personali,no polemica ma spunti di riflessione.
  • modificato 08:39
    Ho letto con interesse gli interventi di Maculani e di Haiade, ho letto e riletto, ma faccio fatica a capire il discorso.
    Credo sia normale che ci siano diverse fasce di prezzo come succede nelle macchine; ma a mio parere non è detto che chi ha il camper da 30.000 si diverta meno di chi ne ha uno da 100.000, anzi giusto per statistica chi compra il camper entry level sono famiglie giovani piene di vita che non si spaventano se non hanno i sedili in pelle. Ma compatibilmente con il lavoro sono sempre in giro....

    La svalutazione dei mezzi: il nostro mercato è drogato, i mezzi vengono sopravvalutati ma solo se se ne acquista uno nuovo e proprio per questo "metodo" ci sono i piazzali pieni di usati che nessuno comprerà mai,costano troppo.

    Chiaro che un mezzo di lusso perchè se parliamo di un camper da 100.000 € è lusso, si svaluta molto molto di più in proporzione rispetto a un lagan della mclouis che costa 33.000 €

    Ma la stessa cosa vi capiterà se vendete una macchina tipo bmw5, audi A6, mercedes dopo 3 anni vale il 50% se vendete una golf dello stesso anno perderete sempre il 50% ma le cifre sono diverse. E' il lusso che si svaluta non il mezzo.

    Un esempio è il camper di pippo che a distanza di 4 anni è ancora dal concessionario, gli è stato pagato più di quanto lo aveva pagato lui 2 anni prima.


    Il camper credo che sia insuperabile se ti piace questo tipo di vacanza e con acquisti oculati per una famiglia è anche una vacanza "risparmiosa" vero che ci sono dei costi fissi ma avete provato ad andare in albergo in 4 ad agosto in una spiaggia rinnomata ????

    Per concludere se dovessi ridurmi a comprare un carrello tenda e passare le vacanze in campeggio scusate ma mi affitto un appartamento.


    Brianza
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 08:39
    Quoto al 100% Falchirossi e Brianzagolf.

    Capisco il discorso di Maculani, ma come ben spiegato da Falchirossi, dove vai con un carrello tenda o una roulotte in Italia??

    Io avevo un carrello tenda, bellissimo, spazioso, una reggia in confronto alle dimensioni del camper, ma ero costretto ad andare sempre e solo in campeggio.

    Ho preso la roulotte, idem con patate, solo ed esclusivamente campeggi.

    Ho preso il camper, vado nei campeggi, vado nelle AA, ma non sono obbligato, qui sta la differenza.

    Poi, cosa che ho notato negli ultimi dieci anni, la gente acquista anche se non ha i soldi.
    Basta andare in banca o agenzie e fare prestiti.
    Che bello, ho comprato il camper mi hanno detto dei miei amici un anno fa e paghiamo una rata mensile di 700 euro.:bad::nc: Ora lo stanno vendendo.
    Purtroppo l'illusione di avere un "capriccio" a rate molte e ribadisco molte volte non va bene.
    :boss:
  • modificato 08:39
    Le risposte sin quì date sono tutte molto interessanti ma in parte, svigolano poi dal nocciolo della questione di come, nella stragrande maggioranza dei casi si usa in Italia un v.r..

    Non è il caso di Falchirossi e Brianza che conoscendoli personalmente, lo usano realmente per come è stato concepito, ma sono una piccolissima minoranza, quindi non sono coloro che secondo me, devono riflettere sull'attuale possesso di questo bene o magari, sull'eventuale acquisto.

    Altra precisazione, quello postato non è un carrello tenda ma un modulo abitativo con caratteristiche tecniche ben differenti che lo pongono in un esercizio di utilizzo veloce e pratico dal costo che si aggira, rapportato in euro, in circa 5.000 euro. Il suo ammortamento è praticamente immediato con una sola vacanza anche in campeggi a 5 stelle con doccie personali e chiavi per il bagno ad uso esclusivo.

    Non mi costringete a fare calcoli di svalutazione reale sui camper, anche quelli di prima fascia perchè forse picchiereste la testa su fatti che, soprattutto gli anziani ben conoscono.

    Per chi mi chiede cosa intendessi dire con la cessazione di gareggiare nella vendita del mezzo più economico, faccio mia la risposta di Dodo che riporto:

    ^^^
    veicoli devono tornare ad essere "giusti" nella qualità costruttiva, devono fare un deciso step up di tecnologia (sono arretrati in media di 12/15 anni nei materiali ed estremamente artigianali nella costruzione) e non si dovrebbe vendere "a prezzo" come ormai è uso fare anche negli immobili (non importa superficie o dove si trova ma sostanzialmente quanto costa) cercando poi di recuperare i margini su qualunque cosa coinvolga la filiera di produzione e vendita: a mio avviso ciò genera solo schiere di clienti inveleniti dalle rogne reali o potenziali (non gli si può rispondere "per quello che lo hai pagato"...),conce che chiudono perchè bisogna vendere almeno 150 esemplari/anno per

    ^^^

    Il camper per tutti è creare la collissione totale con la Società che ci circonda, specie in luoghi dove "l'estetica" ha ancora una sua importanza turistica. Uno dei quadri più desolandi è vedere uno stuolo di PIGAFETTA in parcheggi comuni, diverso è magari vederli all'interno di aree attrezzate magari coperti da vegetazione, quindi, non si vedono.


    Tornando ai costi, provate a demolire il fatto che un camper nuovo di 50mila euro (oggi fascia medio-bassa) costa già il primo anno circa 10mila euro da aggiungere ai 50mila. Quante cose si fanno con 10mila euro ? Io credo che se ne facciano moltissime e anche interessanti, ma l'interesse nasce dalla capacità dell'uomo di sganciarsi da luoghi comuni, Maculani.
  • modificato gennaio 2011
    [quote]FALCHIROSSI:
    [quote]maculani:
    In un momento in cui soldi non ce ne sono, e il mio modesto parere è che il 2011 sarà peggiore e di molto rispetto al 2010, viste le attuali premesse, un popolo ragionevole dovrebbe guardarsi intorno e pensare a gestire meglio le proprie risorse economiche.

    La vacanza è un momento familiare molto importante, può essere vissuta in tanti modi e per chi ama la vita all'aria aperta, sembra che ciò, specie in Italia, possa essere vissuta solo attraverso il mezzo camper, spesso, troppo spesso, visto come la soluzione al problema economico di vivere il tempo libero e invece, conti alla mano, oggi si traduce spesso in un volano di aumento delle spese per tutta una serie di motivi, molti dei quali ben conosciuti e trattati spesso nei forum, anche se con scarsissimo senso critico.

    Un fatto è certo ed inconfutabie il camper oggi ha dei costi passivi veramente impegnativi correlati certamente anche al valore del bene in gioco, più vale e più questi costi salgono in modo vertiginoso.

    Chi pensa o crede che il suo mezzo di tre anni con 50mila kilometri, pagato nel 2007 intorno ai 100mila euro possa valere ancora 60-65mila euro, vive nel mondo dei sogni e comunque è nella più assoluta incompetenza nel capire il settore e le sue propaggini. Viene da se che i soldi buttati dalla finestra sono un mucchio. A poco serve buttare il tutto sull'idea malsana che certi conti non vanno fatti quando si tratta di tempo libero, credo che oggi più di ieri vadano fatti e come.

    I costruttori si affannano ancora a cercare la soluzione ai problemi del settore nel camper sempre più economico, non mollano l'osso, un osso ormai in cui la carne non vi è proprio per nulla.

    Ma noi utenti finali non possiamo far altro che guardarci intorno e trovare soluzioni o compromessi che possano ancora darci quel modo di vivere sotto gli alberi in maniera rilassante, simpatica, particolare e io direi dinamica sino ad un livello che ai più sfugge, tutto a costi veramente alla portata di tantissimi, specie nella gestione finale.

    Il rimorchio polivalente abitativo, sempre alla ribalta in altri paesi e in continua fase di sviluppo, rimane per il popolo italico un "mostro" osceno visto con una sorta di atteggiamento snob, forse perchè i più non sanno cosa sia in realtà.

    Purtroppo uno dei migliori produttori al Mondo di questa sorta di "carretto abitativo" è nella lontana Australia, l'importazione in Italia non è ancora maturata ma sono certo che diversi nostri imprenditori potrebbero avere la possibilità di aprire una strada di collegamento o, perchè no, produrre in proprio oggetti simili:

    http://www.outandaboutcaravanhire.com.au/

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    Ovviamente questo è solo un semplice esempio.

    Non è mia intenzione tentare dei paragoni tra un camper e la scelta di tirarsi dietro un modulo abitativo che ha ovviamente delle limitazioni rispetto ad un v.r. specie nella stagione invernale o nel tracciare "rotte" esclusivamente itineranti, ma siamo sicuri che il costo importante di un camper, rispetto ad altre scelte sia sempre giustificato da ciò ? La mia esperienza nel campo dice NO.

    Gli eventuali limiti di gestire la vita all'aria aperta con altre soluzioni che non sia unicamente quella del camper, sono ben proporzionati alla cifra investita e rimpinguata ogni anno dall'avere questo oggetto.

    Nel passato i meccanismi erano totalmente diversi, i costi minori, la possibilità di utlizzo praticamente libera da ogni tipo di restrizione legale e logistica, oggi non è più così a fronte di costi che si sono raddoppiati e, se includiamo anche il fattore svalutazione, triplicati.

    Rimane ovviamente la libertà di scelta, fintanto che rimarrà la capacità di far quadrare tutti i bilanci che non solo quelli di chi produce i camper ma anche di chi poi li deve comprare e gestirseli.

    Io credo che si debba fare uno sforzo e vedere in questo paese altre soluzioni già attive in altri luoghi, noi utenti dovremo capire meglio cosa vogliamo che un camper ci offra e sino a quale prezzo siamo disposti a cedere alle sue lusinghe.

    Gli operatori dal canto loro devono però pensare anche ad altro, la guerra del camper più economico per acchiappare l'uomo occasionale della strada a fianco non va bene, non va assolutamente bene.

    Bisogna rivedere i parametri di stimolo e ridare al camper la sua giusta collocazione che in moltissimi casi ha scalzato sistemi alternativi validi, più economici culturalmente di analoga importanza, Maculani.

    [/quote]

    Tu hai pienamente ragione, ma purtroppo in Italia, e dico Italia, perche ho notato che è un fenomeno titpico nostrano, i campeggi hanno una piega sbagliata. Vi è un infinità di campeggi con prezzi da capogiro che per una famiglia di 4 persone si aggirano ai 70 90 € al giorno per darti un parcheggio sterrato ed ad agosto oltre a non trovare mai posto sei anche trattao male. Il veicolo polivalente è una buona cosa ma da noi non puoi sostare sganciato dall'auto in nessun parcheggio pubblico se non in un Campeggio.
    Forse puo anche essere questo il fatto che da noi certe soluzioni non riescono ad attecchire.

    Bisognerebbe che ogni comune sia OBBLIGATO ad avere un parcheggio, area, campeggio dedicato ai VR, comunale, regolamentato con dei costi più popolari.

    Forse allora si vedranno soluzioni polivalenti anche più interessanti.
    Vediamo anche la costruzione di caravan in Italia è penalizzata al massimo.

    Ciao
    Marcello
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    Marcello il campeggio in Italia è certamente esoso, come tantissime altre cose, ma attenzione i costi non sono solo quelli dell'apertura sul momento del portafogli ma anche quelli che apparentemente non si vedono ma ci sono. Ad esempio, sei sicuro che oggi per riavere il tuo stesso mezzo dando indietro il tuo, ammettendo che l'attuale sia migliore o uguale (lascio a te la risposta) te la caveresti con circa 30mila euro di differenza alla fine della fiera ? Io dico che avresti delle difficoltà.

    Se vendi a privato (impresa ardua) forse sì, ma la strada è lunga e tutta in salita, non è quella di tempi in cui si vendevano camper in una settimana.

    I 30mila euro non sono solo la cifra finale del gioco per tornare in sella poichè, nel frattempo, in questi 4-5 anni il tuo mezzo ha mangiato, richiesto cure, tasse e un luogo che non lo faccia marcire in 24 mesi.

    Poi tu lo hai usato molto nella forma più ideale, ma quanti realmente lo fanno ? Io cerco di far ragionare chi magari rischia di indebbitarsi su di un bene che non è più quello del passato, che non da più quella finta libertà che si aveva una volta. Se questa scelta non avesse i costi che poi ha, sarebbe la migliore, ma così non è, Maculani.
  • modificato gennaio 2011
    [quote]Brianzagolf:
    Ho letto con interesse gli interventi di Maculani e di Haiade, ho letto e riletto, ma faccio fatica a capire il discorso.
    Credo sia normale che ci siano diverse fasce di prezzo come succede nelle macchine; ma a mio parere non è detto che chi ha il camper da 30.000 si diverta meno di chi ne ha uno da 100.000, anzi giusto per statistica chi compra il camper entry level sono famiglie giovani piene di vita che non si spaventano se non hanno i sedili in pelle. Ma compatibilmente con il lavoro sono sempre in giro....

    La svalutazione dei mezzi: il nostro mercato è drogato, i mezzi vengono sopravvalutati ma solo se se ne acquista uno nuovo e proprio per questo "metodo" ci sono i piazzali pieni di usati che nessuno comprerà mai,costano troppo.

    Chiaro che un mezzo di lusso perchè se parliamo di un camper da 100.000 € è lusso, si svaluta molto molto di più in proporzione rispetto a un lagan della mclouis che costa 33.000 €

    Ma la stessa cosa vi capiterà se vendete una macchina tipo bmw5, audi A6, mercedes dopo 3 anni vale il 50% se vendete una golf dello stesso anno perderete sempre il 50% ma le cifre sono diverse. E' il lusso che si svaluta non il mezzo.

    Un esempio è il camper di pippo che a distanza di 4 anni è ancora dal concessionario, gli è stato pagato più di quanto lo aveva pagato lui 2 anni prima.


    Il camper credo che sia insuperabile se ti piace questo tipo di vacanza e con acquisti oculati per una famiglia è anche una vacanza "risparmiosa" vero che ci sono dei costi fissi ma avete provato ad andare in albergo in 4 ad agosto in una spiaggia rinnomata ????

    Per concludere se dovessi ridurmi a comprare un carrello tenda e passare le vacanze in campeggio scusate ma mi affitto un appartamento.


    Brianza

    [/quote]

    ..... sono famiglie giovani piene di vita che non si spaventano se non hanno i sedili in pelle. Ma compatibilmente con il lavoro sono sempre in giro....

    Proprio qui sta la questione: queste famiglie (magari con reddito da lavoro dipendente e non particolarmente elevato) non sanno domani mattina cosa le aspetta, se lavoreranno ancora, se riusciranno a far fronte alle rate dall'agognato camper comprato l'anno prima spendendo quei sudati risparmi in acconto sullo stesso.....questa totale incertezza, stagnante ormai da alcuni anni, paralizza tutto: magari si vorrebbe fare,ed allora, anche se non giustifico ma comprendo, si immettono veicoli che hanno come unico obbiettivo l'attrazione del prezzo, magari abbordabile ora ..... ma domani,il mese prossimo cosa potrà succedere alla mia condizione economico/lavorativa??.....non è dato sapere o meglio bocche cucite,grandi sorrisi e pacche sulle spalle dicendo "forza"...

    Se il clima è questo (e per moltissimi è cosi) non c'è veicolo,carrello,o altra forma di vacanza che tenga, ed ecco che non c'è nessuna fascia di prezzo che attrae il cliente medio: la risposta è proprio no su tutta la linea, e non quanto costa andare in albergo piuttosto che in campeggio.

    Per contro, e lo si vede dal mercato automotive, le fasce "alte", pur avendo comunque sofferto cali di vendite,non necessitano di grandi numeri per generare utile: se sono un agente e piazzo 2/3 veicoli anno da 150mila euro cadauno con minimi costi di struttura (determinati veicoli spesso si comprano su ordinazione e non sono a stock, al più si paga una giornata di albergo al cliente che se lo va a vedere in fabbrica)forse sopravvivo comunque, ma se devo vendere 100 camper da 40 mila euro, li devo avere,devo ricorrere alle banche,serve il piazzale e la struttura di assistenza (spesso non particolarmente qualificata e compressa nei tempi per mantenere redditività)serve personale amministrativo e di vendita.......tutto ciò fa si che il punto di pareggio lieviti sempre di più verso l'alto ed, alla luce di delle situazioni esposte sopra fino dove ne può valere la pena di spingersi???......stiamo su un canotto di salvataggio in alto mare e la nave lentamente affonda e non il contrario dove il canotto affonda e qualcuno dalla nave ci lancia una cima!

    Infine non vedo la questione come favorevole o contrario a determinati mezzi o a determinate modi di passare il proprio tempo libero con la famiglia: purtroppo qualche anno fa molti potevano,pochi anni fa alcuni potevano,oggi pochi possono e domani purtroppo ancora meno....

    Solo decise iniziative ed una brusca sterzata potranno forse cambiare un pò la situazione,il low cost, anche se non palesemente detto, guarda molto più a mercati fuori dal ns. paese che hanno situazioni economiche difficili ma non tragiche o ad economie emergenti come quelle dei paesi est EU (spiace dirlo ma sono la fucina dei "nuovi ricchi" che divengono tali spesso sulla pelle dei loro connazionali, ma cosi và il mondo).....ma paradossalmente anche il mercato di lusso guarda al nord Europa più che da noi: riprova ne è che, se vogliamo trovare veicoli con relativamente pochi anni e di alta gamma, è su quei mercati che bisogna cercare camper,autombili,camion,autobus....

    Chiudo sostenedo che bisogna avere una visione ampia e prospettica della situazione: non vediamo il singolo veicolo da solo ma poniamolo in un contesto generale attualizzato: solo da li si possono ricavare proiezioni attendibili a breve termine (per il medio/lungo ci vuole la cartomante!) di come si muoverà commercialmente nel mercato.

    Chi mi conosce sa che non ho studiato marketing!;)
  • modificato gennaio 2011
    [quote]FALCHIROSSI:
    purtroppo in Italia, e dico Italia, perche ho notato che è un fenomeno titpico nostrano, i campeggi hanno una piega sbagliata. Vi è un infinità di campeggi con prezzi da capogiro che per una famiglia di 4 persone si aggirano ai 70 90 € al giorno per darti un parcheggio sterrato ed ad agosto oltre a non trovare mai posto sei anche trattao male. [/quote]


    Concordo, vedasi in http://www.camperlife.it/forum/thread/100610-camping-perchegrave-non-agevolano-il-camperismo.html

    Ivano
  • modificato gennaio 2011
    [quote]johnPV1:
    come ben spiegato da Falchirossi, dove vai con un carrello tenda o una roulotte in Italia??

    Io avevo un carrello tenda, bellissimo, spazioso, una reggia in confronto alle dimensioni del camper, ma ero costretto ad andare sempre e solo in campeggio.

    Ho preso la roulotte, idem con patate, solo ed esclusivamente campeggi.

    Ho preso il camper, vado nei campeggi, vado nelle AA, ma non sono obbligato, qui sta la differenza[/quote]


    Concordo.

    L’alternativa caravan da parte mia potrebbe essere presa in considerazione se MAI dovesse essere (ma non e’ …) come qualcuno sostiene a spada tratta ovvero che ANCHE con il camper si debba andare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nei camping o nelle aree di sosta.

    Ovvero se con il camper dovessi essere OBBLIGATO ad andare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nei camping o nelle aree di sosta , probabilmente lo venderei sostituendolo con una caravan risparmiando MOLTO sul mezzo ed inoltre avendo la possibilita’ di potermi spostare ovunque con la macchina al seguito.

    Ivano
  • modificato 08:39
    [quote]IvanoPP:
    [quote]johnPV1:
    come ben spiegato da Falchirossi, dove vai con un carrello tenda o una roulotte in Italia??

    Io avevo un carrello tenda, bellissimo, spazioso, una reggia in confronto alle dimensioni del camper, ma ero costretto ad andare sempre e solo in campeggio.

    Ho preso la roulotte, idem con patate, solo ed esclusivamente campeggi.

    Ho preso il camper, vado nei campeggi, vado nelle AA, ma non sono obbligato, qui sta la differenza[/quote]


    Concordo.

    L’alternativa caravan da parte mia potrebbe essere presa in considerazione se MAI dovesse essere (ma non e’ …) come qualcuno sostiene a spada tratta ovvero che ANCHE con il camper si debba andare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nei camping o nelle aree di sosta.

    Ovvero se con il camper dovessi essere OBBLIGATO ad andare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nei camping o nelle aree di sosta , probabilmente lo venderei sostituendolo con una caravan risparmiando MOLTO sul mezzo ed inoltre avendo la possibilita’ di potermi spostare ovunque con la macchina al seguito.

    Ivano

    [/quote]

    Speriamo che quella ipotesi astrusa non si venga a creare altrimenti con il mio PIGAFETTA posso farne gabbie per animali. E' certo che anche così, cioè divulgare il camper come la soluzione ideale alle vacanze degli Italiani, non va bene, una qualche purga ci va, ormai siamo a stomaco pieno, Macu.
  • modificato 08:39
    C'è anche un'altra piccola nota che vorrei sottolineare.

    Il camper è da considerarsi non un bisogno primario come una macchina, ma secondario.
    (sicuramente ci saranno casi dove è primario, ma in minima percentuale).

    Quindi, se lo vuoi è li, costa tanto e nessuno ti obbliga a spenderci soldi.
    Per la macchina il discorso è diverso, serve sempre.

    :);):evil:
  • modificato 08:39
    Certo che non sono i costi immediati quelli che contano, ma comunque incidono sempre e reprimono lo sviluppo di soluzioni diverse dal camper.
    L'anno scorso ho fatto le vacanze in italia in Puglia e da Fano fino a S.maria di Leuca non c'era ne un area di sosta ne un campeggio libero. A questo punto se avessi voluto fare l'itinerante con un aer-camping o un rimorchio polivalente come avrei fatto? Tenete sempre presente che la legge non permette di sostare con rimorchi sganciati dalle vetture.
    Marcello
  • modificato 08:39
    Anch'io come Brianzagolf ho difficoltà a comprendere il succo del discorso. Che il camper sia uno strumento caro, sia dal punto di vista dell'acquisto che della manutenzione, si è sempre saputo. Non è una novità di adesso. Io che pratico il plein air da tanti anni vi posso assicurare che coi soldi spesi mi sarei garantite vacanze in ottimi hotels. La mia però è stata una scelta di vita. Io credo invece che in questi ultimi anni abbiamo vissuto al di sopra delle nostre disponibilità, lasciandoci prendere la mano dal facile acquisto. E' lo dimostra il numero di camper, di Suv e di macchine di prestigio che circolano in Italia. Io noto che in Paesi civilissimi come l'Olanda, la Germania e la Francia continuano ad utilizzare le caravan e non si sono fatti prendere la mano dai camper. Qui da noi se continui ad utilizzare la roulotte sei visto come una rarità. E' logico che in un momento di crisi, quando le entrate diminuiscono, la gente non sa più dove sbattere la testa. Se spendiamo di più di ciò che guadagnamo possiamo solamente fare debiti. Quindi il ridimensionamento non va fatto a livello di produttori, ma a livello di utilizzatori. Il mercato lo facciamo noi e se le fasce di entrata non trovano riscontro in Italia è forse perchè abbiamo troppe pretese senza avere le possibilità economiche. Stesso discorso vale per i campeggi. Le strutture italiane sono le più care del mondo e questo è un dato di fatto. Però, per stessa ammissione di qualche partecipante al forum, in estate sono sempre affollate ed è difficile trovare un posto libero. Con questo voglio dire che è la richiesta che fa il prezzo. Signori datemi una ragione plausibile perchè un imprenditore riduca i prezzi se non ha problemi di mercato. Io penso che se vogliamo che l'atteggiamento dei costruttori, degli imprenditori e di tutti gli operatori del settore cambi, dobbiamo prima cambiare il modo di pensare di noi camperisti. Notate in una fiera specialistica quanti accessori inutili a caro prezzo sono in vendita. Se li producono è perchè qualcuno li compera. Io non sono il depositario della scienza, però, da tanti anni ho rinunciato, se non per brevi periodi, alle vacanze in Italia. Tutto questo mi addolora moltissimo perchè io amo molto il mio Paese e la consapevolezza di conoscere meglio il resto dell'Europa che non l'Italia mi dispiace veramente. D'altra parte io non sono d'accordo di spendere le cifre esorbitanti che mi chiedono nei nostri camping od in alcune aree di sosta. Io non penso, come alcuni nostri colleghi, che le amministrazioni pubbliche debbano darci tutto ed a gratis. Io credo che se vogliamo avere un servizio adeguato lo dobbiamo pagare il giusto, ma il giusto deve essere al netto delle speculazioni, delle creste e di tutte le gabelle varie che in Italia concorrono a formare il costo.

    Roberto
  • modificato gennaio 2011
    Carino se lo si considera un carrello tenda semirigido a cui si avvicina maggiormente
    Certo utilizzabile solo nel periodo estivo avendo parte delle pareti in tela e, con soste presso campeggi e, non rientrando nella categoria dei carrelli appendice ma in quella dei rimorchi leggeri la velocità max resta 80 km/h
    Unici vantaggi
    1-Se si dispone di un box la possibilità di con il dovuto impianto rimessarlo al suo interno e posteggiarvi sotto l’autovettura,
    2-una volta piazzato (in campeggio) avere la motrice disponibile ( auto, con la possibilità d’entrare anche nei più piccoli centri abitati),
    3-minor resistenza all’aria durante i viaggi se paragonata ad una caravan.
    Carina, se si la si paragona ad una caravan pieghevole (anche se essa mantiene la disposizione interna di quelle classiche in questo manca il bagno), da anni presenti sul mercato estero ma che non hanno mai riscontrato grande interesse su quello nazionale,
    ma a questo punto preferisco la roulotte che può essere utilizzata in qualsiasi mese dell’anno e che nonostante l’inconveniente di dover uscire, una volta fermati dal veicolo motrice mi permette d’usufruire in qualsiasi momento di bagno e cucina, letti.
    Il problema non è il costo dei mezzi, anche se ormai il camper non è più un mezzo atto ad abitare in modo confortevole durante il viaggio una casa su ruote ma, si è trasformato in una villa e pertanto i costi sono lievitati proprio per tutte quelle rifiniture nei mobili reti a doghe materassi e, accessori come frigoriferi, forni, ecc. sempre più simili a quelli di casa, sempre più lunghi e poco adatti alle nostre strade provinciali (visto che la maggior parte del nostro territorio è collinare o montuoso) ed alla visita dei tanti piccoli borghi oltre al fatto che i posti omologati in viaggio sono limitati
    delle soste, una volta un campeggio quando era recintato con sorveglianza diurna e notturna un bar con spaccio (o anche senza se vi era presente nelle immediate vicinanze), vi era 1 o più blocchi servizi funzionali e puliti con piazzole (meglio se ombreggiate) era ottimo ora un luogo così viene definito al max area di sosta, oggi deve offrire tanti servizi, piscina, ristorante/pizzeria, bazar, mini market, parco giochi e miniclub bimbi ecc.
    A mio avviso è da cambiare la mentalità di molti italiani sempre alla ricerca del marchio griffato, dell’ultima novità non perché ciò che si possiede non sia più funzionale ma solo per poterlo sfoggiare fra parenti, amici e vicini, non importa se per ottenere ciò ci si deve rivolgere alle finanziarie è il possesso dell’oggetto che li gratifica, per poi lamentarsi del costo delle cose e dei servizi del fatto che lo stipendio non basta ad arrivare a fine mese.
    Forse bisognerebbe fare un passo indietro e dopo un esame di coscienza su quali sono le nostre reali possibilità finanziarie tornare ad insegnare ai nostri figli e nipoti il vero valore del denaro, che non sempre è possibile avere ciò che il compagno di classe o il vicino ha.

    A chi mi dice: “ si stava meglio una volta”

    Rispondo: “ NO, si sta meglio oggi, posso permettermi ed ho molte più cose di ciò che avevano i miei nonni e genitori”
    ma non rinnego i loro insegnamento “Fai il passo in base alla lunghezza della gamba”

    PS: è vero la legge prevede sanzioni per chi posteggia la caravan non agganciata alla motrice, ma ritengo che vi sia da parte delle autorità competenti una certa tolleranza, dato che in 30 anni non ne ho mai presa una, certo non l’ho mai lasciata per più di 8 ore, ne tanto meno in posizione pericolosa o d’intralcio per la circolazione veicolare o dei pedoni, stesse accortezze le adotto quando effettuo sosta libera col camper.
  • modificato 08:39
    .........assolutamente condivisibile.....Rispondo: “ NO, si sta meglio oggi, posso permettermi ed ho molte più cose di ciò che avevano i miei nonni e genitori”
    ma non rinnego i loro insegnamento “Fai il passo in base alla lunghezza della gamba”

    Però sono cambiati i termini della prudenza temporale: se prima si faceva un passo 10 per x anni con margine 30, ora devi fare sempre passo 10 aspettandoti che le condizioni rimangano tali per la metà o meno del tempo senza peggiorare e con margine 50.

    Ergo prima potevano 10 persone ora 2.

    Dodo
  • modificato 08:39
    Cara Marzia
    Mi fa paiacere notare che, quasi contemporaneamente, abbiamo espresso lo stesso concetto, seppur con parole diverse. Ciò sta a significare che in Italia esistono ancora persone solide.

    Caro Haiede
    Certamente la caduta del muro di Berlino e la liberalizzazione dei mercati internazionali non aiuta e non aiuterà la nostra economia e di questo incolpo coloro che avrebbero dovuto gettare le basi della nostra economia in vista di una possibile apertura delle frontiere. I segnali erano evidenti già alla fine negli anni ottanta. Tuttavia la situazione che si è venuta a creare non cambierà facilmente nei prossimi anni, a meno che non si adottino soluzioni veramente drastiche e quindi noi cittadini dovremo imparare a convivere con lo status quo. E' vero che alcuni anni fa, come dici tu, potevano dieci persone e oggi possono solamente due, ma questo era dovuto principalmente a quella ricchezza virtuale che le banche e le istituzioni ci hanno fatto credere di possedere. In realtà non è mai esistita. Quando un'economia si basa sulle banche e sulle finanziarie significa che è un'economia fasulla. Un'economia solida si deve basare su qualcuno che produca manufatti che si possano vendere e quindi crei ricchezza per la nazione e non che rimescoli sempre la stessa zuppa come fanno i finanziari. Una banca non produce ricchezza, ma utilizza quella prodotta dai manufatturieri. Purtroppo ci han fatto credere e noi l'abbiamo voluto credere, che le nostre risorse fossero inesauribili, quando in realtà non era così. E' bastato che gli Stati Uniti sternutissero per far prendere il raffreddore a tutta l'Europa occidentale. Se vogliamo uscire da questa crisi dobbiamo tutti abbassare le nostre pretese, a tutti i livelli, nessuno escluso. Dobbiamo imparare ad essere disciplinati e non pretendere che le istituzioni pubbliche provvedano a tutti i nostri bisogni e soprattutto, come dice la saggia Marzia, non dobbiamo fare il passo più lungo della gamba. L'abbiamo fatto in passato e dove siamo arrivati?
    Roberto
  • modificato 08:39
    E anche vero che i "manifatturieri" anzichè venire qui o rimanerci se italiani, da anni hanno già trasferito le produzioni all'estero: si spegne un interruttore qui e se ne accende un'altro altrove senza buchi o soluzione di continuità: ormai le aziende fanno "finanza" e lavorano in base agli andamenti delle azioni in borsa (credimi sulla parola, so cosa fanno alcune multinazionali per far quadrare i conti a fine mese.....fatture e consegne magari ordinate 5 mesi più avanti!)
    E giusto che in un momento difficile tutti limitino le proprie pretese, limiitino però.....non scarichino queste ultime sugli anelli "deboli" della filiera.

    Condivisibile anche che non si può vivere contando su aiuti di stato, ma altrettanto che non si può annegare per aiutare lo stato a non fallire: ci vorrebbe trasparenza ed onestà (un pò meno sorrisi) e ciò che non si può più mantenere in vita si chiude......non ci saranno più alcuni servizi....desolè come dicono i francesi, se non si può più non si può più......il privato licenzia o non può più assumere..lo stato recicla,inventa il modo di piazzare l'enorme massa massa di persone che gestisce in enti,ministeri,regioni,provincie,comuni....fa il gioco delle 3 carte, casualmente scopre di avere 400 dipendenti in una municipalizzata legati da rapporti parentelari assunti negli ultimi 5 anni, che ha costi pari a 380 euro a persona/anno (in altre 25) in alcune regioni per mantenere i dipendenti dell'amministrazione.......e si potrebbe continuare con altre perle come affermazioni di politici vari......ma mi fermo qui.

    In un paese dove si produce probabilmente i ragionieri possono farne la fortuna o la rovina, ma in un altro dove i ragionieri sono impegnatissimi a dimostrare che va tutto bene agli occhi del mondo, chi produce non può salvarli ammesso che riesca a salvare se stesso prima.

    Mi fermo qui, scusandomi per avere deviato l'argomento verso opinioni meramente personali.
  • modificato 08:39
    [quote]haiede:
    E anche vero che i "manifatturieri" anzichè venire qui o rimanerci se italiani, da anni hanno già trasferito le produzioni all'estero: si spegne un interruttore qui e se ne accende un'altro altrove senza buchi o soluzione di continuità: ormai le aziende fanno "finanza" e lavorano in base agli andamenti delle azioni in borsa (credimi sulla parola, so cosa fanno alcune multinazionali per far quadrare i conti a fine mese.....fatture e consegne magari ordinate 5 mesi più avanti!)
    E giusto che in un momento difficile tutti limitino le proprie pretese, limiitino però.....non scarichino queste ultime sugli anelli "deboli" della filiera.

    Condivisibile anche che non si può vivere contando su aiuti di stato, ma altrettanto che non si può annegare per aiutare lo stato a non fallire: ci vorrebbe trasparenza ed onestà (un pò meno sorrisi) e ciò che non si può più mantenere in vita si chiude......non ci saranno più alcuni servizi....desolè come dicono i francesi, se non si può più non si può più......il privato licenzia o non può più assumere..lo stato recicla,inventa il modo di piazzare l'enorme massa massa di persone che gestisce in enti,ministeri,regioni,provincie,comuni....fa il gioco delle 3 carte, casualmente scopre di avere 400 dipendenti in una municipalizzata legati da rapporti parentelari assunti negli ultimi 5 anni, che ha costi pari a 380 euro a persona/anno (in altre 25) in alcune regioni per mantenere i dipendenti dell'amministrazione.......e si potrebbe continuare con altre perle come affermazioni di politici vari......ma mi fermo qui.

    In un paese dove si produce probabilmente i ragionieri possono farne la fortuna o la rovina, ma in un altro dove i ragionieri sono impegnatissimi a dimostrare che va tutto bene agli occhi del mondo, chi produce non può salvarli ammesso che riesca a salvare se stesso prima.

    Mi fermo qui, scusandomi per avere deviato l'argomento verso opinioni meramente personali.

    [/quote]

    Condivido pienamente ciò che stai dicendo, purtroppo quello che dici tu, quello che dice Marzia o che dico io oramai è senno di poi. Avremmo dovuto pensarci prima. Ora e tardi e l'unica cosa che si può ancora fare è una drastica retromarcia, anche se ciò sarà molto doloroso. Le multinazionali, conosco bene l'argomento perchè ho lavorato per quarantanni in due di esse: una americana e l'altra tedesca, non sono degli istituti di beneficenza. Il loro obbiettivo è di far quattrini. Se derogano dalla regola che i soldi devono produrre soldi, hanno fallito nel loro scopo e siccome le multinazionali sono sempre delle società per azioni, se non producono dividendi gli azionisti fanno saltare immediatamente tutto il consiglio d'amministrazione. Uno degli azionisti potresti essere tu o potrei essere io e non sarei certamente d'accordo se, dopo aver investito i miei risparmi, non dovessi ricevere degli interessi ed in più vedermi calare il valore delle azioni. Sta a noi e ripeto alle nostre istituzioni, far si che le multinazionali non se ne vadano dall'Italia. Non voglio entrare nel merito del costo del lavoro poichè non è la sede giusta. Cerco solamente di analizzare coerentemente i fatti.
    Per quanto riguarda il clientelismo sono perfettamente d'accordo con te che è una piaga ben radicata nella società italiana. Vorrei però aggiungere che il clientelismo fa comodo a molti. Vedi l'esempio di certe regioni italiane. Se non arriviamo a capire che questo malcostume ci sta portando alla rovina, non potremo mai ridurre i costi di funzionamento della macchina burocratica e continueremo a pagare le imposte che paghiamo ora, le accise e tutto quanto le nostre beneamate istituzioni prelevano dalle nostre tasche. Qualcuno ha detto che non ci sarebbero corrotti se non ci fosserro corruttori. Io credo invece che sia esattamente il contrario. Vedi i costi della sanità pubblica, dei medicinali e così via. Io che abito a due passi dalla Francia vado regolarmente in questo Paese a comprare tutti quei farmaci che il servizio sanitario non passa e risparmio oltre il 50%. Ti sembra logico questo? Assolutamente no. Però uno stato è composto da cittadini e sono i cittadini che determinano la grandezza o la miseria di uno stato.
    Mi fa paiacere scambiare le mie opinioni con te perchè vedo che alla fine stiamo dicendo tutti e due le stesse cose.
    Un caro saluto
    Roberto
  • modificato 08:39
    Lasciamo perdere i problemi dell' Italia ecchè ne dicano i sindacati Marchionne sta dando una lezione d'economia, forse avevamo esagerato.....
    8 sindacati per difendere l'alitalia .....

    Io credo che ci sia un' altro problema di fondo che nessuno di voi ha notato, avete mai provato a guardarvi intorno quando siete in un area di sosta ??? la maggioranza dei camper non ha + di 10 anni, anzi spesso molti meno.
    Il settore è saturo; anche se i costruttori/concessionari vorrebbero vendertene uno all' anno i clienti ci sentono poco. Ora dopo anni di crescite con percentuali a 2 cifre è normale che ci sia un po di calma, qui i concessionari che non hanno fatto il passo più lungo della gamba cresceranno chi invece non è stato previdente e va in giro in ferrari probabilmente avrà qualche difficoltà-

    Io non credo che un modulo abitativo che costa quasi come un camper possa cambiare la situazione.
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 08:39
    [quote]Brianzagolf:
    Lasciamo perdere i problemi dell' Italia ecchè ne dicano i sindacati Marchionne sta dando una lezione d'economia, forse avevamo esagerato.....
    8 sindacati per difendere l'alitalia .....

    Io credo che ci sia un' altro problema di fondo che nessuno di voi ha notato, avete mai provato a guardarvi intorno quando siete in un area di sosta ??? la maggioranza dei camper non ha + di 10 anni, anzi spesso molti meno.
    Il settore è saturo; anche se i costruttori/concessionari vorrebbero vendertene uno all' anno i clienti ci sentono poco. Ora dopo anni di crescite con percentuali a 2 cifre è normale che ci sia un po di calma, qui i concessionari che non hanno fatto il passo più lungo della gamba cresceranno chi invece non è stato previdente e va in giro in ferrari probabilmente avrà qualche difficoltà-

    Io non credo che un modulo abitativo che costa quasi come un camper possa cambiare la situazione.

    [/quote]

    Straconcordo al 100%. :evil:
  • modificato 08:39
    [quote]Brianzagolf:
    Lasciamo perdere i problemi dell' Italia ecchè ne dicano i sindacati Marchionne sta dando una lezione d'economia, forse avevamo esagerato.....
    8 sindacati per difendere l'alitalia .....

    Io credo che ci sia un' altro problema di fondo che nessuno di voi ha notato, avete mai provato a guardarvi intorno quando siete in un area di sosta ??? la maggioranza dei camper non ha + di 10 anni, anzi spesso molti meno.
    Il settore è saturo; anche se i costruttori/concessionari vorrebbero vendertene uno all' anno i clienti ci sentono poco. Ora dopo anni di crescite con percentuali a 2 cifre è normale che ci sia un po di calma, qui i concessionari che non hanno fatto il passo più lungo della gamba cresceranno chi invece non è stato previdente e va in giro in ferrari probabilmente avrà qualche difficoltà-

    Io non credo che un modulo abitativo che costa quasi come un camper possa cambiare la situazione.

    [/quote]

    Ma che cacchio dici Bria.

    Un modulo abitativo costa dai 5mila ai 12mila euro del tipo con wc integrato e geometrie varibili tipo questo:

    image

    image

    image

    Con 12 mila euro ci prendi un v.r. di 15 anni spolmonato euro 1.

    Non difendiamo l'indifendibile dai....

    Che poi siano due cose nate per lo stesso scopo ma con obiettivi diversi, siamo tutti d'accordo, ma molti, l'obiettivo, ce l'hanno sfocato Macu.
  • modificato 08:39
    Se una delle alternative alla crisi è da considerarsi quel "carrello/semiroulotte/modulo abitativo" o come si voglia chiamarlo, personalmente non sono daccordo.

    Di certo il mercato attualmente è saturo di camper come già scritto da Brianzagolf e quindi una fase di discesa dei valori del mercato è assolutamente normale.

    :boss:
  • modificato gennaio 2011
    [quote]Brianzagolf:
    Lasciamo perdere i problemi dell' Italia ecchè ne dicano i sindacati Marchionne sta dando una lezione d'economia, forse avevamo esagerato.....
    8 sindacati per difendere l'alitalia .....

    Io credo che ci sia un' altro problema di fondo che nessuno di voi ha notato, avete mai provato a guardarvi intorno quando siete in un area di sosta ??? la maggioranza dei camper non ha + di 10 anni, anzi spesso molti meno.
    Il settore è saturo; anche se i costruttori/concessionari vorrebbero vendertene uno all' anno i clienti ci sentono poco. Ora dopo anni di crescite con percentuali a 2 cifre è normale che ci sia un po di calma, qui i concessionari che non hanno fatto il passo più lungo della gamba cresceranno chi invece non è stato previdente e va in giro in ferrari probabilmente avrà qualche difficoltà-

    Io non credo che un modulo abitativo che costa quasi come un camper possa cambiare la situazione.

    [/quote]

    Ferrari o meno, chi ha creduto e crede ancora in quello che fa(e di sicuro con i denari della FERRARI magari ha ampliato la sede,migliorato l'officina ecc) sputando sangue forse riesce a cavarsela., chi invece ha utilizzato la propria attività come una pompa di denaro da usare in tutt'altra direzione che nulla ha a che fare con il core business dell'azienza, ora piange miseria e minaccia chiusure imminenti.

    Ma giustamente ognuno è libero in democrazia, tranne che di ixxxxxcxxxxe il prossimo per trarsi in salvo!

    Sarà difficile da noi far accettare il prodotto: ancora esistono mentalità camper=nomadi e roulotte,carrelli vari nomadi ma poveri......bruttissima definizione, totalmente negata in pubblico, ma detta dietro le quinte anche di chi poi afferma tutt'altro.

    Creare una cultura per tali veicoli non è facile e richiede tempo,che si investa credendoci, prima nelle strutture ricettive indispensabili per quei mezzi (ancichè invasare tutto di caravan stanziali a km 0 che non necessitano di particolari servizi ma per contro pagano inderogabilmente un canone annuale) poi anche nei comuni che hanno qualcosa di turisticamente valido da offrire.

    Infine ricordiamo sempre che non siamo in Olanda,Germania,Danimarca dove avere una vettura adatta al traino (dimensione, potenza,stazza) è del tutto normale: da noi la fascia preponderante del parco è medio piccola cilindrata/stazza, che pur potendo accolarsi il traino, si affacica molto più velocemente di una grossa automobile o un medio suv.

    Parere personale e spunti di riflessione, ovviamente...
  • modificato 08:39
    state spostando l'attenzione dal problema a ciò che in qualche maniera ha generato il problema, che poi in definitiva è il problema stesso.

    sempre più gente guadagna meno denari, i prezzi dei camper continuano a crescere in virtù del fatto che le aziende cercano sempre di offrire qualcosa di meglio al potenziale acquirente. sempre più accessori, sempre più ammennicoli... troppo spesso inutili o utilizzati così raramente che il costo non ne giustifica assolutamente l'installazione.

    Per contro l'ascesa della moda del mezzo camper ha fatto proliferare piccoli spazi dove poter sostare in cambio di somme di denaro o servigi mascherati. Ed è anche vero che la legislazione italiana sulla materia è stata in qualche maniera dopata da quella piccola imprenditoria locale che incidendo sul politico del posto ha chiesto ed ottenuto l'imposizione di divieti, di limitazioni e quant'altro.
    Il risultato è che non ci sono spazi ove poter sostare in libera, tantomeno coi carrelli e le caravan, non ci sono spazi comunali a prezzi equi e si è costretti a ricorrere ai camping. Non sono utilizzabili i carrelli che propone Maculani che in altri posti potrebbero esser davvero la soluzione del problema.

    E siamo quindi al punto di partenza. Abbiamo chiuso il cerchio. E se proseguiranno per questa strada tra non molto tempo ci saranno così tanti mezzi usati sul mercato (che la gente non riesce più a pagare) che il valore precipiterà a picco...
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 08:39
    Dodo e soprattutto Alien hanno saputo riassumere bene il tutto.

    La mia può anche essere vista come una mera provocazione rivolta a tutto e tutti.

    Mi sembra, da quello che vedo e sento in giro che il carrozzone "Italia" chiede sempre e solo denaro a fiumi senza alcun ritorno verso coloro i quali alimentano questi fiumi.

    Avere delle buone ed economicamente congrue strutture che possano ricevere quel turismo non basato solo sul mezzo camper, potrebbe essere l'imput per molti a cambiare idea sul mondo camper e suoi gangli linfatici ormai tumorati.

    Pochi sanno come realmente sta versando il mercato, chi lo sa ha persino paura nel dirlo perchè potrebbe attirarsi critiche piene di rancore e odio, quindi, se lo tiene per se e pochi "intimi".

    I fatturati delle Società sono pubblici ma vanno saputi leggere e si spera che siano genuini, in taluni casi forse qualche dubbio viene circa la loro reale sostanza.

    Per mia abitudine amo guardarmi sempre in torno, vedere oltre, non crearmi preconcetti se prima non provo talune esperienze.

    Se fossi obbligato oggi a farmi le vacanze senza camper, ma con caravan o moduli abitativi di varia estrazione, tralasciando altre comode possibiità che ho, questa scelta non mi darebbe alcun tipo di cruccio, la vivrei, come già faccio per altro, in totale armonia con me stesso e la mia famiglia, forse sono fortunato o forse riesco sempre a trarre da tutto il massimo di quel tutto.

    Non sono le cose che ci completano ma siamo noi che perfezioniamo le stesse, questa è una mia massima che non troverete in nessun libro o raccolta di aforismi, Maculani.
  • modificato gennaio 2011
    Scusatemi, ma io continuo a non capire il senso finale di questo forum o, perlomeno, ho capito benissimo il quesito e la soluzione prospettata da Maculani, ma alla fine non sono riuscito a comprendere le conclusioni. Lo stesso intervento conclusivo di Maculani è per me oscuro. Cosa significa? Che dobbiamo accettare lo status quo e soprassedere a qualsiasi iniziativa o abbiamo qualche possibilità di intervenire e cercare di cambiare le cose? Tutti noi abbiamo fatto un'analisi, più o meno approfondita, della situazione e credo che, bene o male, siamo stati in grado di centrare il problema. Sono le soluzioni che in realtà mancano o, perlomeno, sono state scartate a priori. Maculani ha proposto una soluzione. Buona o cattiva che sia, non è stata scartata per il suo valore intrinseco, ma perchè giudicata inattuabile nel contesto italiano. Io credo che questo significhi arrendersi senza neanche combattere. Le alternative alla crisi ci sono, sta a noi trovarle e sperimentarle. E' vero che in questa Italia le cose sono molto più complesse che altrove, ma cedere senza neanche sparare un colpo mi sembra eccessivo. Io ho la fortuna o la sfortuna, dipende dai punti di vista, di possedere sia una caravan che un camper. Tengo la caravan in custodia in un campeggio francese che mi fa pagare solamente le giornate in cui la utilizzo e quindi mi costa pochissimo e tengo il camper a casa e lo utilizzo quasi sempre all'estero. D'accordo io vivo molto vicino alla Francia e perciò sono facilitato. Nelle vacanze estive del 2010 sono ritornato in Grecia e, per evitare contrasti con la polizia che ha intensificato gli interventi sui camper in sosta libera, ho deciso di utilizzare i campeggi. Orbene, piazzola più camper più elettricità più due persone ed, in alcuni casi, spiaggia privata attrezzata con ombrellone e lettini non mi mai costato più di 20 Euro al giorno. E' vero questo significa abbandonare l'Italia e ciò può dispiacere o creare difficoltà a qualcuno, ma se questo nostro Paese abusa di noi e non fa niente per attirarci perchè dobbiamo continuare a frequentarlo a dispetto dei santi? Sempre l'anno scorso, in gennaio ho trascorso, un mese sulla costa ligure di ponente. Ero in un bel campeggio ed ho pagato una cifra abbastanza ragionevole. Il campeggio era pieno di caravan stanziali durante tutto il corso dell'anno e, per l'intera stagione, il costo si aggirava sui 4000 Euro. La cifra è notevole, ma nonostante ciò non c'era un buco libero. Chi ha colpa di questa situazione i proprietari dei campeggi o i clienti?
    Io credo che dobbiamo smetterla di piangerci addosso e di cominciare a dimostrare ai nostri beneamati gestori di campeggi che esistono delle alternative.

    Roberto
  • modificato 08:39
    ma con quel tendone su ruote se il tempo è brutto o fuori ci sono -15° che fai ???

    image
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 08:39
    marò quata pioggia.... chiudete i rubbinettiiiiiiiiiiiiiiii
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 08:39
    [quote]Brianzagolf:
    ma con quel tendone su ruote se il tempo è brutto o fuori ci sono -15° che fai ???

    image[/quote]

    Semplice: Webasto :P:P:P:P:P Macu.

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