Pannelli fotovoltaici

modificato 09:25 in Camper Bar
Confortato dai risultati positivi del pannello montato sul camper, ho installato anche a casa mia un impianto fotovoltaico. Dal 22 di dicembre 2010, giorno di avviamento del sistema, a ieri sera ho prodotto 238.7 Kwh con un risparmio di 119.39 Euro ed ho evitato di immettere in atmosfera 136.1 Kg di anidride carbonica. Credo che i risultati siano confortanti.

Roberto

Commenti

  • modificato 09:25
    [quote]Roussillon:
    Confortato dai risultati positivi del pannello montato sul camper, ho installato anche a casa mia un impianto fotovoltaico. Dal 22 di dicembre 2010, giorno di avviamento del sistema, a ieri sera ho prodotto 238.7 Kwh con un risparmio di 119.39 Euro ed ho evitato di immettere in atmosfera 136.1 Kg di anidride carbonica. Credo che i risultati siano confortanti.

    Roberto[/quote]

    Non mi hanno ancora convinto al 100%.
    Sono come San Tommaso.
    Per me è ancora presto, aspetterò qualche anno e vedrò se ne vale la pena.
    Mah.
    Comunque buon per te.;)
  • modificato 09:25
    Sono oramai più di tre anni che ho installato i pannelli solari termici e i risultati sono stati sorprendemente piacevoli. Risparmio circa 1500 Euro all'anno sulla spesa del metano. Ho voluto provare il fotovoltaico e devo dire che in poco più di un mese ho prodotto il mio fabbisogno di corrente di un bimestre. Inoltre, oltre al risparmio sulla bolletta Enel, ricevo dal GSE un contributo di 0.44 Euro per ogni Kwh prodotto. Direi che non è male. In circa dieci anni dovrei pagarmi l'impianto.

    Roberto
  • modificato 09:25
    Investimento iniziale?
  • modificato 09:25
    Non vorrei sembrare sempre il bastian contrario della situazione, ma pur ritenedo valido il contributo che si da in termini ecologici all'ambiente,secondo me andrebbero analizzati maggiori aspetti economici che portano poi al punto di pareggio e possibilmente al superamento dello stesso.
    In sintesi:

    1) costo impianto assoluto e qualità del prodotto tradotta in termini di produttività (anche quando si riscaldano e la loro resistenza interna aumenta), durata temporale e mantenimento della superfice vitrea il più trasparente possibile e possibilità di manutenzione con eventuale sostituzione anche in là nel tempo di componenti ammalorati senza sostanziali modifiche.
    In una sola parola, la qualità del prodotto montato ne giustifica il costo maggiore.

    2)L'esborso finanziario iniziale se è stato fatto con fondi propri o tramite credito bancario garantito dal GSE: in questo secondo caso vanno considerati anche gli interessi passivi pagati nel periodo, la volatilità di mercato (i tassi di interesse sicuramente tenderanno a salire e non a scendere con maggiori costi nel periodo).
    Se fatto con fondi propri, il mancato interesse percepito investendo la somma in altre attività finanziarie.
    Non ultimo i ritardi di attivazione ed inizio di erogazione contributo che rispetto ai pagamenti impianto possono essere anche di alcuni mesi.

    3)Va monetizzato anche la quota "rischio mercato" e cioè la possibilità che i contributi si riducano o che in futuro il mercato dell'energia (ricordiamoci che è quotato in borsa) possa variare ed immediatamente il ns. KW prodotto venga pagato meno, sappiamo tutti in quale fase di instabilità economica ci troviamo e una previsione a 90gg è già da considerarsi a medio termine.

    4) Nel caso si tratti di impianto di proprietà di attività commerciale, la corrente prodotta viene fatturata e quindi assoggettata a tassazione sugli utili, non è ancora cosi in ambito privato, ma con la disperata fame di denaro dell'amministrazione chi può garantire che, una volta che tutto sarà a regime e fare un abitazione con tetto a pannelli non sarà più eccezzione,anche un eventuale prelievo fiscale su ciò non sia applicato?

    Se queste 4 famiglie di condizioni vengono tradotte in numeri e cioè gli viene asseggnata un valore economico a ciascun parametro, allora il calcolo del break-even diventa molto più reale e si può ipotizzare anche un ipotetico guadagno futuro,sempre comunque a lunghissimo termine.
    Bene produrre,ancora meglio razionalizzare e spercare meno........peccato che anche questi nostri sforzi vengano in parte vanificati dall'imposizione di tariffe alte di dispacciamento e gestione del servizio che cautelano le imprese di settore dai rischi potenziali di mercato trasferendoli sull'utenza (come non ricordare alcuni interventi antitrust contro ENEL o strane manovre di sovvrafatturazione poi restituita alla bolletta successiva con 2 righe di scuse......)

    Sintesi del Dodopensiero: valutare molto bene le tante variabili,sapere che un grande impianto costa meno e rende di più che uno piccolo,vedere la cosa come un investimento dei propri denari a lungo termine (no credito, altrimenti il punto di pareggio di un piccolo impianto potrebbe per assurdo non arrivare mai), tenere conto del decadimento tecnico/prestazionale ed infine decidere se la cosa fa per noi o meno.

    E una analisi personale,non un dogma ne tecnico ne commerciale/finanziario.
  • modificato 09:25
    si Haiede, vero tutto quel che dici.
    Quello che credo sia importante è di non mettersi in mano ad aziende che improvvisano, che magari ti fanno pensare di risparmiare bei denari quando invece ti rifilano fondi di magazzino, quindi materiale obsoleto.

    Daccordo con te che un impianto piccolo costa in proporzione più di uno più grande ma già investire - anche con il credito garantito - e calcolando di arrivare al punto di pareggio in poco meno di un decennio per poi "guadagnare" seppur cifre modeste per altri 15/20 è meglio di nulla...

    personalmente ero orientato ad un grande impianto a cui ho dovuto rinunciare perchè parte del terreno che intendevo utilizzare ha vincoli idrogeologici. Vincoli illogici se pensi al fatto che non stai impiantando un'industria che produce scarti inquinanti.. ma ci sono e non si posson togliere, a meno che non uno non faccia il "pirata"... ma pirati si nasce, non si diventa.. purtroppo!

    cmq anche considerando tutto quel che hai enunciato tu non lo vedo male come investimento. e se poi domani ci dovesse essere il collasso della rete mal che vada uno diventa autonomo!!!

    son menagramo? chissà.. te lo dirò il 22 dicembre 1012!!!!
    :evil:
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 09:25
    Anche io ho fatto installare sul tetto di casa un impianto fotovoltaico da 2,99 kWp (spesa tot 13.500 euro) e sono in attesa di attivazione da parte dell'enel.
    Avevo trovato prezzi piu' convenienti ma non mi sono fidato.

    Dalla scorsa estate dispongo anche di un impianto solare termico per produzione di acqua sanitaria, e ne sono soddisfatto.

    Ivano

  • modificato January 2011
    [quote]alien:
    si Haiede, vero tutto quel che dici.
    Quello che credo sia importante è di non mettersi in mano ad aziende che improvvisano, che magari ti fanno pensare di risparmiare bei denari quando invece ti rifilano fondi di magazzino, quindi materiale obsoleto.

    Daccordo con te che un impianto piccolo costa in proporzione più di uno più grande ma già investire - anche con il credito garantito - e calcolando di arrivare al punto di pareggio in poco meno di un decennio per poi "guadagnare" seppur cifre modeste per altri 15/20 è meglio di nulla...
    Il rischio improvvisatori è forte: per lavorare moltissimi si sono "buttati a pesce" nel settore con competenze discutibili ed approfittando di normative ancora in diveenire e non assolute.

    Personalmente ero orientato ad un grande impianto a cui ho dovuto rinunciare perchè parte del terreno che intendevo utilizzare ha vincoli idrogeologici. Vincoli illogici se pensi al fatto che non stai impiantando un'industria che produce scarti inquinanti.. ma ci sono e non si posson togliere, a meno che non uno non faccia il "pirata"... ma pirati si nasce, non si diventa.. purtroppo!

    cmq anche considerando tutto quel che hai enunciato tu non lo vedo male come investimento. e se poi domani ci dovesse essere il collasso della rete mal che vada uno diventa autonomo!!!

    son menagramo? chissà.. te lo dirò il 22 dicembre 1012!!!!
    :evil:[/quote]

    Se diventi autonomo se già comunque fuori legge: non è possibile autoprodursi corrente ed isolarsi dalla rete: o ti isoli e nelle rare occasioni accendi in emergenza un generatore oppure ti allacci e vendi al gestore.

    La vita tecnica stimata in oltre 20 annimi sembra alquanto ottimistica e se comunque possibile il degrado generale di materiali e prestazioni è molto sensibile.


    Spero, mi auguro tanto, che non si verifichi distanza di qualche anno, una situazione speculare con quella dei VR dove tutti si erano "buttati" nei momenti di boom ed ora si vedono gli effetti di selezione naturale quando è richiesto dalle situazioni contingenti di "saper fare" davvero sia tecnicamente che finanziariamente.


    Non faccio commenti sulle possibilità di investimento, non è la sede ed è "argomento sensibile" quindi che ognuno si orienti al meglio anche in base alla propria "sensazione di fiducia" che hà nell'economia del ns. paese.

    Dodo
  • modificato 09:25
    Cercherò di rispondere in modo analitico a tutti i quesiti posti. L'impianto che io ho installato costa, comprensivo di IVA, 16.500 Euro. Ho finanziato l'intervento con il prestito ecologico dell'Intesa San Paolo. Gli interessi sono molto bassi. Prima di procedere all'acquisto mi sono fatto tutti i conti che, successivamente, ho fatto verificare dall'agenzia regionale denominata Piemonte Fotovoltaico. I miei conti sono stati confermati. Il break even arriva dopo dieci anni. La durata garantita dei pannelli è di vent'anni. Io ho scelto pannelli della Sharp, che costano di più degli altri immessi sul mercato, ma qualitativamente sono considerati i migliori. Per ventanni io riceverò dal GSE un contributo pari a 0.44 Euro per Kwh ora prodotto. Dai miei calcoli, confermati da Pemonte Fotovoltaico, dovrei ricevere annualmente dai 1.400 ai 1.600 Euro. In aggiunta a questo, si deve calcolare il risparmio sulla bolletta elettrica che è almeno di 80-100 Euro bimestrali. Siccome io ho scelto la modalità scambio sul posto, tutta la corrente eccedente il mio fabbisogno mi sarà acquistata dall'Enel al netto dei costi di trasporto e di tutte le spese inerenti gli impianti. Io, per sicurezza, non ho considerato nei miei calcoli, questo ulteriore introito. Dovrei quindi cominciare a guadagnare qualcosina a partire dall'undicesimo anno.
    I rischi che vengano diminuiti i contributi sono piuttosto remoti in quanto esiste una legge statale del 2007. Certamente non si può prevedere l'imponderabile. A confortarmi sull'investimento è stata la quantità di impianti fotovoltaici che vedo in Germania, dove di sole ne hanno senzaltro meno di noi. Io credo di aver preso la decisione giusta. In questo momento sto ristrutturando una casa che cederò in comodato d'uso gratuito a mia figlia Installerò, anche in questo caso, ambedue gli impianti. Io credo che questo sarà il futuro. Per quanto riguarda i pannelli solari termici il break even è più o meno uguale: dieci anni. Ho usufruito della deduzione del 55% ed in più, avendo fatto anche in questo caso, il prestito ecologico, la regione Piemonte mi ha rimborsato il 60% degli interessi pagati. Ora mi pare che rimborsi il 100%. La conferma della bonta di quello che fatto mi viene anche da Ivano che ha praticamente fatto la stessa cosa che ho fatto io.
    A disposizione per ulteriori informazioni

    Roberto
  • modificato 09:25
    Se tutte le variabili ponderate ed immesse nei calcoli ti hanno confortato hai fatto benissimo a fare gli investimenti in energia rinnovabile.

    Ovviamente ognuno di noi ha parametrizzazioni diverse,consumi diversi e condizioni di partenza diverse: quello che per te potrebbe risultare conveniente,potrebbe esserlo molto meno per me o molto di più per un altro nucleo familiare.

    La mia era una esposizione di pensiero non una critica alla bontà di investimento.
  • modificato 09:25
    [quote]haiede:
    Se tutte le variabili ponderate ed immesse nei calcoli ti hanno confortato hai fatto benissimo a fare gli investimenti in energia rinnovabile.

    Ovviamente ognuno di noi ha parametrizzazioni diverse,consumi diversi e condizioni di partenza diverse: quello che per te potrebbe risultare conveniente,potrebbe esserlo molto meno per me o molto di più per un altro nucleo familiare.

    La mia era una esposizione di pensiero non una critica alla bontà di investimento.
    [/quote]

    Non l'ho interpretata come una critica. Il tuo ragionamento è lo stesso che ho fatto io prima di imbarcarmi nell'avventura solare. Hai ragione quando dici che ognuno di noi ha una relatà diversa. Io consiglio, se in altre regioni italiane esiste l'equivalente di Piemonte Fotovoltaico, di farsi verificare i conti.

    Roberto
  • modificato January 2011
    [quote]alien:
    si Haiede, vero tutto quel che dici.

    ........

    cmq anche considerando tutto quel che hai enunciato tu non lo vedo male come investimento. e se poi domani ci dovesse essere il collasso della rete mal che vada uno diventa autonomo!!!

    son menagramo? chissà.. te lo dirò il 22 dicembre 1012!!!!
    :evil:[/quote]
    [quote]haiede:
    Se diventi autonomo se già comunque fuori legge: non è possibile autoprodursi corrente ed isolarsi dalla rete: o ti isoli e nelle rare occasioni accendi in emergenza un generatore oppure ti allacci e vendi al gestore.

    .................


    Dodo[/quote]

    Haiede... ironizzavo sulla tanto annunciata fine del mondo del 21 dicembre 2012...
    se mai accadesse sarei autonomo.. poi vorrei proprio vedere chi verrebbe a multarmi perchè mi sono staccato dalla rete... ma ti ho pure dato appuntamento al 22 dicembre.. ammesso che io possa ancora comunicar con te...

    e tanto qua è previsto un terremoto per maggio 2011!!
    le prove generali....

    suvvia che scherzoooooooooooooo
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


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