buon compleanno ITALIA
Sguardo all'Italia
Signore, disse un angelo piccino:
mi piacerebbe si potesse fare
un bel paese con attorno il mare
e tanti fiori, come un gran giardino.
Vorrei ci fosser monti scabri e grandi
da toccare le nubi con la cresta,
belle cascate ed alberi giganti,
laghi ridenti come di' di festa.
E vorrei che vi fosse una pianura
e che un gran fiume la tagliasse in due:
tale che offrisse facile pastura
alla pecora all'asino ed al bue.
Che vi fosser soffioni di borace,
monti che fuman come gli incensieri,
luoghi raccolti dove tutto è pace
e grossi centri, ricchi di cantieri.
Che vi fosser dell'isole serene,
colline dolci, prospere di viti,
città ridenti, site in piagge amene,
e bastimenti per lontani liti.
Vorrei ci fosser anche tante chiese,
vecchi castelli su cui fischia il vento,
ed ogni tanto un piccolo paese
raccolto e solo come un gran convento.
E che la gente fosse coraggiosa
un popol di poeti e di pittori,
quieta, solerte, mite, laboriosa,
ricca di santi e di navigatori.
Che l'Alpe coronasse e l'Appennino
spartisse in due con un gran taglio uguale,
che producesse frutta, grano e vino
e che rassomigliasse a uno stivale.
Questo paese c'è, disse il Signore:
ha in mezzo un fiume e una città
che ammàlia;
vola dove più vedi il mio chiarore
e là ti ferma: troverai l'Italia.
Crescenzio Franciosi
mi è piaciuta,oggi più che mai adeguata...
e da domani saremo più consapevoli o passata la festa, gabbato lo santo?
Signore, disse un angelo piccino:
mi piacerebbe si potesse fare
un bel paese con attorno il mare
e tanti fiori, come un gran giardino.
Vorrei ci fosser monti scabri e grandi
da toccare le nubi con la cresta,
belle cascate ed alberi giganti,
laghi ridenti come di' di festa.
E vorrei che vi fosse una pianura
e che un gran fiume la tagliasse in due:
tale che offrisse facile pastura
alla pecora all'asino ed al bue.
Che vi fosser soffioni di borace,
monti che fuman come gli incensieri,
luoghi raccolti dove tutto è pace
e grossi centri, ricchi di cantieri.
Che vi fosser dell'isole serene,
colline dolci, prospere di viti,
città ridenti, site in piagge amene,
e bastimenti per lontani liti.
Vorrei ci fosser anche tante chiese,
vecchi castelli su cui fischia il vento,
ed ogni tanto un piccolo paese
raccolto e solo come un gran convento.
E che la gente fosse coraggiosa
un popol di poeti e di pittori,
quieta, solerte, mite, laboriosa,
ricca di santi e di navigatori.
Che l'Alpe coronasse e l'Appennino
spartisse in due con un gran taglio uguale,
che producesse frutta, grano e vino
e che rassomigliasse a uno stivale.
Questo paese c'è, disse il Signore:
ha in mezzo un fiume e una città
che ammàlia;
vola dove più vedi il mio chiarore
e là ti ferma: troverai l'Italia.
Crescenzio Franciosi
mi è piaciuta,oggi più che mai adeguata...
e da domani saremo più consapevoli o passata la festa, gabbato lo santo?
Commenti
molto bella
Grazie
Orgogliosa d'esser Italiana
CHE GUEVARA
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
W l'Italia, pur con tutti i pregi e i difetti!!
Comunque Tanti Ma Tanti Auguri Italia, se li porta bene sti 150, ancora in gamba.
Ciaoooooooooooo;););););););)