non entro nel merito.. però non credo sia tanta colpa sua se le dittarelle subappaltatrici non rispettano le regole minime di sicurezza.... poi ci potrebbe pure abbassare il prezzo della benza!!
cmq di fronte ad un evento simile tutto passa in secondo piano...
.... dall'etruschia centrale viterbese..... è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
[quote]alien: non entro nel merito.. però non credo sia tanta colpa sua se le dittarelle subappaltatrici non rispettano le regole minime di sicurezza.... poi ci potrebbe pure abbassare il prezzo della benza!!
cmq di fronte ad un evento simile tutto passa in secondo piano... [/quote]
scusa enzo e di chi e' la colpa? della ditta appaltatrice?se io chiamo una colf e a casa mia c'e' una fuga di gas dal mio boiler e questa muore la colpa e' mia: non ho fatto controllare il mio boiler!!e la poveretta bisognosa di lavoro ha accettato di lavorare per me..anche perche' questa era l'unica offerta che aveva...Enzo, stai parlando di lavoratori interinali, le agenzie non ne sanno niente di dove ti mandano, se la ditta e' ok con le norme di sicurezza e il lavoratore bisognoso accetta qualsiasi lavoro gli viene proposto perche' se no via lui avanti un altro!!Vai a spiegarglielo a quelli che hanno tirato fuori la pubblicita': "denuncia la ditta non a norma1 la tua vita e' piu' importante!"..pensi che l'interinale non lo sappia che la sua vita e' importante?ma anche uno stipendio e' importante!!Ci fossero piu' controlli e non mazzette per far tacere i controllori!!! poi non mi sembra che questa sia la prima volta per Moratti!
Visto che è successo in Sardegna, il quotidiano locale ha dato ampio spazio alla notizia. La ditta appaltatrice non è interinale, ma una ditta specializzata che esegue questo tipo di lavori in tutta Italia e anche all'estero. L'ipotesi è che gli operai siano entrati nella cisterna senza che prima la Saras avesse bonificato e quindi siano stati investiti da gas nocivi, per cui è un problema di sicurezza e sicuramente di taglio di costi e di quel voler risparmiare senza prima pensare al pericolo che corrono le persone. So per certo che le famiglie degli operai morti 2 anni fa sono state risarcite con 5 milioni di euro da Moratti in persona ancora prima di accertare le responsabilità (il processo si aprirà tra pochi giorni) e che la stessa famiglia Moratti ha pensato a spese funerarie ecc. restando sempre, da due anni a questa parte, vicino alle famiglie colpite. Questo non giustifica le morti sul lavoro, ma almeno le famiglie non si sono sentite abbandonate..
[quote]sardegna61: Visto che è successo in Sardegna, il quotidiano locale ha dato ampio spazio alla notizia. La ditta appaltatrice non è interinale, ma una ditta specializzata che esegue questo tipo di lavori in tutta Italia e anche all'estero. L'ipotesi è che gli operai siano entrati nella cisterna senza che prima la Saras avesse bonificato e quindi siano stati investiti da gas nocivi, per cui è un problema di sicurezza e sicuramente di taglio di costi e di quel voler risparmiare senza prima pensare al pericolo che corrono le persone. So per certo che le famiglie degli operai morti 2 anni fa sono state risarcite con 5 milioni di euro da Moratti in persona ancora prima di accertare le responsabilità (il processo si aprirà tra pochi giorni) e che la stessa famiglia Moratti ha pensato a spese funerarie ecc. restando sempre, da due anni a questa parte, vicino alle famiglie colpite. Questo non giustifica le morti sul lavoro, ma almeno le famiglie non si sono sentite abbandonate..[/quote]
Marisa, se mi muore mio marito a me non interessebbe niente che Moratti mi e' stato vicino dal giorno dell'incidente..ne' tanto meno dei soldi. Prevenire e' importante, specie se e' la vita di un altro a rimetterci.
Non so le vostre fabbriche ma quelle di Belluno hanno tutte i dispositivi di sicurezza se poi ci mettiamo che per produrre di più e avere il bonus produzione gli operai non li usino e i capi chiudano un occhio....
ragazzi.. non mi schiero pro-moratti. semplicemente ho ragione di credere che la saras sia una di quelle aziende dove la sicurezza è... sicura! Maria, te lo dico a ragion veduta. per quanto agli incidenti: no comment. spesso con tutti gli accorgimenti, i dispositivi e altre diavolerie simili resta sempre qualcosa di incontrollabile, ed è il fattore umano.
non conosco i dettagli quindi non mi esprimo. però Sardegna61 credo ti abbia già dato qualche input, quantomeno il sig. Moratti, dall'alto del suo impero economico, non lascia soli i famigliari delle maestranze. in questa italietta di furbetti e di risparmi in danno della sicurezza non è certo cosa da poco.
ovvio che poi di fronte alla morte di un ragazzo tante cose fanno pensare male. Nessuno di noi però può puntare il dito contro tizio o contro caio. si dovranno aspettare gli esiti dell'inchiesta... nient'altro che questo.
.... dall'etruschia centrale viterbese..... è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
Negligenza o delinquenza? per trentatre anni ho gestito serbatoi petrolchimici di ogni tipo. Per l'entrata in un serbatoio dovevo bonificarlo e poi arieggiarlo abbondantemente per diversi giorni. pochi minuti prima, non giorni ma minuti, dovevo eseguire una verifica sulla presenza di ossigeno ed assenza di vapori nocivi e solo in caso positivo firmavo il permesso d'entrata. Comunque e quant'unque ero io il responsabile che aveva a carico la vita di quegl'operai. l'errore umano che spesso si contempla ricade nella negligenza di non aver fatto bene il proprio dovere, ma la delinquenza è non averlo fatto. Scusate lo sfogo, ma ho un groppo alla gola.
anch'io quoto Baldo..se fai il tuo lavoro bene, poi l'errore umano puo' starci, e sopratutto se sei a norma con la sicurezza molti incidenti sul lavoro si potrebbero evitare! ho un fratello consulente nel lavoro e un marito metalmeccanico che ha girato molte ditte e mi spiace ma almeno in alcune ditte di Torino loro raccontano che, malgrado abbiano la certificazione ISO 9000, chi deve controllare controlla piu' l'ufficio del titolare che l'officina;) io dico che la vita degli altri e' piu' importante di una mazzetta....se tutti facessimo il nostro lavoro bene e con responsabilita' come quello che Baldo!!:boss: ho avuto per molti anni una ditta,c'erano norme assurde e' vero, tipo il proteggi dito per l'ago della macchina da cucire ma altre giuste che potevano salvarti una mano tipo le protezioni per le macchine di tessitura e su quest'ultimo non si intransigeva: le protezioni dovevano essere chiuse!...mio marito mi racconta di ditte che saldano senza occhiali e il titolare non dice niente...che gli importa tanto sono extracomunitari!
Io ho svolto per qualche anno la mansione di direttore di stabilimento in una fabbrica metalmeccanica delle mie parti. Come tale ero anche responsabile della sicurezza. Io, e lo dico non per vanto, ho sempre cercato di assicurare alle maestranze la massima sicurezza possibile tramite i dispositivi antinfortunistici. Non dico che durante la mia gestione non ci siano stati infortuni, qualcuno c'è stato, ma essendo la nostra una lavorazione di meccanica leggera, di piccola entità. Una cosa ho notato in questi casi e cioè che gli incidenti non sono mai avvenuti per mancanza di protezioni adeguate, ma come dice Alien, per l'imponderabilità umana. Molto spesso i dispositivi venivano disattivati o non veniva prestata la dovuta attenzione nelle operazioni più a rischio. Tutto questo per dire che difficilmente un dirigente si rifiuta di spendere soldi per la sicurezza, poi esistono anche casi contrari, ma queste sono eccezioni. Il dirigente, se succede un incidente, ne risponde in prima persona e, vi assicuro, non c'è stipendio che possa compensare un eventuale processo ed una conseguente condanna. Purtroppo esiste l'incuria umana e questa è imprevedibile e si sviluppa a tutti i livelli e se la coscienza antinfortunistica non è ben radicata nella mente di ognuno di noi, vi saranno sempre incidenti indipendentemente dalle protezioni installate.
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poi ci potrebbe pure abbassare il prezzo della benza!!
cmq di fronte ad un evento simile tutto passa in secondo piano...
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
non entro nel merito.. però non credo sia tanta colpa sua se le dittarelle subappaltatrici non rispettano le regole minime di sicurezza....
poi ci potrebbe pure abbassare il prezzo della benza!!
cmq di fronte ad un evento simile tutto passa in secondo piano... [/quote]
scusa enzo e di chi e' la colpa? della ditta appaltatrice?se io chiamo una colf e a casa mia c'e' una fuga di gas dal mio boiler e questa muore la colpa e' mia: non ho fatto controllare il mio boiler!!e la poveretta bisognosa di lavoro ha accettato di lavorare per me..anche perche' questa era l'unica offerta che aveva...Enzo, stai parlando di lavoratori interinali, le agenzie non ne sanno niente di dove ti mandano, se la ditta e' ok con le norme di sicurezza e il lavoratore bisognoso accetta qualsiasi lavoro gli viene proposto perche' se no via lui avanti un altro!!Vai a spiegarglielo a quelli che hanno tirato fuori la pubblicita': "denuncia la ditta non a norma1 la tua vita e' piu' importante!"..pensi che l'interinale non lo sappia che la sua vita e' importante?ma anche uno stipendio e' importante!!Ci fossero piu' controlli e non mazzette per far tacere i controllori!!!
poi non mi sembra che questa sia la prima volta per Moratti!
L'ipotesi è che gli operai siano entrati nella cisterna senza che prima la Saras avesse bonificato e quindi siano stati investiti da gas nocivi, per cui è un problema di sicurezza e sicuramente di taglio di costi e di quel voler risparmiare senza prima pensare al pericolo che corrono le persone.
So per certo che le famiglie degli operai morti 2 anni fa sono state risarcite con 5 milioni di euro da Moratti in persona ancora prima di accertare le responsabilità (il processo si aprirà tra pochi giorni) e che la stessa famiglia Moratti ha pensato a spese funerarie ecc. restando sempre, da due anni a questa parte, vicino alle famiglie colpite.
Questo non giustifica le morti sul lavoro, ma almeno le famiglie non si sono sentite abbandonate..
Visto che è successo in Sardegna, il quotidiano locale ha dato ampio spazio alla notizia. La ditta appaltatrice non è interinale, ma una ditta specializzata che esegue questo tipo di lavori in tutta Italia e anche all'estero.
L'ipotesi è che gli operai siano entrati nella cisterna senza che prima la Saras avesse bonificato e quindi siano stati investiti da gas nocivi, per cui è un problema di sicurezza e sicuramente di taglio di costi e di quel voler risparmiare senza prima pensare al pericolo che corrono le persone.
So per certo che le famiglie degli operai morti 2 anni fa sono state risarcite con 5 milioni di euro da Moratti in persona ancora prima di accertare le responsabilità (il processo si aprirà tra pochi giorni) e che la stessa famiglia Moratti ha pensato a spese funerarie ecc. restando sempre, da due anni a questa parte, vicino alle famiglie colpite.
Questo non giustifica le morti sul lavoro, ma almeno le famiglie non si sono sentite abbandonate..[/quote]
Marisa, se mi muore mio marito a me non interessebbe niente che Moratti mi e' stato vicino dal giorno dell'incidente..ne' tanto meno dei soldi.
Prevenire e' importante, specie se e' la vita di un altro a rimetterci.
Bene si che ci siano, ma non in modo esagerato.
Purtroppo ci sono anche i casi opposti, dove purtroppo non esistono.
Purtroppo però se vuoi lavorare devi accettare, altrimenti mandano qualcun altro.
Questa è l'Italia attualmente.
Una terra di imprenditori mercenari.:boss:
se poi ci mettiamo che per produrre di più e avere il bonus produzione gli operai non li usino e i capi chiudano un occhio....
semplicemente ho ragione di credere che la saras sia una di quelle aziende dove la sicurezza è... sicura!
Maria, te lo dico a ragion veduta.
per quanto agli incidenti: no comment. spesso con tutti gli accorgimenti, i dispositivi e altre diavolerie simili resta sempre qualcosa di incontrollabile, ed è il fattore umano.
non conosco i dettagli quindi non mi esprimo. però Sardegna61 credo ti abbia già dato qualche input, quantomeno il sig. Moratti, dall'alto del suo impero economico, non lascia soli i famigliari delle maestranze. in questa italietta di furbetti e di risparmi in danno della sicurezza non è certo cosa da poco.
ovvio che poi di fronte alla morte di un ragazzo tante cose fanno pensare male. Nessuno di noi però può puntare il dito contro tizio o contro caio. si dovranno aspettare gli esiti dell'inchiesta... nient'altro che questo.
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
Per l'entrata in un serbatoio dovevo bonificarlo e poi arieggiarlo abbondantemente per diversi giorni.
pochi minuti prima, non giorni ma minuti, dovevo eseguire una verifica sulla presenza di ossigeno ed assenza di vapori nocivi e solo in caso positivo firmavo il permesso d'entrata.
Comunque e quant'unque ero io il responsabile che aveva a carico la vita di quegl'operai.
l'errore umano che spesso si contempla ricade nella negligenza di non aver fatto bene il proprio dovere, ma la delinquenza è non averlo fatto.
Scusate lo sfogo, ma ho un groppo alla gola.
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
ho un fratello consulente nel lavoro e un marito metalmeccanico che ha girato molte ditte e mi spiace ma almeno in alcune ditte di Torino loro raccontano che, malgrado abbiano la certificazione ISO 9000, chi deve controllare controlla piu' l'ufficio del titolare che l'officina;)
io dico che la vita degli altri e' piu' importante di una mazzetta....se tutti facessimo il nostro lavoro bene e con responsabilita' come quello che Baldo!!:boss:
ho avuto per molti anni una ditta,c'erano norme assurde e' vero, tipo il proteggi dito per l'ago della macchina da cucire ma altre giuste che potevano salvarti una mano tipo le protezioni per le macchine di tessitura e su quest'ultimo non si intransigeva: le protezioni dovevano essere chiuse!...mio marito mi racconta di ditte che saldano senza occhiali e il titolare non dice niente...che gli importa tanto sono extracomunitari!
Roberto