dal 17 settembre ad Amsterdam i Pittori fiammighi Rubens, Van Dyck & Jordaens
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[center]Rubens, Van Dyck & Jordaens
Pittori fiamminghi dalla collezione dell’Hermitage
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Dal 17 settembre 2011 fino al 16 marzo 2012 l’Hermitage di Amsterdam ospita una straordinaria selezione proveniente dalla collezione di opere fiamminghe dell’Hermitage di San Pietroburgo, un’eccezionale raccolta di 75 dipinti e circa 20 disegni che comprende vari capolavori dei tre maestri della scuola anversate, Peter Paul Rubens, Anthonie van Dyck e Jacob Jordaens, oltre alle opere dei loro celebri contemporanei.
Peter Paul Rubens (1577–1640) occupa un posto dominante con ben 17 dipinti e molti disegni. Egli fu infatti il più importante, il più geniale e influente pittore fiammingo del XVII secolo. Ma Rubens si fece conoscere e rispettare anche come affabile aristocratico, diplomatico, collezionista e la sua bottega era un’impresa ben organizzata. Nella sua epoca l’artista fu un vero e proprio fenomeno, un homo universalis. Le sue opere, sia religiose sia profane, testimoniano il suo ineguagliabile talento. Uno dei sommi capolavori è la famosa Deposizione dalla croce (c. 1618), in cui Rubens ritrasse con grande suggestione e drammaticità la sofferenza di Cristo. Il dipinto non è mai stato dato in prestito prima d’ora.
La mostra illustra ampiamente l’influenza esercitata da Rubens e presenta gli artisti che ne seguirono l’esempio. Gli eleganti e raffinati ritratti eseguiti da Anthonie van Dyck (1599–1641), il più capace allievo di Rubens, hanno un posto di spicco nell’esposizione. Attorno al 1638 Van Dyck ritrasse il sovrano d’Inghilterra Carlo I e la sua consorte, la principessa francese Henriette Maria. In quel momento Van Dyck era già da alcuni anni pittore di corte in Inghilterra ed era stato investito del titolo di “sir Anthony”.
Il terzo grande rappresentante della scuola fiamminga, Jacob Jordaens (1593–1678), non era un allievo di Rubens ma ne fu ugualmente ispirato. Nei suoi imponenti dipinti lo spettatore respira la vibrante vitalità fiamminga. Perfino le opere di soggetto storico emanano un’atmosfera tipicamente fiamminga.
Uccelli cinguettanti, selvaggina appena cacciata e composizioni floreali decorano le nature morte di Frans Snijders; le opere di genere che raffigurano la vita quotidiana resero famoso David Teniers il Giovane. La mostra accoglie anche un commovente ritratto di famiglia eseguito da Cornelis de Vos e molte altre mirabili opere di artisti fiamminghi.
Questa prestigiosa raccolta è per la prima volta in Olanda. Molti dei dipinti esposti furono acquistati nel XVIII secolo da Caterina di Russia. Essi facevano parte di eccellenti collezioni, come quelle di Pierre Crozat e Heinrich von Brühl, che Caterina acquistò in blocco. I committenti di gran parte delle opere furono religiosi e laici, di Anversa e di altre città in Europa. I dipinti risalgono al periodo della Guerra degli Ottant’anni e della Controriforma, il movimento di rinnovamento del cattolicesimo in seguito alla Riforma protestante, che spinse chiese e privati a commissionare grandi quantità di opere d’arte di soggetto religioso. Il grandioso stile barocco di cui Rubens e i suoi contemporanei furono gli interpreti si rivelò un eccellente strumento di propaganda per la chiesa cattolica, l’aristocrazia e la borghesia abbiente.
Durante la mostra, un'audioguida, un video e un programma telematico offrono un’esaustiva presentazione sull’arte fiamminga e sulla storia della collezione di opere fiamminghe nell’Hermitage di San Pietroburgo. Per dare un’impressione della vivacità di Anversa nel XVII secolo è allestita una speciale parete espositiva dove le botteghe dei pittori, le chiese e i monumenti sono indicati per mezzo di immagini e di scritte. Il catalogo presenta i contributi di autori fiamminghi e russi.
Ulteriori e più dettagliate info sul sito ufficiale [url=http://www.hermitage.nl]www.hermitage.nl[/url]
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Pittori fiamminghi dalla collezione dell’Hermitage
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Dal 17 settembre 2011 fino al 16 marzo 2012 l’Hermitage di Amsterdam ospita una straordinaria selezione proveniente dalla collezione di opere fiamminghe dell’Hermitage di San Pietroburgo, un’eccezionale raccolta di 75 dipinti e circa 20 disegni che comprende vari capolavori dei tre maestri della scuola anversate, Peter Paul Rubens, Anthonie van Dyck e Jacob Jordaens, oltre alle opere dei loro celebri contemporanei.
Peter Paul Rubens (1577–1640) occupa un posto dominante con ben 17 dipinti e molti disegni. Egli fu infatti il più importante, il più geniale e influente pittore fiammingo del XVII secolo. Ma Rubens si fece conoscere e rispettare anche come affabile aristocratico, diplomatico, collezionista e la sua bottega era un’impresa ben organizzata. Nella sua epoca l’artista fu un vero e proprio fenomeno, un homo universalis. Le sue opere, sia religiose sia profane, testimoniano il suo ineguagliabile talento. Uno dei sommi capolavori è la famosa Deposizione dalla croce (c. 1618), in cui Rubens ritrasse con grande suggestione e drammaticità la sofferenza di Cristo. Il dipinto non è mai stato dato in prestito prima d’ora.
La mostra illustra ampiamente l’influenza esercitata da Rubens e presenta gli artisti che ne seguirono l’esempio. Gli eleganti e raffinati ritratti eseguiti da Anthonie van Dyck (1599–1641), il più capace allievo di Rubens, hanno un posto di spicco nell’esposizione. Attorno al 1638 Van Dyck ritrasse il sovrano d’Inghilterra Carlo I e la sua consorte, la principessa francese Henriette Maria. In quel momento Van Dyck era già da alcuni anni pittore di corte in Inghilterra ed era stato investito del titolo di “sir Anthony”.
Il terzo grande rappresentante della scuola fiamminga, Jacob Jordaens (1593–1678), non era un allievo di Rubens ma ne fu ugualmente ispirato. Nei suoi imponenti dipinti lo spettatore respira la vibrante vitalità fiamminga. Perfino le opere di soggetto storico emanano un’atmosfera tipicamente fiamminga.
Uccelli cinguettanti, selvaggina appena cacciata e composizioni floreali decorano le nature morte di Frans Snijders; le opere di genere che raffigurano la vita quotidiana resero famoso David Teniers il Giovane. La mostra accoglie anche un commovente ritratto di famiglia eseguito da Cornelis de Vos e molte altre mirabili opere di artisti fiamminghi.
Questa prestigiosa raccolta è per la prima volta in Olanda. Molti dei dipinti esposti furono acquistati nel XVIII secolo da Caterina di Russia. Essi facevano parte di eccellenti collezioni, come quelle di Pierre Crozat e Heinrich von Brühl, che Caterina acquistò in blocco. I committenti di gran parte delle opere furono religiosi e laici, di Anversa e di altre città in Europa. I dipinti risalgono al periodo della Guerra degli Ottant’anni e della Controriforma, il movimento di rinnovamento del cattolicesimo in seguito alla Riforma protestante, che spinse chiese e privati a commissionare grandi quantità di opere d’arte di soggetto religioso. Il grandioso stile barocco di cui Rubens e i suoi contemporanei furono gli interpreti si rivelò un eccellente strumento di propaganda per la chiesa cattolica, l’aristocrazia e la borghesia abbiente.
Durante la mostra, un'audioguida, un video e un programma telematico offrono un’esaustiva presentazione sull’arte fiamminga e sulla storia della collezione di opere fiamminghe nell’Hermitage di San Pietroburgo. Per dare un’impressione della vivacità di Anversa nel XVII secolo è allestita una speciale parete espositiva dove le botteghe dei pittori, le chiese e i monumenti sono indicati per mezzo di immagini e di scritte. Il catalogo presenta i contributi di autori fiamminghi e russi.
Ulteriori e più dettagliate info sul sito ufficiale [url=http://www.hermitage.nl]www.hermitage.nl[/url]
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