Monti Sibillini e Laga

modificato October 2016 in Viaggi
Ciao,Mi fate approfittare del recente ingresso nel forum per una comunicazione di servizio? Eccola.Dopo il sisma del 24 agosto che ha investito i Monti Sibillini e quelli della Laga, il turismo è completamente sparito. Luoghi un tempo affollatissimi di camper tra sabato e domenica hanno disertato completamente zone sicure, anche in presenza di un clima fantastico.Da lontano è difficile saperlo, ma il terremoto non ha colpito allo stesso modo tutto il territorio. Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto sono state rase al suolo, con un'enorme quantità di vittime. Sono zone in cui il turismo è interdetto, per il permanere di macerie e di case abbandonate, purtroppo spesso prese di mira dagli sciacalli.Altre zone hanno subito danni ingenti al patrimonio immobiliare e ai monumenti, ma non hanno avuto vittime. Un precedente sisma catastrofico, nel 1997, aveva già costretto a procedere ad una ricostruzione che non ha impedito danni, ma ha evitato il crollo delle abitazioni. Il risultato è che nessuno è morto, molti sono sfollati, molti edifici sono inagibili.Però la vita e le attività continuano. Le aree sosta sono sicure e costantemente curate. Se non si commette l'imprudenza di andare a passeggiare sotto edifici pericolanti, la visita è sicura. Alla tradizionale bellezza dei luoghi si unisce la possibilità di sentire dalla viva voce degli abitanti come sono andate le cose, come si convive con il terremoto, come si è organizzato il soccorso, come è fatta la vita in coda ad un sisma.E, se proprio vogliamo dirla tutta, è un'occasione per tenere in vita zona magnifiche, in cui il turismo conta molto nell'economia locale. Negozi di prodotti tipici, bar, ristoranti, centri equitazione, guide escursionistiche, impianti di risalita, sono il fulcro della vita di questi paesini ormai poco popolati, ma tenuti con amore.Andate a trovarli. Norcia, Preci, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Amandola, Montefortino, Montemonaco, Montegallo, Acquasanta Terme, sono paesi agibili. C'è poca gente, quindi si sta anche meglio del solito. Andate a trovarli.Paolo

Commenti

  • modificato 06:01
    Bravo Paolo, un validissimo rilancio per le attività in queste zone.In special modo per tutte le località dei Monti Sibillini, centri abitati e parco.
    Chi va "Sano" va piano e va lontano...
  • modificato 06:01
    Lo farò sicuramente e molto presto, bravissimo ottima iniziativa complimenti
    dal capoluogo della Tuscia
  • modificato 06:01
    Direi che se ti decidi ad acquistare un camper, in primavera potresti organizzare un tour dei posti che hai citato. Sarà un piacere partecipare. *bye*
    Sempre devi avere in mente Itaca ­raggiungerla sia il pensiero costante.
    Soprattutto, non affrettare il viaggio;
    fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco
    dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.
    Itaca ti ha dato il bel viaggio,senza di lei mai ti saresti messo
    sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
    (Kostantin Kavafis, Itaca)

    Repubblica marciana

  • modificato 06:01
    Ari, è molto carina l'idea! Segnalo comunque che già i residenti (permanenti e temporanei) di quelle zone stanno muovendosi in questa direzione. Nella zona del vissano (alto maceratese, valle del Nera) è in corso una manifestazione dal titolo "Siamo agibili" (metto un link, sperando che non vada contro le regole del forum: "http://www.cronachemaceratesi.it/2016/10/09/il-cammino-ricomincia-da-tre-visso-ussita-e-castelsantangelo-per-salvare-la-montagna/869651/";). Le iniziative si susseguono, finché la stagione lo permette.È anche la stagione ideale per fotografi (foglie rosse!) e raccoglitori di castagne (ce ne sono poche, e non so se si debba chiedere un permesso al comune o alla comunità montana). Io spero di metterci presto le mie quattro ruote mansardate, le due da montagna, mentre le due zampe le sto già mettendo! :)Paolo
  • modificato 06:01
    Altra comunicazione di servizio: mai come in casi come questi si vede la generosità degli italiani (e non solo, visto che l'aiuto è arrivato copioso anche dall'estero – non sorprendente, considerato che molti stranieri hanno fatto di questi luoghi una seconda casa, e addirittura ci sono voluti monaci americani per riaprire il convento benedettino di Norcia…).In queste settimane, mentre mi occupavo dello sgombero della mia povera casetta lesionata, ho assistito all'impegno di protezione civile, tecnici, volontari che hanno riempito i magazzini comunali di ogni bendidio, con le tantissime donazioni arrivate da ogni parte d'Italia. Non credo che si finirà mai di ringraziare chi ha permesso di superare i momenti più difficili del doposisma.Ci vuole una fibra forte. Che questi montanari ce l'abbiano ho potuto constatarlo nelle conversazioni serali, dopo il lavoro, presso uno dei campeggi in cui molti di loro si sono rifugiati, in attesa del ritorno a casa o della messa a disposizione di un'altra casa. C'era una malinconica mancanza di rassegnazione, una paziente e ostinata attesa di ritorno alla normalità, mentre si cercava di far finta che niente fosse successo. I tanti accenti (degli italiani e dei molti lavoratori stranieri trasferitisi qui negli anni) davano una sensazione surreale, come di campeggio di fine stagione.E surreale è stata l'ultima sera di apertura di un grande albergo alle soglie delle piste da sci, appena riaperto dopo i lavori di risistemazione. C'eravamo solo io e un gruppo di belgi, probabilmente molto coraggiosi o molto incoscenti. Ma comunque molto sereni.Paolo
  • modificato 06:01
    Ormai fino a primavera non credo che ci muoveremo più però ti prometto che, finite le nebbie, faccio un giro per quei meravigliosi paesi.
    Sempre devi avere in mente Itaca ­raggiungerla sia il pensiero costante.
    Soprattutto, non affrettare il viaggio;
    fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco
    dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.
    Itaca ti ha dato il bel viaggio,senza di lei mai ti saresti messo
    sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
    (Kostantin Kavafis, Itaca)

    Repubblica marciana

  • modificato 06:01
    PaoloneT ha scritto:
    E, se proprio vogliamo dirla tutta, è un'occasione per tenere in vita zona magnifiche, in cui il turismo conta molto nell'economia locale. Negozi di prodotti tipici, bar, ristoranti, centri equitazione, guide escursionistiche, impianti di risalita, sono il fulcro della vita di questi paesini ormai poco popolati, ma tenuti con amore. Andate a trovarli. Norcia, Preci, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Amandola, Montefortino, Montemonaco, Montegallo, Acquasanta Terme, sono paesi agibili. C'è poca gente, quindi si sta anche meglio del solito. Andate a trovarli. Paolo
    Caro Paolone, sicuramente verremo, quando si dice la sorte, ieri sera stavo facendo l'itinerario per il ponte di Novembre ed era Camerino, Tolentino, Fiastra, Macerata poi scendevo verso Visso per rientrare oppure salivo verso Corinaldo.Mentre guardavo la mappa parte la prima scossa con i bicchieri che tintinnavanoAdesso con la immediatezza della emergenza potremmo dare intralcio ma sicuramente anfremo a trovarli
    dal capoluogo della Tuscia
  • modificato 06:01
    Al momento non ci sono nemmeno le strade per arrivare in zona. Il terremoto si era accorto di non aver fatto abbastanza danni dappertutto, e si è messo d'impegno per finire il lavoro anche a nord del Vettore.Visitare l'intero complesso dei Sibillini ora è fortemente sconsigliato, per il pericolo di caduta massi o crollo di edifici sulle strade eventualmente liberate. È bene che le strade rimangano libere per il passaggio dei mezzi di soccorso. Viene inoltre segnalata la presenza di sciacalli (tra cui un fuoristrada Nissan nero targato FR, con dei tizi che si spacciano per squadra della Protezione Civile), per cui è meglio non rischiare equivoci.Tra l'altro, tutti gli esercizi commerciali sono chiusi. Gli alberghi in cui avevano trovato ospitalità gli sfollati sono a loro volta evacuati. Non è facile prevedere la data di riapertura, che avverrà comunque difficilmente, nonostante la buona volontà degli abitanti, prima della prossima estate (ad essere molto ottimisti).Al di fuori dei Sibillini (limite settentrionale Camerino) i danni si riducono di molto, e non si segnalano pericoli. Corinaldo, ad esempio, è fuori e lontana dalla zona del disastro.Paolo
  • modificato 06:01
    Come saprete, le cose si sono ulteriormente aggravate. Per ora non si deve assolutamente tentare di raggiungere i Sibillini. L'intera area è evacuata, e vi rimangono solo protezione civile e forze dell'ordine.La Festa delle Streghe a Corinaldo è stata annullata.Paolo

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