Le scuole e i vaccini

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Commenti

  • modificato 22:37
    alien ha scritto:
    scusate, ma pensate che la pubblica amministrazione abbia un qualsiasi interesse a dare risalto ad una notizia del genere? Doncamillo dice che il padre della piccola fosse un attivista novax... Se due+due fa 4 capite da soli chi ha dato in pasto ai media la notizia, che poi non è assolutamente una notizia ... ma si sa, al tempo di internet e dei social una bugia si trasforma in verità quando mille persone dicono tutte la stessa bugia. per quanto mi riguarda anche qualche ricorso fatto dalle regioni avrebbe dovuto essere dichiarato irricevibile.c'è una legge. che si applichi, senza alcuna interpretazione buonista. l'altro ieri è morta una 25 enne in gravidanza a Catania, di morbillo. chiaro il concetto?
    Io abito a pochi chilometri da Torre Pellice e so benissimo com'è avvenuto il fatto, per cui certe informazioni prendile con le pinze.Ad ogni modo la questione non riguarda il provvedimento che è sacrosanto e perfettamente condivisibile.La mia domanda riguarda esclusivamente l'opportunità di sottoporre una bambina di neanche tre anni al pubblico ludibrio per colpa di due genitori ignoranti? Sai meglio di me che le cose si possono fare con intelligenza o con stupidità, si ottengono sempre gli stessi risultati, ma se fatte con intelligenza si evitano tante polemiche e prese di posizione inutili.
  • modificato 22:37
    Bastava tirtar dritto con la macchina: la tua domanda, a mio avviso, è lecita! Ma è da rivolgere al genitore, non all'istituzione, poichè è lui che ha dato in pasto la figlia ... poteva tirar dritto con la macchina quando ha visto i vigili.
  • modificato aprile 2018
    Doncamillo ha scritto:
    Bastava tirtar dritto con la macchina: la tua domanda, a mio avviso, è lecita! Ma è da rivolgere al genitore, non all'istituzione, poichè è lui che ha dato in pasto la figlia ... poteva tirar dritto con la macchina quando ha visto i vigili.
    Hai ragione Don, ma in casi come questi è chi ha l'intelligenza che deve usarla.Ti racconto un fatto successo a me, all'alba dei tempi, in prima media.Io e il disegno ornato, come si chiamava allora, abbiamo sempre avuto un cattivo rapporto. La nostra professoressa di disegno ci aveva assegnato, come compito a casa, la riproduzione di un gambero. Io non ci ho messo molto impegno ed è venuto fuori che il gambero assomigliava di più ad un animale preistorico che a un crostaceo. La prof, quando l'ha visto, mi ha chiamato alla cattedra ed assieme a me ha chiamato anche un altro alunno, invitandolo a commentare pubblicamente il mio sgorbio. Questo bravo ragazo, sentendosi al centro dell'attenzione e protetto dall'insegnante, ha cominciato a fare diverse variazioni sul tema, con il divertimento dell'intera classe, mentre io mi sono sentito un miserabile e, se ricordo ancora l'episodio, a distanza di anni, è perché mi ha fatto stare veramente male.In questo caso non era colpevole il mio compagno di classe, ma la professoressa che avrebbe dovuto essere più prudente nei miei confronti ed evitare di mettermi alla berlina.Ho raccontato questo episodio perché, quando si sottopone una persona ad un'umiliazione pubblica, c'è il rischio di una reazione spropositata o di creare un trauma psicologico nella persona oggetto dell'azione.Nel caso di Torre Pellice sappiamo che la bambina è piccola e molto probabilmente supererà il trauma senza problemi, ma c'è sempre il rischio, crescendo, che qualche altro bambino si faccia beffe di lei.Si utilizzano le assistenti sociali o gli psicologi per motivi futili, li vediamo continuamente in tv a fare i soloni. Nel caso in questione, dove sarebbe stata utile la loro presenza, si è cercato di fare tutto il baccano possibile. La colpa dei genitori non deve ricadere sui figli.
  • modificato 22:37
    Se dessimo retta al dettame "le colpe dei genitori non devono ricadere sui figli" avremmo una generazione di ragazzini iperprotetti e di genitori ancora più arroganti di quanto già non siano ... e una futura generazione di genitori incapaci di decidere per il bene della propria famiglia.Condivido parecchio di quel che scrivi Roberto, in linea generale, ma non riesco proprio ad essere d'accordo con te su questa cosa ... potremmo parlarne allo sfinimento: ma rimango della mia ideaa: la bambina ci va di mezzo, e mi dispiace, tanto anche, ma a darla in pasto ai social e a tutte le conseguenze che ne scaturiranno è stato il suo stesso padre. Le istituzioni hanno fatto solo il loro dovere.
  • modificato 22:37
    E' il gap generazionale che ci divide ed è giusto che sia così. Invecchiando si diventa più tolleranti, anche perché, almeno io, ho preso tante nasate che mi hanno fatto vedere le cose sotto diversi punti di vista. Alla tua età anch'io vedevo il mondo in forma diversa.

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