Non mi torna l'equazione

modificato 05:30 in Camper Bar
Oggi, nella pausa pranzo, ho assistito ad una trasmissione televisiva durante la quale sono stati intervistati diversi giovani sul significato del 25 aprile.Il 70% degli intervistati non ha saputo rispondere. Allora mi chiedo come mai il 70% dei giovani partecipa a tutte le manifestazioni antifasciste? Le due cose dovrebbero essere strettamente correlate.

Commenti

  • modificato 05:30
    Io penso che il 70% degli intervistati intraprendono la via dell' adesione a queste manifestazioni o per pura voglia di far casino e mucchio o per approfittare di una giornata di festa relativamente non concessa. Essendo io relativamente giovane ( dell' 81) noto sempre con piu' frequenza che le generazioni successive alla.mia sono sempre piu' ignoranti riguardo al passato della nostra nazione e per di piu' non hanno proprio la voglia di saperne di come e' venuta fuori l' epoca in cui vivono , delle lotte e delle conquiste che hanno fatto si che il nostro belpaese oggi possa dichiararsi una nazione libera e democratica. Hanno solo voglia di fare presenza e numero senza saperne il perche' , solo perche' incitati da un qualsiasi capoccione che ha piu' "LIKE" di loro sui social.
  • modificato 05:30
    Io sono del '75 ma nella mia classe alle superiori si utilizzavano queste "date" solo per saltare scuola o per posticipare una interrogazione. Solo con la maturità (intesa come età, non come esame) ho appreso molte cose che la scuola non è riuscita a farmi arrivare. Voi per colpa di insegnanti menefreghisti, vuoi per l'età del cazzeggio.Però adesso sto cercando di rimediare a queste lacune invogliando i miei figli ad interesarsi di più alla storia del nostro paese e spiegando loro del perchè c'è una data da ricordare.
  • modificato 05:30
    bravo. i ragazzi debbono essere informati. poi faranno quel che hai fatto tu alla loro età, cioè se ne fregheranno, però col tempo metabolizzeranno e saranno preparati a capire meglio nell'età della maturità
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 05:30
    L'ignoranza dilaga di questi tempi, diffusa come non mai grazie al mezzo tramite la quale stiamo comunicando ora, c'è poco da fare se non lasciare che quello che si deve sfogare di sfoghi.
  • modificato 05:30
    la vedo dura a fare certe domande
  • modificato 05:30
    Cose di questo genere sono abbastanza una vergogna, in parte penso sia colpa della differenza nel modo di insegnare rispetto a quaranta anni fa, infatti un tempo bisognava ad esempio imparare tutte le provincie delle regioni italiane o poesie a memoria, mentre adesso si prova di più ad insegnare competenze o skills, che non so bene cosa voglia dire...
  • modificato 05:30
    Ho un figlio maggiorenne, molto diverso da me alla sua età, certo le possibilità sono diverse e anche la cultura familiare. Lui come tutti i suoi amici e ne ha portati tanti a casa sono all' apparenza apatici, quindi non andrebbero mai a una manifestazione, ne studierebbero le province o una poesia, però parlano inglese a buon livello e comunicano con il mondo senza problemi.Io direi che le priorità sono cambiate e nel globo c'è tanto di più interessante.Tornando alla domanda di Roussilon credo che le statistiche, come i sondaggi lascino il "tempo che trovano"Di solito sono solo statistiche e fatte a "mestiere" da giornalisti che devono scrivere un pezzo.ciao
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA

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