NON-DIARIO di viaggio - La mia esperienza in Albania

modificato 01:07 in Viaggi
Periodo: Agosto 2018.Equipaggio: Io, il maschio alpha della famiglia (mia moglie) e le mie due figlie adolescenti.Km percorsi: 3612VR: McLouis Tandy 640, per gli amici: “il Tandy” Perché Albania? Perché di si. Sono almeno due anni che insisto con la famiglia per trascorrere una vacanza nella terra delle aquile, spinto da diverse motivazioni, prima tra tutte il sentore che si trattasse di un luogo con tanto da dare ed ancora incontaminato, ma in una fase di forte esplosione turistica, ergo: o ci vai in questi anni o … villaggi e alberghi in ogni dove, l’esatto opposto di quel che io cerco. Scrivo questa paginetta perché, io per primo, ho dovuto insistere molto in famiglia per abbattere quei preconcetti che, ahimè, in molti abbiamo parlando di Albania e di albanesi … Magari riesco a convincere anche qualcuno di voi che sta leggendo queste mie poche righe … ne vale davvero la pena! Lasciate a casa pregiudizi e ansie varie … Vi scrivo fin d’ora che se c’è una cosa che tra tutte mi è piaciuta senza riserva alcuna è proprio la popolazione albanese: di che se ne dica sono davvero bella gente.Ma veniamo alla mia esperienza … non vi parlerò di cosa ho fatto e di cosa ho visto, la rete è piena di pagine che decantano lo splendore delle principali attrattive naturalistiche, storiche e folcloristiche della nazione, documentatevi come ho fatto io, scriverò invece una serie di considerazioni nate dalla mia esperienza diretta in questa breve (solo 12 giorni) toccata e fuga.Io ci tornerò di sicuro, magari non il prossimo anno, e magari nemmeno quello dopo, ma ci sono diverse altre cose che non ho visto e che non ho fatto in Albania. E le voglio fare! L’Albania è un paese relativamente piccolo, nel mese giusto, e non è agosto (peccato per me che non ho potuto fare altro) in una quindicina di giorni si può vedere davvero tantissimo.La moneta locale è il Lek, ma potete anche scordarvi di cambiarne … tanto accettano l’Euro ovunque, e a dispetto di quanto capita in altri posti il cambio è sempre lo stesso: nel periodo della mia vacanza un euro valeva 125 Lek. Per la prima volta in un paese straniero nessuno ha tentato di imbrogliarmi sul cambio (tranne una banca … che prelevando mi ha cambiato a 118 Lek per un euro), nessuno ha tentato di approfittare del “turista”.Si sta, anzi, facendo molto per il turismo … che sicuramente è il settore più in crescita del paese, le grandi città sul mare pullulano di alberghi e appartamenti in affitto, a prezzi, per le nostre abitudini, davvero molto, molto favorevoli. Qualcuno ha visto il business anche nel turismo itinerante, e qua e la iniziano a comparire strutture adatte a noi camperisti, ma anche nelle zone più gettonate e che maggiormente attraggono il turismo si annusa la gran voglia di monetizzare tanto, subito e con il minimo sforzo. La conseguenza diretta è, ad esempio, che il più importante campeggio di Ksamil, meta turistica tra le più ambite, sia stato ricavato dal parcheggio di un ristorante, e i servizi igienici sono ben lontani dall’accettabile, ma tant’è … è comunque sempre pieno.Il mare è incantevole, anche se, a conti fatti, facendo 7-800 km in meno (ovviamente mi riferisco a chi ci arriva via terra) e fermandosi in Dalmazia … non è certo da meno! Questo per dire che se andrete in Albania per il mare … si, è bello, ma c’è davvero molto altro da vedere.A parte il turismo, come già scritto fortemente in crescita, il resto del paese sopravvive. In Albania si tocca con mano una povertà che non immaginavo … comandano le banche e i protagonisti del turismo, l’albanese medio sopravvive con uno stipendio di 250-350 Euro al mese, in un posto dove molte cose costano come da noi, o poco meno! Manca completamente, o quanto meno è la sensazione che ho avuto io, la classe media, ed il contrasto tra chi ne ha tanti e chi invece non ne ha per nulla è palese e netto. Ciò nonostante c’è una grande dignità, mai ho visto scene di accattonaggio, mai qualcuno mi ha chiesto soldi per qualcosa che non fosse un servizio espressamente richiesto e a pagamento. E come sopravvivono? Come si faceva una volta … del loro! Coltivazione di frutta e verdura e allevamento di bestiame sono costanti di ogni famiglia, mangiano quel che producono e rivendono quel che avanza.Nella periferia di Scutari ho visto l’accattonaggio che vedo anche in stazione a Milano, mi raccontava il gestore del campeggio dove ho dormito che c’è una grossa comunità rom in città, ed è li da quando esiste la città. E li ho visti solo li.Si vedono parecchie Mercedes in giro … e chiedendo a loro stessi come possano permettersele ho scoperto che sono tutte macchine che per i mercati dell’usato europeo sono ormai invendibili (vecchie e con vagonate di km alle spalle), arrivano in Albania a prezzi stracciati, montano TUTTI l’impianto a gas e … hanno la Mercedes, qualcuno anche con guida a destra … a seconda della provenienza insomma! La burocrazia è assai più semplificata, i costi di gestione di una fiat punto usata sono gli stessi di quelli di una Mercedes … quindi perché accontentarsi?E’ un paese ancora vecchio, che non riesce a crescere, è un paese che fino a pochissimi anni fa non aveva strade asfaltate, e percorrere quei 4-500 km per spostarsi da nord a sud rappresentava un viaggio della speranza (nonostante l’asfalto … è ancora un po’ viaggio della speranza). Ho conosciuto e ho chiacchierato a lungo con moltissimi albanesi durante la mia vacanza, nessuno di loro aveva visto le cose che ho visto io nel loro paese (questo la dice lunga considerando le dimensioni dell’Albania). Ancora oggi, e grazie all’intervento della comunità europea, solo le principali arterie, quelle che mettono in comunicazione le grandi città, sono asfaltate e a percorrenza veloce; altre sono asfaltate ma davvero malridotte, molti tratti sono in terra battuta.In ogni paese che attraverserete noterete almeno una decina di lavaggi auto (rigorosamente a mano), poiché la polvere è davvero una costante.Ho più volte rinunciato, percorrendo sterrati in ogni dove, a schivare le buche, optando invece per la scelta di quelle meno profonde. A volte, in città, su asfalto malconcio, ho dovuto schivare anche tombini al quale erano stati asportati i … tombini! La povertà aguzza l’ingegno: pare che qualcuno li rubi per venderli come ferro.Essendo abituati ad una guida “campestre” l’avvento dell’asfalto ha arricchito notevolmente la creatività nelle tecniche di guida, e se ne vedono davvero di tutti i colori: occorre fare molta attenzione quando si guida in Albania. Per altro non ricordo di aver visto un semaforo in tutta la vacanza: gli incroci ci sono ma … o io non ho saputo interpretare la segnaletica oppure quest’ultima è totalmente assente! Si superano i crocevia inserendosi in una sorta di disordine ordinato, in cui metti il muso nel traffico e in qualche modo vedi di farci stare tutti i 7.35 metri del VR. Nessuno suona, nessuno inveisce, nessuno fa i fari, nessuno minaccia: o decidono che passi, e ti lasciano strada, o decidono che quel giorno hanno premura, e aspetti di vedere di che umore è quello dopo.Se sei in coda, anche in città, almeno il 50% delle vetture che hai dietro ad un certo punto invaderanno la corsia opposta e in qualche modo ti passeranno davanti, a te e a tutti gli altri. Li è normale: nessuno suona, nessuno inveisce, nessuno fa i fari, nessuno minaccia. Come ho già scritto: la guida è estremamente creativa. Tutto ciò, ovviamente, avviene sotto gli occhi delle FF.O. che sembrano materializzarsi dal nulla ogni qualvolta si formi un ingorgo di traffico, cosa assai frequente nei centri con una medio-alta densità di popolazione. Attraversare una città può diventare un’esperienza parecchio complessa.Tra il traffico delle città e le condizioni medie del manto stradale ha davvero poco senso, in Albania, ragionare sulla distanza in chiave chilometrica: li le distanze si calcolano usando la scala del tempo (minuti … più spesso ore).Se ad un certo punto il navigatore andasse in palla non spaventatevi: è tutto normale.E’ altresì assai frequente … l’avvento dell’asfalto sta radicalmente cambiando la viabilità, e le mappe non sono aggiornate: a volte svoltando a sinistra come suggerito dal Garmin si entrerebbe in un panificio (direttamente dalla vetrina), altre volte la svolta corretta non è segnalata in mappa. Suggerisco di acquistare una sim telefonica turistica (con 10 euro hai 10 gb per 15 gg) ed affidarsi a google maps, che intendiamoci: non è infallibile, ma sbaglia meno!Di contro, in caso di difficoltà è sufficiente pigiare il pulsante delle quattro frecce e abbassare il finestrino, non serve accostare, non serve scendere dal veicolo: si materializzano 3-4 individui del posto che in men che non si dica vi avranno dato tutte le informazioni che vi servono, e anche di più. Almeno uno di loro di solito parlerà italiano (molti hanno trascorsi nella nostra Italia, altri lo conoscono per via della TV: pare che seguano molto i programmi italiani). Se malauguratamente nessuno parlasse italiano non preoccupatevi, saranno loro stessi a cercare tra gli astanti, anche fermando macchine di passaggio, qualcuno che conosca la nostra lingua, che capisca cosa vi serve e che vi dia le informazioni necessarie, anche a costo di farvi strada lui stesso con la macchina.In nessun altro posto nel mondo ho visto tanta disponibilità ad aiutare chi è in difficoltà. In nessun altro campeggio/area sosta utilizzato nel mondo ho toccato con mano la cordialità e la disponibilità dei gestori.In Albania ho visto tanta sporcizia. I bordi strada sono pieni di rifiuti di ogni genere e sorta, dai veicoli che ti precedono vedi partire oggetti dai finestrini in ogni momento, in città il fenomeno è ancora più evidente.Passeggiando per la città, ovunque siate, forse sempre grazie ad una burocrazia “semplificata” chiunque abbia qualcosa da vendere … mette giù un tappeto e lo vende.Ho acquistato ottima frutta e verdura da anziani che esponevano 2 casse di zucchine e una di albicocche, che portavano fin li dalla campagna con il motorino, o con il carretto trainato dall’asinello.Preparatevi … Carrello e asinello, gregge di pecore, cavalli, vacche e vitelli, tacchini e galline usano le stesse strade che userete voi, spesso anche non accompagnate e … non rispettano il codice della strada!Sulle strade vedrete molto spesso anche persone ferme, ad aspettare … per loro il carburante è davvero un costo serio, e chi ha un mezzo di trasporto lo sfrutta e passa a caricare colleghi/amici per recarsi al posto di lavoro o di diletto, così, per dividere i costi.Ho girato, nei 12 giorni in cui ci sono stato, la nazione in lungo e in largo, ho visto fiumi, laghi, colline, montagne e splendido mare, a volte anche tutto nella stessa giornata. Ho goduto di viste da togliere il fiato viaggiando per le ferruginose strade albanesi, e sebbene a volte fosse davvero difficile raggiungere la meta a bordo dei nostri mezzi … quel che mi aspettava al mio arrivo ricompensava ampiamente le fatiche e le shakerate subite.E’ un paese piccolo, ma dal punto di vista naturalistico estremamente ricco. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Le attrattive più gettonate sono spesso troppo sfruttate per i miei gusti, tuttavia quando la natura decide che quella roba li la vuole fare bella … beh: anche se la riempi di ombrelloni rimane un angolo di paradiso.Indipendentemente dal percorso che scegliate per raggiungere l’Albania, appena superato il confine se la vostra carta verde non copre l’Albania, cosa assai frequente, occorre integrare l’assicurazione: nessun problema di sorta, appena passate le dogane e ancor prima di uscire dal porto, qualora arrivaste in nave, potrete farlo. Io ho speso 49 euro per un’integrazione dalla validità di 15 gg.Cosa esattamente copra questo mini contratto non mi è dato saperlo! Alla domanda: “cosa copre?” Sia gli addetti che stipulano il contratto, che altri turisti fruitori, che anche un agente di polizia locale hanno risposto: “meglio che non succeda niente!”.Alcuni siti in rete propongono di farla prima di partire, ma francamente ve lo sconsiglio, è davvero una cosa che non fa perdere più di 10 minuti e ha poco senso pagare una commissione ad altri.Io vivo a nord, e per me ha poco senso andare fino a Brindisi o a Bari per imbarcarmi … l’ho fatta via terra. Personalmente trovo le tariffe dei traghetti eccessivamente costose per i nostri mezzi, e con i soldi della migliore offerta che ho trovato quando ci guardai ci ho comodamente pagato il gasolio e l’autostrada per tutta la vacanza, avanzandone anche. Inoltre in sei ore sono in Croazia, con il panettone appoggiato sulla sdraio … e piano piano, con piccole tappe intermedie, in 3-4 giorni si arriva comodamente al confine albanese.L’unica seccatura del viaggio via terra è il continuo susseguirsi di Dogane da superare, ed in agosto la coda è inevitabile.Purtroppo agosto è il mese sbagliato per andare ovunque … e anche in Albania vale lo stesso discorso, soprattutto se l’intenzione è trascorrere la maggior parte della vacanza sul mare.L’entroterra invece è assai meno gettonato, ed è splendido!Le spiagge migliori sono super affollate e i pochi campeggi nelle vicinanze perennemente pieni.Portando l’esperienza di altri fino a metà luglio e dai primi di settembre, invece, si dorme in libera, sul mare, in tutte le principali e rinomate spiagge dell’Albania.Io sono entrato in Albania via terra e ho pernottato la prima notte al campeggio Legjenda, periferia di Scutari. Un posticino davvero incantevole, con all’interno un ristorante dove si mangia davvero bene, e dove fin dalla prima sera ho capito che in Albania ha davvero poco senso fare dispensa: si cena a base di pesce con poco più di 10 euro a testa, si mangia una pizza (con birra, dessert, caffè e ammazza caffè) con 7-8 euro a testa. Chiudo questa breve (così doveva essere!) raccolta di impressioni con qualche immagine … Buona Albania a tutti!

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