Chi va piano va sano........e si gode il viaggio
Qualche tempo fa c'è stato un interessante scambio di opinioni sul forum di Camper Life Web a proposito delle capacità dei vari serbatoi del carburante e delle velocità di crociera che alcuni camperisti sono abituati a tenere.
E' assodato che, finchè si rispetta il Codice della Strada e le norme di sicurezza più elementari, ognuno è libero di tenere la velocità che più gli si addice. Lo scopo di queste poche righe non è infatti quello di muovere critiche, ma piuttosto di far assimilare il concetto di vacanza. E' stato detto e ribadito più volte, anche da questa rubrica, che il viaggio non inizia nel momento che si giunge alla meta prefissata, ma dal momento in cui si lascia la propria abitazione, anzi, per alcuni inizia anche prima: dal momento che si comincia a progettare l'itinerario. E' indispensabile, quindi, se si vuole godere del viaggio sin dal primo momento, tenere un'andatura consona a questa filosofia. Una velocità eccessiva, anche se fa giungere più in fretta alla meta, contribuisce a creare una tensione più alta per il conduttore che deve prestare maggiore attenzione alle insidie della circolazione, distogliendolo dalle opportunità paesaggistiche che il tragitto offre.
Si fa un gran parlare sulla flessibilità offerta da un veicolo ricreazionale, ma questa dote si perde se chi guida non ne sa trarre vantaggio e per trarne vantaggio bisogna che l'attenzione dell'equipaggio sia focalizzata sugli aspetti intrinsechi del viaggio e non sul traffico. Quest'ultimo è solo un complemento necessario della vacanza che, se non gestito nel migliore dei modi, potrebbe anche rovinarla. Poi è chiaro che ci sono pure coloro che traggono divertimento da una guida spregiudicata. Alcuni anni fa andava in onda uno spot pubblicitario interpretato da Claudio Bisio il quale, amante del traffico caotico, sceglieva, nelle sue soste negli hotel, una camera con vista tangenziale. Questo però era uno spot pubblicitario, il nostro viaggio ha invece come scopo il diletto di tutti i componenti dell'equipaggio, pertanto il modo con cui si affronta il percorso, deve essere flessibile al punto da poterlo modificare in ogni istante, in base alle opportunità paesaggistiche, artistiche ed architettoniche che s'incontrano strada facendo e secondo i desiderata dei membri del team vacanziero.
La stessa filosofia dovrebbe essere utilizzata anche per la programmazione di una vacanza itinerante che non dovrebbe essere mai troppo ambiziosa dal punto di vista chilometrico, a meno che non si abbia a disposizione molto tempo libero. Comprimere molte mete in uno spazio temporale limitato significa ridurre la vacanza a una sorta di toccata e fuga che vanifica completamente il piacere che si dovrebbe trarre da essa. Spesso si tende, per ragioni economiche, a sfruttare al massimo l'investimento costituito dalle spese che si devono sopportare in un viaggio. Se da un punto di vista finanziario questo modo di vedere le cose è corretto, su di un piano culturale è decisamente sbagliato. La nostra capacità di assimilazione non è infinita e quindi, se si accumula troppo, si finisce con il fare indigestione e, alla fine della vacanza, o si sarà dimenticato ciò che si è visto, o si avrà una totale confusione in testa, la cui conseguenza sara la vanificazione dell'investimento fatto. In tempo di crisi economica è essenziale che i soldi vengano spesi con oculatezza.
Buon viaggio a tutti, ma con il piede di velluto.
Commenti
Se non siamo noi a viaggiare veloci sono gli altri automobilisti che iniziano a strombazzare incolpandoci di porre intralcio al traffico, perché loro hanno fretta.
Per me una bella vacanza, ma non per tutti, uno dei camper ci ha salutato a metà vacanza perché preferiva andare in cittadine con una vita serale dove potevano trovare delle balere.
Ognuno vive il camper a suo modo e alla velocità che preferisce....
ciao
CHE GUEVARA
CHE GUEVARA