Sistemi di pagamento Aree di Sosta Francia e dintorni
Io non so voi ma sti sistemi di pagamento che vengono utilizzati sono davvero un modo per complicare la vita, uno vuole il bancomat, in Francia Carte Bleu, in altri bisogna vere una tessera in un altro bisogna avere un altro artifizio, si insomma tutte le volte è un leggere le istruzione per poi non capirne niente perchè di unificazione manco l'ombra.
Ora chiedo a chi è più sveglòio di me, e qui basta proprio poco, di fare una guida, si insomma mettere giù un qualcosa che magari ai novellini serve a semplificare il programma della vacanza
Commenti
Mi sono appena re-iscritto, o meglio, ho recuperato la password ormai scaduta da tempo immemorabile.
Francia:
Vi dirò, sarà che forse parlotto francese ma tutte queste difficoltà non le trovo.
Nel 99% dei casi le maggiori carte di credito, quantomeno MC e Visa sono accettate.
Non saprei Amex, Diner's, Bancomat, Banco Posta e similari.
La "Carte Bleu" è un sistema di pagamento tipicamente francese, esiste da almeno gli anni '80, non l'ho mai avuta ma il fatto di non possederla non mi ha mai creato problemi.
Unica volta in cui, a parte pagamento in moneta, ho trovato solo lei è stato tanti anni fa ad Aigues Mortes nell'area ormai dismessa.
Oltre alle mille aree comunali esiste l'organizzazione camping-car park (https://campingcarpark.com/en/ o https://campingcarpark.com/en/) che gestisce un certo numero di aree (non moltissime a dire il vero).
Il funzionamento è effettivamente abbastanza laborioso e richiede di associarsi (Gennaio 2019 quota di 4€ a vita).
Ma, considerato che l'emettitrice della scheda socio e successivo pagamento ha delle ottime istruzioni anche in italiano non vedo grossi problemi.
Il vantaggio di camping-car park è duplice.
Le aree, solitamente molto buone, dispongono di wifi e ottimi servizi di svuotamento e carico, talvolta due postazioni.
Oltre al fatto che il rifornimento idrico è garantito anche nella stagione invernale, cosa da non sottovalutare in posti dove spesso lo stesso è possibile solo presso qualche fattoria (provare per credere).
Ho fatto la tessera socio e nel mio peregrinare sono stato nelle loro aree di Fontaine-de-Vaucluse (vedi sotto), Alès e di La-Roque-Gageac.
Altre Nazioni:
Mai avuto problemi di sorta. Sempre pagato (in modo semplice) con Visa o Mastercard.
Raffaele
Nel caso di car park, viene richiesto all'utente di acquistare una scheda che poi va caricata con un ammontare minimo, tramite bancomat o credit card. Ciò significa che si ricarica sempre di più di ciò che serve effettivamente, per cui il gestore usufruisce di un credito superiore alla tariffa e l'utente spende più soldi di quanto necessario, anche se il credito rimane e può utilizzarlo in un'altra area sosta della stessa catena, cosa non molto frequente.
Ma al di là di questo, almeno in quella di Fontaine de Vaucluse, c'è una difficoltà oggettiva ad ottenere la tessera e io mi chiedo ancora adesso come abbia fatto ad ottenerla. Se l'80 % degli utenti rinuncia e se ne va e la maggior parte di quest'80% è francese, quindi buon conoscitore della lingua, significa che è un sistema che non funziona.
A Federica è andata bene a Fontaine de Vaucluse perché, se si fosse trovata un camper davanti al suo, avrebbe dovuto parcheggiare nelle strada, con tutti pericoli che questo comporta.
Per le altre aree soste però con il bancomat abbiamo pagato senza problemi da nessuna parte, addirittura senza moneta potevamo pagare con bancomat anche il rifornimento acqua, siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questa cosa perchè prima di partire avevamo letto che era consigliabile portare un sacco di moneta per pagare nelle aree di sosta.
Troppe le differenze, perfino da comune a comune. Senza parlare del fatto che rischierebbe di diventare obsoleta nel brevissimo periodo.
Due esempi rimanendo solo da noi:
- Nel comune dove abito i parcheggi sono a pagamento da tempo. Moneta o carta di credito.
Potrei spiegarne il funzionamento in una guida.
Poi, la giunta si sveglia, da pochi mesi, occorre introdurre la targa del mezzo.
Ecco che la guida sarebbe già obsoleta.
- Spello (Umbria):
Ricordo che l'area a pagamento funzionava dalle 24 alle 24 e se pagavi alle 18 valeva solo fino a mezzanotte. Vallo a spiegare a uno straniero.
Ora forse non è più così e di nuovo siamo all'obsolescenza di una eventuale guida.
Personalmente, tranne qualche caso sporadico, non ho mai avuto grossi problemi.
Nemmeno in Germania, teniamo presente che il mio tedesco si limita ai colori e ai numeri fino a dieci.
Ho volutamente citato camping-car park non per saccenza ma perchè è uno dei pochi casi da me trovati dal funzionamento effettivamente macchinoso.
Pur se ripeto, io ho trovato istruzioni anche in italiano, se non erro perfino vocali.
Quanto alla sua "card", teniamo presente che si tratta di un'organizzazione privata e la carta, essendo ricaricabile, serve come effettiva moneta per pagamenti successivi.
Sempre rimanendo in ambito soci, se ci spostiamo in Gran Bretagna, essere socio di qualcosa è una loro fissa.
Da valutare, alcune sottoscrizioni danno diritto a sconti anche importanti se non alla gratuità del servizio.
Ad esempio, se siete soci del National Trust avete diritto a sosta gratuita in molti siti sotto la loro tutela.
Patrimoni artistici/architettonici ma anche risorse naturali. Ad esempio a Birling Gap (scogliere delle sette sorelle) dove la sosta costa un botto se non siete soci.
Eccezioni ce ne sono ovunque, sarebbe impossibile tenerne conto in una guida. Alcuni esempi:
Stoccarda:
alla macchinetta dovete prima premere il bottone di richiesta ricevuta e poi pagare.
Se fate il contrario avete buttato i soldi e il ticket non uscirà mai.
In posti vari, sia in Francia (ad esempio a Sain-Jean-de-Luz e a Biarritz) che in Gran Bretagna e, a memoria, anche in Germania, prima dell'ottenimento dello scontrino dovete dare la targa che vi verrà stampata sopra.
Bristol e Canterbury:
All'ingresso fotografano la targa. All'uscita (pagamento) dovete inserire la targa, se la foto è già stata processata (serve qualche ora) la macchinetta vi da l'importo da pagare.
Se non lo è ancora siete voi a dover inserire l'orario di ingresso, quantomeno vicino a quello vero se non volete rischiare che vi arrivi una multa.
A Bristol non c'è sbarra, a Caterbury si e si apre perchè riconosce la targa.
Non ho mai pagato i parcheggi con Bancomat per cui non saprei aiutare im merito. Le carte di credito, perlomeno Visa e Mastercard, sono accettate praticamente ovunque.
La necessità di inserimento di un eventuale PIN è sempre ben indicata sul display. Che spesso è multilingue.
Pur se stanno sparendo, continuano però a trovarsi emettitori di ticket a moneta.
Buona norma quella di avere con sè una scorta minima di moneta locale.
Personalmente uso averne una ventina di euro o l'equivalente nel caso di paesi che non l'hanno adottato (Svizzera, Svezia, Danimarca, Norvegia, Regno Unito).
Altre curiosità molto British:
In buona parte dei parcheggi inglesi il pernottamento è proibito (segnali no-overnight o no-sleeping). In alcuni i camper pagano per 24h anche se la sosta è di molto meno.
Parecchi parcheggi prevedono il pagamento di più ticket se il mezzo deborda dalle righe dello stallo.
Un grosso motorhome corre il rischio di dove pagare quattro ticket, due per la lunghezza e due per la larghezza.
Non sottovalutate il rischio, le sanzioni possono essere molto salate, fino a cento sterline se non oltre.
Molti parcheggi, anche privati, espongono il loro diritto a rivolgersi alla motorizzazione per risalire al proprietario (multa a casa).
Sosta nelle aree servizio autostradali (non tutte): Spesso limitata a due ore gratuite. Poi o si paga o si aspetta la multa, di nuovo viene fotografata la targa all'ingresso e all'uscita.
Chiudo con qualche altra informazione inglese:
Londra è attualmente divisa in due zone: LEZ e ULEZ il cui ingresso è controllato. Ci si può circolare (gratuitamente o meno) a seconda della classe euro del veicolo ma occorre in ogni caso registrare in anticipo la targa.
L'anno venturo la ULEZ fagociterà quella che ora è la LEZ per cui la cosa diventerà ancor più farraginosa e costosa.
Ma la cosa non è limitata alla capitale. Altre città si stanno adeguando, certamente lo ha già fatto Durham e nella primavera 2021 si adeguerà Bristol.
Non è vero che le autostrade inglesi siano tutte gratuite. Oltre al passaggio "Dartford Crossing" sopra/sotto il Tamigi a nord-est di Londra, qua e là ci sono altri tratti e ponti a pagamento.
In compenso il nuovo ponte "Prince Charles" sul fiume Severn che unisce l'Inghilterra al Galles è ora gratuito.
Come vedete, credo che stilare una guida sia praticamente impossibile.
Raffaele
p.s. Tornando a Fontaine-de-Vaucluse.
Quando ci sono stato io ricordo che era davvero macchinoso, se non eri socio forse mandavano un sms o addirittura una mail con un codice.
E c'era la sbarra. Non paghi non entri. E se non hai pagato non esci. Che tu fossi francese o meno.
Poi sicuramente qualcosa è cambiato visto che da quanto dite i francesi vanno e vengono.
Nell'area di Vezac (La-Roque-Gageac) sicuramente non è così. A Gennaio 2019 almeno.
Fatto salvo il caso francese di camping-car park, non ricordo di aver mai avuto problemi di sorta nel pagare aree o anche normalissimi parcheggi.
Nè in Francia nà altrove: ripeto non conosco il tedesco e ovviamente nessuna delle lingue scandinave o baltiche.
Dove richiesto il PIN esso è quello a cinque cifre, quello a quattro ormai obsoleto.
Tipicamente la sua richiesta esce sul display, spesso multilingue.
La mia esperienza è limitata alle carte di credito, uso il Bancomat solo per rifornimenti e prelievi. Non ho mai utilizzato Banco Posta (e simili) e nemmeno carte di debito o ricaricabili. Su questo non posso aiutare.
Le carte di credito sono accettate praticamente ovunque, forse la nazione più sguarnita in questo senso è proprio la nostra.
Il mio ragionamento è però limitato alle mie esperienze, quindi no paesi balcanici e, limitatamente ai parcheggi, no recenti esperienze in terra greca.
Se si hanno problemi nell'utilizzo di una carta di credito dal funzionamento simile in Italia come altrove non vedrei come impostare una eventuale guida.
Ovvio, eccezioni ce ne saranno sempre, poco sopra ne ho elencate alcune che mi sono capitate ma appunto eccezioni rimangono.
Una un po' particolare riguarda specialmente la Norvegia.
Non di rado capitano punti sosta e aree in cui si paga il dovuto mettendo i soldi in una busta da imbucare nell'apposita cassetta.
Raffaele
p.s. Carte Bleue:
Per mia curiosità ho verificato, a quanto pare ora è un modo di dire più che una carta vera e propria come lo è stata in passato.
https://www.francebleu.fr/emissions/consomatin/lorraine-nord/la-difference-entre-une-carte-bleue-et-une-carte-bancaire sostiene che essa non esista più da almeno dieci anni.
https://selectra.info/finance/guides/cartes-bancaires si dilunga in una disquisizione (e confronti) tra le varie carte utilizzate in Francia.
Conclusa con l'assunzione che Carte Bleue = Visa.
Nei miei viaggi, tipicamente abbastanza lunghi, la voce carburante è una delle più cospicue.
Utilizzando la carta di credito intaccherei il plafond che, pur abbastanza ben dimensionato, ha un tetto.
Preferisco lasciarlo il più possibile intatto in caso di problemi meccanici o di salute.
Il costo medio orario di un meccanico in Gran Bretagna è di circa 150€, in Norvegia addirittura di 180.
Basta un minimo problema meccanico per svuotarne una buona fetta.
Salute (sgrat, sgrat): parlo di piccoli problemi che possono capitare, dallo strappo alla slogatura o alla frattura.
In Norvegia la semplice prescrizione di un antibiotico (non vendibile senza ricetta) costa quasi 100€.
Dove riconosciuta (Paesi CEE + Norvegia) la nostra tessera sanitaria copre le urgenze ma non la degenza se necessaria.
Uso la carta di credito per aree, parcheggi e campeggi nonché per musei, attrazioni ed eventuali traghetti.
Ma qui gli importi sono abbastanza piccoli e comunque controllabili.
Raffaele
Il pagare con carte di credito o con bancomat è una questione di scelte personali che su di una guida non sarebbero di interesse a nessuno. Viceversa, se un'area sosta accetta solamente pagamenti con bancomat e carte di credito, va segnalata per mettere in guardia gli utenti.