Il 17 marzo diventa una festa nazionale - Vittorio Emanuele proclamò il regno d’Italia. Sar&a
ROMA — Nel 2011 Pasquetta coincide con il 25 aprile e Natale cade di domenica. Ma l’anno dei ponti spariti avrà anche una festa in più, e sarà un giorno davvero speciale: il 17 marzo, un giovedì, uffici e scuole resteranno chiusi per lasciare spazio alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
«Penso che quel giorno non si andrà né al lavoro né in classe perché così è scritto nella legge» dice Gianni Letta durante la presentazione delle cerimonie ufficiali per l’anniversario nella sede della stampa estera a Roma.
«Ma non sarà così sempre — spiega il sottosegretario alla presidenza del consiglio—sarà così solo per il 2011, l’anno della ricorrenza».
Un giorno di festa in più, dunque, ma una tantum. E che dovrebbe riguardare non solo gli uffici pubblici ma anche il settore privato. Dovrebbe, perché in realtà la legge non è chiarissima e non modifica «l’elenco delle ricorrenze festive» fissato 60 anni fa e ritoccato solo una volta sempre per legge.
«Sarà probabilmente necessaria una norma interpretativa da parte del governo » dice Antonio Saitta, presidente della provincia di Torino che con l’Unione delle province, di cui è vice presidente, aveva lanciato la proposta per «consentire a tutti di celebrare l’unità del Paese».
Sempre il 17 marzo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà al Pantheon per rendere omaggio a Vittorio Emanuele, che proprio il 17 marzo del 1861 proclamò il regno d’Italia.
«È stato il primo capo dello Stato italiano—spiega Giuliano Amato, presidente del comitato dei garanti per le celebrazioni dell’Unità—ed è per questo che Napolitano andrà quel giorno al Pantheon, non c’è nulla a che vedere con i suoi successori».
Oltre alle tante iniziative che andranno avanti in tutto il Paese e per tutto l’anno, ci sarà poi un’altra giornata speciale, quella del 2 giugno, festa della Repubblica. La parata militare di Roma sarà tutta dedicata all’unità nazionale e saranno invitati 26 capi di Stato europei, più quelli di Stati Uniti e Russia, Obama e Putin, e quelli di Paesi con una forte immigrazione italiana, come Argentina, Brasile ed Uruguay.
I capi di Stato saranno sul palco delle autorità lungo i Fori imperiali e, dopo la colazione al Quirinale, in Campidoglio daranno il loro saluto all’Italia. L’intenzione era di invitare anche loro per l’anniversario del 17 marzo, spiega il sottosegretario Letta, «ma era una data troppo vicina per le loro agende». Sempre per i 150 anni dell’Unità erano state pensate una serie di grandi opere come l’auditorium di Firenze, il palazzo del Cinema di Venezia, la ristrutturazione del Teatro San Carlo di Napoli e del Museo nazionale di Reggio Calabria.
fonte [url=http://www.corriere.it]www.corriere.it[/url]
«Penso che quel giorno non si andrà né al lavoro né in classe perché così è scritto nella legge» dice Gianni Letta durante la presentazione delle cerimonie ufficiali per l’anniversario nella sede della stampa estera a Roma.
«Ma non sarà così sempre — spiega il sottosegretario alla presidenza del consiglio—sarà così solo per il 2011, l’anno della ricorrenza».
Un giorno di festa in più, dunque, ma una tantum. E che dovrebbe riguardare non solo gli uffici pubblici ma anche il settore privato. Dovrebbe, perché in realtà la legge non è chiarissima e non modifica «l’elenco delle ricorrenze festive» fissato 60 anni fa e ritoccato solo una volta sempre per legge.
«Sarà probabilmente necessaria una norma interpretativa da parte del governo » dice Antonio Saitta, presidente della provincia di Torino che con l’Unione delle province, di cui è vice presidente, aveva lanciato la proposta per «consentire a tutti di celebrare l’unità del Paese».
Sempre il 17 marzo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà al Pantheon per rendere omaggio a Vittorio Emanuele, che proprio il 17 marzo del 1861 proclamò il regno d’Italia.
«È stato il primo capo dello Stato italiano—spiega Giuliano Amato, presidente del comitato dei garanti per le celebrazioni dell’Unità—ed è per questo che Napolitano andrà quel giorno al Pantheon, non c’è nulla a che vedere con i suoi successori».
Oltre alle tante iniziative che andranno avanti in tutto il Paese e per tutto l’anno, ci sarà poi un’altra giornata speciale, quella del 2 giugno, festa della Repubblica. La parata militare di Roma sarà tutta dedicata all’unità nazionale e saranno invitati 26 capi di Stato europei, più quelli di Stati Uniti e Russia, Obama e Putin, e quelli di Paesi con una forte immigrazione italiana, come Argentina, Brasile ed Uruguay.
I capi di Stato saranno sul palco delle autorità lungo i Fori imperiali e, dopo la colazione al Quirinale, in Campidoglio daranno il loro saluto all’Italia. L’intenzione era di invitare anche loro per l’anniversario del 17 marzo, spiega il sottosegretario Letta, «ma era una data troppo vicina per le loro agende». Sempre per i 150 anni dell’Unità erano state pensate una serie di grandi opere come l’auditorium di Firenze, il palazzo del Cinema di Venezia, la ristrutturazione del Teatro San Carlo di Napoli e del Museo nazionale di Reggio Calabria.
fonte [url=http://www.corriere.it]www.corriere.it[/url]
Commenti
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
Pensavo di andare a festeggiare anche io con il mio camper a Gemonio.
Ciao.
eppoi meglio la festa una-tantum che la tassa una-tantum!!!!
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
eddai.. è unatantum.. anzi una-pocum!
eppoi meglio la festa una-tantum che la tassa una-tantum!!!![/quote]
Si ma che non si ripeta più......:):):)
azz. tutti con spirito nazionalista eh?
[/quote]
Più che spirito nazionalista direi che si tratta di una celebrazione dello "Spirito unitario".
Comunque anche gli industriali protestano, una giornata di produzione in meno e una di salari in più......[/quote]
..allora gioisce l'INPS : una giornata da pagare in meno per i cassaintegrati!;)
[quote]fiordox:
Comunque anche gli industriali protestano, una giornata di produzione in meno e una di salari in più......[/quote]
..allora gioisce l'INPS : una giornata da pagare in meno per i cassaintegrati!;)[/quote]
no, mi sa che l'INPS quella giornata la paghi come la pagano i datoti di lavoro....
NONNORAPIDO:boss::boss::boss::boss::boss:
[quote]CIUPPI:
[quote]fiordox:
Comunque anche gli industriali protestano, una giornata di produzione in meno e una di salari in più......[/quote]
..allora gioisce l'INPS : una giornata da pagare in meno per i cassaintegrati!;)[/quote]
no, mi sa che l'INPS quella giornata la paghi come la pagano i datoti di lavoro....[/quote]
Vabbé allora possiamo abolire anche i sabati e le domeniche e magari, suggerisco, incatenare gli "schiavi" alle macchine operatrici, metteregli il pannolone, in modo che non perdano tempo!
Se ci sono protestiamo.
E basta, non ci va mai bene nulla.:P
Quale occasione migliore di questa per festeggiare i suoi 150 anni che andare a lavorare anche una domenica e regalare lo stipendio della giornata a disoccupati e cassaintegrati?
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro....
Quale occasione migliore di questa per festeggiare i suoi 150 anni che andare a lavorare anche una domenica e regalare lo stipendio della giornata a disoccupati e cassaintegrati?[/quote]
Perché questo lo si può fare con una politica fiscale e sociale diversa e favorendo l'occupazione anziché reprimerla. Ad esempio modificando la fiscalità e la contribuzione sui contratti atipici in favore del tempo indeterminato. L'idea tua è connessa al fatto che questo goverrno un ce la fa a fare politiche sociali, ma solo a proteggere l'elettorato del premier.
[quote]fiordox:
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro....
Quale occasione migliore di questa per festeggiare i suoi 150 anni che andare a lavorare anche una domenica e regalare lo stipendio della giornata a disoccupati e cassaintegrati?[/quote]
Perché questo lo si può fare con una politica fiscale e sociale diversa e favorendo l'occupazione anziché reprimerla. Ad esempio modificando la fiscalità e la contribuzione sui contratti atipici in favore del tempo indeterminato. L'idea tua è connessa al fatto che questo goverrno un ce la fa a fare politiche sociali, ma solo a proteggere l'elettorato del premier. [/quote]
Ah si è vero......:):):)
Comunque anche gli industriali protestano, una giornata di produzione in meno e una di salari in più......[/quote]
il 25 aprile e pasquetta(lunedi' dell'angelo) quest'anno cadranno nello stesso giorno..non si possono pagare 2 festivita' nello stesso giorno..come la mettiamo ora? i dipendenti protesteranno?..o la storia del pil e della festa del 17 marzo e' solo una questione politica?:nerd:
[quote]fiordox:
Comunque anche gli industriali protestano, una giornata di produzione in meno e una di salari in più......[/quote]
il 25 aprile e pasquetta(lunedi' dell'angelo) quest'anno cadranno nello stesso giorno..non si possono pagare 2 festivita' nello stesso giorno..come la mettiamo ora? i dipendenti protesteranno?..o la storia del pil e della festa del 17 marzo e' solo una questione politica?:nerd:[/quote]
Non so, prova a chiedere alla Marcegaglia.....
[quote]CIUPPI:
[quote]fiordox:
Comunque anche gli industriali protestano, una giornata di produzione in meno e una di salari in più......[/quote]
il 25 aprile e pasquetta(lunedi' dell'angelo) quest'anno cadranno nello stesso giorno..non si possono pagare 2 festivita' nello stesso giorno..come la mettiamo ora? i dipendenti protesteranno?..o la storia del pil e della festa del 17 marzo e' solo una questione politica?:nerd:[/quote]
Non so, prova a chiedere alla Marcegaglia.....[/quote]
Dino, da oggi non ti chiami + cosi, ti hanno cambiato nome, si a te ti hanno chiamato Gianni e a me Pinotto....
E' stata Maddalena....;)
[quote]fiordox:
[quote]CIUPPI:
[quote]fiordox:
Comunque anche gli industriali protestano, una giornata di produzione in meno e una di salari in più......[/quote]
il 25 aprile e pasquetta(lunedi' dell'angelo) quest'anno cadranno nello stesso giorno..non si possono pagare 2 festivita' nello stesso giorno..come la mettiamo ora? i dipendenti protesteranno?..o la storia del pil e della festa del 17 marzo e' solo una questione politica?:nerd:[/quote]
Non so, prova a chiedere alla Marcegaglia.....[/quote]
Dino, da oggi non ti chiami + cosi, ti hanno cambiato nome, si a te ti hanno chiamato Gianni e a me Pinotto....
E' stata Maddalena....;)[/quote]
Cosa vuoi, usano nomi che hanno assimilato leggendo i libri........;);)
scusate ma i veri gianni e pinotto...non si leggono..si guardano e.. anche in bianco e nero!
Cosa vuoi, usano nomi che hanno assimilato leggendo i libri........;);)[/quote]
scusate ma i veri gianni e pinotto...non si leggono..si guardano e.. anche in bianco e nero!
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Mi sembra che anche la Maddalena è stata riportata in bianco e nero....poi l'hanno fatta anche a colori e a quel tempo, ne ha fatte di tutti i colori....
He,he,hehehehe;):)