VENETO: Località SPIAZZI - FERRARA di MONTE BALBO- SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA
Chi si è trovato a percorrere la A22 / Autostrada del Brennero da Verona verso il confine con l’Austria avrà certamente notato lasciata la pianura padana i primi rilievi prealpini dagli lussureggianti crinali boschivi e ripide pareti di roccia calcarea ,
che s’innalzano dal fondo valle in cui scorre l’Adige essi sono la dorsale del Monte Baldo il cui lato occidentale nel tratto iniziale degrada con ampi pascoli verso la Riviera degli Olivi (nome con cui viene chiamata la sponda verronese del lago di Garda),
il monte Baldo un tempo veniva chiamato la montagna dei pastori per via delle grandi zone sfruttate fin dall’antichità a pascolo, vi si trovano molte rarità di specie vegetali dalle spettacolari fioriture, famosi sono anche i ritrovamenti fossili
http://www.brentonico-montebaldo.it/I_fossili.aspx
http://www.dolomiti.it/it/trentino/rovereto-vallagarina-e-altopiano-di-brentonico/approfondimenti/i-fossili-del-monte-baldo-a-rovereto/
Lasciata l’autostrada del Brennero uscendo al casello di Affi-Lago di Garda Sud, seguire le indicazioni per Spiazzi-Ferrara di Monte Baldo, dopo aver percorso circa 20 Km di strade di montagna si arriva all’abitato di Spiazzi (862 mt s.l.m.),
sulla destra si trova piazza XXIX Aprile dove è possibile la sosta
e, l’indicazione per il Santuario, il sentiero in discesa in gran parte a gradini inizia in prossimità della fontana
dove all’interno di una cappellina è collocato un dipinto della Madonna Addolorata
Non trovando posto basta proseguire per alcune centinaia di metri fino a giungere al piazzale “Giovanni Paolo II” da cui parte un piccolo bus che scende e risale ogni mezzora, percorrendo una strada asfaltata che scende fino al Santuario, costellata dalle 15 stazioni della via Crucis
(La nona stazione foto scattata durante il ritorno dal bus navetta)
La strada è interdetta alla circolazione dei veicoli non autorizzati, e si unisce al sentiero che scende dalla fontana in prossimità della ricostruzione del sepolcro dove venne messo Gesù dopo la morte.
Si giunge così al punto oltre cui anche il piccolo bus non può proseguire dalla balconata lo sguardo spazia sui monti circostanti dove fra il verde dei boschi spicca il quasi bianco delle piramidi rocciose formatesi dall’erosione della roccia calcarea
sul fondovalle e sul ripido sentiero ( che si percorre solo a piedi) in terra battuta a cui si alternato rampe di scale scavate nella roccia che, partendo da Brentino ( 178 mt s.l.m.) in Val d’Adige e si snoda lungo la parete del monte Cimo fino a giungere al santuario Madonna della Corona ( 774 mt s.l.m.) conosciuto col nome di “ sentiero del Pellegrino “
per secoli unica alternativa per persone, vettovaglie e materiali all’essere calati per mezzo di una fune e successivamente con un argano dal ciglio sovrastante, ed in fine lo sguardo si posa sulla parete rocciosa e sul santuario incorporato ed addossato essa come parte naturale della stessa
Fin dall’XI secolo è documentato la presenza d’eremiti sul pianoro roccioso della “ Corona” (così chiamato per la forma delle rocce che lo circondano) e, la costruzione di una cappella dedicata alla Madonna col titolo di Madre di Dio di cui un affresco risalente al secolo XIV viene conservato in una cappella
Ma fu nel XVI secolo con la donazione agli eremiti di una statuetta in pietra dipinta raffigurante la Madonna che sorregge il Cristo morto,
miracolosamente recuperata quando Rodi fu conquistata dai Turchi e portata presso gli eremiti alla Corona,
per ospitarla fu costruita una nuova chiesetta dedicata “Mater dolorosa”, Madonna Addolorata della Corona, da allora i pellegrini accorsero numerosi ad onorare la Madonna e moltissimi sono gli ex voto donati per grazie ricevute, a seguito di ciò il santuario è stato più volte ampliato fino a scavare una grande volta nella roccia e utilizzando la roccia stessa come parete del santuario, il Santuario come lo possiamo ammirare oggi fu completato in occasione della visita apostolica del Papa Giovanni Paolo II il 17 aprile 1988
Lasciato il capolinea del bus mediante una galleria scavata nel 1922 si accede al santuario
è un posto veramente suggestivo sia per i credenti che i non credenti in un contesto paesaggistico incantevole, ma il resto lo lascio scoprire a chi vi si recherà
Tour virtuale del Santuario:
http://www.madonnadellacorona.it/virtualtour/index.htm
Maggiori info sul santuario:
http://www.torri-del-benaco.net/hotel_lago_di_garda/santuario_madonna_della_corona.htm
che s’innalzano dal fondo valle in cui scorre l’Adige essi sono la dorsale del Monte Baldo il cui lato occidentale nel tratto iniziale degrada con ampi pascoli verso la Riviera degli Olivi (nome con cui viene chiamata la sponda verronese del lago di Garda),
il monte Baldo un tempo veniva chiamato la montagna dei pastori per via delle grandi zone sfruttate fin dall’antichità a pascolo, vi si trovano molte rarità di specie vegetali dalle spettacolari fioriture, famosi sono anche i ritrovamenti fossili
http://www.brentonico-montebaldo.it/I_fossili.aspx
http://www.dolomiti.it/it/trentino/rovereto-vallagarina-e-altopiano-di-brentonico/approfondimenti/i-fossili-del-monte-baldo-a-rovereto/
Lasciata l’autostrada del Brennero uscendo al casello di Affi-Lago di Garda Sud, seguire le indicazioni per Spiazzi-Ferrara di Monte Baldo, dopo aver percorso circa 20 Km di strade di montagna si arriva all’abitato di Spiazzi (862 mt s.l.m.),
sulla destra si trova piazza XXIX Aprile dove è possibile la sosta
e, l’indicazione per il Santuario, il sentiero in discesa in gran parte a gradini inizia in prossimità della fontana
dove all’interno di una cappellina è collocato un dipinto della Madonna Addolorata
Non trovando posto basta proseguire per alcune centinaia di metri fino a giungere al piazzale “Giovanni Paolo II” da cui parte un piccolo bus che scende e risale ogni mezzora, percorrendo una strada asfaltata che scende fino al Santuario, costellata dalle 15 stazioni della via Crucis
(La nona stazione foto scattata durante il ritorno dal bus navetta)
La strada è interdetta alla circolazione dei veicoli non autorizzati, e si unisce al sentiero che scende dalla fontana in prossimità della ricostruzione del sepolcro dove venne messo Gesù dopo la morte.
Si giunge così al punto oltre cui anche il piccolo bus non può proseguire dalla balconata lo sguardo spazia sui monti circostanti dove fra il verde dei boschi spicca il quasi bianco delle piramidi rocciose formatesi dall’erosione della roccia calcarea
sul fondovalle e sul ripido sentiero ( che si percorre solo a piedi) in terra battuta a cui si alternato rampe di scale scavate nella roccia che, partendo da Brentino ( 178 mt s.l.m.) in Val d’Adige e si snoda lungo la parete del monte Cimo fino a giungere al santuario Madonna della Corona ( 774 mt s.l.m.) conosciuto col nome di “ sentiero del Pellegrino “
per secoli unica alternativa per persone, vettovaglie e materiali all’essere calati per mezzo di una fune e successivamente con un argano dal ciglio sovrastante, ed in fine lo sguardo si posa sulla parete rocciosa e sul santuario incorporato ed addossato essa come parte naturale della stessa
Fin dall’XI secolo è documentato la presenza d’eremiti sul pianoro roccioso della “ Corona” (così chiamato per la forma delle rocce che lo circondano) e, la costruzione di una cappella dedicata alla Madonna col titolo di Madre di Dio di cui un affresco risalente al secolo XIV viene conservato in una cappella
Ma fu nel XVI secolo con la donazione agli eremiti di una statuetta in pietra dipinta raffigurante la Madonna che sorregge il Cristo morto,
miracolosamente recuperata quando Rodi fu conquistata dai Turchi e portata presso gli eremiti alla Corona,
per ospitarla fu costruita una nuova chiesetta dedicata “Mater dolorosa”, Madonna Addolorata della Corona, da allora i pellegrini accorsero numerosi ad onorare la Madonna e moltissimi sono gli ex voto donati per grazie ricevute, a seguito di ciò il santuario è stato più volte ampliato fino a scavare una grande volta nella roccia e utilizzando la roccia stessa come parete del santuario, il Santuario come lo possiamo ammirare oggi fu completato in occasione della visita apostolica del Papa Giovanni Paolo II il 17 aprile 1988
Lasciato il capolinea del bus mediante una galleria scavata nel 1922 si accede al santuario
è un posto veramente suggestivo sia per i credenti che i non credenti in un contesto paesaggistico incantevole, ma il resto lo lascio scoprire a chi vi si recherà
Tour virtuale del Santuario:
http://www.madonnadellacorona.it/virtualtour/index.htm
Maggiori info sul santuario:
http://www.torri-del-benaco.net/hotel_lago_di_garda/santuario_madonna_della_corona.htm
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