Leggendo tutti i post e le risposte ho notato un certo astio da parte del campeggio ... certo da entrambe le parti c'è modo e modo di rapportarsi, ma forse i responsabili del campeggio hanno dimostrato poca diplomazia. Non sono le risposte che si dovrebbero dare ad un cliente o ad un potenziale tale, mai e poi mai, per quanto "sbagliati" possano essere i commenti e le recensioni dei clienti. Frasi del tipo "a mai più rivederci" squalificano in un attimo la struttura e non ha nessuna importanza mettere in evidenza il fatto che siano stati effettuati dei lavori per giustificare gli aumenti. Un ospite deve poter valutare da solo il servizio. Lo puoi mettere in evidenza sul sito ma di certo non collegarlo al costo maggiorato. Dall'altra parte, però, immagino che il cliente insoddisfatto abbia visto il listino prezzi al momento della prenotazione, o comunque una volta arrivato sul posto abbia dato un'occhiata ai prezzi, prima di prendere una piazzola. E se c'è qualcosa che non va, segnalarlo immediatamente alla direzione ... poi non entro maggiormente nel merito ma, ripeto, in primis ha sbagliato il campeggio... il mondo è bello perchè è vario, quasi sempre.
Questo è il loro listino camping a tre stelle con prezzi in alcune voci , per esempio, superiori al Caravan Park Sexten 5 stelle. ......Turistapercaso*mail1*
ieri mi sono letto tutti i commenti. E' scioccante come un gestore (o dipendenti in alcuni casi) trattano un potenziale cliente. Io, se dovessi scegliere tra questo ed un altro campeggio, sceglierei comunque un altro. Non sanno cos'è la diplomazia...
scusate, ma state scantonando...il comportamento del singolo non è quello della massa. Ma è anche vero che in mezzo a noi ci sta tanta tanta gente che in una struttura non ci entrerebbe manco pagata e che passerebbe le vacanze nel parcheggio del centro commerciale "a scrocco". su questo forum ne abbiamo lette delle belle qualche tempo fa.Non voglio sindacare le scelte dei singoli ma vorrei farvi riflettere su un dato:quello che ha pubblicato il giornalista è un dato ufficiale, vecchio di qualche anno, ma fornito dall'osservatorio sul turismo in Sardegna. Parliamo del 2008 quindi parliamo degli anni in cui stava diventando "moda" andare in vacanza in camper. La crisi era ancora fuori dai nostri confini, si lavorava e la gente ricorreva al credito al consumo anche per programmare le vacanze.Anni in cui anche l'informazione sul web era monopolizzata da pochi anzi pochissimi competitor e non parliamo poi delle riviste tematiche.I commenti estremi del sito del campeggio segnalato da Turistapercaso, il nostro Renzone, sono figli anche di questa tendenza disfattista. Salvo poi piangere e lamentarsi perchè "in Sardegna non si lavora".In Sardegna ho visto (e conosco) gente che lavora col turismo lavora 365 giorni all'anno. Guadagna un po' meno, forse, ma lavora sempre.Detto questo mi rifaccio al primo post di questo topic: ciclicamente torna la caccia alle streghe. non so e quindi non posso dirvi se dietro ciò ci sono politici o gestori di attività turistiche e quali possano essere le loro finalità ma penso che il denaro sia alla base di tutto.E so anche che nei periodi di bassa stagione c'è una minore attenzioni ai divieti e che nei periodi di alta stagione è davvero molto molto difficile poter sostare nelle località marine in sosta libera. Ne consegue che da settembre a giugno i residenti si comportano come meglio credono (giustamente) anche perchè le strutture operative si contano davvero sulla punta delle dita. In alta stagione ... se ci sono posti dove si può sostare in libera: i residenti li conoscono, i turisti no.tutto il resto è aria fritta
.... dall'etruschia centrale viterbese..... è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
E' vero che il giornalista ha ciurlato un po' nel manico perché la percentuale riferita è sul totale dei turisti che frequentano la Sardegna e non solamente sui camperisti, ma questo non fa altro che rafforzare ciò che ha scritto Alien e cioè che nei periodi di alta stagione è difficilissimo sostare fuori delle strutture a pagamento.Tuttavia,c'insegna anche che prima di sparare sul pianista è meglio assicurarsi di non avere le polveri bagnate, altrimenti si rischia solamente di spararsi sui piedi.*cray2*
secondo me quello che dicono gli articoli poco importa, io vado dietro alla legge e quello che impone il comune che mi ospita, e cosi il primo che mi dice qualcosa gli rispondo che sono in piena regola, puo' benissimo chiamare vigili e carabinieri .tanta gente apre bocca quando sono nei posti ma pultroppo per loro ho sempre avuto ragione io,quando ben documentato le chiacchiere di giornali o di gente invidiosa non hanno impotanza.credetemi anche per lavoro vado contro a gente che a da ridire ma la legge e' legge e chi ci sta ha sempre ragione
ma quando ti vedi il campeggio che non ti fa lo sconto in alta stagione e che alza i prezzi in alta stagione del 60% ti viene di cercare un parcheggio che ti possa ospitare.ovviamente senza campeggiare
Tuttavia,c'insegna anche che prima di sparare sul pianista è meglio assicurarsi di non avere le polveri bagnate, altrimenti si rischia solamente di spararsi sui piedi.
aggiungo un dato.nei campeggi "come si deve" quando si esce si ha in mano una fattura. in quelli più alla buona all'uscita dopo aver pagato c'hai a malapena la pacca sulla spalla. nelle aree attrezzate manco quella, in alcune occasioni pure qualche parolaccia se ti permetti di criticare il modo di gestire o il tipo di servizio offerto. Un esempio? cliccate quiora, se le statistiche le hanno fatte sugli ingressi registrati e sul fatturato di fine stagione se hanno raggiunto il famigerato 9% è già un gran dato!proprio così... hai dato, ma non risulti. E se non risulti non ci sei stato. e per l'osservatore distratto eri sotto la pineta a sporcare.... o almeno così dicono.la colpa è la nostra però eh. vorrei proprio vedere se ognuno all'uscita "pretendesse" il pezzo di carta fiscale.poi probabilmente si lamenterebbero dell'impennata fiscale ma scoprirebbero che chi va in vacanza dal continente non va a sporcare sul litorale.Non di secondaria importanza: molti comuni del litorale, specie nel versante sud occidentale, hanno attrezzato parcheggi a pagamento (prezzi decenti) fronte mare. Molto meglio del parcheggio del centro commerciale e soprattutto sul mare vero. A questo punto basterebbe disertare il nord est e scendere a sud, dove il mare non manca certo di bellezza e sfruttare gli spazi comunali a pagamento e aspettare che il ricco nord est cali almeno di un po' la cresta!
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Questo è un fenomeno tipicamente italiano che sarà molto difficile estirpare. D'altronde lo vediamo anche in molti altri settori in cui, l'imprenditore concede uno sconto a fronte di una non fattura e l'utente, visti i prezzi praticati in Italia, è ben contento di risparmiare qualcosa.D'altra parte quando le tasse diventano troppo elevate la tentazione di evaderle è molto forte. Facendo così però non ci si rende conto che queste non diminuiranno mai.In Sardegna, inoltre, i prezzi delle strutture di ricezione turistica sono mediamente più alti del resto dell'Italia a cui va aggiunto anche il costo del traghetto, per cui, per non rinunciare ad una vacanza sull'isola, molti vacanzieri si accontentano di strutture meno costose, dove però, per sostare. bisogna accettare certi compromessi.Purtroppo questi compromessi non squalificano gli esercenti, ma i vacanzieri che alla fine vengono classificati alla stregua degli zingari. Che dire, io da parte mia sceglierei i posti e le strutture, così come ha suggerito Alien, ma io non faccio tendenza, mentre Porto Cervo si.
Buongiorno, giusto questa mattina leggevo sul numero di giugno di Camperlife, la risposta della redazione ad una lettera che citava proprio l'articolo in questione. In base a quanto riportato ci sarebbero gli estremi per una denuncia per diffamazione promossa dal Coordinamento camperisti (se non ricordo male si chiama così), dando mandato ai propri legali per valutare la sussistenza degli estremi per poter agire.
Forse qualcuno si è perso un passaggio. I dati esposti non sono invenzione del giornalista, bensì contenuti in un rapporto ufficiale sul turismo fatto dall'Osservatorio Sardo per l'Economia. Il giornalista si è limitato a non dire che la percentuale è calcolata sul totale dei turisti che frequentano la Sardegna, lasciando intendere che fosse calcolata solamente sui camperisti.Proprio per questo ho detto che prima di sparare sul pianista, bisogna essere sicuri di non avere la polvere bagnata. A che titolo si può citare il giornalista?
Infatti si e' cautelato bene per non incappare in spiacevoli equivoci , daltronde essendo un giornalista si e' saputo giocare bene le sue carte lasciando intendere furbamente che i dati fossero rivolti ad un certo tipo di turismo quando poi sono rivolti al complessivo turistico sardo.
e quindi adesso torniamo daccapo.... la caccia alle streghe ... i continentali sporcaccioni, il Turismo mal sfruttato e compagnia cantando....... ci siamo arrivati ....
.... dall'etruschia centrale viterbese..... è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
e quindi adesso torniamo daccapo.... la caccia alle streghe ... i continentali sporcaccioni, il Turismo mal sfruttato e compagnia cantando... .... ci siamo arrivati ....
Temo che le divergenze tra camperisti ed operatori turistici tenderanno sempre di più ad aumentare. Quando gli interessi sono diametralmente opposti e non esiste nessuno in grado di mediare è difficile trovare una soluzione di compromesso.Forse sarebbe il caso che qualche associazione di camperisti, invece di difendere a spada tratta i nostri colleghi, anche quando non se lo meritano, cominciasse veramente a raccogliere dati oggettivi che dimostrino che, se i camperisti si comportano in un certo modo, sono davvero una risorsa per la comunità che li ospita.Invece no, a parte dolersi della pretesa ingiustizia riservata ai turisti itineranti e salvo qualche pomposa dichiarazione su ciò che spende un camperista in vacanza, non ho ancora visto qualcuno in grado di dare un valore a queste spese. E' vero che si tratta di un calcolo complesso che implica una raccolta dati abbastanza importante, infatti l'indotto creato da un camper non si limita a ciò che si spende durante le vacanze, ma comprende anche tutto ciò che è il comparto produttivo, le strade, la viabilità, i traghetti, i carburanti e via discorrendo.Probabilmente al gestore del campeggio sardo non gliene frega niente dei costi di produzione, ma deve pur sapere che, se chi fabbrica i vr non guadagna, il campeggio può anche chiudere per mancanza di clienti.Minacciare denunce a destra e a manca non serve assolutamente a niente, ciò che serve è una presa di posizione, basata su dati oggettivi, da parte delle varie associazioni di camperisti.L'acquisto di un vr non ci mette automaticamente nell'olimpo dei depositari del verbo, anche noi camperisti dobbiamo uniformarci alle regole del mercato turistico. La nostra sola parola lascia il tempo che trova.
chiacchiere tipiche dei giornalisti prendono una categoria e guardano solo il lato negativo,il lato positivo non fa notizia,se si guarda tutti e due i lati i dati stanno alla pari,apro una parentesi (alberghi,hotel,alimentari negozi campeggi aree di sosta parcheggi a pagamenti musei e via via )tutti hanno bisogno sia dei turisti a piedi che dei camperisti,e non dimentichiamo che tutti gli esercizzi pagano le tasse , quindi vanno nelle tasche dei comuni e dello stato quindi tutti felici e contenti,il giornalista secondo me sbaglia perche' doveva fare due argomenti,uno su il comportamento incivile dei turisti che siano camperisti o non,uno su gli introiti che portano i turisti camperisti o non,ovviamente con dati alla mano reali,ma fare come ha fatto lui tutto un minestrone, crea molta discussione dove tutti dicono la sua riferendosi o all'incivilta o agli introiti e quindi non riusciamo a venirne a capo.ovviamente e' un mio pensiero
Secondo me Roberto ha centrato in pieno il problema e la soluzione, per cui proporrei alla rivista di inziare dei rilievi statistici con un questionario per determinare i dati statisticamente reali che ci riguardano, per poi su quasta base poter confutare o contestare le affermazioni che leggiamo ad ogni inzio e fine stagione.Che ne dite redazione?
Trovo invece che l'Associazione Produttori Camper si stia muovendo bene, visto che dialoga in continuazione con l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani).http://www.protezionecivile.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821157&IdDett=5208D'altra parte lo dico da anni, noi camperisti siamo in quattro gatti e non possiamo permetterci di avere posizioni rigide nei confronti dell'ambiente sociale con cui ci dobbiamo confrontare.
Trovo invece che l'Associazione Produttori Camper si stia muovendo bene, visto che dialoga in continuazione con l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). http://www.protezionecivile.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=821157&IdDett=5208 D'altra parte lo dico da anni, noi camperisti siamo in quattro gatti e non possiamo permetterci di avere posizioni rigide nei confronti dell'ambiente sociale con cui ci dobbiamo confrontare.
Credo anch'io che l'APC stia facendo la cosa giusta, d'altronde è interesse dei costruttori che il mondo del camper sia servito da strutture idonee.Il giornalista però, pur nelle sue esagerazioni, lamenta il fatto che solamente una minima parte dei camperisti usa le strutture dedicate. Mi pare quindi logico che noi camperisti, invece di piangerci addosso come stiamo facendo, rispondiamo alle cifre con altre cifre e, se dimostreremo che siamo veramente una risorsa, metteremo a tacere i nostri detrattori, se invece non saremo in grado, con la nostra coda tra le gambe, impareremo che, se vogliamo essere rispettati, dovremo servirci delle strutture apposite.E' inutile strombazzare ai quattro venti che spendiamo soldi nei ristoranti o nei musei, se non siamo in grado di quantificare i benefici.
e in questo caso chi ci riferisce ad esempio i dati certi di quello che abbiamo portato alla sardegna per dire nel 2016?
Sul web ci sono molti rapporti di enti ufficiali a disposizione. Certamente bisogna saperli leggere e poi incrementarli con altri calcoli, ma non è un'impresa impossibile.Non bisogna però aspettarsi che lo faccia il giornalista o chi ha interesse a sabotare i camperisti. Sono le associazioni di categoria o i camperclub che devono assumersene l'onere.
io stò rileggendo questo topic, che per me si è prolungato più del dovuto,e stà avendo critiche e strascichi neanche fosse scritto da un Montanelli, Montale o chissà.............mà io dico, stiamo quì a fare resoconti, statistiche, rapporti ufficiali di chissà quali enti strutture, comuni che ci accolgono, quelli che nò, quanto spendiamo o comunque partciamo all'economia di questo o quel paese che visitiamo o lo faremo in seguito, per contraddire i dati scritti su un articolo di un giornale che non si sà nemmeno alla fine quello che voleva dire, almeno da parte mia, o quella poca importanza che ho dato.il mio pensiero io l'avevo espresso, già dal primo post che ho scritto, e la cosa più abberrante e sconcertante, è che questa piaga/schiera fatta da pseudo scriventi, o giornalisti in offerta speciale (fate voi), si permette di chiamare un settore (quello nostro) che paga tasse e spende alla fine un sacco di soldi nei comuni che vista,PARASSITI, e lo dice in pubblico, quando nessuno lo ha mai detto a loro, o si può permettere di farlosemmai la querela io la metterei, per quella frase offensiva nei confronti di tutti noi, senza fornire altri dettagli o dati,tanto da come si è visto poi, parla di camper, come se io parlassi di calcio o maglia all'uncinettoPrecisazione: penso che la maggior parte della categoria giornalistica conosca bene il suo mestiere......prima che m'arriva nà querela *mail1*
c'erano due personaggi che camminavano in un luogo oscuro, nel seminterrato dell'umanità. uno disse al compagno: non ti curar di loro, ma guarda e passa....vabene parlarne tra noi ma portarlo all'attenzione di un giudice mi pare esagerato. come già detto verranno fuori dei dati ufficiali che per quanto datati son sempre ufficiali e questi combaceranno con quanto scritto dal tizio.ci ha offeso per averci chiamati parassiti? si, poesse, ma siccome non mi sento un parassita, guardo e passo, appunto...indifferenza gente, ci vuole indifferenza....
.... dall'etruschia centrale viterbese..... è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
e' bello parlarne fra noi che conosciamo bene la categoria,per la sgradevole parola (parassiti) non ci deve neanche sfiorare come dice alien,perche' il nostro comportamento non e' diverso a chi frequenta alberghi,e paghiamo tutti le tasse che ci spetta secondo la legge quindi una parola di troppo sensa senso, brucia un po' se pensiamo a chi legge l'articolo e fa di tutta l'erba un fascio e quando arriviamo in un posto ci guardano male anche essendo in piena regola.detto questo sarebbe utile avere un sito che publica dati sul turismo in italia e che una volta al mese a girare regione per regione fa publicare qualche dato sul giornale regionale,per far conoscere anche a chi legge il quotidiano cosa facciamo come turisti forse il popolo sarebbe piu informato e non ci guarderebbero male quando arriviamo
e' sempre bello parlarne fra di noi mille idee mille modi di pensare, ognuno di noi ci sfoghiamo e acresciamo il nostro sapere quindi per me ben venghino discussioni cosi che se ne parli,per essere sempre un gradino avanti a chi non ci puol vedere *yahoo*
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è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
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