Norme su distribuzione AC interna al camper con sorgente isolata da terra (inverter o generatore).
Recentemente ad un corso per gli impianti elettrici su imbarcazioni ho incontrato un allestitore tedesco (a quanto pare famoso) di RV 4 x 4, nel corso si trattava di sistemi di distrubuzione TN e IT che si possono trovare sulle imbarcazioni, e allora questo signore che ha una barca mi si è avvicinato e mi ha chiesto appunto dei Camper, secondo me come ci si deve comportare ? A differenza delle barche dove conosco norme e leggi in vigore, su gli RV non ho conoscenze specifiche, avevo visto a suo tempo la CEI 64-8 ma essenzialemente riguarda il collegamento a presa Ac esterna, qualcosa in più nella sez 717 della stessa. Come avevo scritto precedentemente ho seguito il progetto di due camper di amici per 6KW di potenza installata e inverter da 3KVA per piano induzione etc... e li mi sono comportato come se fosse una distribuzione TN quando collegati a presa AC esterna (praticamente MAI), e invece con distribuzione IT, installando un IMD (Insulating Monitor Device) quando la sorgenete è l' inverter che non avendo una terra renderebbe vano l'impiego di un interruttore differenziale (salvavita). Certamente si potrebbe dire agli utilizzatori, collegate all'inverter solo apparecchiature in classe II (doppio isolamento, che non richiedono il collegamento di terra) ma non mi pare corretto, visto che ad esempio forno a microonde, macchinetta del caffè, piano ad induzione minipimer etc... tanto per fare un esempio non lo sono. Mi piacerebbe se possibile, sapere da chi ha conoscenze specifiche sull'argomento come sono disciplinate queste cose sugli RV. Avevo anche provato a chiedere a due grossi centri vendita e assistenza, ma meglio sorvolare sulle risposte...
Commenti
CHE GUEVARA
Le nome ci sono eccome !
Forse non è altrettanto semplice che collegare un inverter alla batteria, e poi collegarci la Nespresso. Ma basta far le cose giuste !
Ho chiesto ad un paio di allestitori in questi giorni (uno di questi fa laboratori mobili per analisi chimiche) e risulta appunto che ricorrono sempre alla distribuzione IT cioè Neutro isolato e IMD per il controllo dell'isolamento, per mantenere poi la IT anche quando si collegano ad una presa AC esterna utilizzano un trasformatore di isolamento. Immagino sia così anche per le ambulanze, visto che le sale operatorie stesse utilizzano distribuzione IT per ovvi motivi di continuità di servizio.
Credo che le informazioni dovrebbero circolare correttamente, e i forum sono un ottima occasione, altrimenti, come spesso avviene, ognuno si fa il suo impianto a norma o meno.
CHE GUEVARA
CHE GUEVARA
comunque chiedo qualche norma ci sarà
Torno sull'oggetto: in un sistema elettrificato ove una persona può entrare in contatto accidentalmente con corrente elettrica di potenza tale da creargli un danno, il sistema DEVE essere protetto ! (con la corrente alternata di solito le conseguenze da elettrocuzione possono essere aritmie, fibrillazioni cardiache, arresto respiratorio etc...)
Non esiste il concetto di "basso rischio", così come nessun sistema ti proteggerà se entri in contatto con entrambi i conduttori (le due dita nella presa) !.
Giustamente, come dici tu, l'assenza del Neutro franco a terra all'uscita di un inverter impedisce che il contatto accidentale con un conduttore attivo rechi un danno,
è questo il caso di un sistema isolato "distribuzione IT" , invece di neutro e fase abbiamo L1 e L2,
adesso quello che però và considerato è l'utente sfortunato: il sig. Paperino che ha un accessorio a 230 volt, ove per vetustà o perchè gli hanno tirato il cavo di alimentazione, un conduttore interno, diciamo L1, è andato a contatto con il case metallico, Paperino lo usa regolarmente e non succede niente, ne si può accorgere di niente, bene !
Dobbiamo prendere atto che a questo punto l'impianto elettrico di Paperino non è più un sistema isolato, poichè il guasto ha messo un conduttore attivo franco a terra.
Ecco che un giorno mentre Paperino dipana il cavo di alimentazione a 230V tocca accidentalmente il conduttore L2 rimasto scoperto per un taglio accidentale sulla guaina... e rimane fulminato, povero Paperino !!!
Cosa fare per evitarlo ?
se hai un sistema isolato, IT, devi avere un controllo sull'isolamento (IMD insulating monitor device, ma si trovano anche relè economici per il controllo dell'isolamento) !
Sono apparecchietti che hanno delle spie o anche un piccolo display, in caso di anomalia sull'isolamento (spesso almeno 2 soglie impostabili) generano un allarme ottico o anche un allarme acustico ed un contatto è disponibile per intraprendere azioni di sicurezza.
Il caro Paperino in questo modo, una volta inserito il suo accessorio nella presa avrebbe avuto un allarme (non un interruzione di erogazione dell'energia) ma l'allarme lo avrebbe reso edotto che quell'accessorio andava rimosso dalla presa per cercarci il guasto.
Nel caso poi di inverter o inverter/caricabatterie che hanno al loro interno il By-pass per l'Ac esterna, va fatta attenzione perchè alcuni di questi hanno un "ground relè" che mette automaticamente a terra una linea dell'inverter quando manca l'Ac esterna, (per mantenere una distribuzione TN), ma in assenza di terra questa azione diventa inefficace.
Altro sul sistema IT: alcuni elettrodomestici lavatrici, lavastoviglie etc... sono corredate di "Warning" sulla confezione (questa apparecchiatura DEVE essere connessa a terra), fra le motivazioni viste sopra c'è che una legge obbliga i produttori di dotare le apparecchiature di un filtro EMI ( (Electro Magnetic Interference) per ridurre le interferenze con altri sistemi radio, questi filtrini deviano una piccolissima corrente verso terra, in assenza del collegamento con essa, alcuni potrebbero toccando la struttura metallica sentire "la scossa" , ripeto la corrente è insufficiente a creare danni, ma la sensazione non è piacevole.
Non me ne vogliano gli accademici per le semplificazioni .
CHE GUEVARA