Afghanistan

modificato 04:57 in Camper Bar
Perchè non facciamo ritornare a casa i nostro soldati!

Commenti

  • modificato 04:57
    Penso che siamo in tanti a chiedercelo....
  • modificato 04:57
    Forse perchè facciamo parte di qualcosa un po più grande della sola Italia.

    Pensate a quanti Americani sono morti per liberare l'Italia.
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 04:57
    [quote]Brianzagolf:
    Forse perchè facciamo parte di qualcosa un po più grande della sola Italia.

    Pensate a quanti Americani sono morti per liberare l'Italia.[/quote]

    Concordo completamente.

    Roberto
  • modificato 04:57
    Se tutti i paesi riportassero a casa i soldati dalle varie guerre sparse nel mondo cosa succederebbe?
    Forse la III guerra mondiale.
    :bad::angry:
  • modificato 04:57
    E' triste e doloroso
    ogni qualvolta giunge la triste notizia della morte o ferimento di uno dei quasi ottomila soldati italiani impiegati in una missione di pace all'estero.

    Ma il loro sacrificio non è vano, il loro impegno è rivolto all'aiuto di quelle popolazioni già vittime di lotte fratricide, e alla vigilanza che odi razziali e religiosi non coinvolgano tutti noi.

    Grazie ragazzi .
  • modificato febbraio 2011
    A differenza dell'Irak ero favorevole all'intervento in Afganistan, in primis perchè lì si annidavano e si addestravano i signori del terrore mondiale, poi perchè bisognava dare un segnale forte a queste persone che vivevano sotto ogni genere di abuso, solo che col tempo quel paese ne ha guadagnato poco o niente in termini di progresso sociale e democratico, i talebani sono forti come il primo giorno, il sistema di potere tribale è ancora in piedi, la condizione delle donne non è cambiata e la produzione delle coltivazioni di oppio non è diminuita.

    Se a distanza di anni dall'intervento quasi tutto è come prima, allora bisogna per forza chiedersi dove sono stati fatti errori, se sono stati fatti e come corregerli, altrimenti è meglio tornare a casa.
  • modificato 04:57
    Un grande onore a un caduto la Patria Italia.
  • modificato 04:57
    ancora un soldato italiano...di soli 37 anni caduto in afganista....che tristezza..e poi x cosa?
  • modificato 04:57
    [quote]SalvoSA:
    A differenza dell'Irak ero favorevole all'intervento in Afganistan, in primis perchè lì si annidavano e si addestravano i signori del terrore mondiale, poi perchè bisognava dare un segnale forte a queste persone che vivevano sotto ogni genere di abuso, solo che col tempo quel paese ne ha guadagnato poco o niente in termini di progresso sociale e democratico, i talebani sono forti come il primo giorno, il sistema di potere tribale è ancora in piedi, la condizione delle donne non è cambiata e la produzione delle coltivazioni di oppio non è diminuita.

    Se a distanza di anni dall'intervento quasi tutto è come prima, allora bisogna per forza chiedersi dove sono stati fatti errori, se sono stati fatti e come corregerli, altrimenti è meglio tornare a casa.[/quote]

    Scusa ma stai dicendo "abbiamo fallito" allora scappiamo !!!
    Dalle tue parole questo leggo, invece credo che bisogna insistere e cercare di portare la democrazia anche in questi posti difficili che vengono sopraffatti giornalmente dai talebani
    La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 

    CHE GUEVARA
  • modificato 04:57
    Forse contribuiamo a combattere la ciò che non vogliamo combattere qua .....
  • modificato 04:57
    putroppo la DEMOCRAZIA non è una pianta che attecchisce dappertutto.... se si agisce in nome di un valore di civiltà ogni tanto occorrerebbe saper riconoscere l'impossibilità.. quindi far marcia indietro.

    Il guaio è che (a parte il discorso addestramento/tolleranza ai terroristi) la stragrande maggioranza delle volte gli interventi militari in nome della democrazia coprono operazioni ben più subdole e materialiste....

    l'Iraq come l'Afganistan e potremmo aggiungerci altre località dove hanno guerreggiato per accaparrarsi le fonti energetiche.
    chissà, forse il giorno in cui non saremo più petroliodipendenti cesseranno anche queste cose.. ma forse per allora faremo la guerra per l'acqua da bere....
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 04:57
    La guerra si combatte spendendo soldoni ed a vittoria acquisita chi ha finanziato l'impresa presenta sempre il conto.
    Quindi ciò che affermi è un fatto, ma costituisce solo una delle tante motivazioni di una guerra.
    Infatti, per dirla grossa, se ci soffermassimo solo sull'aspetto economico delle guerre, beh, allora ridurremmo anche la portata dei 2 conflitti mondiali alla mera necessità di soddisfare le esigenze geopolitiche di un dato sistema economico a discapiti di tanti altri: non a caso le positive ripercussioni che le guerre mondiali hanno avuto sull'economia USA stanno conoscendo una parabola discendente solo ai giorni nostri.
    Fermo quanto sopra, non è tuttavia possibile negare l'evidenza delle ragioni etiche, ideali, ma anche strategiche che portarono gli USA ed i loro alleati a lottare contro i mostri che, all'epoca, minacciavano l'umanità intera.
    Oggi la minaccia del terrorismo non è meno temibile dei mostri di allora.
    Le torri gemelle, e quello che rappresentano, non si cancellano.
    Eccco perchè, a mio avviso, oltre all'indubbio movente economico, siamo lì: li stiamo impegnando (i terroristi, i fanatici, i talebani, chiamateli come volete) fuori da casa nostra, sul "loro" territorio.
  • modificato 04:57
    [quote]Canarino Feroce:
    La guerra si combatte spendendo soldoni ed a vittoria acquisita chi ha finanziato l'impresa presenta sempre il conto.
    Quindi ciò che affermi è un fatto, ma costituisce solo una delle tante motivazioni di una guerra.
    Infatti, per dirla grossa, se ci soffermassimo solo sull'aspetto economico delle guerre, beh, allora ridurremmo anche la portata dei 2 conflitti mondiali alla mera necessità di soddisfare le esigenze geopolitiche di un dato sistema economico a discapiti di tanti altri: non a caso le positive ripercussioni che le guerre mondiali hanno avuto sull'economia USA stanno conoscendo una parabola discendente solo ai giorni nostri.
    Fermo quanto sopra, non è tuttavia possibile negare l'evidenza delle ragioni etiche, ideali, ma anche strategiche che portarono gli USA ed i loro alleati a lottare contro i mostri che, all'epoca, minacciavano l'umanità intera.
    Oggi la minaccia del terrorismo non è meno temibile dei mostri di allora.
    Le torri gemelle, e quello che rappresentano, non si cancellano.
    Eccco perchè, a mio avviso, oltre all'indubbio movente economico, siamo lì: li stiamo impegnando (i terroristi, i fanatici, i talebani, chiamateli come volete) fuori da casa nostra, sul "loro" territorio. [/quote]

    Hai espresso in modo egregio un concetto molto complesso ed articolato e non posso far altro che dichiararmi d'accordo con te.
    Se mi permetti, però, vorrei aggiungere ancora un compito alle forze che cercano di combattere il terrorismo e ristabilire la pace: insegnare alle popolazioni a difendersi da loro stesse o meglio da quelli che, strumentalizzando la religione, li incitano alla guerra santa. Purtroppo finchè la gente araba non prenderà coscienza della necessità di scrollarsi di dosso questi individui non sarà mai possibile sconfiggere il terrorismo. Un po' ciò che successe in Italia nel periodo di piombo delle brigate rosse. Furono sconfitte solamente quando una frangia della popolazione ed alcuni politici smisero di proteggerle.
    Io sono amico sin dalla mia gioventù con una famiglia egiziana di religione mussulmana. Ci scambiamo visite reciproche e quando ci incontriamo discutiamo molto della situazione araba. Ora, benchè queste persone viaggino molto e quindi abbiano visto realtà diverse alla loro, sono molto condizionati dalla religione o, perlomeno, da coloro che interpretano il Corano. Era così anche da noi nei tempi passati. L'inquisizione insegna.
    Purtroppo, finchè non avranno la forza di staccarsi da queste persone equivoche che interpretano le cose per il loro tornaconto, non ci sarà pace in Medio Oriente. Questa opera di convincimento la può fare solamente la comunità occidentale ed è per questo che io vedo in modo favorevole l'intervento di forze congiunte nei luoghi caldi.
    E' vero che come dice Alien non sempre gli scopi sono esclusivamente morali, ma se comunque si riesce ad estirpare la piaga del terrorismo, forse, un premio ci sta pure bene.

    Roberto

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