La seconda caduta dell'impero romano d'occidente

Commenti

• AriDobry

  agosto 2016 modificato 09:17

  Made in Italy dici? E' facile che i prodotti siano stati fatti in qualche fabbrica posta sul territorio italiano ma gestita da cinesi, con operai cinesi.Chiedere un documento quando si esibisce la carta di credito poi, mi pare una procedura corretta così si ha la certezza che la carta non è stata rubata. Scusa ma io mi sento più tranquilla nei negozi dove me la chiedono anzichè negli altri. :)Infine, ti dirò che sarei felice dell'apertura di negozi da parte di qualunque etnia purchè vengano pagate le tasse in Italia e il personale venga assunto con regolare contratto di lavoro come richiesto agli imprenditori italiani.Sull'artigianato, nostra immensa ricchezza, concordo invece pienamente. Lo stiamo sperperando e non si potrà più tornare indietro, purtroppo.

  Sempre devi avere in mente Itaca ­raggiungerla sia il pensiero costante.
  Soprattutto, non affrettare il viaggio;
  fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco
  dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.
  Itaca ti ha dato il bel viaggio,senza di lei mai ti saresti messo
  sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
  (Kostantin Kavafis, Itaca)
  
  Repubblica marciana
  
  
• Roussillon

  agosto 2016 modificato 09:17

  All'estero non succede mai che ti chiedano un documento quando si paga con carta di credito, per cui, se in Italia lo pretendono, è perché ci sono molti truffatori. Il vecchio detto "quando c'è il sospetto c'è il difetto" è sempre valido. E' probabile che la merce sia stata prodotta in italia da operai cinesi, l'importante che vengano rispettati i parametri e, vista la notorietà di questo grande magazzino cinese, direi proprio di si.Tuttavia, non è questo il punto. Il nocciolo del discorso è che in Italia oramai viaggiamo su parametri standard e, quando c'è bisogno di qualcosa di diverso, bisogna rivolgersi a coloro che hanno ancora l'umiltà di non sentirsi degli artisti.
• fochista

  agosto 2016 modificato 09:17

  Un saluto a tutti , io ho da ,molti anni amici di varie nazionalità , ma dato che stiamo parlando di cinesi posso dirvi che a Savona ho una amica che gestisce un ristorante ricavato da un ex teatro 250 posti a sedere , self sevice , secondi cotti anche sul momento alla piastra difronte a te che stai aspettando dopo che hai scielto i pezzi di carne o di pesce che ti piaceva , oppure sushi , frutta fresca di stagione o sciroppata esptica da scatole , bere a parte , e non parlo del prezzo , ma del locale molto pulito sia in sala che servizi , cucina tirata a lucido ogni fine servizio , e il personale messo in regola con i nostri contratti di lavoro in più posto letto 2 per camera in appartamento . Penso che l'idea del cinese di alcuni anni fa è rimasta solo nella nostra testa , ma loro stanno andando avanti e continuado ad aumentare il mercato. Questione di mentalità e di non guadagnare per il singolo ma per la comunità del ristorante . Un saluto dal fochista e dal mozzo D.J
• alien

  agosto 2016 modificato 09:17

  i cinesi di certo non son stinchi di santo in quanto a sfruttamento della manodopera, ma pure i caporali del nostro italianissimo sud non hanno nulla da imparare da nessuno.10 ore di lavoro in campagna per 25 euro dei quali 10 vanno al caporale.... come lo vogliamo chiamare questo? lavoro onesto? inquadramento da contratto nazionale? o schiavismo....

  .... dall'etruschia centrale viterbese.....
  è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
  

  
  

  
  
• Brianza

  agosto 2016 modificato agosto 2016

  I cinesi che lavorano qua comunque mandano almeno 2 stipendi al mese in cina I cinesi che vivono la vi sembra che stiano male, ma in realtà sono riusciti a fare qullo che noi abbiamo fatto in 100 anni in soli 35 e dallo scorso anno ci hanno anche sorpassato e non a noi povera e vecchia europa ma agli stati uniti.Sono anni che lavoro con importatori che mi raccontano i cambiamenti anno per anno e spesso durante le fiere ho avuto modo di parlare con alcuni di loro (orientali), ma proprio prima dell estate ho partecipato ad un meeting sull' economia dell' oriente nel mondo di internet, non si parlava solo di cina ma di tutto l'oriente milioni di persone.Meglio che non vi racconti le conclusioni fatte dal relatore, un diplomatico che ha vissuto 18 anni a Singapore e le ha fatte su richieste stringenti di alcuni giornalisti del sole 24 ore.Le biciclette che vediamo nei film sono solo un ricordo ormai tutti in macchina o treni superveloci.è un modo di lavorare e ragionare diversamente da noi occidentali, mangiano con le bacchette cose che noi non mangeremmo mai, ma ci stanno comprando piano piano.....Bri

  La mia casa continuerà  a viaggiare su due gambe e i miei sogni non avranno frontiere. 
  
  CHE GUEVARA