Quando non ci sono più speranze
Il suicidio assistito di Fabiano Damiani dovrebbe farci pensare molto e chiederci se ha senso ancora vivere per soffrire.Io personalmente penso di no e, quando c'è la certezza matematica di nessun miglioramento, non vedo perché si debbano prolungare le sofferenze solamente per tacitare la coscienza di qualcuno.E' certamente una decisione difficile, alla quale non si dovrebbe mai arrivare, ma, se si arriva, ogni individuo dovrebbe avere la libertà di decisione. Non credo che sia lo stato a dovermi dire se posso o non posso mettere fine alle mie sofferenze.E' vero che l'eutanasia, se liberalizzata, potrebbe esserne abusata, ma questa paura non dovrebbe fermare per nessun motivo la logica evoluzione di una Nazione civile. Si prendano le misure del caso per la tutela del paziente, ma non impediamo, a chi lo desidera, di decidere sul suo futuro.
Commenti
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
(Kostantin Kavafis, Itaca)
Repubblica marciana