costruzione tavolo allungabile
Ho comprato on line:
· una tavola di abete da 40x60 sp21 (A)
· una tavola di abete da 20x60 sp21 (C)
· una tavola di abete da 20x30 sp21 (D)
· una tavola di betulla da 98x60 sp21 (B)
· tutto multistrato fenolico
· 4 slitte per cassetti da 43cm a cuscinetti prelubrificati
· 0,75 di impregnante noce chiaro all’acqua
· 0,75 di turapori trasparente all’acqua
· 0,50 di vernice vetrificante per parquet all’acqua
· Sacchetto di bussole M6
· Due viti con pomolo M6
Ho comprato al Brico colla vinilica, tante viti da legno di diverse misure e una barra per appendere i pensili.
Con seghetto alternativo ho tagliato gli angoli di un lato della tavola B utilizzando un secchio come dima.
Ho poi portato tavola A e tavola B da un falegname a farmi levigare tutti gli spigoli.
Fatto fare da professionista per avere risultati regolari e omogenei. A mano libera non sarei stato capace di ottenere il medesimo risultato. Il dilemma iniziale era come ricoprire il bordo, più falegnami su FB mi hanno consigliato di levigare il multistrato senza ricoprirlo con nulla perché bordure di queste genere sono esteticamente gradevoli e spesso fatte fare apporta.
Ho verniciato a pennello piatto da 50 tutte le tavole, 6 mani di impregnante per lato seguendo la venatura, 2 di turapori incrociando i passaggi, 3 di vetrificante parquet seguendo la venatura. Tra una mano e l’altra tranne l’ultima ho sempre levigato con levigatrice orbitale e carta a grana finissima da 160.
Ho svitato i supporti a parete dal vecchio tavolo e li ho avvitati sui bordi della tavola C sulla quale ho avvitato anche le 4 slitte e la barra per pensili opportunamente tagliata
Ho avvitato i lati opposti delle slitte sulla tavola B facendo attenzione alle misure, in modo slittassero di circa 45 cm.
Ho forato la tavola lunga per circa 12 mm in corrispondenza
di due fori scelti in base alla lunghezza della tavola A della barra appendipensili; questi due fori saranno i fermi per quando il tavolo sarà chiuso e aperto.
Ho inserito le due bussole incollandole con colla vinilica ed avvitandole a loro volta nel legno.
Ho svitato il supporto della gamba del tavolo dal vecchio
tavolo e l’ho avvitato sulla tavola D che a suo volta ho incollato e avvitato su uno
strato di multistrato da 15x10 sp10 reperito sul camper, per compensare l’altezza
delle slitte e del supporto a parete permettendo al ripiano di stare in bolla.
Ho quindi avvitato questo trittico composto da D, multistrato da 1cm e suporto della gamba sulla tavola B.
Ho posizionato il tavolo, che risulta leggermente più grande
del precedente, più robusto e meno scalfibile da oggetti che vi possono cadere;
oltre ad essere allungabile, passando da 98x60 a 140x60 permettendomi di
sedermi sul divano antistante.
Mi manca la seconda gamba per aiutare i supporti a parete quando il tavolo è allungato. L’ho trovata on line ma non mi è ancora arrivata. Appena in possesso creerò il supporto adatto identico al primo e poi la utilizzerò ogni qual volta utilizzerò il tavolo allungato.
Pesa 9 kg.
Appena mi è possibile carico tutte le foto.
Chi lo ha visto, mi ha chiesto se lo produco anche a lui.... :-D
Commenti
Ma quindi CDP sei tu l'autore del tutorial che ho seguito?
Grazie MTravel, ho iniziato il 12 di Gennaio e l'ho fatto la sera a tempo perso.
Le parti in abete sono quelle che o si vedono meno o si usano meno.
E' un legno meno duro, meno nobile, più lavorabile, più leggero, meno costoso.
La betulla è dura, poco scalfibile, più difficilmente lavorabile in fai da te.
E molto più pesante a parità di dimensioni.
al legno ci sono arrivato dopo diversi ragionamenti cervellotivi.
I metacrilato melaminico è al momento il materiale più refrattario all'umidità, difatti viene utilizzato come piani di lavoro di cucine e bagni. f
Tuttavia ha dei difetti.
se ci cade su qualcosa di appuntito, lo puoi rompere e non lo puoi stuccare come il legno, che stucchi e vernici.
quelli in vendita già fatti non hanno tutti i brodi ricoperti, devi comprare un nastro melamminico che si incolla a caldo, solo che avevo paura di fare una porcata e nemmeno troppo stabile.
te lo puoi far fare su misura, ma una volta che è fatto è fatto, non lo puoi modificare.
poi un giorno ho pensato al compensato e piu falegnami mi hanno suggerito invece il multistrato che ha più fogli del compensato possibilmente incollato con colle fenoliche così detto multistrato marino.
e così mi sono indirizzato verso questo materiale.
ma nei vari brico e leroy si trova solo multistrato di abete o pioppo, troppo teneri per farci un tavolo, con l'unghia riesci a scalfirlo senza farti male.
e così ho cercato on line, trovando un falegname che vende su misura diversi tipi di legno.
prima di ordinare il prodotto gli ho telefonato spiegandogli la mia esigenza ed anche lui, come i falegnami conosciuti su fb mi ha dato le stesse indicazioni.
e così ho fatto.
Nuovamente bravo!
Titta
CHE GUEVARA
Se vuoi ti do il numero del mio falegname che magari te lo può fare come vuoi tu.
Brianza, andando al Bricoman di Segrate mi sono invece reso conto che hanno tanto legno ma di bassissima qualità.
Nella scelta del legno mi sono lasciato guidare da chi ne sa di più e non da dove lo avrei trovato da solo.
tavole scheggiate, piene di nodi, con rigonfiamenti, bucate, tagliate male, questo è quello che si trova.
Diverso è se vuoi un listellare della Pircher che trovi un po’ ovunque impacchettato, ma sul multistrado, sia al bricoman che alla Leroy hanno veramente l’ultima scelta.
I due falegnami di cui mi avvalgo sono uno di Bernareggio (un più professionale) ed uno di Ronco Briantino (un po’ meno professionale) ma lavora bene.