Riscopriamo il gusto dell'itinerare

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Commenti

  • modificato 12:24
    [quote]Roussillon:
    [quote]CIUPPI:
    [quote]Roussillon:
    Alla fine stiamo dicendo tutti le stesse cose e Marisa conferma la nostra teoria dicendoci che quest'anno ha rinunciato a programmi ambiziosi restando nella sua terra. Dici niente, le vacanze in Sardegna non tutti se le possono permettere. Comunque, a prescindere dalle battute, il modo giusto per fare le vacanze è quello di gustarle appieno. Non devono essere stancanti e devono soddisfare le esigenze di ognuno di noi. Questa è la regola di base. Se non rispondono a questi criteri vuol dire che abbiamo sbagliato scelta.[/quote]

    esatto..;)
    c'e' chi ama girare, chi sta sempre nello stesso posto,chi va per musei, chi sulla sedia a sdraio, chi in campeggio, chi a bordo strada, chi nelle AA, chi va a Nordkapp, chi a diano marina etc etc
    penso non ci sia la maniera migliore...dipende come ci sentiamo, come si e' affrontata la settimana...da tante cose l'importante e' che il viaggio in qualsiasi maniera venga fatto porti dei benefici alla persona.
    noi non abbiamo mai organizzato niente, anche quando non avevamo il camper tenda e sacco a pelo erano sempre nel baule, pensiamo solo alla data di partenza(ma anche quelle varia, quando siamo pronti si parte) ed essere consapevoli del giorno del rientro al lavoro e poi verso quale punto cardinale andare...stop ..niente di piu'.
    mentre viaggiamo decidiamo dove fermarci e x quanto..poi abbiamo la scusa del gatto: max ogni 300 km dobbiamo fermarci! ;)[/quote]

    E brava Maria vedo che, salvo qualche caso sporadico, la pensiamo sempre allo stesso modo. A proposito conosci quel detto piemontese che recita: la bela Maria, tuti a la veulo gnun a la pia ( la bella Maria, tutti la vogliono, ma nessuno la prende).

    Buona giornata[/quote]

    lo conosco..ma non e' stato cosi'!!;)..uno l'ho beccato:)O_O:P
  • modificato 12:24
    Tu sei l'eccezione che conferma la regola.
  • modificato 12:24
    [quote]fampeg:
    chi questa estate parte con un programma di massima e senza aver programmato tutto?
    [/quote]

    io!!
  • modificato 12:24
    cominciamo a non essere poi cosi pochi allora
  • modificato 12:24
    ..anche lui non programma mai niente
    image
    ...le piaciono le sorprese..scende e guarda
    image
    :);)
  • modificato 12:24
    Sig. Maculani

    Concordo pienamente con lei. Secondo il mio parer ci sono due tipi di camperisti: il camperista amante dei viaggi che utilizza il mezzo come si deve ed il camperista da raduni che lo sfrutta si è non al 5%. Badi bene io non voglio criticare nessuno, ma ha ragione lei quando dice che è inutile appesantire il mezzo con fronzoli vari se poi non vengono usati. E' solamente una vetrina che serve ad esporre il proprio status quo.

    Io sono camperista da circa trentanni e in tutti questi anni non ho mai sentito l'esigenza di avere accessori. Installato sul mio mezzo ho un pannello fotovoltaico ed un inverter, nient'altro e di chilometri in questi anni ne ho fatti.

    Ora se non le dispiace mi tolga una curiosità. IL fatto che lei chiami Pigafetta i camper è per assonanza con il famoso navigatore?
  • modificato 12:24
    [quote]Roussillon:
    Sig. Maculani

    Concordo pienamente con lei. Secondo il mio parer ci sono due tipi di camperisti: il camperista amante dei viaggi che utilizza il mezzo come si deve ed il camperista da raduni che lo sfrutta si è non al 5%. Badi bene io non voglio criticare nessuno, ma ha ragione lei quando dice che è inutile appesantire il mezzo con fronzoli vari se poi non vengono usati. E' solamente una vetrina che serve ad esporre il proprio status quo.

    Io sono camperista da circa trentanni e in tutti questi anni non ho mai sentito l'esigenza di avere accessori. Installato sul mio mezzo ho un pannello fotovoltaico ed un inverter, nient'altro e di chilometri in questi anni ne ho fatti.

    Ora se non le dispiace mi tolga una curiosità. IL fatto che lei chiami Pigafetta i camper è per assonanza con il famoso navigatore?[/quote]

    Sì esatto. In realtà pochi conoscono la storia di questo grande viaggiatore e molti di più quella di Magellano, Cristoforo Colombo etc..

    Qualcuno in altro forum, da grande ignorante, se l'era presa perchè ipotizzava o pensava che il mio termine fosse rivolto in senso dispreggiativo e gli hanno dato pure voce i moderatori. E come dice il buon Emilio Fede: "che figura di mer..." ;););) Maculani.
  • modificato 12:24
    [quote]maculani:
    [quote]Roussillon:
    Sig. Maculani

    Concordo pienamente con lei. Secondo il mio parer ci sono due tipi di camperisti: il camperista amante dei viaggi che utilizza il mezzo come si deve ed il camperista da raduni che lo sfrutta si è non al 5%. Badi bene io non voglio criticare nessuno, ma ha ragione lei quando dice che è inutile appesantire il mezzo con fronzoli vari se poi non vengono usati. E' solamente una vetrina che serve ad esporre il proprio status quo.

    Io sono camperista da circa trentanni e in tutti questi anni non ho mai sentito l'esigenza di avere accessori. Installato sul mio mezzo ho un pannello fotovoltaico ed un inverter, nient'altro e di chilometri in questi anni ne ho fatti.

    Ora se non le dispiace mi tolga una curiosità. IL fatto che lei chiami Pigafetta i camper è per assonanza con il famoso navigatore?[/quote]

    Sì esatto. In realtà pochi conoscono la storia di questo grande viaggiatore e molti di più quella di Magellano, Cristoforo Colombo etc..

    Qualcuno in altro forum, da grande ignorante, se l'era presa perchè ipotizzava o pensava che il mio termine fosse rivolto in senso dispreggiativo e gli hanno dato pure voce i moderatori. E come dice il buon Emilio Fede: "che figura di mer..." ;););) Maculani.[/quote]

    Per la precisione Antonio Pigafetta fu più scrittore che navigatore. Lo ricordiamo soprattutto come "giornalista" al seguito di Magellano e autore del diario dell'impresa di circumnavigazione della Terra.
    Chicca
  • modificato 12:24
    [quote]arcobaleno61:
    [quote]maculani:
    [quote]Roussillon:
    Sig. Maculani

    Concordo pienamente con lei. Secondo il mio parer ci sono due tipi di camperisti: il camperista amante dei viaggi che utilizza il mezzo come si deve ed il camperista da raduni che lo sfrutta si è non al 5%. Badi bene io non voglio criticare nessuno, ma ha ragione lei quando dice che è inutile appesantire il mezzo con fronzoli vari se poi non vengono usati. E' solamente una vetrina che serve ad esporre il proprio status quo.

    Io sono camperista da circa trentanni e in tutti questi anni non ho mai sentito l'esigenza di avere accessori. Installato sul mio mezzo ho un pannello fotovoltaico ed un inverter, nient'altro e di chilometri in questi anni ne ho fatti.

    Ora se non le dispiace mi tolga una curiosità. IL fatto che lei chiami Pigafetta i camper è per assonanza con il famoso navigatore?[/quote]

    Sì esatto. In realtà pochi conoscono la storia di questo grande viaggiatore e molti di più quella di Magellano, Cristoforo Colombo etc..

    Qualcuno in altro forum, da grande ignorante, se l'era presa perchè ipotizzava o pensava che il mio termine fosse rivolto in senso dispreggiativo e gli hanno dato pure voce i moderatori. E come dice il buon Emilio Fede: "che figura di mer..." ;););) Maculani.[/quote]

    Per la precisione Antonio Pigafetta fu più scrittore che navigatore. Lo ricordiamo soprattutto come "giornalista" al seguito di Magellano e autore del diario dell'impresa di circumnavigazione della Terra.
    Chicca[/quote]

    Guarda che tracciò alcune rotte importanti poi seguite anche e non solo dal tizio da te menzionato; estratto da uno di alcuni documenti storici poi tradotti o interpretati dell'epoca:

    "Quando Pigafetta e altri 16 suoi compagni ritornarono in Spagna sull'unica delle 5 navi superstiti, la “Victoria”, avevano percorso 14.460 leghe ed avevano, senza saperlo, portato con se notizie e informazioni di portata storica assoluta; essi erano la prova più evidente della sfericità della terra, dell'esistenza di uno stretto navigabile nel sud America e delle possibilità di condurre un'impresa che moltissimi ritenevano impossibile.



    “Nessun viaggio, dopo quella di Cristoforo Colombo, contribuì, come questo a distruggere le tenebre del Medio Evo, ad allargare le cognizioni cosmografiche e geografiche”.


    Effettivamente, alcuni testi riportano il PIGAFETTA sotto una veste più di scrittore che di viaggiatore/navigatore, ciao Marco.
  • modificato 12:24
    [quote]fampeg:
    io l'abbiocco l'ho alle 9.30/10 poi mi sveglio alle 3 del mattino
    [/quote]

    Per abitudine lavorativa il disturbo sonno a me viene al cambio di luce mattutino, quindi non infrequentemente spostamenti veloci notturni.

    Giusto vedere il pezzetto di mondo che si attreversa, ma anche vero che ci sono regioni nel nostro paese dove magari si abita o ci si sposta frequentemente per lavoro e che conosciamo bene.....quindi,sempre "tiranneggiati" dal tempo disponibile meglio attraversarle velocemente (non a 80 km/h in autostrada altrimenti non ha senso) con la rete autostradale ed eventualmente uscire in anticipo sull'inizio dell'area che si vuole visitare, simile discorso per i passi alpini: vederli una volta va bene ma farli di continuo con i tempi di guida necessari,i consumi e l'impegno (magari per alcuni divertimento) alla fine poi il divario costo/beneficio è davvero limitato.
    Paragone che conosce bene Roberto spostandosi di frequente in Francia come anche io........

    Opinione personale ovviamente.
  • modificato giugno 2011
    Haiede

    Io non credo che Fampeg alludesse ai percorsi noti e arcinoti. Io credo che parlasse delle zone sconosciute che si incontrano durante il tragitto.

    E' vero che dopo un po' di tempo certe zone, specialmente se le fai spesso, ti vengono a noia, ma taluni paesaggi, non ostante che si siano visti e rivisti conservano intatto il loro fascino. Io farò una trentina di volte all'anno il Monginevro, il camper fa le curve da solo, non ha più bisogno di me come autista. Tuttavia io riesco sempre a trovare qualcosa di nuovo che mi rende il paesaggio attraente. Sarà perchè tutte le volte che faccio il passo è per andare in vacanza.
    Non è cosi invece il tratto tra Sestriere e Cesana che percorro per lo stesso scopo. Il paesaggio circostante è bellissimo, ma non ha su di me lo stesso effetto del Monginevro.
    Comincio a diventare paranoico?
  • modificato giugno 2011
    Intervengo solo ora, senza commentare i precedenti interventi e divagazioni,
    quotando quanto detto

    [quote]fampeg:
    Vedo sempre piu persone chiedere dove andare, cosa si trova qui, cosa si trova la, chiedere informazioni sulle destinazioni, cercare risposte sul viaggiare che rendano certi gli spostamenti, come se il viaggio tra un punto e l'altro debba essere considerato un mero trasferimento.

    Non stiamo perdendo di vista il concetto di "itinerare", di viaggiare , per il gusto di viaggiare.

    L'opportunità concessaci dai ns mezzi di partire all'avventura, di seguire nuove strade, di scoprire luoghi e scorci che rendono impareggiabile un momento.

    Qualcuno che ama viaggiare, e vedere quelle cose che si nascondono la, dietro quella curva c'è ancora??

    Ruggero[/quote]

    da sempre estimatrice del campeggio con tenda e con la caravan anche del turismo itinerante ora che per le nostre escursioni utilizziamo in prevalenza il camper mi sento di dire:
    Si, noi amiamo viaggiare alla ricerca di cosa si nasconde dietro ogni curva,
    questo non vuol dire che non usiamo le autostrade per raggiungere o rientrare dal territorio che intendiamo visitare; scegliamo la zona, alcune località da non perdere e quella in cui il viaggio si concluderà (più o meno a metà del tempo a disposizione) prima di riprendere la strada verso casa, con l’autostrada raggiungiamo la zona, a bordo oltre al navigatore ed al pc con connessione ad internet il portolano, il libro dei campeggi, l’atlante stradale varie cartine dettagliate della regione e di quelle vicine le guide che trattano il territorio e, una volta giunti la classica visita all’ufficio informazioni turistiche dove reperire ulteriore materiale, ma molto spesso tutto ciò diventa superfluo, basta una freccia marrone, lo svettare sulla sommità di un colle di una torre o semplicemente la locandina di una sagra che il percorso subisce una variazione portandoci in località che forse non avremmo mai visitato, gustando gli antichi sapori della tradizione popolare, alcune volte ci ritroviamo a percorrere strade sconnesse ma che ripagano per la bellezza del paesaggio incontaminato che attraversano o per l’incontro sfuggevole con animali e fiori selvatici, pareti rocciose da cui i torrenti precipitano in cascate, fitte foreste o dolci colline coltivate che si alternano a pascoli per armenti bovini mentre fra gli uliveti il biancheggiar dei greggi, macchia mediterranea che improvvisamente si apre in piccole insenature o lunghi litorali sabbiosi e ti viene voglia di fermarti e scendere a bagnarti nel mare, rocche possenti e piccoli borghi arroccati in cima a dirupi o pulsanti città.
    Ogni viaggio è un susseguirsi di emozioni di nuove conoscenze non importa se dura pochi giorni o per più settimane se i chilometri percorsi sono solo alcune centinaia o diverse migliaia è lo spirito con cui lo si vive, lo stesso che animò nei tempi passati i grandi esploratori .
  • modificato 12:24
    Marzia!!!
    ma come.. a bordo ti porti il portolano?
    e glielo dici così candidamente al Brianza??????
    :nc::nc::nc:
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 12:24
    Marzia

    La tua saggezza è da prendere ad esempio.
  • modificato 12:24
    [quote]alien:
    Marzia!!!
    ma come.. a bordo ti porti il portolano?
    e glielo dici così candidamente al Brianza??????
    :nc::nc::nc:[/quote]

    imageimage
  • modificato 12:24
    [quote]Roussillon:
    Io. Fino al giorno prima di partire non decido mai quale direzione prendere. Ho preparato due o tre itinerari di massima e quello che sceglierò sarà in funzione di quando potrò fare le vacanze e dell'umore di allora. Sarà comunque all'insegna dello slow trip.[/quote]

    trovo geniale la definizione si SLOW TRIP...
    complimenti!
  • modificato giugno 2011
    [quote]marzia055:
    Intervengo solo ora, senza commentare i precedenti interventi e divagazioni,
    quotando quanto detto

    [quote]fampeg:
    Vedo sempre piu persone chiedere dove andare, cosa si trova qui, cosa si trova la, chiedere informazioni sulle destinazioni, cercare risposte sul viaggiare che rendano certi gli spostamenti, come se il viaggio tra un punto e l'altro debba essere considerato un mero trasferimento.

    Non stiamo perdendo di vista il concetto di "itinerare", di viaggiare , per il gusto di viaggiare.

    L'opportunità concessaci dai ns mezzi di partire all'avventura, di seguire nuove strade, di scoprire luoghi e scorci che rendono impareggiabile un momento.

    Qualcuno che ama viaggiare, e vedere quelle cose che si nascondono la, dietro quella curva c'è ancora??

    Ruggero[/quote]

    da sempre estimatrice del campeggio con tenda e con la caravan anche del turismo itinerante ora che per le nostre escursioni utilizziamo in prevalenza il camper mi sento di dire:
    Si, noi amiamo viaggiare alla ricerca di cosa si nasconde dietro ogni curva,
    questo non vuol dire che non usiamo le autostrade per raggiungere o rientrare dal territorio che intendiamo visitare; scegliamo la zona, alcune località da non perdere e quella in cui il viaggio si concluderà (più o meno a metà del tempo a disposizione) prima di riprendere la strada verso casa, con l’autostrada raggiungiamo la zona, a bordo oltre al navigatore ed al pc con connessione ad internet il portolano, il libro dei campeggi, l’atlante stradale varie cartine dettagliate della regione e di quelle vicine le guide che trattano il territorio e, una volta giunti la classica visita all’ufficio informazioni turistiche dove reperire ulteriore materiale, ma molto spesso tutto ciò diventa superfluo, basta una freccia marrone, lo svettare sulla sommità di un colle di una torre o semplicemente la locandina di una sagra che il percorso subisce una variazione portandoci in località che forse non avremmo mai visitato, gustando gli antichi sapori della tradizione popolare, alcune volte ci ritroviamo a percorrere strade sconnesse ma che ripagano per la bellezza del paesaggio incontaminato che attraversano o per l’incontro sfuggevole con animali e fiori selvatici, pareti rocciose da cui i torrenti precipitano in cascate, fitte foreste o dolci colline coltivate che si alternano a pascoli per armenti bovini mentre fra gli uliveti il biancheggiar dei greggi, macchia mediterranea che improvvisamente si apre in piccole insenature o lunghi litorali sabbiosi e ti viene voglia di fermarti e scendere a bagnarti nel mare, rocche possenti e piccoli borghi arroccati in cima a dirupi o pulsanti città.
    Ogni viaggio è un susseguirsi di emozioni di nuove conoscenze non importa se dura pochi giorni o per più settimane se i chilometri percorsi sono solo alcune centinaia o diverse migliaia è lo spirito con cui lo si vive, lo stesso che animò nei tempi passati i grandi esploratori .
    [/quote]

    Marzia ciò che ha scritto è molto bello e anche eccitante ma ti pregherei di tenerti certe buone dichiarazioni per te e pochi intimi perchè se uno legge, corre domani ad accattarsi un PIGAFETTA ma poi mi spieghi tutti quanti amorevolmente unne caz...... andiamo ??????

    L'Italia è piccola ma ultimamente anche l'Europa.

    Non fai torto a nessuno se propagandi meno il fascino dell'abitar viaggiando, tu l'hai scoperto a tue spese, lascia che gli altri provino senza avere la strada spianata.

    Ciao Marco.
  • modificato 12:24
    Dai macula che pure per questo 2011 le previsioni di immatricolazione sono nere!
    e di camper perennemente fermi se ne vedono tanti... ogni tanto una mossa per non ovalizzare o la puntatina al mare di questi tempi... nel giro di qualche tempo caleranno in maniera esponenziale le presenze su strada!!
    .... dall'etruschia centrale viterbese.....
    è il voler giudicare che ci sconfigge... (Col. Kurtz)


  • modificato 12:24
    io ne vedo in giro una marea con strani cartellini colorati con scritti vendesi
  • modificato 12:24
    [quote]johnPV1:
    [quote]alien:
    Marzia!!!
    ma come.. a bordo ti porti il portolano?
    e glielo dici così candidamente al Brianza??????
    :nc::nc::nc:[/quote]

    imageimage

    [/quote]

    Scusa ma " DOVE SOSTARE IN CAMPER " non è un portolano (nota scritto minuscolo pertanto nome comune ) di terra?

    Portolano il cui nome deriva dalla parola latina portus, porto è un manuale per la navigazione costiera e portuale,

    nel nostro caso una guida dove poter sostare in tranquillità col camper

    e quello pubblicato da Camperlife non manca a bordo visto che è stato acquistato immediattamente come è uscito dalle macchine da stampa :)
  • modificato 12:24
    [quote]alien:
    Dai macula che pure per questo 2011 le previsioni di immatricolazione sono nere!
    e di camper perennemente fermi se ne vedono tanti... ogni tanto una mossa per non ovalizzare o la puntatina al mare di questi tempi... nel giro di qualche tempo caleranno in maniera esponenziale le presenze su strada!!

    [/quote]

    Spero che la tua ipotesi si avveri, io non ne sono convinto molto, purtroppo tra il 2004-2007 si è venduto in maniera blasfema e questi migliaia di camper gettati alla gente ancora ce li troviamo tutti tra i cog......., anche se non si usano, basta vedere alcune vie di grandi città, semplicemente patetica la scena che ti trovi difronte, aberrante, ciao Marco.
  • modificato giugno 2011
    [quote]maculani:


    Marzia ciò che ha scritto è molto bello e anche eccitante ma ti pregherei di tenerti certe buone dichiarazioni per te e pochi intimi perchè se uno legge, corre domani ad accattarsi un PIGAFETTA ma poi mi spieghi tutti quanti amorevolmente unne caz...... andiamo ??????

    L'Italia è piccola ma ultimamente anche l'Europa.

    Non fai torto a nessuno se propagandi meno il fascino dell'abitar viaggiando, tu l'hai scoperto a tue spese, lascia che gli altri provino senza avere la strada spianata.

    Ciao Marco.[/quote]


    La mia esperienza e, l'amore x il plein-air come più volte detto è iniziata nell'ormai lontano 1963

    negli ultimi decenni mi è sempre più spesso capitato di vedere famiglie che seguono una moda o il miraggio di un turismo economico (in parte è anche vero), più che essere animate dallo spirito di libertà e conoscenza, dal desiderio di stare a contatto con la natura o con le vestigia del passato, alcune volte tutto ciò è sacrificio altre ingegno nel risolvere situazioni impreviste contando solo su ciò che si ha con se, un modo per insegnare alle future generazioni (figli prima e nipoti dopo) a confrontarsi con realtà e culture diverse sia entro i confini nazionali e oltre, che apprendere altre lingue ti consente di dialogare con loro in modo più semplice, a non aver paura di tutto ciò che li circonda ma ad averne rispetto, vivendo durante i viaggi la geografia,la storia e le scienze, risolvendo piccoli problemi matematici capendo che la matematica e la geometria fin dall'antichità hanno permesso la realizzazione di stupendi monumenti arrivati fino a noi, materie che in particolare nei primi anni scolastici sono solo nere parole su pagine bianche.

    Non mi stancherò mai di esaltare la bellezza e l'utilità del vivere viaggiando, bellezza che non tutti sono in grado di condividere e apprezzare, ma che a me ed alla mia famiglia permette ogni volta che ne possiamo usufruire di ricaricarci dandoci la forza nell'attesa del prossimo viaggio d'affrontare con rinnovato vigore il tram-tram del quotidiano.
  • modificato 12:24
    [quote]marzia055:
    [quote]maculani:


    Marzia ciò che ha scritto è molto bello e anche eccitante ma ti pregherei di tenerti certe buone dichiarazioni per te e pochi intimi perchè se uno legge, corre domani ad accattarsi un PIGAFETTA ma poi mi spieghi tutti quanti amorevolmente unne caz...... andiamo ??????

    L'Italia è piccola ma ultimamente anche l'Europa.

    Non fai torto a nessuno se propagandi meno il fascino dell'abitar viaggiando, tu l'hai scoperto a tue spese, lascia che gli altri provino senza avere la strada spianata.

    Ciao Marco.[/quote]


    La mia esperienza e, l'amore x il plein-air come più volte detto è iniziata nell'ormai lontano 1963

    negli ultimi decenni mi è sempre più spesso capitato di vedere famiglie che seguono una moda o il miraggio di un turismo economico (in parte è anche vero), più che essere animate dallo spirito di libertà e conoscenza, dal desiderio di stare a contatto con la natura o con le vestigia del passato, alcune volte tutto ciò è sacrificio altre ingegno nel risolvere situazioni impreviste contando solo su ciò che si ha con se, un modo per insegnare alle future generazioni (figli prima e nipoti dopo) a confrontarsi con realtà e culture diverse sia entro i confini nazionali e oltre, che apprendere altre lingue ti consente di dialogare con loro in modo più semplice, a non aver paura di tutto ciò che li circonda ma ad averne rispetto, vivendo durante i viaggi la geografia,la storia e le scienze, risolvendo piccoli problemi matematici capendo che la matematica e la geometria fin dall'antichità hanno permesso la realizzazione di stupendi monumenti arrivati fino a noi, materie che in particolare nei primi anni scolastici sono solo nere parole su pagine bianche.

    Non mi stancherò mai di esaltare la bellezza e l'utilità del vivere viaggiando, bellezza che non tutti sono in grado di condividere e apprezzare, ma che a me ed alla mia famiglia permettere ogni volta che ne possiamo usufruire di ricaricarci dandoci la forza nell'attesa del prossimo viaggio d'affrontare con rinnovato vigore il tram-tram del quotidiano. [/quote]

    In pratica la pensi come questo Signore:

    image

    grande Marzia, il Macu.

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