Spagna 2021
Visto che almeno due partecipanti (tre con me) nei prossimi mesi pensano di andare in Spagna apro questo argomento.
Personalmente ho quasi pronto un itinerario abbastanza definitivo (tra le quattro e le cinque settimane), penso che entreremo dal confine nord-orientale nei pressi di Biarritz/Saint Jean de Luz.
Percorreremo tutta la costa settentrionale fin quasi a Santiago de Compostela per poi piegare verso sud.
Sono ancora indeciso su quali località visitare (ad esempio Salamanca e Avila) per poi puntare vero l'interno (Aranjuez, Toledo) in quanto molte già viste anche più volte.
Personalmente ho quasi pronto un itinerario abbastanza definitivo (tra le quattro e le cinque settimane), penso che entreremo dal confine nord-orientale nei pressi di Biarritz/Saint Jean de Luz.
Percorreremo tutta la costa settentrionale fin quasi a Santiago de Compostela per poi piegare verso sud.
Sono ancora indeciso su quali località visitare (ad esempio Salamanca e Avila) per poi puntare vero l'interno (Aranjuez, Toledo) in quanto molte già viste anche più volte.
Poi giù verso l'Andalusia (Jerez, Cadiz, etc) e cercheremo di visitare qualcuno dei Pueblos Blancos.
Non escludo che nel tragitto si sconfini in Extremadura che ci era piaciuta molto così come non escludo una scappatina a Siviglia, Cordoba e Granada.
Direte: e "el Caminito del Rey" ?
È sulla mappa ma mi c..o sotto solo a pensarci.Poco mare ma credo che qualche giorno ci starà, forse nella zona tra Valencia e Sagunto che verso fine Agosto trovammo molto tranquilla e per nulla affollata.
Se avete qualche suggerimento scrivete, se avete bisogno di consigli chiedete.
Raffaele
Commenti
Per ora è deciso che faremo solo la costa sud, passando da Barcellona fino ad arrivare al parco naturale del cabo de gata-nijar. Scendendo e risalendo visiteremo alcune città imperdibili e faremo un po' (poco) di mare.
Città tipo Cartagena, Murcia, Valencia. Pensavamo di visitare il deserto più vasto d'Europa, dove hanno girato diversi film western.
Ma è ancora tutto in fase embrionale.
Ben accetti consigli, senza entrare troppo all'interno altrimenti non ci basta il tempo.
Certo che due settimane non sono il massimo, non so da dove parti ma ad esempio da Milano un giorno pieno serve solo per arrivare al confine.
A proposito, sul tragitto evitate di dormire in un'area di servizio sull'autostrada da Marsiglia alla Spagna.
Soprattutto nell'ultima area prima del confine (il "Village Catalan"). È infestata da ladri, provato sulla mia pelle.
Sulla strada verso Barcellona una tappa veramente meritevole di visita è Girona. Comoda area sosta ma non grandissima.
Poco all'interno i due Monasteri, Montserrat (qualche problema di parcheggio ma nella bella stagione è raggiungibile anche con la funicolare) e Poblet (enorme parcheggio, ci abbiamo dormito).
Poco a sud la bella Tarragona.
Non ho capito se a Barcellona vi fermerete, se si tenete conto che vale tre giorni almeno.
Uno per le Ramblas e il centro storico (Museo Picasso), uno per la Sagrada famiglia (causa covid forse la visita va prenotata) e Gaudì.
Il terzo per salire al Montjuich, qui anche bel museo Miró.
Che mi risulti la famosa area sosta è stata chiusa, un buon punto di appoggio è il campeggio El Masnou (metropolitana per Piazza de Catalunja a 500 metri. Prenotazione ??).
A Barcellona ci sono limitazioni di ingresso, vedi ad esempio https://www.grimaldi-lines.com/wp-content/uploads/2020/02/INFORMAZIONE-IMPORTANTE-RESTRIZIONI-CIRCOLAZIONE-VEICOLI-BARCELLONA.pdf
Valencia (irrinunciabile paella originale) è una bellissima città, due giorni sono necessari, uno per il centro e uno per la Città delle Scienze, ottima per bambini e adolescenti.
A sud, nella zona El Saler, almeno due campeggi e area sosta piuttosto grande. Bus per il centro all'uscita. Prenotazioni ??
Cartagena:
in un viaggio era una delle tappe previste, causa tempo dovetti scartare qualcosa e la scelta cadde su questa città ma non ricordo per quale motivo.
Murcia è una bella cittadina ma visitabile in mezza giornata. A memoria dispone di un'area sosta ma mi sembra non vicinissima.
Io ho parcheggiato (a pagamento) quasi in centro ma era Gennaio e il nostro mezzo del tempo era poco più lungo di sei metri.
Alternativa, poco prima di Murcia trovate Elche e il suo palmeto, forse il più grande fuori dall'Africa.
Tieni presente che, se fatto su strade normali, il percorso da questa zona a quella di Cabo de Gata richiede quasi una giornata.
Bei posti ma anche agglomerati assurdi di palazzoni per le vacanze degli spagnoli.
Poco oltre Cabo de Gata trovi Almeria (sosta al porto) e ancora più a ovest Malaga (sosta libera), davvero una bella città.
Non molto all'interno l'imperdibile Granada ma anche qui sono necessari due giorni, uno per il centro storico e uno per l'Alhambra.
Mi appoggerei a un campeggio, ad esempio il Nevada, qui è possibile prenotare la visita dell'Alhambra.
In effetti a metà Agosto noi con la prenotazione facemmo più coda di chi non l'aveva. Misteri.
Okkio alle temperature e all'afa Andaluse, non a caso quasi tutti i campeggi hanno la piscina, io soffro molto il caldo ma senza condizionatore non sarei forse sopravvissuto.
Io feci questo tragitto nell'estate del 2016, quasi tutto in sosta libera o aree comunali.
Monza
Torino
Monginevro
Briancon
Digne les bains
Nimes
Carcassonne
Tolosa
Pau
Jaca
Pamplona
Burgos
Leon
Vigo
Pontevedra
Santiago
Cabo Finisterre
La Coruna
Playa des la Cathedrales
Santander
Bilbao
SanSebastian
Biarrits
Pau
Tolosa
Casa
Ho visitato questa parte perche era la parte della Spagna che ancora mi mancava, tutto il resto l'avevo già visto in moto.
Non tengo memorie scritte dei posti visitati, quelli che ricordo sono quelli che vale la pena di ricordare.
Un po come con le persone che si perdono lungo la strada della vita.
Poi torni su facendo la costa, passando di Tarifa e Gibilterra.
Mi raccomando non perdere la prima.
Io feci tutto in moto, circa 7700km.
Inizio col parlare del cosiddetto Telepass Europeo, da noi convertibile in qualsiasi punto blu ad un costo abbastanza ridotto, credo sei euro.
Ottimo, vale in Italia, Francia, Spagna e Portogallo ma con un paio di controindicazioni:
1. Se in Francia passate e i sensori vi intercettano sopra i tre metri ne va del vostro portafoglio.
2. Se le cose non sono cambiate, ad ogni passaggio di frontiera vi viene addebitato il costo di "registrazione", l'ultima volta che avevo verificato mi sembra fosse di tre euro.
Non so se questo avvenga anche al ritorno in Italia ma tenete conto che di frontiere ne attraverserete quattro, non da svenarsi ma è bene saperlo.
Personalmente, parto dall'hinterland milanese, utilizzo due possibili alternative:
Se parto nel pomeriggio Monginevro-Briancon-Gap-Nyons (dormo nell'area sosta o nel parcheggio sovrastante)-Orange-Arles-Montpellier-Narbonne-Le Perthus/La Jonquera (frontiera).
1. I camper (camping-car) sono in categoria due. A meno che superino i tre metri di altezza. Bagagliere e antenne non sono considerate nel calcolo, il condizionatore si.
Se passate in categoria tre moltiplicate il pedaggio almeno per 1.5.
Al casello guardate il display, se vi hanno messo in categoria 3 premete il pulsante di assistenza e farfugliate qualcosa come "Mon véhicule est un camping-car".
Se sopra il tetto non avete qualcosa di particolarmente appariscente, al 90% vi ripassano in categoria 2.
2. Total (e ci si aspetta che lo facciano altre compagnie) ha vietato il rifornimento di GPL che non sia per uso trazione. Quindi no bombolone.
3. Il carburante è piuttosto caro, non rifornite in autostrada ma presso uno degli innumerevoli supermercati (Leclerc, Intermarché, SuperU, Auchan, eccetera).
4. Ci sono autovelox un po' ovunque, una volta erano segnalati e ben visibili. Dopo i casini dei "gilet jaunes", per evitare vandalismi ne hanno sistemati a quattro metri di altezza e non sono immediatamente visibili.
Sempre più frequente l'utilizzo di compagnie private dotate di auto anonime con autovelox a bordo.
1. Strade di grande percorrenza. Di due categorie: A pagamento (Autopista) e superstrade gratuite (Autovia), solitamente ben segnalate.
Talvolta corrono una di fianco all'altra e sono di standard assolutamente simile.
La sola differenza è che sulle autovie i distributori di carburante sono più distanziati di quelli sulle autopiste.
Ultimamente mi pare che l'autostrada da più o meno Tarragona ad Albacete sia diventata gratuita.
2. Il pedaggio è uguale per autovetture e camper (autocaravanas).
A meno che non abbiate le ruote gemellate nel qual caso si alza di molto, una volta e mezza se non il doppio.
3. La norma che prevede la luce arancione lampeggiante sul tetto (vi volgio vedere...) al posto dei triangoli di emergenza è già andata in vigore ma non è ancora obbligatoria.
Ho parlato di triangoli perchè ne dovete avere due, in caso di arresto, uno va messo davanti al veicolo e uno dietro.
4. Cartello carichi sporgenti (portabici). Come in Italia, anche in Spagna è obbligatorio. Manco a dirlo, diverso dal nostro ( ad esempio https://www.amazon.it/eyepower-Segnale-Carico-Sporgente-50x50cm/dp/B07QQTMZ6P ).
Non credo che vi facciano problemi ma meglio che lo sappiate.
5. Ultimamente nelle città e paesi, sulle vie ad una sola corsia per senso di marcia la velocità è stata abbassata a 30km/h. Circolano auto civetta. RI-OKKIO !!!
6. Madrid ( https://www.esmadrid.com/it/guidare-madrid?utm_referrer=https://www.google.com/ ) e Barcellona ( https://www.grimaldi-lines.com/wp-content/uploads/2020/02/INFORMAZIONE-IMPORTANTE-RESTRIZIONI-CIRCOLAZIONE-VEICOLI-BARCELLONA.pdf ) hanno introdotto zone a traffico limitato per le qualoi è necessario registraere il veicolo.
Ricordo quando arrivai a Madrid in moto, a fine luglio, 48 gradi in autostrada.
Ovviamente vestiti da moto, poichè non si viaggia in maglietta e shorts come fanno molti tagliani.
Le mie foto di viaggio - I Miei Video di Viaggio - I Miei video di chitarra - Profilo Instagram Camperino Valentino
Stivali guanti e casco sono la base che deve mai mancare a prescindere da dove si viaggia.
Io indosso anche regolarmente pantaloni e giacca con protezioni e paraschiena, estivi e traforati ma da moto, non jeans o puttanate varie.
E quando si cade ci si fa male comunque, figurati quegli incoscienti che non si attrezzano e magari guidano moto da 15 o 20 mila euro.
Percorro 18.000km medi l'anno su due ruote, andando al lavoro tutti i giorni più giri vari.
Ho visto troppe escoriazioni e fratture su altri per rischiare così tanto.
Ora che è passato qualche annoed ho minore spirito di sacrificio, se fa troppo caldo anche per vestirsi da moto, non la uso.
Per me deve essere divertimento, non certo sacrificio.
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La pelle è calda d'estate e fredda d'inverno ed oltretutto anche se fanno tute in pelle impermeabili l'acqua non scivola via come su altri tessuti e diventa pesante.
Quantomeno questo mi raccontò Loris Capirossi una sera a cena.
Diciamo che per fare mototurismo a lungo raggio non è il tipo di abbigliamento che prediligo perchè è poco pratica la tuta in pelle, va bene per fare gare invece.
Ci sono tanti tessuti alternativi e non meno costosi che sono più adatti a tenerli indossati anche 12 ore consecutive e con ogni condizione climatica senza bisogno di fermarsi a cambiarsi ad ogni acquazzone o all'alzarsi delle temperature.
In camper mi capita spesso di venire sorpassato da motociclisti in scarpe da jogging e quando capita ripenso sempre a quella mattina, in cui andando al lavoro venni superato da un moto velocissima; eravamo entrambi in corsia di emergenza, io a 62km/h, lui di più, molto di più; poco dopo la raggiunsi, la moto era sdraiata in corsia di uscita verso Lambrate, un pezzo di motociclista era qualche metro più avanti privo di sensi e con un piede scalzo e sanguinante, la parte rimanente della persona si trovava nella rampa di uscita verso lambrate ed era costituita da una splendida Nike Air Bianca, con dentro una poltiglia sanguinolenta che poteva essere tutto il tallone.
Mi limitai a chiamare il 118, ma non aspettai l'arrivo dell'ambulanza perchè sopraggiunse un'auto della polizia a cui lasciai il mio numero e le mie generalità qualora fossero serviti approfondimenti.
Seduta sul guard rail c'era invece una ragazza che piangeva, scesa da una Rover 114 verde con evidenti ammaccature sulla fiancata destra.
In sostanza lei ha imboccato la corsia per uscire probabilmente senza guardare se arrivava qualcuno in corsia di emergenza e lui se andava come andava quando mi ha superato, non sarebbe comunque riuscito a fermarsi.
magari avesse avuto gli stivali, si sarebbe rotto solo tutto il resto mantenendo intero il piede.
magari.
E meno male.
se hai la pretesa di fare il simpatico sappi che c'è gente in giro che lo sa fare meglio di te